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lunedì 14 gennaio 2013

Diario Cinese.-5-



7°.G. La mia notte è stata bianca,non proprio come quella romana*. La mattina è ancora dedicata alla visita del Tempio dei Lama,che fa accumulare nuova stanchezza.
                                                  Il Tempio dei Lama
 
 Per giunta ci troviamo nel pieno di festeggiamenti  religiosi importanti. Partecipa  una folla variopinta  nei costumi nazionali,c’è un gran vociare e tanto fumo dei bastoncini che bruciano per devozione.
                 Ancora Draghi per i festeggiamenti
               Anche la lezione sul  buddismo è pesante e approssimativa. Il quartiere  è pittoresco,con l’infilata di bottegucce stracolme di colorati oggetti votivi. Il luogo si presenta con un insieme di costruzioni nel consueto stile del Tempio del Cielo e della Città Imperiale. Trovo qui una nuova macchina fotografica e un disegno in bianco e nero su seta che mi piace. A destra del cortile interno la campana che chiama alla preghiera,ormai funziona su richiesta a pagamento. A sinistra  il tamburo serviva a segnalare i pericoli. Sento dei suoni di tamburo ,per l’appunto,ma niente paura. Si tratta di un altro tamburo a forma di pesce(chissà qual’è il suo significato simbolico?), sul quale  un monaco  batte i tempi della preghiera. Non si riesce ad entrare .La visita è finita ,ritorniamo sui nostri passi,ma,anche se ancora è presto,andiamo a mangiare in un ristorante interno a un albergo,perché alle 13.50 partiamo in aereo per Shanghai e da lì ancora un’ora di bus per arrivare a destinazione.
    


 L’arrivo a Suzhou è stato interessante: l’architettura moderna e col gusto dell’illuminazione al tramonto intrecciata con mura basse e piccole ,vecchie case che hanno l’aspetto coeso e contorto del drago. Tutt’altra realtà che la cupa  ,severa e povera architettura di Pechino. La guida Fan parla un ottimo italiano,è stata due anni a Perugia e somiglia in tutto alla mai giovane e preparatissima collega del mio vecchio e prestigioso liceo. Ho l’impressione d’essere in un centro urbano dalle antiche tradizioni culturali raffinate che ha avuto un soprassalto recente che ne ha un poco stravolto l’aspetto. Anche la natura è fresca e gentile. nessun rapporto con i poveri alberi grigi della capitale. In effetti siamo in una piccola città :solo nove milioni di abitanti :in effetti quest’antica città a sud dello Yangtze ha una storia di 2500 anni. Qui hanno scelto di costruire le ville giardino per il riposo e la meditazione i mandarini della capitale .costruzioni splendide che oggi ospitano anche spettacoli ,particolarmente suggestivi nella cornice seducente  dai profili eleganti delle architetture eleganti  e sofisticate degli edifici,dei giardini,dei laghetti e dei ruscelli che cantano sotto i ponticelli vezzosi.
Ai pasti ,il solito rito. Ho imparato tre modi di assumere cibo:quello cosiddetto occidentale,cioè americano,al buffet,con qualche esibizione  dei cuoche ,per rapidi spuntini  cotti espressi. Quello dei banchetti in cui l’anatra laccata  ravioli o altre specialità vengono portate al tavolo in successione come in  Europa,ma nel rigoroso rispetto della partecipazione dei cinque sapori:agrodolce,dolce,salato,piccante,amaro. Ma quella che preferisco è la  maniera cinese abitualeche ben rappresenta  una società non solo conviviale,ma che procede ad  un ritmo collettivo  ,dove ognuno adegua il suo gesto e i suoi tempi sulle necessità dell’altro.Veramente un universo  altro rispetto al nostro patologico individualismo. Le portate arrivano sul disco rotante del tavolo tondo e si susseguono fitte e incalzanti con la solita alternanza  dei cinque sapori;ogni commensale può servirsi,ben attento a ruotare il disco a proprio vantaggio,solo quando gli altri non si stanno servendo. Una esperienza complicata per i tavoli degli Italiani del gruppo!
              Dalla camera d’albergo non più la vista su un cantiere,ma su un mare di luci: la piccola città.

*Uso l'espressione col significato di "malessere/disagio",mentre a Roma la notte bianca ha il valore di
evento festoso ,culturale,durante la quale è possibile fruire di musei e spettacoli gratuiti da parte di tutti.

8°.G. Al mattino,visita ai giardini.
                                         Biglietto  d'ingresso ai giardini di Suzhou
 
            Quello de L’amministratore umile per primo.
                             La residenza dell'amministratore umile  nella splendida città di Suzhou
 Padiglioni perla meditazione,giochi d'acqua,ponticelli,vegetazione lussureggiante nella residenza                                                         dell'Amministratore Umile.


   L’ombra del giardino dà un po’ di refrigerio,perché l’atmosfera è veramente torrida,calda e umida ad un tempo. La fantasia con cui è stato realizzato il giardino è molto gradevole e ,nello stesso tempo,estraniante. I 
                                     La serena tranquillità della residenza del Maestro delle Reti.
 Ancora un padiglione per la meditazione,rocce e stagni incantati nel giardino del Maestro delle Reti

           Se sapevano scegliere questi Mandarini il luogo che marcasse in modo sensibile la distanza dalla capitale!  Collinette si alternano a stagni ,tronchi nodosi ad aiuole fiorite,ponticelli a portici e a verande per meditare,riposare e resistere ad un clima davvero insopportabile. Stasera torneremo al Giardino dell'Amministratore Umile  per assistere ad uno spettacolo multimediale:danze,musica,canto,teatro con la suggestione del doppio,dei giochi  di luce sull'acqua, grazie  al rispecchiamento sugli stagni e i torrentelli.
                                 Sculture di roccia ,laghetti e ninfee nel Lingering Garden


                              Il ponte Taihu che collega l'isola di Dongting Xishan a Suzhou.



                                             Dopo lo spettacolo,con un'amica del gruppo
 
     Il vicolo per arrivarci è stipato di negozietti che straripano di prodotti per l’artigianato. Ma noi ,come al solito,andiamo di corsa.

(continua)

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