Cara Maria,
mi dispiace che le tue vacanze si siano trasformate in una
vera corvée,ma tant’è,la famiglia è sempre la famiglia …
Credo anche che la stanchezza ti abbia un po’ appannato la
tua familiare lucidità:mi pare evidente che la Carte de Tendre è ben
sostituita dai bulletins ; bisogna solo decidere se reinventarli secondo
il punto di vista del vero autore o se utilizzarli ,usando il nostro
punto di vista. E inoltre sul filo conduttore:impossibile trovarlo
nell’universo dei sentimenti se quello scelto è universalmente conosciuto come
il secolo della ragione (“Lumières”) e dove tutta
la letteratura è in funzione del cambiamento:della società,dello
stato,dei valori,tipici della classe che va affermandosi e che si sostituirà
anche al vertice a quella che è ancora in sella. Quanto a Rousseau,modera gli
entusiasmi e verifica piuttosto la contraddizione insopportabile tra la libertà
totale concessa ad Emile e il controllo onnipresente imposto alla povera Sophie,anche
questo in perfetta logica con il ruolo soffocato che la borghesia imporra alle
donne. Ricontrolla questa affermazione anche sulla ipocrisia delle donne del Paysan
Parvenu,nonché sulla libertina perfida delle Liaisons dangereuses. A
me piacce molto invece l’apertura cosmopolita e la curiosità senza pregiudizio
verso le culture “altre”. Quanto poi all’opportunità,mi sembra che mai come
oggi si parla a torto o a ragione di cambiamento. Dunque parlarne un po’ in
modo meno dissennato,non sarebbe poi tanto male. Rileggi tutto con calma.
E poi ne riparliamo …
Un abbraccio e non strafare col cenone,
Buon anno!
Mariel
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