SCENA 11
IL PASSARE DEL
TEMPO
Si
assiste alle apparizioni di animali
impagliati.
LEI. Non ci piace la gente.
LUI. I nostri genitori ce ne hanno presentati parecchi
esemplari …
LEI. Soldati,artisti,professori.
LUI. Filosofi,vegliardi/vecchi,un neonato …
LEI. Perfino un Premio Nobel.
LUI. E siamo arrivati a non amare nessuno tra loro.
LEI .Non è stato sempre facile.
LUI. Certi individui sono carismatici:
LEI. E i nostri genitori sono tenaci.
LUI. Sarebbe stato più comodo amare la gente.
LEI. Se non avessimo riflettuto bene,li avremmo senza
dubbio amati.
LUI. Come una sorta di riflesso.
LEI. Un bagno in cui ci si lascia scivolare .
LUI. Per salvarsi la pelle.
LEI. Per avere caldo/tepore.
LUI. Per essere amati in ricambio/in cambio.
LEI. Un bagno d’amore collettivo in cui ci si annega.
LUI. Per non morire soli.
LEI. Come un cane.
LUI. Farsi credere che si vale più d’un cane.
LEI. Che anche morti ,si vale più d’un cane morto.
LUI. Farsi credere che la gente non muore sola.
LEI. Perché la gente ha altra gente per guardarla morire.
LUI. Farsi credere che,contrariamente ai cani,la gente si
riproduce nell’affetto.
LEI. Come un gesto per il sogno e la speranza.
LUI. Fare altre persone/altra gente ,all’immagine delle
persone/della gente che si amano tra loro e finiscono per annegare(si) insieme .
LEI. Perché credono nel mondo creato per loro.
Sospirano.
LUI. Sembriamo un po’ demoralizzati.
Sono coperti di
pelli d’animali.
LUI. Ora frequentiamo l’università.
LEI. E’ un posto
sgradevolissimo.
LUI. Pieno di gente.
LEI. Facciamo parte degli studenti promessi a un grande
avvenire.
LUI. I nostri genitori sono fieri che noi siamo iscritti
all’università/della nostra iscrizione all’università.
LEI. Possono parlarne ai loro amici.
LUI. E ai loro propri genitori,che sfortunatamente
sono i nostri nonni.
LEI. Insomma,possono tutti parlarsi fra loro del fatto
che noi frequentiamo l’università.
LUI. E’ un tema che li appassiona.
LEI. La loro soddisfazione ci sembra completamente inappropriata.
LUI. Ma noi siamo obbligati ad andare all’università.
LEI. Altrimenti,i nostri genitori rifiuteranno di
nutrirci/sostentarci.
LUI. Ce l’hanno lasciato intendere.
LEI. Sopravviveremo.
LUI. Sopravviveremo a questa prova perché siamo insieme.
LEI. E poiché lo
sconforto è dovunque …
LUI. Che non esiste nessun posto dove poter essere a
proprio agio …
LEI. E che bisogna comunque collocarsi da qualche parte.
LUI. Saremo divinamente ospitali l’uno verso/per l’altra.
LEI. La mia assuefazione a te è totale ed eterna.
LUI. La mia passione per te è forsennata.
LEI. La tua bellezza è un’insolazione che fa perdere i
sensi/smarrisce i sensi.
LUI. Tu sei un miracolo di stile.
LEI. Io non amo che te.
LUI. Io non amo che te.
Musica: Haendel,Sarabanda,suite in re minore(HWV437)
MADRE. Nostro figlio e nostra figlia ora vanno
all’università. Alla fine/a dir la verità/per la verità,non ci vanno
spesso,ma/quanto meno vi sono iscritti. Sono orgogliosa di averli accompagnati
fin là. Non è stato sempre facile. Trovare un senso,ogni mattina. Essere all’altezza. ricettiva,entusiasta,esigente,valorizzatrice,comprensiva,delicata,paziente,assidua,serena,intuitiva,
accogliente,rispettosa,efficace,coinvolta,caritatevole,ispiratrice…
Lei ha traversato
la scena con una valigia.
Lei torna
immediatamente e fa il cammino/percorso inverso.
MADRE. … E
tutto ciò,malgrado i miei viaggi obbligati a Parigi, a Londra,a New York,a
Milano,Barcellona,Singapore,Berlino,Tokio,Madrid,Roma,Las Vegas,Zurigo,Ginevra,Mosca,
Amsterdam,Guadalajara ...
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