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giovedì 9 aprile 2015

6(Scena Denaro e consorti).Monologo d'oro e nozze d'argento

Il filo d'Arianna.



Scena 2. Denaro e consorti.

Ai piedi di un immenso albero - bombace dai rami possenti e tortuosi come pitoni ciclisti. Colette e Carlotta praticano una sorta di rituale. Mensfields dorme su un letto da campo.

Colette:Carlotta … credi che i mostri indovineranno all’arrivo?
Charlotte:Questo modo di arenamento mortuario mi sale al cuore. Povero Giorgio!Otto anni a vivere qui,a frugare. Che idea di lasciare la sua terra natale per questa rovina senza nome!Sveglia Mensfields.
Colette:Un’idea da matto … Guarda il fiume .Lo si direbbe un utero spalancato .E queste pietre crespe,questo silenzio pieno d’ostacoli come un uovo,questa pigra ondulazione del cielo al di sopra del mare ...(silenzio)Non amo più Mensfields.
Charlotte:Solo uno stronzo a potuto imbottirgli il cranio con l’idea di venire qui.
Colette:Naturalmente,uno stronzo,una storia da picchiato!...Dolce Georges,Georges adorato … Papà e mammà ti aspettavano per morire;tu hai mancato un appuntamento con  loro. Non hanno creduto …
Scioccone,hai messo tutte le tue uova in fondo alla stessa scempiaggine … e tuttavia noi ti amiamo lo stesso. Un metro e novantadue,ottanta  chili … ci hai piantato manovrando come un cimurrino.Ci hai rovinato natale e Capodanno.(Silenzio)Mensfields mi segue dovunque,soprattutto da quando gli ho detto …
Charlotte:Il responsabile è Balthazar.Conoscevo tuo fratello. Perché s’impegnasse  in questa insanità,è occorso che Balthazar vi mettesse tutta la sua testa di mulo.(Silenzio)Mensfields mi fa pena .Ti ama.
Colette:Balthazar?Sì,è lui  che spingeva le cose … Georges!Georges! Mi senti? Cos’è questa morte da salame?Finché le tue ricerche non riguardavano che gli uistiti e la libido degli scarafaggi nei secoli dei Cromlechs, Balthazar t’ha spinto nel suo sortilegio da macaco … All’epoca in cui tu volevi sapere tutto sulla vita dei millepiedi al tempo  di Cro-Magnon,eri fottutamente felice … (Silenzio)Mensfields ha fatto pena anche a me,ma è finita.
Charlotte:Povero Georges!Se Balthazar  non ti avesse gonfiato il cranio con le sue stupide idee,saresti ancora qui,nella tua rovina adorata .Ed io,tua moglie,non sarei piena di tutto questo vuoto.(Silenzio)Mensfields ti ama con tutte le forze che gli restano.
Colette:Senza Balthazar,non saresti mai venuto a  perdere otto anni in questo buco,con la fallace illogicità di studiare l’albero più vecchio della terra. Non saresti venuto in questo letamaio per la semplice pena di arrivare ai limiti di un trapasso da salamandra,in questa creta adulterata,proprio alla rientranza di questo cielo putrido. E nessuno,al momento,sarebbe qui a borbottare :”Qui si è spento Georges Gramci.”(Piangono. Silenzio)Talvolta penso che Mensfields abbia dovuto argomentare, s,nello stesso senso di Balthazar.
Charlotte:Sento qui, nel cuore,come un buco. Oggi,amo di più  e capisco meglio il mio amore per te,Georges.
Qui,nel petto,come il rumore di un vuoto carnivoro che divora tutto.(Silenzio)Te ne prego,Colette;
Mensfields è troppo infelice,parlagli.
Colette:Fottuto Balthazar.Ci hai rubato il nostro Giorgio adorato.(Silenzio)Non amo più Mensfields.Glielo ho detto. Fa di tutto per non capirmi … e mi segue dovunque come una peste che si incolla alle chiappe. Questo mi uccide!Sento montare per lui un’avversione terribile … Questo mondo ha perduto ogni senso:Georges è morto e Mensfields mi infastidisce!
