Il filo d'Arianna. |
15.Scena madre
Primo mattino. Colette entra bruscamente e apostrofa l’uomo – H.
Colette:E’ vero ciò che si sente? Mostri,che fate e con quale interesse?
Lo scudiero: Non sono io che faccio,signora,ma il mio padrone. E
voi potete credermi,
non ho punta presa
sulla sua volontà.
Colette:Dov’è questo padrone?Che tutto il mio corpo lo vilipenda.
Lo scudiero: Non lo vedrete stamattina ,signora. Il padrone dorme.
E nessuno ,secondo la
sua volontà, deve
disturbarlo prima di domani … cioè
quando tutti i fagiolini saranno cotti.
Colette:Risvegliate il vostro mostro,ve ne supplico. Questa galera
deve essere evitata.
Lo scudiero:Ve lo giuro,signora,che non ho ascendente sulla volontà
del mio padrone.
Colette:Quando avete,crudeli,deciso di ucciderli?
Lo scudiero:Non sono io a immolare,signora,ma il mio padrone .E’
così difficile cogliere
questa banalità? Io non posso
farci niente! Sebbene …
Colette: Sebbene?(Silenzio) Mostro,
parlate. C’è qualcosa che si possa fare
per salvarli?
Lo scudiero: No,niente. Sono cotti. Ed io so che a forza di voler contentare tutto il
mondo,
si finisce per dispiacere … In
un mestiere come il mio,una cosa simile non
è sostenibile
.(Silenzio) Lo riconosco tuttavia: il mio padrone adora la
dissolutezza,ne è perfino il re.
Tutta la sua gloria e tutto il
suo piacere risiedono nella
prevaricazione,nello spergiuro;
durante la sua vita,si è
lasciato prendere: con i piedi,poi il sesso,poi il ventre,poi il cuore.
Ed ora,ci si è messo la testa .Il mio padrone
dirige una fabbrica di prevaricazione.
Senza dubbio la più grande del mondo.(Silenzio)Ma
perché dunque io vi dico tutto questo?
Colette:Per farmi morire d’orrore e di disgusto. Ve ne
prego,salvate quegli infelici .
Dio o il diavolo vi
ripagheranno per questa spavalda iniziativa.
Lo scudiero: Questa è un’impresa impossibile .Pertanto,io vi
capisco:è sempre così piacevole
chiedere la luna agli altri
quando si è certi di non assumere rischi su di sé.
Colette:Conducetemi dove il vostro mostro dorme. Prenderò da sola
la luna. Da sola e
con le mie mani nude.
Lo scudiero: La signora vuole scherzare?
Colette:Come potete sostenere un’endogamia di una simile
misura?Uomini e donne
stanno per essere immolati per
delle scemenze … e voi pensate ,mostro crudele,
che il mio dolore si sta
divertendo?(Piange)
Lo scudiero:Non cercate,signora di raggiungermi con le lacrime.(Silenzio.
Si rassegna)
Non piangete più. Datemi questa sola notte,vi aiuterò a
sventare la faccenda.
Colette:Il mio cuore sarà il vostro tempio. Ma conducetemi
piuttosto dove dorme
il vostro padrone.
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