Il filo d'Arianna. |
Scena 2. Denaro e consorti.
Ai piedi di un
immenso albero - bombace dai rami possenti e tortuosi come pitoni ciclisti. Colette
e Carlotta praticano una sorta di rituale. Mensfields dorme su un letto da
campo.
Colette:Carlotta
… credi che i mostri indovineranno all’arrivo?
Charlotte:Questo
modo di arenamento mortuario mi sale al cuore. Povero Giorgio!Otto anni a
vivere qui,a frugare. Che idea di lasciare la sua terra natale per questa
rovina senza nome!Sveglia Mensfields.
Colette:Un’idea
da matto … Guarda il fiume .Lo si direbbe un utero spalancato .E queste pietre
crespe,questo silenzio pieno d’ostacoli come un uovo,questa pigra ondulazione
del cielo al di sopra del mare ...(silenzio)Non
amo più Mensfields.
Charlotte:Solo
uno stronzo a potuto imbottirgli il cranio con l’idea di venire qui.
Colette:Naturalmente,uno
stronzo,una storia da picchiato!...Dolce Georges,Georges adorato … Papà e mammà
ti aspettavano per morire;tu hai mancato un appuntamento con loro. Non hanno creduto …
Scioccone,hai messo tutte le tue uova in fondo alla
stessa scempiaggine … e tuttavia noi ti amiamo lo stesso. Un metro e
novantadue,ottanta chili … ci hai
piantato manovrando come un cimurrino.Ci hai rovinato natale e Capodanno.(Silenzio)Mensfields mi segue dovunque,soprattutto
da quando gli ho detto …
Charlotte:Il
responsabile è Balthazar.Conoscevo tuo fratello. Perché s’impegnasse in questa insanità,è occorso che Balthazar vi
mettesse tutta la sua testa di mulo.(Silenzio)Mensfields
mi fa pena .Ti ama.
Colette:Balthazar?Sì,è
lui che spingeva le cose … Georges!Georges!
Mi senti? Cos’è questa morte da salame?Finché le tue ricerche non riguardavano
che gli uistiti e la libido degli scarafaggi nei secoli dei Cromlechs, Balthazar
t’ha spinto nel suo sortilegio da macaco … All’epoca in cui tu volevi sapere
tutto sulla vita dei millepiedi al tempo
di Cro-Magnon,eri fottutamente felice … (Silenzio)Mensfields ha fatto pena anche a me,ma è finita.
Charlotte:Povero
Georges!Se Balthazar non ti avesse
gonfiato il cranio con le sue stupide idee,saresti ancora qui,nella tua rovina
adorata .Ed io,tua moglie,non sarei piena di tutto questo
vuoto.(Silenzio)Mensfields ti ama con tutte le forze che gli restano.
Colette:Senza
Balthazar,non saresti mai venuto a perdere
otto anni in questo buco,con la fallace illogicità di studiare l’albero più
vecchio della terra. Non saresti venuto in questo letamaio per la semplice pena
di arrivare ai limiti di un trapasso da salamandra,in questa creta
adulterata,proprio alla rientranza di questo cielo putrido. E nessuno,al
momento,sarebbe qui a borbottare :”Qui si è spento Georges Gramci.”(Piangono. Silenzio)Talvolta penso che
Mensfields abbia dovuto argomentare, s,nello
stesso senso di Balthazar.
Charlotte:Sento
qui, nel cuore,come un buco. Oggi,amo di più
e capisco meglio il mio amore per te,Georges.
Qui,nel petto,come il rumore di un vuoto carnivoro che
divora tutto.(Silenzio)Te ne prego,Colette;
Mensfields è troppo infelice,parlagli.
Colette:Fottuto
Balthazar.Ci hai rubato il nostro Giorgio adorato.(Silenzio)Non amo più Mensfields.Glielo ho detto. Fa di tutto per
non capirmi … e mi segue dovunque come una peste che si incolla alle chiappe.
Questo mi uccide!Sento montare per lui un’avversione terribile … Questo mondo
ha perduto ogni senso:Georges è morto e Mensfields mi infastidisce!
