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mercoledì 20 febbraio 2013

Diario di bordo. (19)



Questa è la lettera per introdurre La Fontaine,secondo la seconda procedura che hai previsto
.E' molto lunga,ma può sempre essere tagliata.                                                             

 Mme de Sévigné apprezza molto La Fontaine e spesso critica la figlia,Mme de Grignan, che non sembra esserne altrettanto entusiasta. E’ un personaggio amato per il suo talento di narratore ,ma anche per la sua personalità indipendente,per il suo evidente anticonformismo ,per la sua grande libertà di pensiero.

A  Mme DE GRIGNAN
                                               A Paris,ce mercredi 6e mai [1671].

Vi prego,mia cara,non diamo ormai all’assenza il merito di aver rimesso fra noi una perfetta intelligenza, e ,da parte mia,la persuasione della vostra tenerezza per me: quando avesse parte a quest’ultima cosa ,poiché l’ha stabilita per sempre,rimpiangiamo il tempo in cui io vi vedevo tutti i giorni ,voi,mia cara,che siete il fascino della mia vita e dei miei occhi; dove vi intendevo,voi la cui mente tocca il mio gusto più di tutto quello che mi sia mai piaciuto. Non  faremo una separazione della vostra amabile vista e della vostra amicizia. Ci sarebbe troppa crudeltà a separare queste due cose; e sebbene M. de Grignan dica:”E’ una follia ,” voglio piuttosto credere che il tempo è venuto in cui queste due cose cammineranno insieme,che avrò il piacere di vedervi senza la mescolanza  di alcuna nuvola,e che riparerò a tutte le ingiustizie passate,poiché voi volete chiamarle così. Dopo tutto ,quanti buoni momenti  che non posso abbastanza rimpiangere  e che rimpiango anche con lacrime e tenerezze che non possono mai finire! Questo stesso discorso non è buono per i miei occhi che sono di una debolezza estrema;ed io mi sento in una disposizione che mi obbliga a finir questo tema  Occorre tuttavia ancora  che io vi dica che guardo al tempo in cui vi vedrò come il solo che desidero ora  e che può essermi piacevole nella vita. A questo pensiero dovete credere che  nel mio interesse e per attenuare tutte le mie inquietudini  ,che aumenteranno  fino a divenire insopportabili,non troverei alcun tragitto  che non fosse corto;ma ho grandi conversazioni con d’Hacqueville;vediamo insieme altri interessi,ed i miei  la cedono a quelli. E’ testimone di tutti i miei sentimenti;vede il mio cuore sul vostro tema: è lui che si incarica di farveli intendere e di farvi sapere quel che  noi risolviamo. In questa prospettiva ,è lui che vuole che ingoi tutta l’amarezza  di esservi lontana  piuttosto che  non fare un viaggio che vi sia utile. cedo a tutte queste ragioni ,e credo di non potermi smarrire con una così buona guida.
   Parliamo della vostra salute; è possibile che la carrozza  non vi faccia affatto male?(Almeno,mia cara,),non  andateci a lungo di seguito;riposatevi spesso. Vidi ieri Mmede Guise ,mi incaricò  di porgervi mille amitiés,e di dirvi come sia stata tre giorno allo stremo,MmeRobinet  non vedendoci più una goccia [di speranza]  e tutto ciò per essersi agitata sulla fiducia del suo primo parto,senza permettersi alcun riposo. L’agitazione continua ,che non dà tempo a un bambino di rimettersi al suo  posto ,quando è stato smosso
fa un parto prematuro che spesso è mortale. Le ho promesso di darvi tutte queste istruzioni   per quando ne avrete bisogno,e di dirvi tutti i pentimenti che  aveva di aver perduto l’anima e il corpo  del suo bambino.
Faccio  puntualmente questa commissione  nella speranza che vi sarà utile. Vi scongiuro ,mia cara,di avere una estrema cura della vostra salute:non avete che occuparvi di questo.
   Il vostro Monsieur,che dipinge la mia mente giusta e quadrata,composta e studiata,l’ha molto ben dipanata ,come diceva quella diavolessa. Ho riso molto di ciò che me ne scrivete e vi ho compianto di non aver nessuno  da guardare mentre mi dipingeva così bene; vorrei almeno essere stata dietro la tappezzeria.
Vi ringrazio,mia cara,  di tutte le attenzioni che avete per La Brosse; è una bella cosa  una vecchia lettera;
è da tanto che le trovo ancora peggiori delle vecchie persone,tutto quel che è là dentro è una vera farneticazione. Siete ben in pena per quel raffreddore. Fu anche in quella lettera che io volli parlarvene.
