Il filo d'Arianna. |
13. Scena porpora.
Nell’anticamera. Lo
scudiero accoglie una delegazione di mandatari delle grandi potenze.
L’inviato-viaggiatori: Devo condurre un’ambasciata presso il
vostro signore. La terra d’oggi è civilizzata. Non si possono chiudere gli
occhi di fronte alla fondamentale barbarie che vi monti alla testa e alle mani. Vengo con la delegazioni che
guido, a esporre i punti di vista del
mondo civilizzato e difendere la causa
dei poveri diavoli
che la vostra crudele insensatezza vorrebbe condurre al rogo,in quest’inizio di
ventunesimo secolo. Smettete,signor scudiero,di farmi perdere un tempo così prezioso.(Silenzioso)Bene,sono anche pronto ad associarvi alle
preoccupazioni che ci conducono qui
perché voi possiate da parte vostra pesare l’estensione dell’affare e
decidere senza farci languire .
Lo scudiero(Consultando una lista di appuntamenti): Eravate iscritti per le otto . Non avete l’aria di realizzare che
siete presso il suo Grande Altezza,il
futuro re del mondo. Voi arrivate come
se il
problema fosse entrare in un mulino a vento.
L’inviato - viaggiatore : Esatto! Previsto,annunciato
e atteso per le otto .
Lo scudiero:Noi siamo qui al paese in cui
le otto suona sempre alle otto,almeno quando lo può.
L’inviato-viaggiatore(ridendo):C’è in questo mondo che corre e
mette costantemente le sue gambe sul collo , un posto matricolato dove le otto si divertirebbe a rifiutare di essere
le otto?
Lo scudiero:Ci
siete,signore. Noi siamo un paese dove le otto si inarcano
vertiginosamente prima di convincersi di
essere le otto. Terra povera,tragica e marcita dove tutto si seppellisce in una tragica cogitazione. Ma per quali
ragioni dovrei spiegare tutto questo a una banda di scassati e di infiammati?
L’inviato-
viaggiatore(Sorpreso e stupefatto) : A chi parlate,signore?
Lo scudiero: Parlo
a me stesso,signore … e mi dico che ai nostri giorni ci si incontra decisamente
con macachi elevati al grado d’uomini dall’infagottamento moderno chesfoggiano.
L’inviato-viaggiatore:Ma
,alla fine! Di chi parla ,il signore?
Lo scudiero:Salvo
il vostro rispetto,ciò non vi riguarda … Un macaco è un uomo il cui
coefficiente
emotivo e l’indice
intellettivo restano inferiori a coloro dei nostri avi le scimmie.
Lo scudiero:D’accordo,le
vostre elucubrazioni non mi riguardano né mi concernono. Anche se … (Silenzio)Almeno,posso sperare che mi
abbiate annunciato al vostro padrone,me e la mia gente?
Lo scudiero:Certamente,ma bisogna attendere le otto,signore.
L’inviato-viaggiatore:Ma
quale otto?
Lo scudiero:Vedo … Volete attaccare briga.
L’inviato-viaggiatore( che si spazientisce): Salvo
errore,sono arrivato all’ora stabilita del mio appuntamento:le otto.
Lo scudiero: Senza dubbio … ma vi farò notare che attualmente non sono più le otto. Con nostro
gran rincrescimento,il tempo non passa qui il suo tempo a restare immobile.
L’inviato-viaggiatore: Bene … e che mi proponete,signore?
Lo scudiero: Aspettare che siano di nuovo le otto.
L’inviato-viaggiatore: E’ insensato.
Lo scudiero: Qui non si scherza con istruzioni che possono condurvi alla
disoccupazione. Faccio il mio lavoro,punto!Ai giorni nostri ,il lavoro,è Dio.
Dal momento che lo si perde,si è morti,sepolti,finiti …
L’inviato-viaggiatore: Ma non potete certo perdere il lavoro per il
fatto di lavorare coscienziosamente.
Lo scudiero: E
tuttavia ciò accade spesso … Che vi costa ,a voi, di aspettare di nuovo le
otto?