Charlotte:Balhazar
ci ha rubato tutto (In lontananza
arrivano il vecchio e il ragazzo).
Charlotte:Quel
vecchio è sontuoso. Saluta come un artista ed ha negli occhi qualcosa di
tranquillizzante.
Colette:Ho
fame dell’acqua ,dei venti,degli alberi
del cielo di casa nostra … Non si può trovare sotto il cielo un uomo più povero
di Balthazar. Ma tuttavia!Spingere la
terra intera a credere una scemenza simile?!
Charlotte:Scemenza
o no,mi son messa a crederci pure io. Se Georges è morto per un albero ,bisogna
che quest’albero abbia un’anima ,a meno di avere ,come dicono,l’età di un
ictiosauro. Guarda un po’ come le sue volute sono ammaliatrici … come i nodi
dei suoi rami sono meravigliosi … come tutta la sua gestualità affascina e
pacifica ad un tempo.(Silenzio)Papà e
mammà aspettano … Hai notato quale andamento prende il tempo in questo paese?
Serpeggia,si arrampica e ricade …
(Il vecchio e il
giovanotto si avvicinano;sono belli. Come se un’anima sola circolasse dall’uno
all’altro)
Colette:Erano
qui quando Georges ha reso l’anima … anche se non hanno sentito che una
esplosione crudele di ferraglie
torturate.(Silenzio) Il vecchio
trasmette una tenerezza da ragazzina a tutto quel che tocca .E’ bello … Mescola
il suo cuore a ogni cosa e tutto pare poi compiuto. Quanto al
bambino,ha un andatura di sogno …
Charlotte:Questo
posto mi tranquillizza. (Silenzio)Non
ho mai visto un albero come questo. Si direbbe che da un momento
all’altro,bacerà la terra … Tuttavia,Georges! Avresti potuto preparare il tuo
trapasso con maggior delicatezza. Ti rendi conto che questo lato
abborracciato della tua morte,mi ha
piantato qui,
ben al centro della mia vita,una spina che mi blocca la
respirazione?Mi rammento. Qualche giorno prima dell’irreparabile,Georges mi ha
detto:”Charlotte,mia beneamata,la strada stessa di tutte le mia vertigini … tu
mi turbi come il giorno in mezzo a notti nere,e mi incanti col tuo profumo crudo e l’amalgama dei
tuoi umori.”Gli ho risposto :”Ma
anch’io,Georges,ti amo con la tua povera statura convenzionale e la tua arietta
trascurata; amo sentirti al mio fianco”.
… Morire! Dio,che carognata mostruosa ! (Silenzio)Lo rivedo che mi sussurra all’orecchio sinistro ,mentre
mi morde l’auricolare
destro:”Carlotta,sei tenera come il sonno,sai di buono/hai un buon odore;per
me,sei la vera vetta di ogni cosa ,la mia Himalaya,mio dolce dolore,mia paura e
mia dispersione.”
Colette:Georges
diceva questo a tutte le donne,anche alle sue sorelle:”Vi amo,siete tenere come
il sonno …” Pronunciava quelle parole come formule matematiche, e ciò faceva
ridere tutta l’assemblea. Mi sono sempre domandata come facevamo a credergli …
Charlotte:Era
teso come la torre di Gustave Eiffel.
Colette:Tu
vuoi che ti dica? Era teso come il cielo e la terra,anche di fronte alla sua
vecchia madre .Era una malattia. I medici stimavano che …
Charlotte:Ero
quel che si dice una donna organizzata. Gli facevo i suoi piattini
preferiti;gli ricordavo,rimproverandolo che aveva omesso di prender l, e che invece di pulire con
l’indice le narici,avrebbe fatto meglio a prepararsi un bagno … Georges era un
angelo .Il mio angelo! Illuminava il mio cuore con la madreperla rigorosa dei
suoi denti. Mi gonfiava i miei argini e mi riempiva la vita. Lo sentivo
rombare in ogni angolo del mio essere
fino ai confini dell’anima. E questo mi inebriava … O, mio immenso amore oggi
lontano da me,ascolta come la tua assenza mi strangola.
