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lunedì 13 aprile 2015

11(Scena rossetto)Monologo d'oro e nozze d'argento


Il filo d'Arianna.
7.Scena rossetto                        
Arrivano folle e file che cantano per sormontare le loro condizioni spaventose. E’ la sfilata dei tori – tangheri e dei miserabili la grande parata in onore dell’uomo – mostro,del suo genitore di impieghi e del suo uomo – H  che assistono alla sfilata con arie magniloquenti di sovrani incontestabili.

I tori – tangheri(Cantano):
Bu-i-  bu-i
battuti,battendo bastoni
Zoppi,sbavando zozzi
La terra non è più rotonda
Bu - i  bu-i
Battuti bantu bastoni alle mani
Domani non è più domani
Genti scartate
scafi scaramucce caricate
Battaglioni di boia
Battuti
La terra ha cessato d’esser rotonda
Alle lacrime cittadini(bis)
Spazzini pelosi
Noi i negri e voi gli sbalorditi
la tara cessa d’esser nera
Vum  vum  vum
Vrac  vrac  vrac
il mondo ha finito di venire al mondo
alle lacrime cittadini(bis)

(Flauti,sax,cori di strumenti e applausi. L’uomo-mostro avanza in prima fila. Inalbera la porpora ingualdrappata di oro e di pietre. Il suo discorso sarà sistematicamente ripreso con egual tono
dal suo uomo-orologio,dal suo genitore di impieghi e il toro-tanghero in capo,nell’ordine
prestabilito, come in una partitura di  magia rituale  )

L’uomo-mostro:Eccoci. Qui è il solo posto del nostro pianeta  dove la terra è ancora rotonda,
paffutamente rotonda. Ci siamo bloccati per secoli: Ma ,che diavolo:siamo arrivati al Tchernoziom  
della fine. Niente più guerra,niente più zizzania!Non più incoerenza,non più sbandate. Blocco al
casino,allo scialo.Basta coi quattrocento colpi,con l’intrigo,con la piccola o media corruzione,con
l’imbroglio classico,col pasticcio. Il tempo è venuto di ricostruire il mondo. Carichi e via fuoco e
fiamme!Siamo venuti  per innalzare, nel cuore di un povero buco,l’impresa più vitale di tutti i tempi.
Se Colombo,alla ventura dei suoi piccoli vagabondaggi,ha marciato sull’America,noi,ragazzi miei,
signore e signori,abbiamo scoperto molto più dell’America:di fronte  a quest’albero,siamo in
presenza delle radici dell’universo.

(Applausi  nutriti)

Abbiamo sotto gli occhi un monumento che  la terra intera verrà ben presto a contemplare e a adorare. Andiamo,qui e ora, a creare impiego a sazietà. Perché ci diamo per missione  di fornire l’asilo,
il coperto e la gioia ai duecento dodici milioni di visitatori che l’albero di Gohomsaya richiamerà ogni anno in questo buco miserabile dove il cielo e la terra fanno un tutt’uno. In questo consisterà la nostra opera:trasformare questo  bordello di Carmanio in una città moderna,così da accogliere cinquantatre milioni di visitatori a trimestre. In termini di cifre d’affari,la  nostra impresa è una vertigine saporita(succulenta).

(Applausi)

Ora,il tempo non dorme,preme. Abbiamo meno di novantadue settimane per convertire questo buco marcio in una città potabile. Questa pozzolana infetta,questa porcheria mostruosa e puzzolente,questa pattumiera immonda,dobbiamo trasformarla in un luogo civile e rispettabile .Dio fece la luce a partire dal nulla;noi dobbiamo,noi,farlo, a partire dalle deiezioni dell’umanità.

(Applausi)

Al lavoro,ragazzi,signore e signori. L’albero che abbiamo di fronte richiamerà  qui tutte le marmaglie
del mondo intero. Siamo entrati all’indietro nel secolo del va’veloce e della grana. La nostra salvezza è nella cabala.Sbrighiamoci. Avanti,marsc!

 (Fracasso,fanfare .I tori – tangheri si sfogano in un vasto canto generale di verghe e fruste .E’ la messa al lavoro del mondo.Cozza,rompe,inchioda,taglia,penetra,forza,riempie/imottisce,gratta,ingent…in un sostanziale e compendioso chiasso da fine del mondo. Poi,musica:la città risplende dei suoi nuovi fuochi.)

L’uomo – mostro: Le natiche del mondo cambieranno posto. Ecco la nostra cittadella inafferrabilmente imponente e solenne .Dove furono il fango,la morchia pomposa troneggia in questo giorno una maestà saporita . Sale al cielo come un diamante d’orgoglio,fiera dei suoi angeli,obelischi,torri,cupole,piramidoni
 e piramidi … come un’incantatrice di pietra dagli occhi terribili. Abbiamo operato alla rimessa in moto del mondo Ballate,bevete,baciate e cantate … E anche se queste stazioni,questi porti,questi mercati,queste piazze,questi ospedali,queste metropolitane,queste teleferiche  e questi tram non sono che paccottiglia e soperchieria,è tuttavia sempre meglio di niente. Tanto più che tutto è dipinto 
di giallo,colore della prosperità definitiva e della salvezza.

(Carnevale)

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