Charlotte:Balhazar ci ha rubato tutto (In lontananza arrivano il vecchio e il ragazzo).
Charlotte:Quel vecchio è sontuoso. Saluta come un artista ed ha negli occhi qualcosa di tranquillizzante.
Colette:Ho fame dell’acqua ,dei  venti,degli alberi del cielo di casa nostra … Non si può trovare sotto il cielo un uomo più povero di Balthazar. Ma tuttavia!Spingere la  terra intera a credere una scemenza simile?!
Charlotte:Scemenza o no,mi son messa a crederci pure io. Se Georges è morto per un albero ,bisogna che quest’albero abbia un’anima ,a meno di avere ,come dicono,l’età di un ictiosauro. Guarda un po’ come le sue volute sono ammaliatrici … come i nodi dei suoi rami sono meravigliosi … come tutta la sua gestualità affascina e pacifica ad un tempo.(Silenzio)Papà e mammà aspettano … Hai notato quale andamento prende il tempo in questo paese? Serpeggia,si arrampica e ricade …
(Il vecchio e il giovanotto si avvicinano;sono belli. Come se un’anima sola circolasse dall’uno all’altro)
Colette:Erano qui quando Georges ha reso l’anima … anche se non hanno sentito che una esplosione crudele  di ferraglie torturate.(Silenzio) Il vecchio trasmette una tenerezza da ragazzina a tutto quel che tocca .E’ bello … Mescola il suo cuore  a ogni cosa  e tutto pare poi compiuto. Quanto al bambino,ha un andatura di sogno …
Charlotte:Questo posto mi tranquillizza. (Silenzio)Non ho mai visto un albero come questo. Si direbbe che da un momento all’altro,bacerà la terra … Tuttavia,Georges! Avresti potuto preparare il tuo trapasso con maggior delicatezza. Ti rendi conto che questo lato abborracciato  della tua morte,mi ha piantato qui,
ben al centro della mia vita,una spina che mi blocca la respirazione?Mi rammento. Qualche giorno prima dell’irreparabile,Georges mi ha detto:”Charlotte,mia beneamata,la strada stessa di tutte le mia vertigini … tu mi turbi come il giorno in mezzo a notti nere,e mi incanti  col tuo profumo crudo e l’amalgama dei tuoi  umori.”Gli ho risposto :”Ma anch’io,Georges,ti amo con la tua povera statura convenzionale e la tua arietta trascurata; amo sentirti al mio fianco”.  … Morire! Dio,che carognata mostruosa ! (Silenzio)Lo rivedo che mi sussurra all’orecchio sinistro ,mentre mi  morde l’auricolare destro:”Carlotta,sei tenera come il sonno,sai di buono/hai un buon odore;per me,sei la vera vetta di ogni cosa ,la mia Himalaya,mio dolce dolore,mia paura e mia dispersione.”
Colette:Georges diceva questo a tutte le donne,anche alle sue sorelle:”Vi amo,siete tenere come il sonno …” Pronunciava quelle parole come formule matematiche, e ciò faceva ridere tutta l’assemblea. Mi sono sempre domandata  come facevamo a credergli …
Charlotte:Era teso come la torre di Gustave Eiffel.
Colette:Tu vuoi che ti dica? Era teso come il cielo e la terra,anche di fronte alla sua vecchia madre .Era una malattia. I medici stimavano che …
Charlotte:Ero quel che si dice una donna organizzata. Gli facevo i suoi piattini preferiti;gli ricordavo,rimproverandolo che aveva omesso  di prender l, e che invece di pulire con l’indice le narici,avrebbe fatto meglio a prepararsi un bagno … Georges era un angelo .Il mio angelo! Illuminava il mio cuore con la madreperla rigorosa dei suoi denti. Mi gonfiava i miei argini e mi riempiva la vita. Lo sentivo rombare     in ogni angolo del mio essere fino ai confini dell’anima. E questo mi inebriava … O, mio immenso amore oggi lontano da me,ascolta come la tua assenza mi strangola.