Il tuo silenzio seppellisce i miei occhi. Dove vuoi che
io conservi questo corpo accasciato che
beveva il vino del le lenzuola spiegazzate? … Morire? Che cosa insana! (Silenzio)E’ per vendicarti che tua sorella ed io stessa siamo qui. Dacci
coraggio,Georges adorato .Prestami la forza di contenere
questa devastazione. Io
,cui l’universo ha voltato la
schiena ;io che adesso vacillo ,io che …
Ci siamo,io cado,sono crollata … e uccisa.
Il vecchio si
precipita. Visibilmente ,egli è
cieco,ma non vuole lasciarlo apparire .Lei soffre spettacolarmente.
Colette: Io
soffro con lei.
(Fracasso i n
lontananza)
Il vecchio: Non fa bene soffrire così … Io sono Georges.Il
bambino,lui,non ha nome.
Colette:Georges?!
Il vecchio:Georges.Qui,all’epoca
in cui c’era ancora brulichio d’anime,i Georges riempivano le strade. Li si poteva raccogliere
con la pala. Proprio come le Julia,le
Monique,le France,leMarie-Françoise: pullulavano come i gamberi . … Fino al
giorno in cui un certo Pitinguère è arrivato col suo cane-lupo e ha
cominciato a gridare alle orecchie della
foresta.”Da vendere,la libertà! Acquistate la libertà per le vostre donne,per i
vostri bambini,per i vostri parenti!”Parlava della libertà cruda,nella sua tana
farmaceutica: in compresse,in perle,in iniezioni,in infusioni … Pitinguère ha
fatto fortuna,poi se ne è andato verso
il nord l’indomani della sera in cui l’albero gli ha gridato.”Basta!”… A
partire da quel giorno abbiamo cominciato a trincare,passando dallo stato di vita
a quello di sopravvivenza. E oggi,la contrada è una maledizione senza fine.(Vedendo Mensfields addormentato).Chi è?
Charlotte:Un
uomo dal sangue caldo. Risponde al nome di Mansfields .E’ sedicente innamorato
di mia cognata Colette … Io,o sono Charlotte. Mio marito Gramci era
nell’aereo.(Riso del vecchio,riso del
bambino)
Tutto questo vi fa ridere?
Il vecchio:Siamo
stanchi di piangere; si ride di tutto,ciò che ci serve di punto di riferimento.
Questa terra
è un vero mattatoio. Tutto un popolo ci è morto,non si sa
neanche di che. Senza contare coloro che vengono a uccidersi contro l’albero. Il
ragazzo ed io ,raccogliamo i corpi. … Il cimitero è a due passi da qui.
Aspettiamo qualche giorno,ma siccome nessuno viene a
reclamare i defunti,noi procediamo alle
esequie.(Nuovo sguardo a Mensfields) Perché dorme così
l’innamorato?
Colette:Perché
l’amore,è finito … almeno per quel che mi riguarda. E’ entrato come in letargo.
Dorme la sua vita per contenere i suoi insuccessi.
Il vecchio:Pover’uomo!
Vi osserviamo dalla sera del vostro arrivo. Ma non osavamo troppo ….
Comprendevamo che avevate una
noia/problema,ma come avremmo potuto
venirvi in aiuto … volete visitare il cimitero?(Pianti sfrenati delle due
donne)Fermatevi,signore,vi prego ,non sopportiamo le lacrime(Grossi pianti). Ve ne prego(Silenzio progressivo) Si dice che
l’albero è responsabile degli incidenti. Quando gli prende,innalza le sue
fronde lontano nel cielo per dirottare
gli aerei. Oppure sbarra la strada agli automobilisti posando i suoi rami sulla
carreggiata. Si dice anche che talvolta,si mette a ballare la pavana e il
flamenco.
Charlotte:L’albero
balla?!
Colette:Balla?!L’albero?!
Il vecchio:E’
il suo paese qui; e tutto ciò che accade
d’anormale è senza dubbio opera sua. L’albero gioca con la strada … ma
soltanto quando è certo che nessuno lo guardi. E tutti quelli che l’hanno visto danzare ne sono
morti. Quando gli prende ,esegue anche
una barcarola d’inferno che si sente fino a Yondo. Con una voce soave di tenore.(Li osserva. Silenzio)
Venite al villaggio,starete meglio.
