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lunedì 27 aprile 2015

Auguri di primavera





               Auguri di Pasqua e di primavera!!!

                                                                      Mariel

domenica 26 aprile 2015

Ed eccola la copertina dell'e.book appena uscito!





                                        Leggimi subito, leggimi forte 
                                      Dimmi ogni nome che apre le porte
                                    Leggimi tutto, leggimi  bene                                           
                                   Dimmi la rosa, dammi la rima 
                                 Leggimi in prosa, leggimi prima.


Maria Gabriella Bruni, Isabella Nicchiarelli
326 poesie dal mondo per una storia d’amore

Un esperimento riuscito il percorso intrapreso da Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, che con arte hanno saputo coniugare prosa e poesia, dando vita a una storia coinvolgente. L’idea innovativa di inserire un’antologia della poesia mondiale nella cornice di una storia d’amore ha in realtà radici lontane. Un tale affondo nella tradizione nulla toglie all’originalità dell’operazione, che assume, ovviamente, tutt’altro carattere.
Due appassionati professionisti delle humanae litterae, Zoé e Gordon, ci guidano nel ricchissimo viaggio e ci aiutano ad attraversare il vasto campo della poesia mondiale. Il cammino del lettore, accompagnato dai suoi anomali Virgili, si fa piacevole, alleggerito dal vivace parapiglia amoroso dei due personaggi, ma allo stesso tempo non rinuncia a soste di riflessione, analisi, affinamento degli strumenti critici. […]
Le due autrici mostrano, sia nella scelta dei testi che nella caratterizzazione di Gordon e Zoé, capacità di mimesi e conoscenza delle dialettiche umane. Il racconto è tenuto vivo da numerosi cambi di ritmo e da un fantasioso susseguirsi di situazioni in cui la poesia, che permea la vita dei personaggi, affiora e diviene protagonista […]poetesse e poeti che è un piacere leggere e conoscere, rileggere e riconoscere, perché meticolosa e instancabile è stata l’opera di ricerca e di scrittura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, lascio però ai lettori la curiosità e il desiderio di immergersi in queste acque imprevedibili e avvolgenti, nelle innumerevoli declinazioni dell’amore.

                                                                                                  

        Dalla Prefazione di Dacia Maraini


[...] ho letto "Gordon & Zoé" e l'ho trovato inclassificabile. Ma lo dico in positivo, cioè felicemente inclassificabile. E' insieme un saggio critico ad ampio raggio, un periplo antologico di e sulla poesia amorosa esteso in tutte le latitudini geoculturali e, infine, anche una storia d'amore, peraltro smodatamente iperletteraria, nel senso che ingloba in sé la parte sia saggistica che antologica. Certo, è un libro sovrabbondante, ma con l'ebook non abbiamo
 problemi di lunghezza, fortunatamente. Sarei 
propenso a pubblicarlo (dopo l'estate), l'unico
 dubbio è dove collocarlo: se nella collana 
narrativa o in quella saggistica. Riflettiamoci,
 abbiamo il tempo.[...] 

Un cordiale saluto, marco palladini,  ONYX edizioni-26 aprile 2013.


Se ti ha incuriosito la lettura degli stralci dei  dialoghi  di Gordon e Zoé che hai trovato sul blog <mariellaemporio.blogspot.com>  e ti interessa conoscere l’intera storia ricomposta dei due personaggi e il confronto delle loro opinioni,spesso diverse, sulla poesia  contemporanea  del  mondo,puoi  soddisfare la tua curiosità e il tuo interesse scaricando l’antologia  di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli  dal titolo”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”

Questo il link:


Si può scaricare il testo  (in vetrina tra altri) seguendo le istruzioni,poche e molto chiare.
Naturalmente per leggere poi l’e.book serve un lettore apposito (e-reader o tavoletta) o  un  programma da scaricare sul  pc  (Calibre ,per es. si può scaricare gratuitamente).Oppure,ancora  una volta il procedimento è molto semplice, basta scaricare sul 
pc il programma gratuito KINDLE PREVIEWER, aprire l'ebook  la prima volta con questo programma, che automaticamente creerà  un file mobi, che è il formato che gira sui kindle( anzi dovrebbe creare una cartella con dentro il file convertito!)