Il tuo silenzio seppellisce i miei occhi. Dove vuoi che io conservi  questo corpo accasciato che beveva il vino del le lenzuola spiegazzate? … Morire? Che cosa insana! (Silenzio)E’ per vendicarti che  tua sorella ed io stessa siamo qui. Dacci coraggio,Georges adorato .Prestami la forza di contenere
questa devastazione. Io  ,cui l’universo ha voltato  la schiena  ;io che adesso vacillo ,io che … Ci siamo,io cado,sono crollata … e uccisa.
Il vecchio si precipita. Visibilmente ,egli è cieco,ma non vuole lasciarlo apparire .Lei soffre spettacolarmente.  
Colette: Io soffro con lei.
(Fracasso i n lontananza)      
Il vecchio:   Non fa bene soffrire così … Io sono Georges.Il bambino,lui,non ha nome.  
Colette:Georges?! 
Il vecchio:Georges.Qui,all’epoca in cui  c’era ancora  brulichio d’anime,i Georges  riempivano le strade. Li si poteva raccogliere con la pala. Proprio  come le Julia,le Monique,le France,leMarie-Françoise: pullulavano come i gamberi . … Fino al giorno in cui un certo Pitinguère è arrivato col suo cane-lupo e ha cominciato  a gridare alle orecchie della foresta.”Da vendere,la libertà! Acquistate la libertà per le vostre donne,per i vostri bambini,per i vostri parenti!”Parlava della libertà cruda,nella sua tana farmaceutica: in compresse,in perle,in iniezioni,in infusioni … Pitinguère ha fatto fortuna,poi  se ne è andato verso il nord l’indomani della sera in cui l’albero gli ha gridato.”Basta!”… A partire da quel giorno abbiamo cominciato a trincare,passando dallo stato di vita a quello di sopravvivenza. E oggi,la contrada è una maledizione senza fine.(Vedendo Mensfields addormentato).Chi è?
Charlotte:Un uomo dal sangue caldo. Risponde al nome di Mansfields .E’ sedicente innamorato di mia cognata Colette … Io,o sono Charlotte. Mio marito Gramci era nell’aereo.(Riso del vecchio,riso del bambino)
Tutto questo vi fa ridere?
Il vecchio:Siamo stanchi di piangere; si ride di tutto,ciò che ci serve di punto di riferimento. Questa terra 
è un vero mattatoio. Tutto un popolo ci è morto,non si sa neanche di che. Senza contare coloro che vengono a uccidersi contro l’albero. Il ragazzo ed io ,raccogliamo i corpi. … Il cimitero è a due passi da qui.
Aspettiamo qualche giorno,ma siccome nessuno viene a reclamare  i defunti,noi procediamo alle esequie.(Nuovo sguardo a  Mensfields) Perché dorme così l’innamorato?
Colette:Perché l’amore,è finito … almeno per quel che mi riguarda. E’ entrato come in letargo. Dorme la sua vita per contenere i suoi insuccessi.
Il vecchio:Pover’uomo! Vi osserviamo dalla sera del vostro arrivo. Ma non osavamo troppo …. Comprendevamo  che avevate una noia/problema,ma come avremmo potuto  venirvi in aiuto … volete visitare il cimitero?(Pianti sfrenati  delle due donne)Fermatevi,signore,vi prego ,non sopportiamo le lacrime(Grossi pianti). Ve ne prego(Silenzio progressivo) Si dice che l’albero è responsabile degli incidenti. Quando gli prende,innalza le sue fronde  lontano nel cielo per dirottare gli aerei. Oppure sbarra la strada agli automobilisti posando i suoi rami sulla carreggiata. Si dice anche che talvolta,si mette a ballare la pavana e il flamenco.
Charlotte:L’albero balla?!
Colette:Balla?!L’albero?!
