Questa è la lettera per introdurre La
Fontaine,secondo la seconda procedura che hai previsto
Mme de Sévigné apprezza molto La Fontaine e spesso critica la figlia,Mme de Grignan, che non sembra esserne altrettanto entusiasta. E’ un personaggio amato per il suo talento di narratore ,ma anche per la sua personalità indipendente,per il suo evidente anticonformismo ,per la sua grande libertà di pensiero.
A Mme DE GRIGNAN
A Paris,ce mercredi 6e mai
[1671].
Vi prego,mia cara,non diamo ormai all’assenza il merito
di aver rimesso fra noi una perfetta intelligenza, e ,da parte mia,la
persuasione della vostra tenerezza per me: quando avesse parte a quest’ultima
cosa ,poiché l’ha stabilita per sempre,rimpiangiamo il tempo in cui io vi
vedevo tutti i giorni ,voi,mia cara,che siete il fascino della mia vita e dei
miei occhi; dove vi intendevo,voi la cui mente tocca il mio gusto più di tutto
quello che mi sia mai piaciuto. Non
faremo una separazione della vostra amabile vista e della vostra
amicizia. Ci sarebbe troppa crudeltà a separare queste due cose; e sebbene M.
de Grignan dica:”E’ una follia ,” voglio piuttosto credere che il tempo è
venuto in cui queste due cose cammineranno insieme,che avrò il piacere di
vedervi senza la mescolanza di alcuna nuvola,e che riparerò a tutte le
ingiustizie passate,poiché voi volete chiamarle così. Dopo tutto ,quanti buoni
momenti che non posso abbastanza
rimpiangere e che rimpiango anche con
lacrime e tenerezze che non possono mai finire! Questo stesso discorso non è
buono per i miei occhi che sono di una debolezza estrema;ed io mi sento in una
disposizione che mi obbliga a finir questo tema
Occorre tuttavia ancora che io vi
dica che guardo al tempo in cui vi vedrò come il solo che desidero ora e che può essermi piacevole nella vita. A
questo pensiero dovete credere che nel
mio interesse e per attenuare tutte le mie inquietudini ,che aumenteranno fino a divenire insopportabili,non troverei
alcun tragitto che non fosse corto;ma ho
grandi conversazioni con d’Hacqueville;vediamo insieme altri
interessi,ed i miei la cedono a quelli.
E’ testimone di tutti i miei sentimenti;vede il mio cuore sul vostro tema: è
lui che si incarica di farveli intendere e di farvi sapere quel che noi risolviamo. In questa prospettiva ,è lui
che vuole che ingoi tutta l’amarezza di
esservi lontana piuttosto che non fare un viaggio che vi sia utile. cedo a
tutte queste ragioni ,e credo di non potermi smarrire con una così buona guida.
Parliamo della
vostra salute; è possibile che la carrozza
non vi faccia affatto male?(Almeno,mia cara,),non andateci a lungo di seguito;riposatevi
spesso. Vidi ieri Mmede Guise ,mi incaricò di porgervi mille amitiés,e di dirvi
come sia stata tre giorno allo stremo,MmeRobinet non vedendoci più una goccia [di
speranza] e tutto ciò per essersi
agitata sulla fiducia del suo primo parto,senza permettersi alcun riposo. L’agitazione
continua ,che non dà tempo a un bambino di rimettersi al suo posto ,quando è stato smosso
fa un parto prematuro che spesso è mortale. Le ho
promesso di darvi tutte queste istruzioni
per quando ne avrete bisogno,e di dirvi tutti i pentimenti che aveva di aver perduto l’anima e il corpo del suo bambino.
Faccio
puntualmente questa commissione
nella speranza che vi sarà utile. Vi scongiuro ,mia cara,di avere una
estrema cura della vostra salute:non avete che occuparvi di questo.
Il vostro
Monsieur,che dipinge la mia mente giusta e quadrata,composta e studiata,l’ha
molto ben dipanata ,come diceva quella diavolessa. Ho riso molto di ciò
che me ne scrivete e vi ho compianto di non aver nessuno da guardare mentre mi dipingeva così bene;
vorrei almeno essere stata dietro la tappezzeria.
Vi ringrazio,mia cara,
di tutte le attenzioni che avete per La Brosse; è una bella cosa una vecchia lettera;
è da tanto che le trovo ancora peggiori delle vecchie
persone,tutto quel che è là dentro è una vera farneticazione. Siete ben in pena
per quel raffreddore. Fu anche in quella lettera che io volli parlarvene.
E’ vero che amo vostra figlia ;ma siete un briccona a parlarmi di gelosia;non c’ né in voi né in
me di che poterla comporre. E’
un’imperfezione di cui non siete affatto
capace e io non vene do neppure motivo di quanto non ve ne dia M.Grignan.
