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domenica 26 aprile 2015

37.Il piano americano.Scena XI



SCENA 11

IL PASSARE DEL TEMPO

Si  assiste alle  apparizioni  di animali impagliati.

LEI. Non ci piace la gente.
LUI. I nostri genitori ce ne hanno presentati parecchi esemplari …
LEI. Soldati,artisti,professori.
LUI. Filosofi,vegliardi/vecchi,un neonato …
LEI. Perfino un Premio Nobel.
LUI. E siamo arrivati a non amare nessuno tra loro.
LEI .Non è stato sempre facile.
LUI. Certi individui sono carismatici:
LEI. E i nostri genitori sono tenaci.
LUI. Sarebbe stato più comodo amare la gente.
LEI. Se non avessimo riflettuto bene,li avremmo senza dubbio amati.
LUI. Come una sorta di riflesso.
LEI. Un bagno in cui ci si lascia scivolare .
LUI. Per salvarsi la pelle.
LEI. Per avere caldo/tepore.
LUI. Per essere amati in ricambio/in cambio.
LEI. Un bagno d’amore collettivo in cui ci si annega.
LUI. Per non morire soli.
LEI. Come un cane.
LUI. Farsi credere che si vale più d’un cane.
LEI. Che anche morti ,si vale più d’un cane morto.
LUI. Farsi credere che la gente non muore sola.
LEI. Perché la gente ha altra gente per guardarla morire.
LUI. Farsi credere che,contrariamente ai cani,la gente si riproduce nell’affetto.
LEI. Come un gesto per il sogno e la speranza.
LUI. Fare altre persone/altra gente ,all’immagine delle persone/della gente che si amano tra loro e finiscono per annegare(si) insieme .
LEI. Perché credono nel mondo creato per loro.

Sospirano.

LUI. Sembriamo un po’ demoralizzati.

Sono coperti di pelli d’animali.

LUI. Ora frequentiamo l’università.
LEI.  E’ un posto sgradevolissimo.
LUI. Pieno di gente.
LEI. Facciamo parte degli studenti promessi a un grande avvenire.
LUI. I nostri genitori sono fieri che noi siamo iscritti all’università/della nostra iscrizione all’università.
LEI. Possono parlarne ai loro amici.
LUI. E ai loro propri genitori,che sfortunatamente sono  i nostri nonni.
LEI. Insomma,possono tutti parlarsi fra loro del fatto che noi frequentiamo l’università.
LUI. E’ un tema che li appassiona.
LEI. La loro soddisfazione  ci sembra completamente inappropriata.
LUI. Ma noi siamo obbligati ad andare all’università.
LEI. Altrimenti,i nostri genitori rifiuteranno di nutrirci/sostentarci.
LUI. Ce l’hanno lasciato intendere.
LEI. Sopravviveremo.
LUI. Sopravviveremo a questa prova  perché siamo insieme.
LEI. E poiché  lo sconforto è dovunque …
LUI. Che non esiste nessun posto dove poter essere a proprio agio …
LEI. E che bisogna comunque collocarsi da qualche parte.
LUI. Saremo divinamente ospitali  l’uno verso/per l’altra.
LEI. La mia assuefazione a te è totale ed eterna.
LUI. La mia passione per te è forsennata.
LEI. La tua bellezza è un’insolazione che fa perdere i sensi/smarrisce i sensi.
LUI. Tu sei un miracolo di stile.
LEI. Io non amo che te.
LUI. Io non amo che te.

Musica: Haendel,Sarabanda,suite in re minore(HWV437)

MADRE. Nostro figlio e nostra figlia ora vanno all’università. Alla fine/a dir la verità/per la verità,non ci vanno spesso,ma/quanto meno vi sono iscritti. Sono orgogliosa di averli accompagnati fin là. Non è stato sempre facile. Trovare un senso,ogni mattina. Essere all’altezza. ricettiva,entusiasta,esigente,valorizzatrice,comprensiva,delicata,paziente,assidua,serena,intuitiva,
accogliente,rispettosa,efficace,coinvolta,caritatevole,ispiratrice…

Lei ha traversato la scena con una valigia.
Lei torna immediatamente e fa il cammino/percorso inverso.

MADRE. … E tutto ciò,malgrado i miei viaggi obbligati a Parigi, a Londra,a New York,a Milano,Barcellona,Singapore,Berlino,Tokio,Madrid,Roma,Las Vegas,Zurigo,Ginevra,Mosca, Amsterdam,Guadalajara ...

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