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domenica 19 aprile 2015

17(Scena porpora)Monologo d'oro e nozze d'argento

Il filo d'Arianna.

13. Scena porpora.   

Nell’anticamera. Lo scudiero accoglie una delegazione di mandatari delle grandi potenze.

L’inviato-viaggiatori:  Devo condurre un’ambasciata presso il vostro signore. La terra d’oggi è civilizzata. Non si possono chiudere gli occhi di fronte alla fondamentale barbarie che vi monti alla testa  e alle mani. Vengo con la delegazioni che guido, a esporre i punti  di vista del mondo civilizzato e difendere la causa
 dei poveri diavoli che la vostra crudele insensatezza vorrebbe condurre al rogo,in quest’inizio di ventunesimo secolo. Smettete,signor scudiero,di farmi perdere un tempo così  prezioso.(Silenzioso)Bene,sono  anche pronto ad associarvi alle preoccupazioni che ci conducono qui  perché voi possiate da parte vostra pesare l’estensione dell’affare e decidere senza farci languire  .
Lo scudiero(Consultando una lista di appuntamenti):  Eravate iscritti per  le otto . Non avete l’aria di realizzare che siete  presso il suo Grande Altezza,il futuro re del mondo. Voi arrivate  come se il
 problema  fosse entrare in un mulino a vento.    
L’inviato -  viaggiatore : Esatto! Previsto,annunciato e atteso per le otto .
 Lo scudiero:Noi siamo qui al paese in cui le otto suona sempre alle otto,almeno quando lo può.
L’inviato-viaggiatore(ridendo):C’è in questo mondo che corre e mette costantemente le sue gambe sul collo , un posto matricolato dove  le otto si divertirebbe a rifiutare di essere le otto?
Lo scudiero:Ci siete,signore. Noi siamo un paese dove le otto si inarcano vertiginosamente  prima di convincersi di essere le otto. Terra povera,tragica e marcita dove tutto si seppellisce  in una tragica cogitazione. Ma per quali ragioni dovrei spiegare tutto questo a una banda di scassati e di infiammati?
L’inviato- viaggiatore(Sorpreso e stupefatto) : A chi parlate,signore?
Lo scudiero: Parlo a me stesso,signore … e mi dico che ai nostri giorni ci si incontra decisamente con macachi elevati al grado d’uomini dall’infagottamento moderno chesfoggiano.
L’inviato-viaggiatore:Ma ,alla fine! Di chi parla ,il signore?
Lo scudiero:Salvo il vostro rispetto,ciò non vi riguarda … Un macaco è un uomo il cui coefficiente
 emotivo e l’indice intellettivo restano inferiori a coloro dei nostri avi le scimmie.
Lo scudiero:D’accordo,le vostre elucubrazioni non mi riguardano né mi concernono. Anche se … (Silenzio)Almeno,posso sperare che mi abbiate annunciato al vostro padrone,me e la mia gente?
Lo scudiero:Certamente,ma  bisogna attendere le otto,signore.
L’inviato-viaggiatore:Ma quale otto?
 Lo scudiero:Vedo … Volete attaccare briga.
L’inviato-viaggiatore( che si spazientisce): Salvo errore,sono arrivato all’ora stabilita del mio appuntamento:le otto.
Lo scudiero:  Senza dubbio … ma vi farò notare che  attualmente non sono più le otto. Con nostro gran rincrescimento,il tempo non passa qui il suo tempo a restare immobile.
L’inviato-viaggiatore:  Bene … e che mi proponete,signore?
Lo scudiero:  Aspettare che siano di nuovo le otto.
L’inviato-viaggiatore:  E’ insensato.
 Lo scudiero:  Qui non si scherza  con istruzioni che possono condurvi alla disoccupazione. Faccio il mio lavoro,punto!Ai giorni nostri ,il lavoro,è Dio. Dal momento che lo si perde,si è morti,sepolti,finiti …
L’inviato-viaggiatore:  Ma non potete certo perdere il lavoro per il fatto di lavorare coscienziosamente.
Lo scudiero: E tuttavia ciò accade spesso … Che vi costa ,a voi, di aspettare di nuovo le otto?
L’inviato-viaggiatore: Rappresento un’organizzazione di cui solo il nome  fa morire si spavento tutta  la terra .
Lo scudiero:  Possibile … ma in questo buco,il mondo muore  per altre calamità che lo spavento. Ora,circolate! e tornate domani,alle otto,precise ed esatte …
L’inviato-viaggiatore:Vi assicuro che quando siamo arrivati,la pendola batteva le otto …
Lo scudiero:  Decisamente,si può dire che vi piaccia complicare gli affari correnti.Là da dove voi venite,ciascuno è altrettanto smarrito di voi?
L’inviato-viaggiatore:Ma io non sono smarrito!
Lo scudiero:Voi siete smarrito. Nel verbo,nell’attrezzatura,nelle azioni,negli atteggiamenti …
Letteralmente smarrito...
L’inviato-viaggiatore: Voi mi oltraggiate,signore.
Lo scudiero: E’fare onta al mio padrone affidare un’ambasciata  a qualcuno di tanto abbrutito.
L’inviato-viaggiatore  : Vi prego di ritirare  quelle parole.
Lo scudiero: Siamo una terra che non ritira quel che è già fatto.
L’inviato-viaggiatore : Voi volete essere alla base di un conflitto senza nome. (Conciliante)Vediamo,
signore. Mi sembrate pertanto un gentiluomo di nascita e un uomo di cultura. Noi possiamo insieme …
Lo scudiero(In collera):Ecco le belle maniere!E ora la corruzione?
L’inviato-viaggiatore(Stessa  collera): Ah!no,signore!Non si accoglie il rappresentante personale dell’America col tono dell’intimazione .Esigo che mi si rivolga  con tutti i riguardi dovuti alla gente
 pari  a me per diritto di nascita .E se voi siete,signore,un esponente notabile dell’aristocrazia locale,
io sono,io,una grossa macchina dell’alta gelotocrazia mondiale .Non mi lascerò scacciare via 
come un sudicione. Sono stato allevato nella pura e dura tradizione  del  rispetto degli usi,concepito
 ed educato in modo globalmente civilizzato. Esigo che il signore consideri il mio rango e vi aggiunga
gli attesi riguardi .
Lo scudiero(Di nuovo molto calmo): Ma dove si crede,costui?Il signore e la sua cricca  vengono nelle carreggiate di mia competenza. Il signore abbaia,sbava,nitrisce e geme senza considerazione …  Sappiate,signore che in questo paese,abbiamo smesso di lodare gli scaldapanche .Circolate,
mi prudono i pugni.
L’inviato-viaggiatore:E’ uno scandalo .Io protesto.