L'obiettivo del nostro lavoro è il tentativo di
 contribuire ad arricchire la proposta di poesia,allargando l'orizzonte di lettura al mondo,offrendo allo stesso tempo,con i 
dialoghi dei personaggi,gli strumenti per
 un'analisi puntuale.
Se il nostro mantra è diversità=ricchezza,
se la meta che permette  di cancellare paure,
pregiudizi e intolleranze è costituita dalla 
conoscenza globalizzata che può rendere 
consapevoli i cittadini delle  potenzialità
 insite nell'incontro e nel confronto delle

 diverse culture,le tappe intermedie del
 percorso dovranno favorire alcune scoperte che,infine,consentiranno la conquista di 
 grandi verità che,all'inizio della ricerca,
rano ancora - come Maya -velate.










49.Profilo sommario di Evelyne de la Chenelière e Daniel Brière.



Dramaturges québecois 
Vous me permettrez de paraphraser un auteur américain, qui à l’aube de sa carrière a vécu à Trois-Rivières et à Montréal, David Mamet : le théâtre est à une Cité ce que les rêves sont aux individus, soit une façon de trouver des solutions symboliques aux questions devant lesquelles la raison et la volonté sont impuissantes. À cette pensée de Mamet,j’ajouterai ceci: le théâtre du présent est la répétition générale de la vie future de la collectivité. Nos responsabilités au cours de ces Seconds États Généraux dépassent le seul engagement envers notre art, et de loin. Bienvenue au théâtre des métamorphoses. *    
Paul Lefebvre


                                                           *°*°*
 
Evelyne de la Chenelière e Daniel Brière


 Evelyne de la Chenelière
Autrice e commediografa, Evelyne de la Chenelière,è nata a Montréal nel 1975,per tre anni in Francia dove ha studiato lettere moderne alla Sorbona e teatro a  l'École Michel Granvale, à Paris.Ha anche lavorato sotto la direzione di Pol Pelletier à Montréal.Questa giovane autrice ha già molte opere al suo attivo,fra cui  Personnages secondairesJaune-Piano,Élucubrations couturièresBashir LazharAu bout du filCulpaDes fraises en janvier et Henri et Margaux.Come attrice ,ha recitato,fra le altre in  Atelier Aristophane : les Clones e reciterà presto in: Matines : Sade au petit déjeuner au Nouveau Théâtre Expérimental
La creazione della sua pièce Des fraises en janvier per le Productions À Tour de rôle, al Théâtre de la Moluque de Carleton, ha ottenuto, nel 2000, le Masque del miglior testo originale, Masque che ha vinto
 ex-æquo avec l'autrice  Suzanne Lebeau. Des fraises en janvier sono state in seguito prodotte dal Théâtre d’Aujourd’hui  nel gennaio e febbraio 2002. 
La creazione della sua opera più recente Henri et Margaux,che ha scritto,diretto e interpretato in collaborazione con  Daniel Brière,è stata presentata nell’autunno del 2002 allo  Espace Libre per essere ripresa nel settembre del 2003.
 
Evelyne de la Chenelière continua instancabile il suo lavoro di scrittura che,come lei stessa lo sottolinea,le dà “la libertà di pensare completamente. Intendo dire che quando scrivo,il mio pensiero è trascinato in posti che altrimenti non visiterei. Racconto storie di esseri umani,dunque è normale che io ami vedere esseri umani viverli sulla scena.E anche se è forse egocentrico essere esclusivamente appassionata per la specie di cui faccio parte,vivo bene con il limite dei miei interessi che consistono nelle nostre piccole e grandi ricerche ,in tutto ciò che si dispiega per avere la sensazione di vivere,in ciò che fa sì che quando incrocio qualcuno mi riconosco sempre un poco.”
E’ con immenso piacere che
la Compagnie Jean Duceppe accoglie Evelyne de la Chenelière nel corso della sua 31e stagione.
  
                                                                       *°*°*
de Evelyne de la Chenelière Théâtre Jean Lurçat, Scène Nationale d’Aubusson,Ville de Billom 
 de Evelyne de la Chenelière et Daniel Brière
mise en scène de Bruno Marchand. Publiée aux Editions. LEMÉAC
 le plan américain
 Création en France 2012
Co Production : Le Cyclique Théâtre
Festival des Francophonies en Limousin
Le Théâtre d’Aurillac et la Fabrique de Guéret,
Scènes conventionnées pour les écritures contemporaines
et Daniel Brière
mise en scène de Bruno Marchand
                                                  *°*°*

 Daniel Brière

Autore,attore e regista

Nome di nascita :Daniel Brière(autore) nascita :Montréal,13 gennaio 1963(52a.)