Charlotte (A se stessa):L’albero canta una
barcarola! (Silenzio) Queste spaventose rovine sarebbero dunque un villaggio?! ...E chi abita al
villaggio?
Il vecchio: Don Anselmo Georgio – cioè io – e il
bambino. C’è anche lo spirito dei morti con noi … Che vuoi farci? I morti sono
trentottomilanovecentododici .I vivi,due … Dieci anni fa soltanto ,eravamo
ancora nella prosperità. tutto cantava e rideva
. Trentottomilanovecentoquattordici anime completamente fresche,paffute,succulente,e
che respiravano l’ esatta salubrità.
Colette: Sono
andati tutti in città?
Il vecchio:Evaporati.
Nello spazio di una mattinata. Corpi,anime e beni.
Charlotte:Ma
come è pensabile?
Il vecchio: Non
c’è città,né vero villaggio nel giro di cento kilometri. Niente vere strade
Solo questa foresta.
Solo questa pista odiosa ,che,a quel che si dice,conduce
all’inferno. … In realtà ,si slancia ,serpeggia,e si intreccia su di sé.
Grabini,che è a duecento (segna )chilometri,neanche la vede.
La gente di qui – all’epoca in cui c’era ancora gente di
qui – pensava che questa pista portasse dritto dal demonio. ma voi pensate che
, se fosse vero, è da tanto che il
diavolo in persona sarebbe venuto a scocciarci. Noi preferiamo dunque pensare
che non va da nessuna parte,un punto ed
è tutto … Gira,gironzola,si impenna,sprofonda,si morde la coda e alla fine si
suicida come per fuggire i tormenti di un ricordo strano.
Cose incredibili sono accadute qui. Chi potrebbe credere
che uomini,donne,bambini potessero
volatilizzarsi senza lasciare la minima traccia,sotto un bel sole di maggio.
faceva un caldo d’inferno;ero un po’ più forte di quanto
non lo sia adesso e rientravo da Belquenazar.Non un gatto nel borgo,non una gatta! Il villaggio
era deserto. Al mattino,partendo,avevo fatto i miei piccoli soliti saluti .Era
l’abitudine di qui: dire salve a tutti e dare
notizie … Serviva a sostituire il giornale. Buongiorno a Dan Shamir
l’Arabo; buongiorno a Fabins l’Ebreo;buongiorno a Yoyidah,la ragazza dalle
guance di piombo,a quell’ora del giorno in cui le donne diffondono profumi di
frutti maturi . Buongiorno a Ouna Maldoror,buongiorno a Noami,a Esther Boma,a
madre Moca.”Buongiorno ,Benito;come era la notte con tua moglie?Come stanno le
tue emorroidi?e la tua sciatica?”L’ultimo al quale avevo parlato era Homesa –
Handa,il mercante del latte,proprio dopo il macellaio. Eravamo all’ora precoce
in cui Estienne Dema covava già i suoi sei litri di vino mescolati alla birra e
al latte caldo. va detto che Estienne Dema
era stato mutuato da Belquenazar per intrallazzo politico … I saluti
fatti,potevo partire in pace sulla
strada di Belquenazar,il cuore ben ancorato nel petto,lo spirito ben al caldo
nella testa ...
(Silenzio)
Al mio ritorno,più nessun abitante .Giusto questomoccioso
che piangeva accanto al fuoco,le mutande piene di cacca e pipì. Una marmitta
senz’acqua gemeva sul fuoco. Dopo, nessuno ha potuto dire dove erano passate le
trentottomila novecentododici anime che contava Carmanio.
I poliziotti sono succeduti ai giudici.
Investigatori,gendarmi,segugi ,gratta carte sono venuti :non sono venuti a capo
di niente. Le autorità hanno dovuto
classificare rapidamente il faldone segretissimo per evitare di spaventare il paese. Poi,un
giorno,la voce s’è amplificata:il villaggio di Carmanio era stato
mangiato,corpi ,anime e beni,dall’albero!
