Il filo d'Arianna. |
8.Scena
scarpe e
pantofole
Il vecchio e il bambino ridono,un riso feroce e scatenato.
Il vecchio:Tenetemi le costole,avi miei,lasciatemi ridere.
Il bambino:T …
t … tenetemi … i … i … co … cocch
Il vecchio:L’albero
li avviluppa in un sogno sciropposo. Erano così coraggiosi a parole … Tenetemi
le costole. Dormono come se avessero
ingurgitato un pezzo intero di cielo. Ma che credevano,dunque
quegli ottusi,quei babbei,quei somari,quei salami,quegli
sbruffoni,quei bietoloni,quei citrulli.
Il bambino: Qu
… qu … quei tonti! Quegli … sss … stupidi !
(Risate)
Il vecchio:Abbiamo
tre sortilegi da seminare sul loro cammino:L’amore pazzo,l’odio cieco,e la
gelosia pazza,monomaniaca e corrusca. O albero di Gohomsaya! Lasciali dormire
per un secolo. Al loro risveglio,il cielo e la terra si ricuciranno nella loro
testa. Ed essi non sapranno dov’è il nord e dov’è il sud,dov’è l’alto e dov’è
il basso. Col tuo permesso,gigante di
Gohomsaya,che bruchino l’odio,il disordine,la desolazione,lo
scombussolamento e la decadenza più crudele. Che s’imbroglino e che le loro vie
si cospargano di intralci,di cadaveri freddi,di contusioni assassine,di
uccisioni, di brame insensate,di perversioni abominevoli,d’impotenze e di
agonie. … Bene e
grazie:registrato,cauzionato,siglato e marchiato a fuoco sul ferro delle immobilità cosmiche.
(Lungo sonno di
tutti,ad eccezione dell’uomo H e del suo aggiunto,di Colette,di Charlotte,del
vecchio e del giovanetto.)
L’uomo H: (con un gran scherzo di mostro
preistorico): Tregua di
stregoneria. Tregua di magia. Non siamo più al settimo secolo prima di
Buddha.Il mondo ha definitivamente optato per l’enunciato,la tesi,la
causa,l’effetto,la sintesi,l’antitesi.
L’aggiunto
dell’uomo –H:Scienza,tecnica,tecnologia. Ecco le tre travi vertebrali sulle
quali la storia va a dormire per un sacro momento.
L’uomo-H:A
questi pilastri,aggiungiamo il sale, spezia del diritto(Sentenzioso) Il diritto è lui pure una grossa scienza. la scienza
di dire lì e a chi torno che cosa,in quale tempo e in quale spazio.
L’aggiunto
dell’uomo –H:Per ciò che concerne l’albero di Gohomsaya,vi trovate ad
essere,a causa dello spopolamento di questa regione dalla febbre d’Enoch,i soli
proprietari delle terre e del cielo in
questo
buco – del - culo del mondo. Siete dunque,in corollario,i
tenutari patentati dell’albero che siamo obbligati
a riscattare da voi
per ragioni di equilibrio e di stabilità.
L’uomo – H: Il
mio aggiunto ha proprio ragione. Nell’interesse evidente e ben soppesato del
genere umano,
ci vediamo obbligati a firmare un contratto
d’espropriazione immediata e di vendita forzata.(Risa del vecchio) Non
ridete,signore … Un contratto in carne ed ossa,che retroceda le terre e tutto
quel che hanno nel ventre – il cielo, l’aria e l’acqua – alla tribù dell’umanità che agisce ,muscolosa e
legalizzata. Rappresentiamo questa nuova razza d’uomini che,nella testa e nelle
vene,vedono circolare l’onnipotenza della grana … Perciò, parlato
abbastanza!Siamo arrivati all’ora gialla
e furba della firma gioiosa dei contratti.
Il vecchio(basso):Che le tenebre avviluppino
questi bastardi.(alto) Non si compra la terra,è e resterà libera.
L’uomo - H:Signore,si tratta qui di un a
questione di grande importanza,che riguarda …
Il vecchio:Non si vende la terra,signore. Non si vende
l’aria. Non si vende il proprio respiro.
Libera,un punto d è tutto.
L’uomo – H(serio):Fate perdere un tempo folle al
genere umano tutto intero.
L’aggiunto
dell’uomo – H(supplice):Fate
perdere tempo. E noi,non siamo venuti da tanto lontano per la semplice gioia di
tergiversare Nel vostro interesse,non assumete il lusso di risvegliare la collera di coloro
che dormono. Comprendete senza che si abbia bisogno di convincervi a colpi di
catapulte. L’umanità ha già perso otto secoli nelle carreggiate del tempo
perduto … se vi intestardite a non voler firmare,ci vedremo costretti a
ricorrere alle maniere spicce.
Il vecchio:Non
apparteniamo allo stesso mondo.
L’uomo – H: Ma
dobbiamo firmare le stesse cose per arginare il disordine e il trambusto.
Firmare quelle volgari cartacce è la sola manna che ci resta,a noi e a voi,per conservare a questa terra un sembiante di
rotondità.
(Il genitore d’impieghi s’è
risvegliato a sua volta. Tuona all’improvviso senza ritegno.)
Il genitore
d’impieghi:Non serve in senso stretto a niente che vi intestardiate.
prendete il treno dell’avvenire. Vi si è riservato un posto in prima classe.
L’uomo- H:Che
si lasci loro stanotte per pesare e misurare
le cose. Se domani le loro anime marce non hanno assunto nel conto
bancario gli interessi superiori dell’umanità legalizzata,inculcheremo loro
quel che conviene far sapere a tutti i caduti della terra .La
flagellazione intellettuale è diventata
la priorità delle strategie diplomatiche. Che li si conduca!
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