Attore,regista,drammaturgo Daniel Brière è membro cofondatore del Groupement Forestier du Théâtre (Oreille, tigre et bruit, Matroni et Moi) e codirettore artistico del Nouveau Théâtre Expérimental (NTE) dove recita e crea spettacoli regolarmente dal 2003 (Henri et Margaux, La Marche de Rama, Grid, Le Plan américain).

Diplomato al Conservatoire d'art dramatique de Montréal,nel 1985,ha recitato in Rhinocéros).Alla TV,lo si è visto in Cauchemar d'amour, Un gars, une fille, fa inoltre parte della distribuzione di Annie et ses hommes, Caméra Café della popolare commedia familiare diffusa dalla Télévision de Radio-Canada, Les Parents[1].
Al cinema, menzioniamo le sue  performances in Le Déclin de l'empire américain di Denys Arcand, La Moitié gauche du frigo de Philippe Falardeau, Gaz Bar Blues di Louis Bélanger, e C'est pas moi, je le jure! di Philippe Falardeau presentato in numerosi festivals.
Ha messo in scena una ventina di spettacoli tra cui Bashir Lazhar d'Évelyne de la Chenelière, come Tavernes, Oreille, tigre et bruit, et La Fin, d’Alexis Martin

Filmografia



2008 : C'est pas moi, je le jure! di Philippe Falardeau 


* Drammaturghi del Québec.
   Mi permetterete di parafrasare un autore americano,che agli inizie della carriera 
ha vissuto a  Trois-Rivières e a Montréal,David Mamet:il teatro sta ad una città come 
i sogni stanno agli individui,cioè un modo di trovare soluzioni simboliche  ai problemi 
di fronte ai quali la ragione e la volontà sono impotenti.

    A questo pensiero di Mamet,aggiungerei questo:il teatro del presente è la prova generale della vita futura della collettività.Le nostre responsabilità nel corso di questi Secondi Stati Generali superano il mero impegno verso la nostra arte,e di molto.
 Benvenuti al teatro delle metamorfosi!
                                                                                         
                                                                                                      Paul Lefebvre

48.Il piano americano.Epilogo

EPILOGO

Lei e Lui sono sul punto di salire a bordo di un aereo. Sono assaliti dai paparazzi.

LEI. Scusate?
LUI. Uno alla volta. D’accordo?
LEI. Certamente,come previsto. Più che mai.
LUI. Vita privata.
LEI. Non sono affari vostri.
LUI. Vita privata.
LEI. Nessun commento.
LUI. Vi  ricordo che la biografia è non autorizzata.
LEI. Nostra madre è semplicemente morta  nell’esercizio delle sue funzioni.
LUI. Sono cose che succedono.
LEI. Scusate?!
LUI. E’ che cosa questa domanda?
LEI,di lontano/in lontananza. Grazie,sì,fatelo tacere.
LUI. La nostra organizzazione è sempre più importante,e la nostra indipendenza economica è totale.
LEI. Abbiamo ricevuto un’eredità sostanziale,e ne faremo uso come meglio ci sembra,in tutta libertà.
LUI .Esattamente. Ora rispondiamo soltanto a coloro che sanno di che cosa parlano.
LEI. Proprio così,ripasserete.
LUI. Ciao.

Si fanno mitragliare dai flashs degli apparecchi fotografici/macchine fotografiche.
Musica,aereo che decolla.

47.il piano americano.Scena XXI


SCENA 21.

IL PIANO  4

Blue screen.

Il Padre e La Madre sono in moto e corrono in città.

PADRE.   … E’ il simbolo che conta.
MADRE. Ma dopo bisognerà mettersi in salvo.
PADRE. Sì.
MADRE. Perché nessuno capirà il nostro modo di procedere.
PADRE. Esatto.
MADRE. Forse vorranno ucciderci perché siamo i messaggeri.
PADRE. Può darsi, ma saremo già lontano.
MADRE. Sopravviveremo !
PADRE. Sì,sopravviveremo !
MADRE. Sopravviveremo a questa prova,perché siamo insieme.
PADRE. E poiché il disagio è ovunque …
MADRE.  Che non esiste luogo dove sentirsi a proprio agio …
PADRE. E che bisogna pur tuttavia mettersi da qualche parte ...
MADRE … Saremo divinamente ospitali l’una per l’altro.
PADRE. La mia assuefazione a te è totale ed eterna.
MADRE. La mia passione per te è forsennata.
PADRE. La tua bellezza è un’insolazione che fa perdere  i sensi.
MADRE. Sei un miracolo di stile.
PADRE. Non amo che te.
MADRE. Non amo che te.
 Sirene di polizia.,forse anche rumore di elicottero. 
PADRE. Sssss! Che cos’è?
MADRE. Che succede?
PADRE.(C’è)Gente!
MADRE. Che facciamo?
PADRE,gridando al cielo. That’s it!Kill the messenger,you motherfucker!
MADRE. Perché parli inglese?
PADRE. I don’t know,baby, those suckers are ready o shoot’I’m telling you.
MADRE. Che cosa?