Ahimè! quando si trovano nel suo cuore tutte le preferenze e nient’altro è comparabile,di che cosa ci si
potrebbe ingelosire ? Non parliamo affatto di questa passione,la detesto. Sebbene
venga da un fondo adorabile ,i suoi effetti sono troppo crudeli e troppo
odiosi.
Vi prego ,mia cara,di non concepire pensieri così tristi
su di me :ciò vi emoziona e vi turba . Ahimè,mia cara,
sono persuasa che non siete che troppo viva e troppo
sensibile sulla mia vita e sulla mia salute,lo siete sempre stata ,e vi
scongiuro anche ,come ho sempre fatto, di non stare affatto in pena. Ho una
salute al di sopra di ogni ordinario timore;vivrò per amarvi,e abbandono la mia
vita a quest’occupazione .e a tutta la gioia e a tutto il (dolore),a tutte le
(piacevolezze) e a tutte le mortali inquietudini e infine a tutti i sentimenti che questa passione potrà darmi.
Vi invierò delle memorie per la
fondazione; avete ragione di non poterla
ancora prendere con leggerezza. Vi ringrazio della cura che avrete di ciò.
Mmede Verneuil è
stata molto male a Verneuil per la sua nefrite. Ha partorito un bambino che è
stato chiamato Pierre,perché non è Pierrot,per come era grosso. Fatele dei
complimento tramite l’abate.
Il mio regno comincia a non
essere più di questo mondo. Trovammo l’altro giorno alle Tuileries Mme
d’Aumont e Mmede
Ventadour .La prima c che eravamo state alla sua porta. Ci parve d’una
inciviltà perfetta rispondendo come una regina ai complimenti che noi le
facevamo sul suo parto e dicendole
che eravamo state alla sua
porta ;per l’altra ci parve di una scempiaggine così completa che io compiansi
Mmede Ventadour e trovai che era lei ad essere mal maritata. Quanto
sono sciocche,più o meno,tutte le giovani donne! non ne conosco che una al
mondo;e,buon Dio!Quanto lontana!
Mi getto a corpo perso nelle
bagattelle per dissiparmi. Quando mi abbandono a parlare teneramente
non la finisco più e mene trovo
male. Ho visto Gacé;ho cenato con lui da Mmed’Arpajon .Mi son preso
un piacere estremo a farle parlare di voi. Mi ha detto che M. de Grignan le
aveva parlato di una specie di gravidanza che cominciava a fari sperare;mi ha
detto che eravate bella,gaia,amabile,che mi amavate,
infine fino alle sue più
piccole azioni. Mi son fatta spiegare tutto. Del resto ,mia cara,non siete la
sola ad amare vostra madre. Mme de Soubise scrive qui lettere che
superano la sua capacità ordinaria..Sa che
Mme de La Troche ha
avuto cura di divertire e di consolare sua madre; l’ha ringraziata con una
lettera in un modo che mi ha sorpreso. Mme de Rohan mi ha ben fatto ricordare di una parte dei miei dolori
nella separazione di sua figlia. crede d’essere incinta .è un pacchetto ben
comodo in un viaggio della corte.
Ma, mia cara,perché siete stata
a Marsiglia? M. de Marseille fa sapere qui che c’è il vaiolo. posso avere un
momento di riposo senza saper come state? Di più,avranno tirato col cannone,e vi avrà
emozionato:ciò è molto pericoloso. Si
dice che de Biez partorì l’altro giorno per un colpo di pistola,che fu tirato
per strada. sarete stata in delle
galere,sarete passata su ponticelli ,il piede può esservi scivolato,sarete
caduta:ecco gli orrori della separazione,si è alla mercé di tutti questi pensieri,si
può credere senza follia che tutto ciò che è possibile può accadere:tutte le
tristezze dei temperamenti sono presentimenti , tutti i pensieri sono presagi,
tutte le previsioni sono
avvertimenti ,infine è un dolore senza fine.
Non sono per niente ancora partita, ahimè
,mia cara,volete scherzare:non sono che a 200 leghe da voi. Partirò fra qui e
la Pentecoste;passerò,o da Chartres o da Malicorne;ma sicuramente non da Paris.Sarei
partita più presto ;ma mio figlio mi ha fermata per sapere se sarebbe venuto con
me. Alla fine ci viene; e aspettiamo i cavalli che fa venire dalla Lorena.
