…
Più spesso, però, a pensarci bene, lo sfondo degli innamorati è un tuffo nella natura.
Réné Char
.... quando
veste d'ulivo l'innamorata in:
Vestita
d'ulivo
l'Innamorata
aveva
detto:
credete alla mia fedeltà molto infantile
e dopo
una valle aperta
una costa
che brilla
condiviso
hanno
invaso la città
un
sentiero
dove il
libero dolore è sotto il vivo dell'acqua.
Le
magie salvifiche della mia Vaucluse, sviluppate attraverso immagini
enigmatiche. La proposta di un contrasto per cogliere il momento della
scoperta, del passaggio dalla gioia espressa dalla natura ancestrale, coi suoi
segni di pace, di solare innocenza, alla condivisione del dolore di quelle
visioni minacciose che sembrano impregnare la realtà urbana.
Sì,
con lui ritorno alla mia terra natale e ritrovo felice le sue linee sinuose, i
suoi colori smaglianti e le sue luci che tanto piacquero a Vincent![3]
Ma
scorci ancora più intriganti mi aspettano
"di là dal mare"[4] ... Solo il tempo di sorbire un succo di
melagrana, che ho trovato nel frigo …. E poi, via!
(continua)
[1] René Char nasce a L’Isle-sur-Sorgue nel 1907 e muore a
Parigi nel 1988. Ha combattuto nella Resistenza.
[2] Da "Le nu perdu"
1964/70, Gallimard, 1971. Trad di M.G.
Bruni. Le Baronnies: suggestiva località della Drôme Provençale,
profumata di tiglio e di lavanda con il Mont Ventoux come orizzonte.
[3] Allusione al pittore olandese
Vincent Van Gogh.
[4] Allusione all’espressione usata
da Jaufré Rudel, trovatore provenzale medievale, per indicare il suo amore
maghrebino.
Ricordo ai miei amici lettori canadesi il post dedicato a Margaret Atwood il 7/6/2013 e la poesia québecoise col titolo "Poesia di un Québec dalle energie rinnovate" del 15/1/2013,sul blog mariellaemporio. Ricordo inoltre a quegli stessi amici che in questo stesso blog gabysouk c'è un post dedicato a Dorothy Livesay dal titolo "Sull'onda dell'immaginazione.(5)." di sabato 9 febbraio 2013.Buona lettura!
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