I rumori si intensificano.,Rallentano,abbandonano la moto e continuano la corsa a piedi,poi urtano/cozzano contro  la recinzione/ chiusura Frost.

MADRE.  Di là!
PADRE. No!
MADRE. Dobbiamo andarcene!
PADRE. Io non mi muovo !
MADRE. Eh? Vieni!
PADRE. No!
MADRE. Abbiamo ancora una possibilità!C’è un passaggio laggiù! Presto!
PADRE. No,è troppo rischioso! Io lascio.!

La Madre lo tira per la mano,lui resiste.

PADRE. Non me ne vado! Non me ne vado!
MADRE. Andiamo a nasconderci!Ti vado a nascondere,va bene?

Si lascia trascinare.
La chiusura/recinzione si sposta lateralmente,camminano di profilo,la scena/sfondo dietro cambia.


PADRE Ci hanno denunciati,di sicuro!
MADRE. Può essere.
PADRE. Avevo organizzato bene tutto!
MADRE .Sì!
PADRE. Tutto era regolato!
MADRE. Lo so!
PADRE .E’ forse la stagista!
MADRE. ma avevi detto che era vegetariana!
PADRE. O allora il ragazzo del camion!
MADRE  Può darsi!
PADRE. Non si può riporre fiducia in nessuno!
MADRE .La gente è tutta uguale!

Sono adesso davanti alla fabbrica Atwater,la Madre si prende una pallottola nel braccio.

PADRE. Come va?
MADRE .Il mio braccio!
PADRE .Come va?
MADRE. Sanguino!

Musica: Schubert,Ave Maria,opus 52 n° 6(D 839).
L’azione è al rallentatore. Ripresa dell’azione.
LUI. Che fate qui?
LEI. E’ la nostra moto!
LUI. E’ il nostro piano!

musica:Schubert,Ave Maria.
L’azione è al rallentatore.

Ripresa dell’azione.

LEI. Perché hanno fatto questo?
LUI. E’ un sabotaggio.
LEI. E’ un pasticcio.
MADRE. Sanguina molto?
PADRE . Non muoverti,amore mio,non tentare di muoverti/non provare a muoverti …
LUI. Sennò rischi di dissanguarti completamente …

Musica:Schubert,Ave Maria.
L’azione è al rallentatore.

Ripresa dell’azione.

LEI. E’ grave?
LUI. Non so.!
LEI. Che schifo!
PADRE. Non preoccuparti,amore mio …
MADRE. Che cosa?
LUI. E’ ripugnante!
LEI. Non mi sento bene!
PADRE. Tieni duro,amore mio! Tieni duro!
LUI. E’ la prima volta che io vedo vero sangue umano!
LEI. Non sapevo che ce ne fosse tanto!
LUI. Si direbbe vernice!

Musica : Schubert,Ave Maria.
L’azione è al rallentatore.

Ripresa dell’azione.

MADRE. Ti ricordi la camera oscura dove mi hai condotto /portato un giorno,e il taglietto che mi ero fatta al dito quel giorno,ti ricordi,un po’ di sangue come gocce di vernice tu mi hai detto,e mi hai preso il dito in bocca/hai messo il mio dito nella tua bocca e mi hai detto …
PADRE. … Ti ho detto che la Terra intera avrebbe un bel essere coperta del sangue degli uomini,sarebbe ancora il tuo  di cui  mi sarebbe importato di più,e che avrei fatto sempre attenzione perché non ti mancasse mai sangue,e che se
tu lo avessi proprio voluto,io vi avrei amato,te e ciascuna delle tue gocce ,per tutta la mia vita,e ti  ho preso il  dito in bocca/ho messo il tuo dito nella mia  bocca perché tu vedessi bene quanto io avrei preso cura di te per sempre e mi hai detto …

La Madre muore.

Musica:Schubert,Ave maria.
L’azione è al rallentatore.

PADRE. No!
LEI E LUI. Mamma!



46.Il piano americano.Scena XX

SCENA 20.

