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martedì 9 settembre 2014

Una recenzione molto tardiva...



BENTORNATAAAAAAAAA!!
tra poco proverò a chiamarti. Intanto ti mando la tardiva recensione. Non so se lo stile è quello giusto, ma mi è venuta così. Spero che ti piaccia.
un grande abbraccio, 
isab

“Carte de Tendre”,una rievocazione storica di salotto letterario del XVII secolo in Francia.
                                                                                                                              A Maria Gabriella
Anche questa volta avevi cercato di coinvolgermi in qualche modo(e per un po’ mi ero gingillata a
pensare cosa avrei potuto proporre io per una rievocazione  storica di salotto letterario dello stesso periodo in Inghilterra),ma l’entusiasmo per la nuova avventura fortunatamente ti aveva quasi subito distratta lasciandomi alla mia indolente resa alle necessità familiari. La mia mail era stata,allora,inondata dai tuoi racconti su come procedeva il lavoro,sulle affettuosità di Maria,sulle nuove scoperte o riscoperte,fino a i giorni dell’ansia per l’avvicinarsi della scadenza delle prove. Immagino – o forse è stato proprio così ma non ricordo in quale mail me lo hai raccontato – che sia stata tu a proporre la “Carte d Tendre”come spunto per una conversazione colta e brillante sui sentimenti e anche quanto sia stato divertente e faticoso trovare tutti gli altri testi da affiancare,e poi tradurli o cercare la giusta traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere i più adatti. Ho già lavorato con te e so quanto può dispiacerti porre dei limiti alle tue ricerche e quante idee si saranno generate nel frattempo e accostate a quelle iniziali!
Ed eccoci al 31 gennaio di quest’anno. Devo confessare che ero piuttosto emozionata per te e curiosa di conoscere i tuoi  nuovi compagni di giochi letterari,ascoltare i pezzi musicali scelti da Maria,scoprire come era stata organizzata questa ‘riedizione’di salotto francese seicentesco,temendo un  obbligo di partecipazione diretta dell’ultimo minuto. la Libreria Assaggi a San Lorenzo,il luogo dell’evento,ci ha accolto  facendoci dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi poveri abitanti infreddoliti. Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra gli scaffali dei libri (grazie a te che me l’avevi già mostrata) la  “Carte”,quella mappa dei sentimenti a cui ci saremmo rivolti –noi pubblico di ascoltatori – per seguire la conversazione sull’amore e sui percorsi dell’anima che si sarebbe snodata tra i presenti(il pubblico dei dicitori). Mentre Paola Capponi ce la raccontava,intervallata dalle letture dei brani scelti da Molière,Madame de Sévigné,La Fontaine e altri,e dal flauto dolce suonato da Maria De Martini e dal violino “par accords” di Ottavia Rausa(bravissime!!!),ho pensato ai tempi e al ritmo di questa ‘conversazione’,così soddisfacente,sensuale,ironica e pacata,così lontana da tanto urlare e parlarsi addosso degli pseudo -salotti di oggi.
Non posso dire di ricordare tutto,ma mi ha colpito l'abile gioco d'incastri dei testi,talvolta letti anche
con grande maestria,e la gioia,la soddisfazione,il coinvolgimento dei dicitori.Un bel lavoro.Una
bella avventura di anime belle. Complimenti!

Unico neo:il tè promesso non c'è stato. A quando il prossimo salotto?

                                                                         Isabella (N.)



























































































































































































































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racconti su come procedeva il lavoro,sulle affettuosità di maria,sulle nuove scoperte o riscoperte,fino ai
giorni dell’ansia per l’avvicinarsi della scadenza delle prove. Immagino – o  forse è stato proprio così ma non ricordo in quale mail me lo hai raccontato –che sia stata tu a proporre la “Carte de Tendre”come spunto
per una conversazione colta e brillante sui sentimenti e anche quanto sia stato divertente e faticoso trovare
tutti gli altri testi da affiancare,e poi tradurli o cercare la giusta traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere i più adatti. Ho lavorato già con te e so quanto può dispiacerti porre dei limiti alle tue ricerche e quante idee si saranno generate nel frattempo e accostate a quelle iniziali!
Ed eccoci al 31 gennaio di quest’anno. Devo confessare che ero piuttosto emozionata per te e curiosa di conoscere i tuoi nuovi compagni di giochi letterari,ascoltare i pezzi musicali  scelti da Maria,scoprire come era stata organizzata questa ‘riedizione’di salotto francese seicentesco,temendo un obbligo di partecipazione diretta dell’ultimo minuto. La Libreria Assaggi a San Lorenzo,il luogo dell’evento,ci ha accolto
facendoci dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi poveri abitanti infreddoliti. Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra gli scaffali dei libri(grazie a te che me l’avevi già mostrata) la
“Carte”,quella mappa dei sentimenti a cui  ci saremmo rivolti – noi pubblico di ascoltatori – per seguire la
conversazione sull’amore e sui percorsi dell’anima che si sarebbe snodata tra i presenti(il pubblico dei dicitori).Mentre Paola Capponi ce la raccontava,intervallata dalle letture dei brani scelti da Molière,Madame de Sévigné,la Fontaine e altri,e dal flauto dolce suonato da Maria De Martini e dal violino “par accords”di Ottavia Rausa(bravissime!!!),ho pensato ai tempi e al ritmo di questa ‘conversazione’,così soddisfacente,sensuale,ironica e pacata,così lontana da tanto urlare e parlarsi addosso degli pseudo salotti
di oggi. Non posso dire di ricordare tutto,ma mi ha colpito l’abile gioco di incastri dei testi ,talvolta letti anche con grande maestria,e la gioia,la soddisfazione,il coinvolgimento dei dicitori .Un bel lavoro. Una bella
avventura di anime belle. Complimenti!


