7.Scena rossetto
Arrivano folle e
file che cantano per sormontare le loro condizioni spaventose. E’ la sfilata
dei tori – tangheri e dei miserabili la grande parata in onore dell’uomo –
mostro,del suo genitore di impieghi e del suo uomo – H che assistono alla sfilata con arie
magniloquenti di sovrani incontestabili.
I tori – tangheri(Cantano):
Bu-i- bu-i
battuti,battendo bastoni
Zoppi,sbavando zozzi
La terra non è più rotonda
Bu - i bu-i
Battuti bantu bastoni alle mani
Domani non è più domani
Genti scartate
scafi scaramucce caricate
Battaglioni di boia
Battuti
La terra ha cessato d’esser rotonda
Alle lacrime cittadini(bis)
Spazzini pelosi
Noi i negri e voi gli sbalorditi
la tara cessa d’esser nera
Vum vum vum
Vrac vrac vrac
il mondo ha finito di venire al mondo
alle lacrime cittadini(bis)
(Flauti,sax,cori di
strumenti e applausi. L’uomo-mostro avanza in prima fila. Inalbera la porpora ingualdrappata
di oro e di pietre. Il suo discorso sarà sistematicamente ripreso con egual
tono
dal suo
uomo-orologio,dal suo genitore di impieghi e il toro-tanghero in
capo,nell’ordine
prestabilito, come
in una partitura di magia rituale )
L’uomo-mostro:Eccoci.
Qui è il solo posto del nostro pianeta
dove la terra è ancora rotonda,
paffutamente rotonda. Ci siamo bloccati per secoli: Ma
,che diavolo:siamo arrivati al Tchernoziom
della fine. Niente più guerra,niente più zizzania!Non più
incoerenza,non più sbandate. Blocco al
casino,allo scialo.Basta coi quattrocento colpi,con
l’intrigo,con la piccola o media corruzione,con
l’imbroglio classico,col pasticcio. Il tempo è venuto di
ricostruire il mondo. Carichi e via fuoco e
fiamme!Siamo venuti
per innalzare, nel cuore di un povero buco,l’impresa più vitale di tutti
i tempi.
Se Colombo,alla ventura dei suoi piccoli vagabondaggi,ha
marciato sull’America,noi,ragazzi miei,
signore e signori,abbiamo scoperto molto più
dell’America:di fronte a
quest’albero,siamo in
presenza delle radici dell’universo.
(Applausi nutriti)
Abbiamo sotto gli occhi un monumento che la terra intera verrà ben presto a
contemplare e a adorare. Andiamo,qui e ora, a creare impiego a sazietà. Perché
ci diamo per missione di fornire
l’asilo,
il coperto e la gioia ai duecento dodici milioni di
visitatori che l’albero di Gohomsaya richiamerà ogni anno in questo buco
miserabile dove il cielo e la terra fanno un tutt’uno. In questo consisterà la
nostra opera:trasformare questo bordello
di Carmanio in una città moderna,così da accogliere cinquantatre milioni di
visitatori a trimestre. In termini di cifre d’affari,la nostra impresa è una vertigine
saporita(succulenta).
(Applausi)
Ora,il tempo non dorme,preme. Abbiamo meno di novantadue
settimane per convertire questo buco marcio in una città potabile. Questa
pozzolana infetta,questa porcheria mostruosa e puzzolente,questa pattumiera
immonda,dobbiamo trasformarla in un luogo civile e rispettabile .Dio fece la
luce a partire dal nulla;noi dobbiamo,noi,farlo, a partire dalle deiezioni
dell’umanità.
(Applausi)
Al lavoro,ragazzi,signore e signori. L’albero che abbiamo
di fronte richiamerà qui tutte le
marmaglie
del mondo intero. Siamo entrati all’indietro nel secolo
del va’veloce e della grana. La nostra salvezza è nella cabala.Sbrighiamoci. Avanti,marsc!
(Fracasso,fanfare .I tori – tangheri si
sfogano in un vasto canto generale di verghe e fruste .E’ la messa al lavoro
del mondo.Cozza,rompe,inchioda,taglia,penetra,forza,riempie/imottisce,gratta,ingent…in
un sostanziale e compendioso chiasso da fine del mondo. Poi,musica:la città
risplende dei suoi nuovi fuochi.)
L’uomo – mostro: Le
natiche del mondo cambieranno posto. Ecco la nostra cittadella
inafferrabilmente imponente e solenne .Dove furono il fango,la morchia pomposa
troneggia in questo giorno una maestà saporita . Sale al cielo come un diamante
d’orgoglio,fiera dei suoi angeli,obelischi,torri,cupole,piramidoni
e piramidi … come
un’incantatrice di pietra dagli occhi terribili. Abbiamo operato alla rimessa
in moto del mondo Ballate,bevete,baciate e cantate … E anche se
queste stazioni,questi porti,questi mercati,queste piazze,questi ospedali,queste metropolitane,queste
teleferiche e questi tram non sono che
paccottiglia e soperchieria,è tuttavia sempre meglio di niente. Tanto più che
tutto è dipinto
di giallo,colore della prosperità definitiva e della salvezza.
(Carnevale)
Nessun commento:
Posta un commento