Il vecchio:E’ il suo paese qui; e tutto ciò che accade  d’anormale è senza dubbio opera sua. L’albero gioca con la strada … ma soltanto quando è certo che nessuno lo guardi. E tutti  quelli che l’hanno visto danzare ne sono morti. Quando gli prende ,esegue  anche una barcarola d’inferno che si sente fino a Yondo. Con una voce  soave di tenore.(Li osserva.  Silenzio) Venite al villaggio,starete meglio.
Charlotte (A se stessa):L’albero canta una barcarola! (Silenzio) Queste  spaventose rovine sarebbero  dunque un villaggio?! ...E chi abita al villaggio?
Il vecchio:  Don Anselmo Georgio – cioè io – e il bambino. C’è anche lo spirito dei morti con noi … Che vuoi farci? I morti sono trentottomilanovecentododici .I vivi,due … Dieci anni fa soltanto ,eravamo ancora nella prosperità. tutto cantava e rideva  . Trentottomilanovecentoquattordici anime completamente fresche,paffute,succulente,e che respiravano l’ esatta salubrità.
Colette: Sono andati  tutti in città?
Il vecchio:Evaporati. Nello spazio di una mattinata. Corpi,anime e beni.
Charlotte:Ma come è pensabile?
Il vecchio: Non c’è città,né vero villaggio nel giro di cento kilometri. Niente vere strade Solo questa foresta.
Solo questa pista odiosa ,che,a quel che si dice,conduce all’inferno. … In realtà ,si slancia ,serpeggia,e si intreccia su di sé. Grabini,che è a duecento (segna )chilometri,neanche la vede.
La gente di qui – all’epoca in cui c’era ancora gente di qui – pensava che questa pista portasse dritto dal demonio. ma voi pensate che , se fosse  vero, è da tanto che il diavolo in persona sarebbe venuto a scocciarci. Noi preferiamo dunque pensare che non va da nessuna parte,un punto  ed è tutto … Gira,gironzola,si impenna,sprofonda,si morde la coda e alla fine si suicida come per fuggire i tormenti di un ricordo strano.
Cose incredibili sono accadute qui. Chi potrebbe credere che uomini,donne,bambini   potessero volatilizzarsi senza lasciare la minima traccia,sotto un  bel sole di maggio.
faceva un caldo d’inferno;ero un po’ più forte di quanto non lo sia adesso e rientravo da Belquenazar.Non un  gatto nel borgo,non una gatta! Il villaggio era deserto. Al mattino,partendo,avevo fatto i miei piccoli soliti saluti .Era l’abitudine di qui: dire salve a tutti e dare  notizie … Serviva a sostituire il giornale. Buongiorno a Dan Shamir l’Arabo; buongiorno a Fabins l’Ebreo;buongiorno a Yoyidah,la ragazza dalle guance di piombo,a quell’ora del giorno in cui le donne diffondono profumi di frutti maturi . Buongiorno a Ouna Maldoror,buongiorno a Noami,a Esther Boma,a madre Moca.”Buongiorno ,Benito;come era la notte con tua moglie?Come stanno le tue emorroidi?e la tua sciatica?”L’ultimo al quale avevo parlato era Homesa – Handa,il mercante del latte,proprio dopo il macellaio. Eravamo all’ora precoce in cui Estienne Dema covava già i suoi sei litri di vino mescolati alla birra e al latte caldo. va detto che Estienne Dema
era stato mutuato da Belquenazar  per intrallazzo politico … I saluti fatti,potevo partire in  pace sulla strada di Belquenazar,il cuore ben ancorato nel petto,lo spirito ben al caldo nella testa  ...
(Silenzio)
Al mio ritorno,più nessun abitante .Giusto questomoccioso che piangeva accanto al fuoco,le mutande piene di cacca e pipì. Una marmitta senz’acqua gemeva sul fuoco. Dopo, nessuno ha potuto dire dove erano passate le trentottomila novecentododici anime che contava Carmanio.