Charlotte:E’
un racconto,una leggenda …
Colette: Una
favola …
Il vecchio:L’albero
è un mambarino.Non se ne trova nessun altro altrove. Si pretende che sia
l’albero più antico del mondo. Diffidate:i suoi morsi sono fatali!
Charlotte:Che
tana!
Il vecchio:Un
posto da bandécon,ai margini delle pompe convenzionali … venite al
villaggio,faremo un gran fuoco
Colette: Una
cosa m’intriga. Perché il marmocchio non ha nome?
Il vecchio:Perché
nessuno l’ha chiamato per anni …
Scende la notte,venite al villaggio.
Charlotte:Siamo
qui per vegliare Georges . Per nostra gioia e per la sua,ma anche per la
forma,occorre che restiamo nel posto dove lui ha reso l’anima.
Il vecchio: Mi
spingete a coniugare la paura fino al midollo E’ soprattutto la notte che
l’albero manifesta
i suoi peggiori istinti. Un’altra storia da matti! a
certe ore della notte ,scende nella laguna
per farsi un gran bagno. Nel suo splendore sublime,scuote la testa
coperta d’alghe e di sale.
Poi si china sulla
sua ombra per dormire un filo. Lo si
sente ronfare fino ad Hamsaya,a novecento kilometri a sud di Carmanio.
Charlotte:E
dire che Georges era venuto qui per cercare una spiegazione scientifica al
comportamento dell’albero. Che favola atroce! Georges;amore mio,amico mio … in
quale silenzio laborioso ti sei lasciato fuorviare? La sera,tu adoravi guarda
Ora è finito. Muoio di sentirti qui,nel vuoto del mio cuore,macchiato dal tuo
bisogno d’amare ,bevendo i tuoi occhi neri
con la golosità d’un astro,inghiottendomi nel retro cortile delle tue
mani voraci sul mio corpo tutto un brivido. Georges ,mio amato,la mia luce e il
mio turbamento … scopro qui,con disperazione, il posto coriaceo dove
la tua vita è caduta come una
farcitura … sarà presto l’ora di cena. Vorrei golosamente
offrirti il più succulento dei pasti:brodo di verdure,ripieno di cicoria,zuppa
di aragostine,porzione di granchi. Dodici coperti d’argento al gran completo. …
Ah,questo degrado benigno che mi pesa …
Il vecchio:Il
fiume e l’albero hanno intrighi prodigiosi. (al ragazzino) Piccolo,va’ a
prendermi il giornale della sera.
Charlotte:Come,il
giornale?
Il vecchio:Seh!
Il giornale. Sono un fanatico del giornale. Finché non ho sfogliato la mia
pagina quotidiana,mi prude l’occipite. Non si può vivere in un tugurio come
Carmanio senza notizie.
Charlotte:Le
notizie?
Colette:Ma chi
può editare un giornale in una rovina come questa?
Il vecchio:Chi
altro a parte me,certamente? Bisogna tenersi occupati .Ho da parte una riserva
di giornali del mondo intero, vecchi di cinquantadue anni:leggo l’attualità
dell’epoca .In ogni modo è da ben cinquant’anni che il mondo ha smesso di
informare convenientemente. Tanto che i vecchi giornali la dicono più lunga
di quei poveri stracci d’oggi.
D’altronde ,l’attualità del tempo dà al nostro mondo tarato d’oggi un simulacro
di senso.
Charlotte:E’
vero,ma …
Colette:E’
folle.
Il vecchio:Il
bambino ed io stampiamo un piccolo settimanale con tiratura di dodicimila esemplari.
Colette:Un
settimanale?Ma chi li legge?
Il vecchio:I
morti ed io .Il ragazzino,lui non sa leggere.
Colette:Ammettete
che è strano. Leggete dodicimila esemplari
di un giornale che redigete voi stesso
a partire da un lotto di vecchi giornali …
Il vecchio:Prendo
solo la mia copia e quella per l’’archivio . Il marmocchio deposita le altre
sulle tombe,la sera .L’indomani ,non ci sono più.(silenzio)Dopo tutto ,la vita è un merdaio avido di miserabile
baraonda. Se non le si dà la sua razione settimanale,vi sfugge dalle mani … Se
venite al villaggio,vedrete. C’è tutto:il telefono,l’elettricità,la posta,il
mercato,l’ospedale,l’aerodromo,la stazione,il porticciolo … Soltanto che le
cose sono state concepite in modo che non funzionino,la posta parte e arriva ,ma da nessuna parte verso nessuna
parte.
