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lunedì 18 febbraio 2013

Diario di bordo. (11)



M.me de Sévigné
                                                                                                             La ruelle d'une précieuse                          
La e.mail di Maria:


Le lettere sono bellissime, non ne conoscevo l' esistenza..una fotografia molto realistica di quel mondo...
non riesco a conciliarle con la simulazione di una conversazione in salotto...ma forse troveremo il modo..?
una poesia da una ghirlanda, si può senz'altro inserire...Dimmi cosa ne pensi, io sono a terra senza idee in questo momento.baci, Ma


 La mia risposta:




Non mi sembra proprio che tu sia senza idee! E’ vero che sarai presa dall'esantema  del piccolo Marco,ed è giusto così,ma le tue mail sono piene di spunti divertenti,acuti e interessanti e di soluzioni che fanno sembrare tutto semplice e naturale ,anche se so bene che non è così in realtà.Intanto spero che Marco stia meglio.Appena hai tempo guarda il diario di bordo sul blog perché ti coivolge e ho bisogno di sapere se sei d’accordo.Vorrei anche pubblicare le tue mail,naturalmente purgate dalle confidenze che non è il caso di  rendere pubbliche(l’abbigliamento trascurato di una certa signora...,per es.).Un’altra delle tue  soluzioni perfette,anche a quel proposito…
Quanto alle lettere,sono contenta che ti siano piaciute! L’inserimento più naturale mi sembra possa essere :si conversa nel salotto della recente rappresentazione di Esther(Che ha una lunga storia:la moglie morganatica del re aveva un collegio di ragazze bene decadute e chiese a Racine-il drammaturgo della passione:Fedra,Andromaca,Berenice-di scrivere una tragedia su un tema adatto a giovinetti a cui la passione doveva restare sconosciuta e lui scrisse Esther,che le ragazze rappresentarono) e a un certo punto ,Mme de Sévigné interviene per dire che quell’evento era stato per lei così straordinario che aveva sentito il bisogno di scriverne a…La stessa soluzione potrebbe essere usata per la condanna al rogo dell’avvelenatrice,per il matrimonio  di Mademiselle e forse anche per le cure col melone. 
Non ho ancora chiaro come fare se vogliamo usarne più di una,ma lavorandoci un po’ la soluzione esce fuori.
Poiché non mi dici niente della Princesse de Clèves,ti mando due pareri opposti su di lei anche questi su un giornale d’epoca e su una lettera (dove, questa volta, Mme de Sévigné è destinataria),e così nella conversazione si potrebbe inserire anche quello spunto.Magari dicendolo proprio all’autrice,visto che erano così amiche e  che andavano insieme negli stessi posti!!! Certo c’è il problema di contestualizzare i brani scelti,altrimenti non si capisce niente e non si può certo far fare il riassunto preliminare.All’epoca anche quel romanzo fu un tentativo per sollecitare un'originale innovazione comportamentale da parte delle giovani belle dame .La princesse fa il sacrificio supremo e osa confessare al marito il suo amore per un altro a cui è decisa di rinunciare in nome del rispetto di sé,dell’indipendenza rispetto alle pratiche correnti ecc.Il primo componimento in versi di la Fontaine mi sembra anche molto ironico e divertente e anche lui segno di una mente libera! Domani telo traduco.Poi ci sarebbe qualche scena delle PREZIOSE di Molière e qualche massima di La Rochefoucault,anche lui assiduo frequentatore dei salons.Te ne manderò parecchie per poi fartele scegliere.Sono un buon materiale,perché breve e molto incisivo per affermazioni paradossal o ironiche o provocatoriamente estremizzate
.Ancora uno che voleva rifondare i comportamente e le sensibilità….
Buona serata e a domani!
Mariel

(continua)

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