I poliziotti sono succeduti ai giudici. Investigatori,gendarmi,segugi ,gratta carte sono venuti :non sono venuti a capo di niente. Le autorità hanno dovuto  classificare rapidamente il faldone segretissimo  per evitare di spaventare il paese. Poi,un giorno,la voce s’è amplificata:il villaggio di Carmanio era stato mangiato,corpi ,anime e beni,dall’albero!
Charlotte:E’ un racconto,una leggenda …
Colette: Una favola …
Il vecchio:L’albero è un mambarino.Non se ne trova nessun altro altrove. Si pretende che sia l’albero più antico del mondo. Diffidate:i suoi morsi sono fatali!
Charlotte:Che tana!
Il vecchio:Un posto da bandécon,ai margini delle pompe convenzionali … venite al villaggio,faremo un gran fuoco
Colette: Una cosa m’intriga. Perché il marmocchio non ha nome?
Il vecchio:Perché nessuno l’ha chiamato per  anni … Scende  la notte,venite al villaggio.
Charlotte:Siamo qui per vegliare Georges . Per nostra gioia e per la sua,ma anche per la forma,occorre che restiamo nel posto dove lui ha reso l’anima.
Il vecchio: Mi spingete a coniugare la paura fino al midollo E’ soprattutto la notte che l’albero manifesta
i suoi peggiori istinti. Un’altra storia da matti! a certe ore della notte ,scende nella laguna  per farsi un gran bagno. Nel suo splendore sublime,scuote la testa coperta d’alghe e di sale.
Poi si china  sulla sua ombra  per dormire un filo. Lo si sente ronfare fino ad Hamsaya,a novecento kilometri a sud di Carmanio.
Charlotte:E dire che Georges era venuto qui per cercare una spiegazione scientifica al comportamento dell’albero. Che favola atroce! Georges;amore mio,amico mio … in quale silenzio laborioso ti sei lasciato fuorviare? La sera,tu adoravi guarda Ora è finito. Muoio di sentirti qui,nel vuoto del mio cuore,macchiato dal tuo bisogno d’amare ,bevendo i tuoi occhi neri  con la golosità d’un astro,inghiottendomi nel retro cortile delle tue mani voraci sul mio corpo tutto un brivido. Georges ,mio amato,la mia luce e il mio turbamento … scopro qui,con disperazione, il posto coriaceo     dove  la tua vita  è caduta come una
farcitura … sarà presto l’ora di cena. Vorrei golosamente offrirti il più succulento dei pasti:brodo di verdure,ripieno di cicoria,zuppa di aragostine,porzione di granchi. Dodici coperti d’argento al gran completo. … Ah,questo degrado benigno che mi pesa …
Il vecchio:Il fiume e l’albero hanno intrighi  prodigiosi. (al ragazzino) Piccolo,va’ a prendermi il giornale della sera.
Charlotte:Come,il giornale?
Il vecchio:Seh! Il giornale. Sono un fanatico del giornale. Finché non ho sfogliato la mia pagina quotidiana,mi prude l’occipite. Non si può vivere in un tugurio come Carmanio senza notizie.
Charlotte:Le notizie?
Colette:Ma chi può editare un giornale in una rovina come questa?
Il vecchio:Chi altro a parte me,certamente? Bisogna tenersi occupati .Ho da parte una riserva di giornali del mondo intero, vecchi di cinquantadue anni:leggo l’attualità dell’epoca .In ogni modo è da  ben  cinquant’anni che il mondo ha smesso di informare convenientemente. Tanto che i vecchi giornali la dicono più lunga di  quei poveri stracci d’oggi. D’altronde ,l’attualità del tempo dà al nostro mondo tarato d’oggi un simulacro di senso.
Charlotte:E’ vero,ma …
Colette:E’ folle.         
Il vecchio:Il bambino ed io stampiamo un piccolo settimanale con tiratura di dodicimila esemplari.
Colette:Un settimanale?Ma chi li legge?
Il vecchio:I morti ed io .Il ragazzino,lui non sa leggere.