Colette:Da
pazzi.(Prende il giornale che il ragazzo
porta)Questo giornale è pulito come una favola.
Charlotte:
Lindo come la biancheria di ristorante.
Il vecchio:La
pulizia è la mia fissa numero due.
Quando vedrete casa mia ,sarete sbalordite. Tutto lì è pulito in modo maniacale.
Colette:… Il
bambino merita un nome. Perché non dice niente di niente?
Il vecchio:Guardatevi
bene dal farlo parlare. La sua bocca è fatta per annunciare soltanto
cataclismi. Prima, non parla;dopo,tace.(Silenzio)Siete
molto bella.
Charlotte:Tutti
lo dicono:è bellissima. Ma nessuno le ha insegnato a servirsi di questa grande bellezza . Un
esempio vizioso e perfetto di perle offerte ai porci. Certo,ha avuto qualche
spasimante. L’ultimo della lista è Mensfields,al quale la perfida non concede
neppure un appuntamento.
Bisogna riconoscere che appesta d’alcol e di piscio e
dorme come un ammasso di cemento armato.(Fracasso
in lontananza)Che cos’è?
Il vecchio:Siete
qui da una luna e non avete notato il fracasso della notte? … E’ la voce della
morte. Sentiremo presto un altro
fracasso,sarà la voce della vita. Poi i due baccani si compenetreranno,per
ricucirsi in un nitrito di bestie in fregola. Piove sempre quando le due
tonitruanze si sono accoppiate. Siamo qui in un posto scassato .Questo crollo sale al cielo,scuote le nubi e torce
l’aria per forzarlo a partorire stagioni storte. Poi ,l’albero tira fuori la sua grossa
chiacchiera per enunciare la litania delle catastrofi.(Silenzio) Possiamo andare al cinema ,se la cosa vi va.
Colette:Non
spaventatemi … Un cinema in mezzo alle
rovine atroci?
Il vecchio:
Questo posto,come dice l’albero , aspetta un grosso sconquasso. Ci aspettiamo
l’arrivo di un pazzo che verrà a fottere tutto sottosopra.(Profondamente triste)Mi
sarebbe piaciuto morire da tanto ,ma era impossibile prima della venuta del
matto che Carmanio aspetta da un secolo e mezzo. Allora per spezzare il
tempo in infimi pezzetti, facciamo di
tutto. Il bambino proietta,e da anni,sono il suo solo cliente.
E’ così che si busca il pane. Ho da parte tutti i grandi
successi di quarant’anni fa:”Africa Queen”,”Colette et l’hirondelle”,”Kamawasi,la fille aux
serpents”,”On s’en fout de demain,”A quand la vie,”… E’ tutto.
Charlotte:Che
cos’è che manca allora in questo buco del culo della morte?
Il vecchio:Un
grano di sale,è tutto. Le cose qui sono
sciape. Basterebbe un grano di sale
perché questo povero posto si rimettesse a fiorire , a scartare gli
odori della morte e del demonio. Un
grano di sale per spezzare questo imputridimento generale,prosciugare questa
maestà di polvere e sfidare
l’onnipotenza del computo. per vincere questo muffito
lussureggiante ,è sufficiente un
granellino di sale.(Silenzio)E, oltre
alle meraviglie del passato,la cinemateca dispone di qualche cortometraggio
a mia firma.