L’inviato-viaggiatore:
Rappresento un’organizzazione di cui solo il nome fa morire si spavento tutta la terra .
Lo scudiero: Possibile … ma in questo buco,il mondo
muore per altre calamità che lo
spavento. Ora,circolate! e tornate domani,alle otto,precise ed esatte …
L’inviato-viaggiatore:Vi
assicuro che quando siamo arrivati,la pendola batteva le otto …
Lo scudiero: Decisamente,si può dire che vi piaccia
complicare gli affari correnti.Là da dove voi venite,ciascuno è altrettanto
smarrito di voi?
L’inviato-viaggiatore:Ma
io non sono smarrito!
Lo scudiero:Voi
siete smarrito. Nel verbo,nell’attrezzatura,nelle azioni,negli atteggiamenti …
Letteralmente smarrito...
L’inviato-viaggiatore:
Voi mi oltraggiate,signore.
Lo scudiero: E’fare
onta al mio padrone affidare un’ambasciata
a qualcuno di tanto abbrutito.
L’inviato-viaggiatore
: Vi prego di ritirare quelle parole.
Lo scudiero: Siamo
una terra che non ritira quel che è già fatto.
L’inviato-viaggiatore
: Voi volete essere alla base di un conflitto senza nome. (Conciliante)Vediamo,
signore. Mi sembrate pertanto un gentiluomo di nascita e
un uomo di cultura. Noi possiamo insieme …
Lo scudiero(In collera):Ecco le belle maniere!E ora
la corruzione?
L’inviato-viaggiatore(Stessa collera): Ah!no,signore!Non si accoglie il
rappresentante personale dell’America col tono dell’intimazione .Esigo che mi
si rivolga con tutti i riguardi dovuti
alla gente
pari a me per diritto di nascita .E se voi
siete,signore,un esponente notabile dell’aristocrazia locale,
io sono,io,una grossa macchina dell’alta gelotocrazia
mondiale .Non mi lascerò scacciare via
come un sudicione. Sono stato allevato nella pura e dura
tradizione del rispetto degli usi,concepito
ed educato in modo
globalmente civilizzato. Esigo che il signore consideri il mio rango e vi
aggiunga
gli attesi riguardi .
Lo scudiero(Di nuovo molto calmo): Ma dove si crede,costui?Il
signore e la sua cricca vengono nelle
carreggiate di mia competenza. Il signore abbaia,sbava,nitrisce e geme senza
considerazione … Sappiate,signore che in
questo paese,abbiamo smesso di lodare gli scaldapanche .Circolate,
mi prudono i pugni.
L’inviato-viaggiatore:E’
uno scandalo .Io protesto.
(Arriva
l’uomo-mostro,attirato dal fragore di
voci)
L’uomo- mostro: Ma
… è questo caro Arcibaldo. Che fai in questo paese?(Allo scudiero)Il signore è
una vecchia
conoscenza e un amico.(All’inviato) Archibaldo
,avete mantenuto i tratti della vostra
infanzia.
L’inviato-viaggiatore(turbato da tale accoglienza):l’affare
che mi conduce è così grave che
non passerò certo
per mille strade per confondervi. Avete fatto morire Gramci per impedirgli
di rivelare il
segreto dell’albero di Gohomsaya,senza
esitare a trascinare nella morte
vertiginosa gli altri passeggeri dell’aereo.Per simile
crimine ,sarete giudicato e punito
secondo le leggi succose del nostro paese. Vengo per impedire
di perpetrare altri misfatti.
Anche se le vostre mani hanno tanta fame di bassezze … Non
uccidete più,ve ne prego.
Lasciate vivere la moglie e la sorella di Gramci.
L’uomo- mostro: Che
siete venuto,Archibald,amico mio, a fottere nella gola del lupo?Ed io
che avevo per voi
tuttavia qualche grammo di
considerazione sincera …(Agli altri)
Andate!
Il rogo avrà
bisogno di un po’ più di legna.
(Si ritira;gli
altri tentano di controllare l’inviato e
il suo seguito. Un combattimento furioso e omicida comincia
prima che l’ambasciata non sia definitivamente neutralizzata.)
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