Arriveranno oggi,e parto la settimana ventura. Siete amabile ad entrare come
fate in uno stato di tristezza per il
mio viaggio; e non sarà mediocre per lo
stato in cui sono. Vorreste lasciare il vostro splendore per essere una semplice pastora vicino a me
lungo i miei grandi viali. ahimè! io lo credo,per qualche
ora soltanto. potete pensare quanti ricordi di voi tr La Mousse e me ,e quanti milioni di
cose ce ne faranno ricordare,senza contare questo pensiero abituale che non mi
abbandona mai. E’vero che non avrò per niente Hébert;ne sono seccata,ma bisogna
risolversi a tutto:è tornato da Chantilly,è disperato per la morte di Vatel ,ci
perde molto; Gourville l’ha messo all’Hôtel de Condé per svolgere quel piccolo
incarico di cui vi ho parlato. M. de la
Rochefoucault dice di assumere dei
legami con Hébert,col pensiero che è
un uomo che comincia una grande fortuna:a
questo io gli replico che i miei laquais non sono fortunati come i suoi. Quel
duca vi ama,e mi ha assicurato che non vi rinvierebbe la vostra lettera tutta
sigillata. Mme de La Fayette mi prega sempre di dirvi mille cose da parte sua:non so se me la sbrigo
soddisfacentemente. Non scrivetemi,mia cara,che questo non farà male
alla vostra salute,e che questo sia sempre lo stato in cui essere.
Rispondete meno alle mie lettere e parlatemi di voi: più io sarò in Bretagna
,più avrò bisogno di questa consolazione,non speditemi lassù, e se non lo
potete,fate scrivere la piccola Deville e di limitarsi alle formule giustizia
di credere e rispettoso attaccamento. Che mi parli di voi,e che cosa
ancora? Di voi e sempre di voi.
Siete divertente con i vostri ringraziamenti. Infine
siete al punto di fare dei presenti delle gazzette d’Olanda e delle lettere che
vi scrivo: è esser avida di riconoscenza ,come lo eravate un anno fa di
dispiacere.
Non gettate così lontano i
libri di La Fontaine. Ci sono favole che
vi rapiranno e dei racconti che vi
affascineranno: la fine delle Oche di
fratello Filippo,,I Remois e Il Cagnolino;tutto ciò è molto carino,
solo quello che non è di questo
stile è piatto. Vorrei scrivere una favola che gli facesse intendere
quanto è miserabile forzare il suo talento a
uscire dal suo genere ,e quanto la follia di voler cantare su tutti i toni crea
cattiva musica. Non deve allontanarsi dalla grande capacità che ha di
raccontare.
Brancas è triste da morire;sua
figlia partì ieri con suo maritoper il languedoc;sua moglie per bourbon .E’
solo e talmente stravagante che non la smettiamo di ridere,M. de Coulanges ed
io. Monsieur de Marseille ha fatto sapere all’abate di Pontcarré che eravate
incinta. Ho fatto abbastanza a lungo il
mio dovere
di nascondere questa sfortuna ;
ma infine ci si burla di me.
Per la vostra acconciatura
,deve somigliare a quella di un
ragazzino. La riga che si spinge fino a metà della testa gira fin sopra alle orecchie. Il tutto è
tagliato e girato in grossi riccioli che cadono sopra le orecchie..Si mette un
nodo fra il tondo e quell’angolo che è da ogni lato,ci sono riccioli sulla
testa :E’una pettinatura giovane e
graziosa ,acconciata talvolta un po’tappata,arricciata,spiegazzata,acconciata
a buccoli,sempre che tutto questo vada bene al viso . Mme de Brissac
e Mmede Saint Géran,che non
hanno ancora voluto far tagliare i loro capelli,mi facevano una cattiva
impressione,tanto la moda mi ha corrotto Quando si ha una bella acconciatura
così, si sta molto bene. Sebbene non sia un’acconciatura regolata,lo è tuttavia
abbastanza perché non ce ne siano altre per i giorni della più grande
cerimonia. Scrivete a Mlle du
Gué che vi invia una bambola che M. de
Coulanges le a inviato. Vedrete così come si
fa.
Vostra figlia si fa ogni giorno
più bella. Vi farò sapere venerdì il suo
destino per quest’estate,e,se si può, quello del vostro appartamento,che fino
ad ora tutti ammirano e nessuno affitta.
Abbraccio mille volte M.de
Grignan,malgrado tutte le sue iniquità.;io lo scongiuro ,almeno,che poiché
fa i mali,faccia anche le medicine,cioè che abbia una cura estrema della vostra salute,che su questo sia
padrone,come voi dovete essere la
padrona su tutto il resto.
Temo il vostro viaggio di Marsiglia
.Se Bandol è con voi ,fategli i miei complimenti. Guitaut mi ha mostrato la
vostra lettera:scrivete deliziosamente. Ci si compiace a leggerle come a passeggiare in un bel giardino.
M.d’Harouys vi adora. E’più
lontano dall’essere seccato contro di voi di quella spilla che era a Marsiglia
non era lontana da quella che era a Vitré.Giudicate da questo quanto vi ami;
poiché me ne ricordo,quest’allontanamento
ci faceva tremare .Ahimé ! Eccoci ;non mi sbaglio in ciò che mi fa
soffrire.
mio zio,l’abate,a visto stamani
quello di Harouys. Potete disporre di tutti il
suo bene,ed è perciò che avete fatto molto bene a rinviargli onestamente la sua lettera di
credito.
Addio ,mia cara,vi bacio e vi
abbraccio.
(
Per la mia carissima contessa)
(continua)
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