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lunedì 18 febbraio 2013

Diario di bordo.(12)

Quelle  Massime , che gli amici abituali frequentatori del salon di Mlle de Scudéry,di cui tante volte avevano discusso e che avevano apprezzato,tornano nella lettera di Mme de Sévigné ,felice di inviare alla figlia lontana,a nome dell’autore ,il libro che le raccoglie rivedute e corrette:

                                                                                                  Mme de Sévigné




Lettre à Mme de Grignan
               A Paris ,mercredi 20e janvier [1672]

         Ecco le Maximes di M. de la Rochefoucault riviste,corrette e aumentate:è da parte sua che ve le invio.
         Ce ne sono di divine;e per mia onta ce ne sono che io non capisco. Dio sa come voi le intenderete.
         C’è un diverbio tra l’arcivescovo di Paris e l’arcivescovo di Reims:è per una cerimonia. Paris vuole che Reims chieda il permesso di officiare,Reims giura che non ne farà nulla. Si dice che questi due uomini non si accorderanno mai  benché non siano che a trenta leghe l’uno dall’altro. Staranno dunque sempre male. Questa cerimonia è una canonizzazione di un Borgia,gesuita,tutta la musica dell’Opera vi imperversa. Ci sono luminarie fino a via Saint Antoine;ci si ammazza. Il vecchio Mérinville è morto senza andarci.
         Non ingannatevi,cara figlia mia,nell’opinione che avete delle mie lettere?L’altro giorno un furfante,vedendo la mia lettera infinita,mi chiese se pensavo che si potesse leggere tutto quello: io ne tremai,senza progettare tuttavia di correggermi;e,attenendomi a ciò che mi dite,non vi risparmierò nessuna bagattelle,grande o piccola,che vi possa divertire  Per me sono  la mia vita e il mio unico piacere i rapporti che ho con voi; ogni cosa viene molto dopo.
        Sono in pena per il vostro fratellino:ha molto freddo,è accampato,marcia verso Colonia per un tempo infinito. Speravo di vederlo quest’inverno,e eccolo. Infine si deduce che Mlle d’Adhémar è  la consolazione della mia vecchiaia:vorrei anche che voi vedeste come mi ama,come mi chiama,come mi bacia. Non è per niente bella,ma è amabile;ha un suono affascinante della voce;è bianca,è linda:insomma le voglio bene. Mi sembrate pazza di vostro figlio,ne sono molto lieta. Non si saprebbero avere troppe fantasie ,muschiate o no,poco importa.
        Domani c’è un ballo da Madame. Ho visto da Mademoiselle l’agitazione delle gemme :ciò mi ha fatto ricordare le nostre tribolazioni passate,e piaccia a Dio di esserci ancora! Potevo essere infelice con voi?
        Tutta la mia vita è piena di pentimenti. Monsieur Nicole,abbiate pietà di me e fatemi ben considerare gli ordini della Provvidenza:addio,figlia mia cara ,non oserei dire  che vi adoro,ma non posso concepire che ci sia un grado d’amicizia al di là della mia. Voi mi addolcite, e aumentate le mie noie,con le amabili e dolci rassicurazioni della vostra.












 M.de La Rochefoucault






(continua)

1 commento:

  1. Ricordo ai miei amici lettori canadesi il post dedicato a Margaret Atwood il 7/6/2013 e la poesia québecoise col titolo "Poesia di un Québec dalle energie rinnovate" del 15/1/2013,sul blog mariellaemporio. Ricordo inoltre a quegli stessi amici che in questo stesso blog gabysouk c'è un post dedicato a Dorothy Livesay dal titolo "Sull'onda dell'immaginazione.(5)." di sabato 9 febbraio 2013.Buona lettura!

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