Carissima,
La tua proposta è certo sorprendente,soprattutto per me. Il
primo grosso problema è che io non so assolutamente niente di questo
personaggio e di quell’ambiente. Non saprei dove andare a cercare i materiali.
Certo,potrebbe essere interessante usarlo come struttura
portante ,come la Carte de Tendre,inventando i bollettini a nostro uso e
consumo e intramezzare le musiche e gli stralci autentici dei grandi dell’epoca
sul laboratorio del nascente stato liberal – borghese . In
questi tempi sfasciati in cui lo stato nessuno sembra più sapere che cos’è,potrebbe
essere un tema che coinvolge una discussione vivace con parecchi spunti di
attualizzazione. Il rischio è che la parte del testo che guida gli inserti
,scritta da noi e inventata di sana pianta possa apparire un
pettegoliere,di essere troppo superficiale e frivola o per evitare questo
rischioal contrario,,troppo noiosa … Io,quello che so assicurarti è la colonna di destra
della pagina: la serie di frammenti tradotti delle opere dei giganti dell’epoca
che si occuparono del problema e che fondarono quella struttura che noi oggi
sembriamo non riconoscere: Montesquieu ,Voltaire,Rousseau e,di lato,qualche
variante con i drammaturghi come Beaumarchais e Marivaux,o qualche lettera di
Cholderos de Laclos da Les liaisons dangereuses.
Ho molti dubbi,vedi un po’ tu …
Fammi sapere. A presto.
Un abbraccio
Mariel
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