Unico neo:il tè promesso non c’è stato. A quando il prossimo salotto?



                                                                                 Isabella (N.)

giovedì 4 settembre 2014

Rieccomi!!!


Rieccomi,intanto,con una buona pesca,:un aforismo di Steinbeck che mi è piaciuto molto:
"Non sono le persone a fsare i viaggi,ma i viaggi che fanno le persone"
Certo allora  non era ancora arrivato il turismo di massa,,,,

 Anche le mie vacanze sono ormai finite.Sono tornata  però  carica di energie, di voglia di cercare,di scrivere,di realizzare progetti.Ho trovato la mail di Isabella che mi affretto a postare che può servire a rievocare lo spettacolo invernale dedicato ai salotti francesi secenteschi.Servirà forse anche a rispolverare il progetto della replica per la sua registrazione.Serve di sicuro a rendere compiuta la prima fase,che,dopo la documentazione particolareggiata della sua preparazione e l'annuncio col manifesto della sua rappresentazione, appariva un progetto 
rimasto come sospeso,senza una sua naturale conclusione.



BENTORNATAAAAAAAAA!!

tra poco proverò a chiamarti. Intanto ti mando la tardiva recensione. Non so se lo stile è quello giusto, ma mi è venuta così. Spero che ti piaccia.

un grande abbraccio, 
isab


"Carte de Tendre",una rievocazione storica di salotto letterario del secolo XVII



A Maria Gabriella.


Anche questa volta avevi cercato di coinvolgermi in qualche modo e per un po' 
mi ero gingillata a pensare cosa avrei potuto proporre io per una rievocazione 
storica di salotto letterario dello stesso periodo in Inghilterra),ma l'entusiasmo
per la nuova avventura fortunatamente ti aveva quasi subito distratta,
lasciandomi alla mia indolente resa alle  necessità familiari.la mia mail 
era stata,allora, inondata dai tuoi racconti su come  procedeva il lavoro,
sulle affettuosità di maria,sulle nuove scoperte o riscoperte,
fino ai giorni dell'ansia per l'avvicinarsi della scdenza delle prove.
Immagino - o forse è stato proprio così,ma non ricordo in quale mail me lo hai 
raccontato - che sia stata tu  a proporre la "Carte de Tendre" come spunto per 
una conversazionecolta e brillante sui sentimenti e immagino anche quanto sia
stato divertentee faticoso trovare tutti gli altri testi da affiancare,e poi tradurli o
 cercare la giusta traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere i più adatti.

Ho lavorato già con te e so quanto può dispiacerti porre dei limitialle tue ricerche 
 e quante altre idee si saranno generate nel frattempo e accostate aquelle iniziali!
Ed eccoci al 1 gennaio di quest'anno.Devo confessare che ero piuttosto emeozionata
per te e curiosa di conoscere i tuoi nuovi compagni  di giochi letterari,ascoltare
i pezzi musicali scelti da Maria,scoprire come era stataorganizzata questa 'riedizione'
 di salottofrancese secentesco,temendoun obbligo di partecipazionediretta dell'ultimo
 minuto.la Libreria assaggi a San Lorenzo,il luogo dell'evento,ci ha accolto facendoci
 dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi poveri abitanti infreddoliti. 
Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra gli scaffali dei libri8grazie a te che
 me l'avevi già mostrata)la "Carte",quella mappa dei sentimenti a cui ci saremmo
rivolti - noi pubblico di asoltatori - per seguire la conversazione sull'amore e sui percorsi 
ell'anima che si sarebbe snodata tra i presenti(il pubblico di dicitori).Mentre Paola
 Capponi ce la raccontava,intervallata dalle letture dei brani scelti da Molière,
Madame de Sévigné,La fontaine e altri,e dal flauto dolce suonato da Maria de Martini 
e dal violino "par accords" di Ottavia Rausa(Bravissime!!),ho pensato ai tempi e al ritmo 
di questa 'conversazione',così soddisfacente,sensuale,ironica,pacata,così lontana 
da tanto urlare e parlarsi addosso dei pseudo salotti di oggi.Non posodire di ricordare tutto,
ma mi ha colpito l'abile gioco di incastro dei testi,talvolta letti anche con grande maestria,
e la gioia ,la soddisfazione ,il coinvolgimento dei dicitori.
Un bel lavoro.Una bella avventura di anime belle .Complimenti!


 Unico neo:il tè promesso non c'è stato.A quando il prossimo salotto?
                                                                              
                                                                   Isabella(N)