Colette:Ammettete che è strano. Leggete dodicimila esemplari  di un giornale che redigete voi stesso
a partire da un lotto di vecchi giornali …
Il vecchio:Prendo solo la mia copia e quella per l’’archivio . Il marmocchio deposita le altre sulle tombe,la sera .L’indomani ,non ci sono più.(silenzio)Dopo tutto ,la vita è un merdaio avido di miserabile baraonda. Se non le si dà la sua razione settimanale,vi sfugge dalle mani … Se venite al villaggio,vedrete. C’è tutto:il telefono,l’elettricità,la posta,il mercato,l’ospedale,l’aerodromo,la stazione,il porticciolo … Soltanto che le cose  sono state concepite in modo che  non funzionino,la posta parte  e arriva ,ma da nessuna parte verso nessuna parte.
Colette:Da pazzi.(Prende il giornale che il ragazzo porta)Questo giornale è pulito come una favola.
Charlotte: Lindo come la biancheria di ristorante.
Il vecchio:La pulizia è la mia fissa  numero due. Quando vedrete casa mia ,sarete sbalordite. Tutto lì è  pulito in modo maniacale.
Colette:… Il bambino merita un nome. Perché non dice niente di niente?
Il vecchio:Guardatevi bene dal farlo parlare. La sua bocca è fatta per annunciare soltanto cataclismi. Prima, non parla;dopo,tace.(Silenzio)Siete molto bella.
Charlotte:Tutti lo dicono:è bellissima. Ma nessuno le ha insegnato  a servirsi di questa grande bellezza . Un esempio vizioso e perfetto di perle offerte ai porci. Certo,ha avuto qualche spasimante. L’ultimo della lista è Mensfields,al quale la perfida non concede neppure un appuntamento.
Bisogna riconoscere che appesta d’alcol e di piscio e dorme come un ammasso di cemento armato.(Fracasso in lontananza)Che cos’è?
Il vecchio:Siete qui da una luna e non avete notato il fracasso della notte? … E’ la voce della morte.  Sentiremo presto un altro fracasso,sarà la voce della vita. Poi i due baccani si compenetreranno,per ricucirsi in un nitrito di bestie in fregola. Piove sempre quando le due tonitruanze si sono accoppiate. Siamo qui in un posto scassato .Questo  crollo sale al cielo,scuote le nubi e torce l’aria per forzarlo a partorire stagioni storte.  Poi ,l’albero tira fuori la sua grossa chiacchiera per enunciare la litania delle catastrofi.(Silenzio) Possiamo andare al cinema ,se la cosa vi va.
Colette:Non spaventatemi … Un cinema  in mezzo alle rovine atroci?
Il vecchio: Questo posto,come dice l’albero , aspetta un grosso sconquasso. Ci aspettiamo l’arrivo di un pazzo che verrà a fottere tutto sottosopra.(Profondamente  triste)Mi sarebbe piaciuto morire da tanto ,ma era impossibile prima della venuta del matto che Carmanio aspetta da un secolo e mezzo. Allora per spezzare il tempo  in infimi pezzetti, facciamo di tutto. Il bambino proietta,e da anni,sono il suo solo cliente.
E’ così che si busca il pane. Ho da parte tutti i grandi successi di quarant’anni fa:”Africa Queen”,”Colette et  l’hirondelle”,”Kamawasi,la fille aux serpents”,”On s’en fout de demain,”A quand la vie,”… E’ tutto.
Charlotte:Che cos’è che manca allora in questo buco del culo della morte?
Il vecchio:Un grano di sale,è tutto. Le cose qui sono  sciape. Basterebbe un grano di sale  perché questo povero posto si rimettesse a fiorire , a scartare gli odori della  morte e del demonio. Un grano di sale per spezzare questo imputridimento generale,prosciugare questa maestà di polvere e sfidare
l’onnipotenza del computo. per vincere questo muffito lussureggiante ,è sufficiente  un granellino di sale.(Silenzio)E, oltre alle meraviglie del passato,la cinemateca dispone di qualche  cortometraggio  a mia firma.