LA FAMIGLIA

LEI. Arrivederci,papà.
PADRE. E tuo fratello,lo ucciderebbe venire a dirmi arrivederci?
LEI. dorme.
PADRE. Evidentemente:dorme!Non la smette di dormire!
LEI. Non è colpa sua,e’ a causa della sua depressione.
PADRE. ma sì,una depressione,è sempre pratico,,una depressione. A me mi vengono depressioni?
LEI. e,non è la stessa cosa!hai la fortuna di fiancheggiare il tragico!
PADRE.Com’è questa? La fortuna di fiancheggiare il tragico?
LEI. … E poi puoi rallegrarti ogni volta che sfuggi a una presa di ostaggi o a una mina artigianale!
PADRE. Non ho nessuna ragione di rallegrarmi! Come puoi parlare di rallegramento?!
MADRE. Ti ho preparato uno spuntino per il viaggio.
PADRE. Grazie,tesoro.
MADRE. Non dimentichi quel che ti ho chiesto?
PADRE. Di che cosa?
MADRE. Per il mio artista … Avevi detto che ci avresti pensato …
PADRE. Ah,quello? ascolta,penso che sarà possibile.
MADRE. Non è quello che manca,in Medio Oriente,ossa.
PADRE. Sul piano etico,penso che sia possibile.
MADRE. D’accordo,ma è per un gesto artistico importante.
PADRE. Importante per chi?
LEI. Deve solo andare al cimitero Côte-des-Nègres,il tuo artista,se vuole ossa.
MADRE. Non hai alcun rispetto per i nostri morti o che cosa?
PADRE. Ah,perché i loro di morti,non è lo stesso?
MADRE. Sai bene che,in ogni modo, finiscono in preda ai cani sciolti/randagi,i loro morti. Senza esequie,né niente,allora …
LEI. E’ più edificante finire in una scultura d’arte impegnata.
MADRE. Sì,è più edificante .L’artista ha fatto una ricerca molto interessante sulla confusione tra il  soggetto e l’oggetto.
PADRE. E’ cosa,la sua opera?
MADRE. Si chiama Il motivo dello scorticato.
LEI. Il motivo dello scorticato. E’ dunque ben stupido/sempliciotto.
MADRE. Evidentemente lo trovi stupido:io t’ho messa al mondo perché tu mi trovi stupida.

Lui arriva,affannato.

LUI. Papa!
PADRE. Bene,il depresso s’è svegliato.”L’avvenire appartiene ?
LUI. … quelli che si alzano presto.”
PADRE. “Ha un bel mentire …
LUI. … chi viene di lontano.”
PADRE. “Quando saremo tutti colpevoli …?
LUI.  … sarà la democrazia.”Albert Camus.
PADRE. Bravo. Che cultura.
LUI. Papà? Perché siamo tutti colpevoli?
PADRE. Perché tutto è colpa nostra.
MADRE. Sì,è così,tutto è colpa nostra.
LUI. Come volete che io non cada/vada in depressione  con genitori come voi?
PADRE. Aiutati e il Ciel …
LUI. Ta yeule
MADRE. Come parli a tuo padre?
PADRE. Si ha un bel donare tutto a loro,finiscono per cacarvi nelle mani.
MADRE. Si ha un bel sacrificarsi,dissanguarsi,uccidersi per loro,che produce tutto questo?
PADRE. Si dà loro la vita,il confort,l’educazione …
MADRE. Si potrebbe morire davanti a loro,non cambierebbe niente,ci troverebbero comunque stupidi.
PADRE. Bisogna che me ne vada.
MADRE. Bene,è così,vattene.
LUI. Saluterai  G.I.Joe.
LEI. Porterai un cadavere alla mamma?
MADRE. LUI. LEI .Ciao.
LUI. Formavamo una famiglia funzionale dove  non smettevamo di schiuderci/ espanderci /aprirci/sbocciare gli uni sugli altri.
LEI. Eravamo uniti nell’armoniosa solidarietà di un focolare  caloroso che suscitava l’invidia e l’ammirazione di tutti.
LUI. Servivamo d’esempio,senza trarne vanità.
LEI. Inoltre, eravamo tutti belli.                             
                                 

45.Il piano americano.Scena XIX



SCENA  19

PAPÀ  È CALUNNIATO

Il Padre è affannato,ha l’aria possata, è sporco,ha gli occhi stravolti. E’
 in bagno,si rivolge  alla telecamera di sorveglianza  come se parlasse ai suoi figli,
la sua immagine è proiettata sul sipario”pieno giorno”.

