Impossibile ricordare l'una senza parlare dell'altra.Due amiche,sempre insieme,a Corte come nelle ruelles(salotti)di Mme de Rambouillet prima e di Mlle de Scudéry poi.Entrambe permeate di spirito précieux,entrambe appassionatamente coinvolte dall'esercizio della scrittura,l'una mittente ,l'altra destinataria di molte delle sue lettere,quando l'amica ometteva per un momento di lasciarsi assorbire dal ricordo struggente della figlia
adorata e lontana,sposata in Provenza al conte di Grignan.E' così che mi
si presentano alla memoria Mme de Sévigné e Mme de La Fayette.
Le lettere di Mme de Sévigné sono un modello di stile e,soprattutto una miniera preziosa di informazioni sulla vita aristocratica del tempo nazionale e,talora,internazionale;ma anche una fonte ricchissima per conoscere in profondità gli ambienti delle Précieuses e dei Précieux,che con Mlle de Angenne,figlia di Mme de Rambouillet,con la sua Guirlande,ma soprattuto poi con Mlle de Scudéry con la sua Carte de Tendre e Mme de La Fayette,con l'ineffabile Princesse de Clèves, abbiamo cominciato a capire.
Il
linguaggio delle preziose non è, come
l’hanno descritto i detrattori, affettato e
artificioso ma, al contrario, è il risultato di un'accurata ricerca di “purezza nello stile, guerra
alla pedanteria e al provincialismo, eliminazione
delle parole volgari”. Chi le critica le
accusa di pretendere che vengano pubblicate opere che non solo contengano tutto
lo scibile umano, ma che, in più, abbiano “lo stile
puro ed elevato, il pensiero sottile e
popolare, lo svolgimento fluido e intramezzato
di piacevoli digressioni”. Che non è poco,
certamente. Ma è proprio quest'accusa a farci
capire che il loro proposito era
rendere la cultura più accessibile,metterla in discussione,
svecchiarla rendendola più viva. Un programma che non poteva lasciare indifferenti i più ,pigramente abbandonati ai riti della tradizione e dei privilegi.
(continua)
Ed eccoci allora a Mme de Sévigné e alla sua storia patetica
che la portò a scrivere tutta la vita lettere alla figlia diletta, confinata per matrimonio nella remota contea di Grignan,con le quali la informa sulla vita di Corte ,quella brillante ,ma anche quella diplomatica,politica e militare,dei salons e di quella sua quotidiana e del suo anturage di amici e parenti. Cronache minuziose di grande interesse anche per noi ancora oggi.qui di seguito qualche esempi per mostrare la vivacità e la piacevolezza della scrittura ,ma anche la grande varietà dei suoi interessi.
A’ Mme
de La Fayette
A’ Paris,le mardi 24e[juillet 1657]
Sapete bene,mia bella, che non ci si bagna tutti
i giorni;di modo che per i tre giorni che non ho potuto mettermi nel fiume,sono
stata a Livry,da dove sono tornata ieri,con l’idea di tornarci quando avrò
concluso i miei bagni,e che il nostro abate avrà sbrigato qualche piccolo
affare che ha ancora qui.
La vigilia della mia partenza per Livry,andai a vedere
Mademoiselle,che mi fece le più grandi carezze del mondo;io le feci i
vostri complimenti,e lei li ricevette molto bene,almeno non mi parve che
avesse niente sul cuore. Ero andata con M.lle de Rambouillet,M.me de Valençay e
M.me de Lavardin.Attualmente se ne va alla corte,e quest’inverno sarà
così lieta che farà buon viso a tutti.
Non so punte notizie da farvi sapere
oggi,perché son tre giorni che non ho visto la Gazette. Saprete tuttavia
che Mme de N*** è morta,e che Trévigny,il suo amante,ha pensato di
morirne di dolore;per me avrei voluto che ne fosse morto per l’onore
delle dame. Sono sempre cuperosata,povera piccina mia, e sempre faccio
delle cure;ma come sono nelle mani di Bourdelot,che mi purga con dei meloni e
del ghiaccio,e che tutti vengono a dirmi che questo mi
ucciderà,questo pensiero mi mette in una tale incertezza,che ancorché mi trovi
bene con quel che mi ordina,non lo eseguo che tremando.
Addio,mia cara:sapete bene che non vi si può amare più
teneramente di quel che io faccio.
(continua)
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