Charlotte:,perché,mio dolce Georges beneamato,hai scelto di  rinchiudere la tua esistenza  fra tutti questi sbarellati? Ci hai intrappolato,Georges. Ancora un poco ed avrei  la sensazione  che hai abborracciato la tua morte  per burla.Questi fanghi sudati ,queste pietre amare,questa laguna zoppa,questa falsa irruzione del cielo in un’aria scucita ,proprio a fianco di un cimitero di relitti e pneumatici bagnati …
Il vecchio:Avete ragione .Tutto qui fu pensato come una disfatta in una raffica amara,in mezzo  a un rosario di corruccio in perdizione .Il tempo qui non la finisce di confondersi..Il cielo si crede la terra e viceversa. L’aria ha questo grande andazzo di bordello in capovolgimento perpetuo. Queste scogliere  in fila indiana sbrindellate come Maures,danno l’impressione che l’inferno non è lontano. Io non sono del posto;sono di Tsihosora.Ho lasciato quella città all’epoca in cui  tutto il mondo cominciava a pretendere che Tsihosora  stagnasse a trenta chilometri dall’inferno. Ci si installava da principesse. Io,che conosco il paese,posso dire che Grapani è cento volte più marcia  di Tsihosora. Sì,cento volte più nauseabonda .L’imputridimento ci fa la concorrenza  con quello di Carmanio. Unica differenza:invece di dormire come qui,il marciume di Grapani  esulta in colate e  in scorrimenti allucinanti. Invece di prendere severi provvedimenti
con una mano destra di ferro come qui,il dissesto,ambidestro,lavora in stereo,ed è proprio al livello della gola che vi attacca. (Silenzio)Venite al villaggio, continueremo il nostro racconto laggiù. Poiché qui ,in questo rifugio del demonio e della morte,non si sa perché tutto gela di notte .e il mercurio – benché noi siamo sull’equatore – scende di parecchi gradi sotto zero. Di modo che godiamo dei due inferni:il caldo e il freddo .(Silenzio)Voi non avete per niente torto. Visto da qui ,il villaggio non è cattolico. Ho avuto un tempo in testa di partire. Ma questa rovina si incolla al cuore come una tigna. E,in ogni modo,il mondo prende dovunque lo stesso andazzo di brandello opprimente. Ne conoscete,voi,di luoghi dove la terra abbia conservato un sembiante d’anima?
Charlotte:Georges,non ti ho seguito quando hai sposato il tuo progetto famelico di venire qui. Perché,nel mio foro interiore,ero persuasa che l’idea storta venisse da Balthazar.Tu ne hai concluso che io non ti amassi più … Povero amore mio. e hai messo tutto il tuo cuore e tutta la tua anima a voler rimettere al mondo questa terra cento volte lanciata in rada per otto anni in questo bordello,a grattare la libido delle larve e ad appuntare il sortilegio dell’albero più vecchio del mondo. Mi scrivevi fiumi di parole scatenate per persuadermi che l’avvenire dell’umanità si era perso al tempo di Cro – Magnon. Tutto il resto ti pareva  una fesseria delle  fesserie,da scartare  sul serio.
Il vecchio:Il vero ventre strisciante del mondo,installato al centro d’un tempo inabissato.
Charlotte:Mio bell’amore …  mi ricordo .Quando venivi a trovarmi,come un ‘esploione d’augustine, sorridendo del tuo sorriso serrato,eri la mia vellutata vertigine,immutabile,delicata come la rugiada al sole del pieno mattino. Il viso fragile come un gran vino,avevi il profumo di porpora;come un muro,tu alzavi la mano e la mia felicità era lì. Tu sommergevi  il mio corpo di baci furiosi e fumanti;le tue labbra circondavano la mia bocca di seta vermiglia di magnifici fremiti . Ed io ,golosa del mondo,mi sprofondavo nel lino del tuo respiro sublimato come una feritoia d’argento stiracchiata  ,venduta e morta di  gioia fragile. … dire che tu non hai nemmeno avuto una bara di cedro!