E’ vero che amo vostra figlia ;ma siete un briccona  a parlarmi di gelosia;non c’ né in voi né in me  di che poterla comporre. E’ un’imperfezione  di cui non siete affatto capace e io non vene do neppure motivo di quanto non ve ne dia M.Grignan. Ahimè! quando si trovano nel suo cuore tutte le preferenze  e nient’altro è comparabile,di che cosa ci si potrebbe ingelosire ? Non parliamo affatto di questa passione,la detesto. Sebbene venga da un fondo adorabile ,i suoi effetti sono troppo crudeli e troppo odiosi.
Vi prego ,mia cara,di non concepire pensieri così tristi su di me :ciò vi emoziona e vi turba . Ahimè,mia cara,
sono persuasa che non siete che troppo viva e troppo sensibile sulla mia vita e sulla mia salute,lo siete sempre stata ,e vi scongiuro anche ,come ho sempre fatto, di non stare affatto in pena. Ho una salute al di sopra di ogni ordinario timore;vivrò per amarvi,e abbandono la mia vita a quest’occupazione .e a tutta la gioia e a tutto il (dolore),a tutte le (piacevolezze) e a tutte le mortali inquietudini  e infine a tutti i sentimenti  che questa passione potrà darmi.
Vi invierò delle memorie per la fondazione; avete ragione di  non poterla ancora prendere con leggerezza. Vi ringrazio della cura che avrete di ciò.
Mmede Verneuil è stata molto male a Verneuil per la sua nefrite. Ha partorito un bambino che è stato chiamato Pierre,perché non è Pierrot,per come era grosso. Fatele dei complimento tramite l’abate.
Il mio regno comincia a non essere più di questo mondo. Trovammo l’altro giorno alle Tuileries  Mme
d’Aumont e Mmede Ventadour .La prima c che eravamo state alla sua porta. Ci parve d’una inciviltà perfetta rispondendo come una regina ai complimenti che noi le facevamo sul suo parto e dicendole
che eravamo state alla sua porta ;per l’altra ci parve di una scempiaggine così completa che io compiansi Mmede Ventadour e trovai che era lei ad essere mal maritata. Quanto sono sciocche,più o meno,tutte le giovani donne! non ne conosco che una al mondo;e,buon Dio!Quanto lontana!
Mi getto a corpo perso nelle bagattelle per dissiparmi. Quando mi abbandono a parlare teneramente
non la finisco più e mene trovo male. Ho visto Gacé;ho cenato con lui da Mmed’Arpajon .Mi son preso un piacere estremo a farle parlare di voi. Mi ha detto che M. de Grignan le aveva parlato di una specie di gravidanza che cominciava a fari sperare;mi ha detto che eravate bella,gaia,amabile,che mi amavate,
infine fino alle sue più piccole azioni. Mi son fatta spiegare tutto. Del resto ,mia cara,non siete la sola ad amare vostra madre. Mme de Soubise scrive qui lettere che superano la sua capacità ordinaria..Sa che
Mme de La Troche ha avuto cura di divertire e di consolare sua madre; l’ha ringraziata con una lettera in un modo che mi ha sorpreso. Mme de Rohan  mi ha ben  fatto ricordare di una parte dei miei dolori nella separazione di sua figlia. crede d’essere incinta .è un pacchetto ben comodo in un viaggio della corte.
Ma, mia cara,perché siete stata a Marsiglia? M. de Marseille fa sapere qui che c’è il vaiolo. posso avere un momento di riposo senza saper come state?  Di più,avranno tirato col cannone,e vi avrà emozionato:ciò è  molto pericoloso. Si dice che de Biez partorì l’altro giorno per un colpo di pistola,che fu tirato per strada. sarete stata  in delle galere,sarete passata su ponticelli ,il piede può esservi scivolato,sarete caduta:ecco gli orrori della separazione,si è alla mercé di tutti questi pensieri,si può credere senza follia che tutto ciò che è possibile può accadere:tutte le tristezze dei temperamenti sono presentimenti , tutti i pensieri sono presagi,
tutte le previsioni sono avvertimenti ,infine è un dolore senza fine.
   Non sono per niente ancora partita, ahimè ,mia cara,volete scherzare:non sono che a 200 leghe da voi. Partirò fra qui e la Pentecoste;passerò,o da Chartres o da Malicorne;ma sicuramente non da Paris.Sarei partita più presto ;ma mio figlio mi ha fermata per sapere se sarebbe venuto con me. Alla fine ci viene; e aspettiamo i cavalli che fa venire dalla Lorena. Arriveranno oggi,e parto la settimana ventura. Siete amabile ad entrare come fate  in uno stato di tristezza per il mio viaggio; e non sarà mediocre  per lo stato in cui sono. Vorreste lasciare il vostro splendore  per essere una semplice pastora vicino a me lungo i  miei  grandi viali. ahimè! io lo credo,per qualche ora soltanto. potete pensare quanti ricordi  di voi tr La Mousse e me ,e quanti milioni di cose ce ne faranno ricordare,senza contare questo pensiero abituale che non mi abbandona mai. E’vero che non avrò per niente