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martedì 14 aprile 2015

12(Scena scarpe e pantofole)Monologo d'oro e nozze d'argento

Il filo d'Arianna.


8.Scena scarpe  e  pantofole

Il vecchio e il bambino ridono,un riso feroce e scatenato.

Il vecchio:Tenetemi le costole,avi miei,lasciatemi ridere.
Il bambino:T … t … tenetemi … i … i … co  … cocch
Il vecchio:L’albero li avviluppa in un sogno sciropposo. Erano così coraggiosi a parole … Tenetemi le costole. Dormono come se  avessero ingurgitato un pezzo intero di cielo. Ma che credevano,dunque
quegli ottusi,quei babbei,quei somari,quei salami,quegli sbruffoni,quei bietoloni,quei citrulli.
Il bambino: Qu … qu … quei tonti! Quegli … sss … stupidi !

(Risate)

Il vecchio:Abbiamo tre sortilegi da seminare sul loro cammino:L’amore pazzo,l’odio cieco,e la gelosia pazza,monomaniaca e corrusca. O albero di Gohomsaya! Lasciali dormire per un secolo. Al loro risveglio,il cielo e la terra si ricuciranno nella loro testa. Ed essi non sapranno dov’è il nord e dov’è il sud,dov’è l’alto e dov’è il basso. Col tuo permesso,gigante di  Gohomsaya,che bruchino l’odio,il disordine,la desolazione,lo scombussolamento e la decadenza più crudele. Che s’imbroglino e che le loro vie si cospargano di intralci,di cadaveri freddi,di contusioni assassine,di uccisioni, di brame insensate,di perversioni abominevoli,d’impotenze e di agonie. … Bene  e grazie:registrato,cauzionato,siglato e marchiato a fuoco sul  ferro delle  immobilità cosmiche.
(Lungo sonno di tutti,ad eccezione dell’uomo H e del suo aggiunto,di Colette,di Charlotte,del vecchio e del giovanetto.)

 L’uomo H:  (con un gran scherzo di mostro preistorico): Tregua di stregoneria. Tregua di magia. Non siamo più al settimo secolo prima di Buddha.Il mondo ha definitivamente optato per l’enunciato,la tesi,la causa,l’effetto,la sintesi,l’antitesi.
L’aggiunto dell’uomo –H:Scienza,tecnica,tecnologia. Ecco le tre travi vertebrali sulle quali la storia va a dormire per un sacro momento.
L’uomo-H:A questi pilastri,aggiungiamo il sale, spezia del diritto(Sentenzioso) Il diritto è lui pure una grossa scienza. la scienza di dire lì e a chi torno che cosa,in quale tempo e in quale spazio.
L’aggiunto dell’uomo –H:Per ciò che concerne l’albero di Gohomsaya,vi trovate ad essere,a causa dello spopolamento di questa regione dalla febbre d’Enoch,i soli proprietari delle terre e del cielo in  questo
buco – del - culo del mondo. Siete dunque,in corollario,i tenutari patentati dell’albero che siamo obbligati
a riscattare da voi  per ragioni di equilibrio e di stabilità.

L’uomo – H: Il mio aggiunto ha proprio ragione. Nell’interesse evidente e ben soppesato del genere umano,
ci vediamo obbligati a firmare un contratto d’espropriazione immediata e di vendita forzata.(Risa del vecchio)  Non ridete,signore … Un contratto in carne ed ossa,che retroceda le terre e tutto quel che hanno nel ventre – il cielo, l’aria e l’acqua – alla tribù  dell’umanità che agisce ,muscolosa e legalizzata. Rappresentiamo questa nuova razza d’uomini che,nella testa e nelle vene,vedono circolare l’onnipotenza della grana … Perciò, parlato abbastanza!Siamo  arrivati all’ora gialla e furba della firma gioiosa dei contratti.
Il vecchio(basso):Che le tenebre avviluppino questi  bastardi.(alto) Non si compra la terra,è e resterà libera.
L’uomo  - H:Signore,si tratta qui di un a questione di grande importanza,che riguarda …
Il vecchio:Non si vende la terra,signore. Non si vende l’aria.  Non si vende il proprio respiro. Libera,un  punto d è tutto.
L’uomo – H(serio):Fate perdere un tempo folle al genere umano tutto intero.
L’aggiunto dell’uomo – H(supplice):Fate perdere tempo. E noi,non siamo venuti da tanto lontano per la semplice gioia di tergiversare Nel vostro interesse,non assumete  il lusso di risvegliare la collera di coloro che dormono. Comprendete senza che si abbia bisogno di convincervi a colpi di catapulte. L’umanità ha già perso otto secoli nelle carreggiate del tempo perduto … se vi intestardite a non voler firmare,ci vedremo costretti a ricorrere alle maniere spicce.
Il vecchio:Non apparteniamo allo stesso mondo.
L’uomo – H: Ma dobbiamo firmare le stesse cose per arginare il disordine e il trambusto. Firmare quelle volgari cartacce è la sola manna che ci resta,a noi e a voi,per  conservare a questa terra un sembiante di rotondità.

(Il genitore d’impieghi s’è risvegliato a sua volta. Tuona all’improvviso senza ritegno.)

Il genitore d’impieghi:Non serve in senso stretto a niente che vi intestardiate. prendete il treno dell’avvenire. Vi si è riservato un posto in prima classe.
L’uomo- H:Che si lasci loro stanotte per pesare e misurare  le cose. Se domani le loro anime marce non hanno assunto nel conto bancario gli interessi superiori dell’umanità legalizzata,inculcheremo loro quel che conviene far sapere a tutti i caduti della terra .La flagellazione  intellettuale è diventata la priorità delle strategie diplomatiche. Che li si conduca!









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