Il vecchio: In certe stagioni,preso in un’oscillazione  obliqua  ,il sole si leva in mezzo alla nottata per dire delle insonnie gigantesche all’orecchio dell’albero. E credetemi,le insonnie del sole,sono qualcosa (di straordinario)!
Colette:Stranezza!
Charlotte:Inaudito.
Il  vecchio:L’albero si nutre in effetti in seno alla stranezza.
Charlotte:Senza la tua scempiaggine d’andare a morire in un povero paesello,povero Giorgio adorato,assolutamente mai avrei immaginato un paese diventato dissoluto in cui,preso da agitazione,il sole si leva in mezzo alla notte.
Il vecchio:E tuttavia si leva .Addirittura il fiume inverte il suo corso e l’acqua di mare arriva fino a Samsoya.
Addirittura anche a Grosso – Modo.,a cinquecento chilometri da qui. Grosso Modo è un’altra stramberia.,di tutt’altro stile .Un altro ventre strisciante del mondo. Non si sa troppo bene perché ci si trovano meli,vigne e dissesti … Grosso – Modo ,un sigillo arrogante sbattuto sulla faccia della terra dal demonio in persona. Si dice che sia lì che verranno gli Americasfascisti incaricati di perdere Carmanio sul serio.
Charlotte:Mai,innamorata pazza della mia terra d’abbondanza e d’ebbrezza,non avrei mai pensato che esistesse sotto il sole un buco matto in cui il giorno s’inarca nella notte per via dell’insonnia.
Il bimbo(balbettando/zagagliando):S … s … s … sentite ! E … e … es … si   ar … ri … ri ..v … essi  arrivano.
Colette:Arrivano?
Il bimbo:C … c … coloro che gl … iii… eneee … gliene… vvvo …gliono … vogliono … alll’allll … beeero … all’albero..
(Fracasso in lontananza)
Il vecchio:E’ da tanto che ho il sangue gonfio dei loro effluvi.
Il bimbo:Nnn  … ien … tte  da faa … re … ssstavv … oll …. ta  arriii … vano …! Arrivano.
(Fracasso)
Il vecchio:Odorate un po’ qui! Arrivano.
Charlotte:Leggete l’odore delle persone nell’aria?
Colette:Leggete nell’aria?
Il vecchio(annusando):Di che cosa avrei l’aria se ,perso fra il ribaltamento generale,non possedessi qualche carta vincente di sopravvivenza?(Assaggia l’aria) Tre Cubani,un Cinese,qualche Danese e Libanese,un Anglo – Sassone,una banda di Spagnoli,tre o quattro Svizzeri niente Russi,nessun Polacco,né Svedese,un Arabo,un belga ,un Kawabata … E’ strano! nessun tedesco né Francese.
Colette:Leggete le nazionalità semplicemente respirando l’aria?
Il vecchio:”L’amore è forte come la morte”.E’ unicamente per morire che vengono . Perché l’albero non si lascerà manipolare.(Umetta a lungo e profondamente l’aria) Partono dal vento aquilone. Solo uomini,nessuna donna. E’ piuttosto bizzarro. (Assaggia l’aria)Sono a qualche settimana di cammino da Carmanio.
Colette: No?!
Charlotte: No?!
Il vecchio:Ah,questi americasfascisti! Quando sbarcano,è sfasciare
Dispongono del marmittone che fa prudere loro le mani,gli Americasfscisti.
(Sfoglia il giornale) Arrivando,uccidono e mettono gravide in massa le ragazze..
Per questo,niente panico:non ne troveranno tonnellate a Carmanio.Ma quando
la penuria di femmine perdura,gli americasfascisti si mettono a corteggiare
i maschi. Bisogna sentirli arrotare le “r”nel loro esperanto moderno:
”I love darlingue!Tuch me tender… Love me deep!”Et patati et patata …
Che vengano,i fissati del jazz!
Qui,qualcosa dirà loro che siamo al paese del sole zizagante.











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