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lunedì 30 dicembre 2013

Diario di bordo.(90)

Cara Maria,
mi dispiace che le tue vacanze si siano trasformate in una vera corvée,ma tant’è,la famiglia è sempre la famiglia …
Credo anche che la stanchezza ti abbia un po’ appannato la tua familiare lucidità:mi pare evidente che la Carte de Tendre è ben sostituita dai bulletins ; bisogna solo decidere se reinventarli secondo il punto di vista  del vero autore o se utilizzarli ,usando il nostro punto di vista. E inoltre sul filo conduttore:impossibile trovarlo nell’universo dei sentimenti se quello scelto è universalmente conosciuto come il secolo della ragione (“Lumières”) e dove tutta la letteratura è in funzione del cambiamento:della società,dello stato,dei valori,tipici della classe che va affermandosi e che si sostituirà anche al vertice a quella che è ancora in sella. Quanto a Rousseau,modera gli entusiasmi e verifica piuttosto la contraddizione insopportabile tra la libertà totale concessa ad Emile e il controllo onnipresente imposto alla povera Sophie,anche questo in perfetta logica con il ruolo soffocato che la borghesia imporra alle donne. Ricontrolla questa affermazione anche sulla ipocrisia delle donne del Paysan Parvenu,nonché sulla libertina perfida delle Liaisons dangereuses. A me piacce molto invece l’apertura cosmopolita e la curiosità senza pregiudizio verso le culture “altre”. Quanto poi all’opportunità,mi sembra che mai come oggi si parla a torto o a ragione di cambiamento. Dunque parlarne un po’ in modo meno dissennato,non sarebbe poi tanto male. Rileggi tutto con calma.
E poi ne riparliamo …
Un abbraccio e non strafare col cenone,
Buon anno!
Mariel

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