La mia e.mail a Maria:
A te la scelta di quelle massime che
possono servire,se ce ne sono:fammi sapere,perché mi serve per il diario di
bordo.
Anche sulle lettere e sul resto
bisognerà operare una scelta oppure affidare i diversi materiali a differenti gruppetti di
pubblico.
la lettera su Esther mi sembra che
potrebbe essere utile per introdurre un discorso su Molière e la sua libertà di
pensiero ,la sua ironia,anche verso i preziosismi,il suo atteggiamento
nuovo verso le donne, il suo fastidio per il vecchio mondo…e allora LES
PRECIEUSES RIDICULES,LES FEMMES SAVANTES,TARTUFFE. Anche qui necessità di
scelta!Un abbraccio e auguri per Marcolino. Mariel.
La e.mail di risposta di Maria:
mi
piacciono più queste...sono più musicali!
baci,
pare proprio tu sia la reincarnazione di una dama illuminata! baci, Maria
M. de La Rochefoucault
M. de La Rochefoucault
M. de la ROCHEFOUCAULT
Massime.
L’amore proprio è il più grande di tutti
gli adulatori.
Qualunque scoperta si sia fatta nel
paese sell’amor proprio,restano ancora tante terre sconosciute
L’amor proprio è più abile del più abile
uomo di mondo.
la passione fa sovente un pazzo del più
abile degli uomini e rende spesso i più sciocchi abili.
Le passioni sono i soli oratori che
persuadono sempre .Sono come un’arte della natura le cui regole sono
infallibili,e l’uomo più semplice che possiede della passione
persuade meglio del più eloquente che non ne ha.
Le passioni hanno un’ingiustizia e un
proprio interesse tanto che è pericoloso seguirle,e ne dobbiamo
diffidare anche quando sembrano delle più ragionevoli.
C’è nel cuore umano una generazione
perpetua di passioni,di modo che la rovina dell’una è quasi sempre
l’affermazione dell’altra.
Le passioni ne generano
spesso di contrarie .L’avarizia produce talvolta la
prodigalità,e la prodigalità l’avarizia;si è spesso decisi per debolezza e
audaci per timidezza.
Qualunque attenzione si abbia nel
coprire le proprie passioni con le apparenze della pietà e dell’onore,
appaiono sempre attraverso quei veli.
il nostro amor proprio soffre con più
impazienza la condanna dei nostri gusti che delle nostre opinioni.
Il sole e la morte non si possono
guardare fissamente.
Noi abbiamo più forza che volontà,ed è
spesso per scusare noi stessi che ci immaginiamo che le cose sono
impossibili .
la gelosia si nutre di dubbi e diventa
furore o finisce quando si passa dal dubbio alla certezza.
Sembra che la natura,che ha così
saggiamente disposto gli organi del nostro corpo per renderci felici,ci abbia
anche forniti di orgoglio per risparmiarci il dolore di conoscere le
nostre im perfezioni.
La clemenza dei Principi non
è spesso che una politica per guadagnare l’affetto dei popoli.
Se c’è un amore puro ed
esente dalla contaminazione delle altre nostre passioni
,è quello che è nascosto in fondo al cuore e che noi stessi ignoriamo.
Non c’è nessun mascheramento che possa a
lungo nascondere l’amore dov’è,ne simularlo dove non è.
se si giudica l’amore per la maggior
parte dei suoi effetti,somiglia più all’odio che all’amicizia.
Il vero amore è come l’apparizione degli
spiriti. Tutti ne parlano,ma pochi li hanno visti.
L’amore come il fuoco non può sussistere
senza un movimento continuo:cessa di vivere dal momento che cessa di sperare o
di temere.
L’amore presta il suo nome a un numero
infinito di commerci che gli sono attribuiti ,dove non ha una parte
maggiore di quella del Doge su
quello che si fa a Venezia.
La gelosia è in qualche modo giusta e
ragionevole poiché non tende che a conservare un bene che ci
appartiene o che noi crediamo che ci appartenga invece dell’invidia è un
furore che non può soffrire
il bene degli altri
L’interesse parla ogni sorta di
lingua e gioca le parti di tutti i personaggi,anche quella del disinteressato.
le nostre virtù non sono ,più spesso,
che vizi camuffati .
Le virtù si perdono nell’interesse come i fiumi
nel mare.(continua)
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