PADRE.Figli miei …
LUI. Papà? Ma che fai tu qui?
LEI. La guerra sta proprio per cominciare,perché sei tornato?
PADRE. Ragazzi miei.
LEI. Siediti,paparino mio,sei tutto affannato.
LUI. Cercherò lo champagne!Il tuo ritorno va celebrato! Sei ancora una volta sfuggito alle catture di ostaggi e alle mine artigianali!
PADRE. Occorre che vi parli,ragazzi …
LEI. Hai fatto buon viaggio?
LUI. Salute!

L’acqua comincia a imperlare  le tende della stanza da bagno.

LUI. Hai fatto un buon “safari della miseria umana”?
PADRE. Sono preoccupato per voi …
LUI. bevi! Bevi!
PADRE. Devo mettervi in guardia …
LEI. E respira.

I figli bevono champagne,mangiano pop corn e non l’ascoltano.

PADRE. Ora siete adulti …
LUI. Allora,papa,hai buone immagini da portare agli Occidentali,per ingannare la loro noia?
LEI,a suo fratello,complice. Ma ,alla fine,non essere cinico,sono immagini rivoltanti ,fatte per rivoltare!
LUI. Ah,sì,è vero:per cambiare il mondo!
LEI. E’ vero che è rivoltante,quella foto del cane che mangia un brandello di soldato.
LUI. Foto molto riuscita.
LEI,a suo padre. Ti darei un premio,io,per quella foto.
LUI,a suo padre. Hai ricevuto un mare di premi,te,eh?
LEI. Un mare.
PADRE. … avrei preferito insegnarvi delle cose,dei valori …
LUI. Quando si guarda quella foto,non colpisce davvero i sentimenti,ci diciamo:”Insomma fa schifo,la guerra,
si dovrebbe fermare tutto questo immediatamente e dare un premio al fotografo.”
LEI. E’ una foto molto forte.
LUI. Molto Si direbbe che mangi un fiore molto grosso
LEI. Sì,è bello.
LUI,a suo padre. Io guardo qua,là,quel bel lavoro,peggio ho voglia di chiedertelo. Ti piace la guerra,papa?
LEI. Ma certo! altrimenti non ci si infilerebbe dentro con tutti i piedi ad ogni occasione.
LUI. E’ inebriante,eh,il pericolo,l’avventura,l’umanesimo …
LEI. Ma sì,è rock and roll!.
PADRE,a se stesso,in barca. … la compassione,la carità,il coraggio …
LUI. E poi non sei obbligato a restare sul terreno,te,Quando sei scocciato,puoi andare a riposarti in albergo,o bere un bicchiere con i ragazzi,rilassa.
LEI. D’altronde,i soldati,son diventati dei compagnucci,eh?
LUI. Ma sì,niente come l’adrenalina per sigillare amicizie.
LEI. Dormite insieme,eh?
LUI. Sei incorporato,eh? è più comodo.
PADRE,vicino allo svenimento. … la solidarietà,la tolleranza,l’amore per il prossimo …
LEI. E’ più rassicurante dormire con gli amichetti-soldati.
LUI. E poi ti aiutano a trovare buoni soggetti,a estendere il tuo campo visivo.
LEI. A trovare l’angolo giusto …
PADRE Credo che mi sentirò male …
LUI. Per non demoralizzare le truppe ..
LEI. Da bravo messia dell’umanesimo …
LUI. Credere nell’Uomo,nei sogni,nella speranza …
LEI. E non lasciare che s’installi il dubbio …
LUI. Ah!Sì,è terribile il dubbio.
LEI. Bene,E’ piatto qui,mettiamo un po’ di musica?

Musica tecno.

PADRE,riprendendosi. Figlioli,sono stato biasimato dal nostro governo.
LEI. Biasimato  dal governo? Troppo cool!
PADRE. Sì,per la foto del cane.
LUI. Perché?
PADRE. Dicono che avrei dovuto sparare sul cane invece di scattargli la foto. Ma io, non sapevo che bisognava ammazzare i cani che mangiano cadaveri. mi hanno parlato di     la dignità umana,quel genere di cose …
L’agenzia mi ha licenziato,ragazzi.
LEI. Povero cane …
LUI. … Neppure il diritto di mangiare in pace .
PADRE. Non ho più lavoro,figlioli. Bisognerà stringere i gomiti,tutti e quattro ,come una vera famiglia …

La musica groove sempre di più. Tutta la famiglia si mette a ballare.