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lunedì 14 gennaio 2013

Diario Cinese. -3-



5°.G. Stamattina sto meglio. L’aspirina ha fatto ancora una volta il miracolo. Sparito il mal di testa. Nessun fastidio alla schiena e alle gambe,malgrado o,forse ,grazie alla Grande Muraglia. Restano i piccoli fulmini alla vista(che cominciano a preoccuparmi,non erano mai durati tanto!). Ancora una volta un capovolgimento di programma.:andiamo al Palazzo d’Estate(inizio della costruzione nel 1750 e portato agli splendori che anche oggi possiamo ammirare dall’imperatrice Cixi nel XIX sec.).Una magnificenza! Ed è di grande soddisfazione constatare come le famiglie cinesi se lo godano come da noi con la merenda fuori porta.
La principessa Cixi
La scrittura effimera,con l'acqua
Una folla impressionante in ogni sua parte , turisti , comitive dei dopolavoro e quanti Cinesi!   Intere famiglie locali complete di bambini. Questa concubina,vedova dell’Imperatore  doveva essere proprio notevole,tosta. Il nostro gruppo si sgrana ed io ho paura di perdermi in quel mare di gente e...mi perdo.
Un camminamento coperto molto decorato
Altra prospettiva del camminamento
Padiglione nel giardino                                                              

















I
la nave di marmo




Un lezioso ponticello









                                           
In attesa ,davanti alla porta d'accesso,in attesa di qualcuno del gruppo che mi raggiunga


























































 Però ritrovo la mia amica e il Triestino alla porta Nord. Compro il cofanetto coi guerrieri (visto che accanto all’esercito di terracotta c’erano i sepolti vivi per non consentire il ritrovamento ,forse è un  regalo abbastanza noir per Andrea. Non sappiamo se siamo l’avanguardia  o la retroguardia ,se aspettare o avviarci al pullman. Decidiamo di aspettare e ci dice bene!  
 Pranzo al Museo delle Nazionalità. Buono,ma concludo con una broda che dovrebbe essere caffè e che costa pure tre €!!! . Vendono dei Koala di peluche bianco in forma di sciarpa,un kitch delizioso per Serena. Ma rinuncio anche questa volta.
Pomeriggio stupendo. Pechino con un cielo blu incredibile e raro. Andiamo alla Città Proibita . Proibita a tutti,tranne che all’Imperatore e ai suoi dignitari. Mi sembra un luogo familiare. E’ proprio come appariva nel film di Bertolucci “L’Ultimo Imperatore”. Tanti padiglioni e ancora una volta l’impatto coi simboli;guardo i tetti dei diversi edifici e mi accorgo che agli angoli dei tetti sono messi in fila una serie di bestiole minuscole(naturalmente mitiche) e che il numero non è costante;cerco di informarmi e vengo a sapere che il numero degli animaletti(naturalmente i simbolici Draghi)   indica l’importanza  del luogo che li ospita .
Panoramica  esterna della Città proibita       

Panoramica interna della Città Proibita

Padiglione dell'Imperatore,riconoscibile per i 9(numero molto importante nella simbologia tradizionale cinese) 

draghi che ornano il tetto



Costumi regionali delle diverse province dell'immenso paese


 
curiosità.....



...diffidenza....
...ma sempre con un gentile sorriso




Particolare della decorazione dei Draghi
 Tanti  cortili maestosi con portici dipinti. Poca la vegetazione. Siamo gli ultimi e quasi ci cacciano. Ma riusciamo così a gustare per un po’ l’atmosfera silenziosa,maestosa del luogo deserto  di turisti,dopo aver comunque ammirato tanti costumi diversi a rappresentare le numerose etnie dello sconfinato paese. Visita del museo,di corsa:riusciamo comunque ad ammirare alcuni oggetti molto belli ed altri sorprendenti per la minuzia  del lavoro(la pietra dura marrone,venata,lavorata  come una barca con i fiori – bella-  il paesaggio montano con le ringhiere ai lati dei vialetti in avorio,minuscole fino all’inverosimile!).

(Continua)




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