Hébert;ne sono seccata,ma bisogna risolversi a tutto:è tornato da Chantilly,è disperato per la morte di Vatel ,ci perde molto; Gourville l’ha messo all’Hôtel de Condé per svolgere quel piccolo incarico  di cui vi ho parlato. M. de la Rochefoucault  dice di assumere dei legami  con Hébert,col pensiero che è un  uomo che comincia una grande fortuna:a questo io gli replico che i miei laquais non sono fortunati come i suoi. Quel duca vi ama,e mi ha assicurato che non vi rinvierebbe la vostra lettera tutta sigillata. Mme de La Fayette mi prega sempre di dirvi mille cose  da parte sua:non so se me la sbrigo soddisfacentemente. Non scrivetemi,mia cara,che questo  non farà male  alla vostra salute,e che questo sia sempre lo stato in cui essere. Rispondete meno alle mie lettere e parlatemi di voi: più io sarò in Bretagna ,più avrò bisogno di questa consolazione,non speditemi lassù, e se non lo potete,fate scrivere la piccola Deville e di limitarsi alle formule giustizia di credere e rispettoso attaccamento. Che mi parli di voi,e che cosa ancora? Di voi e sempre di voi.
Siete  divertente con i vostri ringraziamenti. Infine siete al punto di fare dei presenti delle gazzette d’Olanda e delle lettere che vi scrivo: è esser avida di riconoscenza ,come lo eravate un anno fa di dispiacere.
Non gettate così lontano i libri di La Fontaine. Ci sono favole  che vi rapiranno e dei racconti  che vi affascineranno: la fine delle Oche  di fratello Filippo,,I Remois e Il Cagnolino;tutto ciò è molto carino,
solo quello che non è di questo stile  è piatto. Vorrei scrivere  una favola che gli facesse intendere
 quanto è miserabile forzare il suo talento a uscire dal suo genere ,e quanto la follia di voler cantare su tutti i toni crea cattiva musica. Non deve allontanarsi dalla grande capacità che ha di raccontare.
Brancas è triste da morire;sua figlia partì ieri con suo maritoper il languedoc;sua moglie per bourbon .E’ solo e talmente stravagante che non la smettiamo di ridere,M. de Coulanges ed io. Monsieur de Marseille ha fatto sapere all’abate di Pontcarré che eravate incinta. Ho fatto abbastanza a lungo  il mio dovere
di nascondere questa sfortuna ; ma infine  ci si burla di me.
Per la vostra acconciatura ,deve somigliare  a quella di un ragazzino. La riga che si spinge fino a metà della testa  gira fin sopra alle orecchie. Il tutto è tagliato e girato in grossi riccioli che cadono sopra le orecchie..Si mette un nodo fra il tondo e quell’angolo che è da ogni lato,ci sono riccioli sulla testa :E’una pettinatura  giovane e graziosa ,acconciata talvolta un  po’tappata,arricciata,spiegazzata,acconciata a buccoli,sempre che tutto questo vada bene al viso . Mme de Brissac  e Mmede Saint Géran,che non hanno ancora voluto far tagliare i loro capelli,mi facevano una cattiva impressione,tanto la moda mi ha corrotto Quando si ha una bella acconciatura così, si sta molto bene. Sebbene non sia un’acconciatura regolata,lo è tuttavia abbastanza perché non ce ne siano altre per i giorni della più grande cerimonia. Scrivete  a Mlle du Gué che vi invia una bambola  che M. de Coulanges le a inviato. Vedrete così come si  fa.
Vostra figlia si fa ogni giorno più bella. Vi farò sapere  venerdì il suo destino per quest’estate,e,se si può, quello del vostro appartamento,che fino ad ora tutti ammirano e nessuno affitta.
Abbraccio mille volte M.de Grignan,malgrado tutte le sue iniquità.;io lo scongiuro ,almeno,che poiché fa i mali,faccia anche le medicine,cioè che abbia una cura estrema  della vostra salute,che su questo sia padrone,come voi dovete essere la  padrona  su tutto il resto.
Temo il vostro viaggio di Marsiglia .Se Bandol è con voi ,fategli i miei complimenti. Guitaut mi ha mostrato la vostra lettera:scrivete deliziosamente. Ci si compiace a leggerle  come a passeggiare in un bel giardino.
M.d’Harouys vi adora. E’più lontano dall’essere seccato contro di voi di quella spilla che era a Marsiglia
non era lontana  da quella che era  a Vitré.Giudicate da questo quanto vi ami; poiché me ne ricordo,quest’allontanamento  ci faceva tremare .Ahimé ! Eccoci ;non mi sbaglio in ciò che mi fa soffrire.
mio zio,l’abate,a visto stamani quello di Harouys. Potete disporre di tutti il  suo bene,ed è perciò che avete fatto molto bene a  rinviargli onestamente la sua lettera di credito.
Addio ,mia cara,vi bacio e vi abbraccio.
( Per la mia carissima contessa)   


(continua)

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