Cara Marion,
eccoti il pezzetto de “La Scuola delle Mogli” tanto
atteso.Non è in rima neanche questo,ma è almeno abbastanza ritmato e scorrevole
,con anche una patina di antico nel linguaggio.
Mi sembra un ottimo pezzo,sia per mostrare la condizione
delle donne dell’epoca ,sia per la
posizione progressista di Molière che si schiera in loro difesa,denunciando l’assurdo con
sarcasmo.
LA
SCUOLA DELLE MOGLI. Atto I,scena I,versi 123/165- trad. Sandro Bajini,Garzanti 1994.
Arnolphe-Ciascuno ha il suo
sistema.
Con
le donne e col resto io faccioa modo mio.
Sono
ricco abbastanza ,io credo,per potere
Scegliere una
metà che mi deva ogni cosa,
E
da cui la completa e piena dipendenza
Non
venga a ricordarmi nascita e patrimonio.
Quattr’anni
aveva,e il viso di lei dolce e compunto
In
mezzo all’altre bimbe mi suscitò l’amore,
Sua
madre si trovava in gravi
ristrettezze
E
di chiederla in moglie mi venne la pensata,
La
buona contadina ,di fronte alla richiesta,
Accettò
di buon grado di levarsi un tal peso.
In
un convento lungi da mondano commercio,
Io
la feci educare secondo i miei principi.
Vale
a dire ordinando d’usar qualsiasi mezzo
Per
farla diventare idiota il più possibile.
la
Dio mercé,il successo ha coronato l’attesa:
L’ho
vista ora,cresciuta,a tal punto innocente
Che
ho ringraziato il cielo d’avermi accontentato
Col
darmi una mogliera,fatta a misura mia.
L’ho
dunque ritirata ; ma poiché la mia casa
E’
aperta tutto il giorno a ogni sorta di gente,
L’ho
collocata altrove,come vuole prudenza,
in
un quartiere dove non ricevo nessuno.
e
per non rovinare la sua indole buona,
Le
ho messo accanto gente semplice come lei.
Mi
chiederete adesso:perché questo racconto?
E
il risultato è questo:come fedele amico,
Io
vi invito stasera a cenare con le,
voglio
che voi possiate un poco esaminarla
e
dirmi se davvero io son da condannare.
Chrysalde – Acconsento.
Arnolphe – potete,nella
conversazione,
Giudicare
la donna e l’innocenza sua .
Chrysalde – sopra
quest’argomento quel che m’avete detto
Non
può...
Arnolphe – La verità va più in
là del racconto.
Nei
candidi suoi modi ogni giorno l’ammiro.
E
talvolta ne dice che tanto mi fan ridere.
L’altro
giorno(chi lo potrebbe credere?)
Era
tanto in pena che venne a chiedermi
con
un’innocenza a nessun’altra pari,
Se
dalle orecchie vengono i pueri.
Chrysalde – Signor Arnolphe,me ne rallegro
tanto
Da
Mme Sévigné a Ménage.
23 juin [1668]
Il vostro ricordo mi ha dato
una gioia sensibile
e
mi ha risvegliato tutto il piacere della
nostra
antica
amicizia. I vostri versi mi hanno fatto
ricordare la mia gioventù,ed io vorrei
tanto
sapere perché il ricordo della
perdita
di un bene tanto irreparabile
non
dia nessuna tristezza .Invece del
piacere che ho provato, mi
sembra
che
si dovrebbe piangere :ma,senza
esaminare
da dove possa venire questo sentimento,
voglio attaccarmi a quello che mi
dà
la riconoscenza che ho del
vostro presente .Non potete dubitare
che
mi sia gradito,poiché il mio
amor proprio vi trova così bene la sua
convenienza,e
che io vi sono celebrata dal
più
bello spirito del mio tempo .Occorrerebbe,
per
l’onore dei vostri versi,che io avessi
meglio
meritato tutto quello che voi mi
fate.
Tale quale sono stata, e tale quale
sono,non
dimenticherò mai la vostra vera
e
solida amicizia,ed io sarò tutta la mia vita
la
più riconoscente come la più
antica
delle vostre umilissime serve.
Li ho già inseriti nel’ultima griglia,ma solo provvisoriamente;a te l’onore delle eliminazioni!
De Madame de Sévigné à Ménage.
23
juin(1668)
Votre souvenir m’a donné une joie sensible, Il vostro ricordo mi ha
dato una gioia sensibile1.et m’a réveillé tout l’agrément de notre e mi ha risvegliato tutto il piacere della nostra 2.
ancienne amitié. Vos vers m’ont fait
antica amicizia. I vostri versi mi hanno fatto 3.
souvenir de ma jeunesse, et je voudrais
ricordare la mia gioventù,ed io vorrei 4.
bien savoir pourquoi le souvenir de la
tanto sapere perchè il ricordo della 5.
perte d’un bien aussi irréparable ne
perdita di un bene tanto irreparabile 6.
donne point de tristesse. Au lieu du
non dia nessuna tristezza.Invece del 7.
plaisir que j’ai senti, il me semble
piacere che ho provato, mi sembra 8.
qu’on devrait pleurer : mais, sans
che si dovrebbe piangere :ma,senza 9.
examiner d’où peut venir ce sentiment
esaminare da dove possa venire questo sentimento,10.
je veux m’ attacher à celui que me
voglio attaccarmi a colui che mi 11.
donne la reconnaissance que j’ai de
dà la riconoscenza che ho del 12.
votre présent. Vous ne pouvez douter
vostro presente .Non potete dubitare 13.
qu’il ne me soit agréable, puisque mon
che mi sia gradito,poiché il mio 14.
amour-propre y trouve si bien son
amor proprio vi trova così bene la sua 15.
compte, et que j’y suis célébrée par le
convenienza,e che io vi sono celebrata dal 16.
plus bel esprit de mon temps. Il faudrait,
più bello spirito del mio tempo .Occorrerebbe, 17.
pour l’honneur de vos vers, que j’eusse
per l’onore dei vostri versi,che io avessi 18.
mieux mérité tout celui que vous me
meglio meritato tutto quello che voi mi 19.
faites. Telle que j’ai été, et telle que je
fate. Tale quale sono stata, e tale quale 20.
suis, je n’oublierai jamais votre véritable
sono,non dimenticherò mai la vostra vera 21.
et solide amitié, et je serai toute ma vie
e solida amicizia,ed io sarò tutta la mia vita 22.
la plus reconnaissante comme la plus
la più riconoscente come la più 23.
ancienne de vos très-humbles servantes.
antica delle vostre umilissime serve. 24.
La marquise de Sévigné.
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