(Arriva l’uomo-mostro,attirato dal fragore  di voci)

L’uomo- mostro: Ma … è questo caro Arcibaldo. Che fai in questo paese?(Allo scudiero)Il signore è
 una vecchia conoscenza e un amico.(All’inviato) Archibaldo ,avete mantenuto i tratti della vostra
 infanzia.
L’inviato-viaggiatore(turbato da tale accoglienza):l’affare che  mi conduce è così grave  che
 non passerò certo per mille strade per confondervi. Avete fatto morire Gramci per impedirgli
di  rivelare il segreto  dell’albero di Gohomsaya,senza esitare  a trascinare nella morte
 vertiginosa  gli altri passeggeri dell’aereo.Per simile crimine ,sarete giudicato  e punito
 secondo  le leggi  succose del nostro paese. Vengo per impedire di perpetrare altri misfatti.
Anche se le vostre mani hanno tanta fame di bassezze … Non uccidete più,ve ne prego.
Lasciate vivere la moglie e la sorella di Gramci.
L’uomo- mostro: Che siete venuto,Archibald,amico mio, a fottere nella gola del lupo?Ed io
 che avevo per voi tuttavia  qualche grammo di considerazione sincera …(Agli altri) Andate!
 Il rogo avrà bisogno di un po’ più di legna.
(Si ritira;gli altri tentano di  controllare l’inviato e il suo seguito. Un combattimento furioso e omicida  comincia  prima che l’ambasciata non sia definitivamente neutralizzata.)

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