Charlotte:,perché,mio
dolce Georges beneamato,hai scelto di
rinchiudere la tua esistenza fra
tutti questi sbarellati? Ci hai intrappolato,Georges. Ancora un poco ed avrei la sensazione
che hai abborracciato la tua morte
per burla.Questi fanghi sudati ,queste pietre amare,questa laguna
zoppa,questa falsa irruzione del cielo in un’aria scucita ,proprio a fianco di
un cimitero di relitti e pneumatici bagnati …
Il vecchio:Avete
ragione .Tutto qui fu pensato come una disfatta in
una raffica amara,in mezzo a un rosario di corruccio in perdizione .Il
tempo qui non la finisce di confondersi..Il
cielo si crede la terra e viceversa. L’aria ha questo grande andazzo di
bordello in capovolgimento perpetuo. Queste scogliere in fila indiana sbrindellate come
Maures,danno l’impressione che l’inferno non è lontano. Io non sono del
posto;sono di Tsihosora.Ho lasciato quella città all’epoca in cui tutto il mondo cominciava a pretendere che
Tsihosora stagnasse a trenta chilometri
dall’inferno. Ci si installava da principesse. Io,che conosco il paese,posso
dire che Grapani è cento volte più marcia
di Tsihosora. Sì,cento volte più nauseabonda .L’imputridimento ci fa la
concorrenza con quello di Carmanio.
Unica differenza:invece di dormire come qui,il marciume di Grapani esulta in colate e in scorrimenti allucinanti. Invece di
prendere severi provvedimenti
con una mano destra di ferro come qui,il
dissesto,ambidestro,lavora in stereo,ed è proprio al livello della gola che vi
attacca. (Silenzio)Venite al
villaggio, continueremo il nostro racconto laggiù. Poiché qui ,in questo
rifugio del demonio e della morte,non si sa perché tutto gela di notte .e il
mercurio – benché noi siamo sull’equatore – scende di parecchi gradi sotto
zero. Di modo che godiamo dei due inferni:il caldo e il freddo .(Silenzio)Voi non avete per niente torto.
Visto da qui ,il villaggio non è cattolico. Ho avuto un tempo in testa di
partire. Ma questa rovina si incolla al cuore come una tigna. E,in ogni modo,il
mondo prende dovunque lo stesso andazzo di brandello opprimente. Ne
conoscete,voi,di luoghi dove la terra abbia conservato un sembiante d’anima?
Charlotte:Georges,non
ti ho seguito quando hai sposato il tuo progetto famelico di venire qui. Perché,nel
mio foro interiore,ero persuasa che l’idea storta venisse da Balthazar.Tu ne
hai concluso che io non ti amassi più … Povero amore mio. e hai messo tutto il
tuo cuore e tutta la tua anima a voler rimettere al mondo questa terra cento
volte lanciata in rada per otto anni in questo bordello,a grattare la libido
delle larve e ad appuntare il sortilegio dell’albero più vecchio del mondo. Mi
scrivevi fiumi di parole scatenate per persuadermi che l’avvenire dell’umanità
si era perso al tempo di Cro – Magnon. Tutto il resto ti pareva una fesseria delle fesserie,da scartare sul serio.
Il vecchio:Il
vero ventre strisciante del mondo,installato al centro d’un tempo inabissato.
Charlotte:Mio
bell’amore … mi ricordo .Quando venivi a
trovarmi,come un ‘esploione d’augustine, sorridendo
del tuo sorriso serrato,eri la mia vellutata vertigine,immutabile,delicata come
la rugiada al sole del pieno mattino. Il viso fragile come un gran vino,avevi
il profumo di porpora;come un muro,tu alzavi la mano e la mia felicità era lì.
Tu sommergevi il mio corpo di baci
furiosi e fumanti;le tue labbra circondavano la mia bocca di seta vermiglia di
magnifici fremiti . Ed io ,golosa del mondo,mi sprofondavo nel lino del tuo
respiro sublimato come una feritoia d’argento stiracchiata ,venduta e morta di gioia fragile. … dire che tu non hai nemmeno
avuto una bara di cedro!
Il vecchio: In
certe stagioni,preso in un’oscillazione
obliqua ,il sole si leva in mezzo
alla nottata per dire delle insonnie gigantesche all’orecchio dell’albero. E
credetemi,le insonnie del sole,sono qualcosa (di straordinario)!
Colette:Stranezza!
Charlotte:Inaudito.
Il vecchio:L’albero si nutre in effetti in
seno alla stranezza.
Charlotte:Senza
la tua scempiaggine d’andare a morire in un povero paesello,povero Giorgio
adorato,assolutamente mai avrei immaginato un paese diventato dissoluto in
cui,preso da agitazione,il sole si leva in mezzo alla notte.
Il vecchio:E
tuttavia si leva .Addirittura il fiume inverte il suo corso e l’acqua di mare
arriva fino a Samsoya.
Addirittura anche a Grosso – Modo.,a cinquecento
chilometri da qui. Grosso Modo è un’altra stramberia.,di tutt’altro stile .Un
altro ventre strisciante del mondo. Non si sa troppo bene perché ci si trovano
meli,vigne e dissesti … Grosso – Modo ,un sigillo arrogante sbattuto sulla
faccia della terra dal demonio in persona. Si dice che sia lì che verranno gli
Americasfascisti incaricati di perdere Carmanio sul serio.
Charlotte:Mai,innamorata
pazza della mia terra d’abbondanza e d’ebbrezza,non avrei mai pensato che
esistesse sotto il sole un buco matto in cui il giorno s’inarca nella notte per
via dell’insonnia.
Il bimbo(balbettando/zagagliando):S … s … s …
sentite ! E … e … es … si ar … ri … ri
..v … essi arrivano.
Colette:Arrivano?
Il bimbo:C … c
… coloro che gl … iii… eneee … gliene… vvvo …gliono … vogliono … alll’allll …
beeero … all’albero..
(Fracasso in
lontananza)
Il vecchio:E’
da tanto che ho il sangue gonfio dei loro effluvi.
Il bimbo:Nnn … ien … tte
da faa … re … ssstavv … oll …. ta
arriii … vano …! Arrivano.
(Fracasso)
Il vecchio:Odorate un po’ qui! Arrivano.
Charlotte:Leggete l’odore delle persone nell’aria?
Colette:Leggete nell’aria?
Il vecchio(annusando):Di
che cosa avrei l’aria se ,perso fra il ribaltamento generale,non possedessi qualche
carta vincente di sopravvivenza?(Assaggia
l’aria) Tre Cubani,un Cinese,qualche Danese e Libanese,un Anglo –
Sassone,una banda di Spagnoli,tre o quattro Svizzeri niente Russi,nessun
Polacco,né Svedese,un Arabo,un belga ,un Kawabata … E’ strano! nessun tedesco
né Francese.
Colette:Leggete le nazionalità semplicemente respirando l’aria?
Il vecchio:”L’amore
è forte come la morte”.E’ unicamente per morire che vengono . Perché l’albero
non si lascerà manipolare.(Umetta a lungo
e profondamente l’aria) Partono dal vento aquilone. Solo uomini,nessuna
donna. E’ piuttosto bizzarro. (Assaggia
l’aria)Sono a qualche settimana di cammino da Carmanio.
Colette: No?!
Charlotte: No?!
Il vecchio:Ah,questi
americasfascisti! Quando sbarcano,è sfasciare
Dispongono del marmittone che fa prudere loro le mani,gli
Americasfscisti.
(Sfoglia il giornale) Arrivando,uccidono e mettono gravide in massa le ragazze..
Per questo,niente panico:non ne troveranno tonnellate a Carmanio.Ma quando
la penuria di femmine perdura,gli americasfascisti si mettono a corteggiare
i maschi. Bisogna sentirli arrotare le “r”nel loro esperanto moderno:
”I love darlingue!Tuch me tender… Love me deep!”Et patati et patata …
Che vengano,i fissati del jazz!
Qui,qualcosa dirà loro che siamo al paese del sole zizagante.
(Sfoglia il giornale) Arrivando,uccidono e mettono gravide in massa le ragazze..
Per questo,niente panico:non ne troveranno tonnellate a Carmanio.Ma quando
la penuria di femmine perdura,gli americasfascisti si mettono a corteggiare
i maschi. Bisogna sentirli arrotare le “r”nel loro esperanto moderno:
”I love darlingue!Tuch me tender… Love me deep!”Et patati et patata …
Che vengano,i fissati del jazz!
Qui,qualcosa dirà loro che siamo al paese del sole zizagante.
Nessun commento:
Posta un commento