Carissima,
La parte della Carte de Tendre l’ho rivista tutta e mi
sembra che ora l’italiano sia accettabile.Lo schema(che è una delle cose che
non so controllare bene)si è un po’ pasticciato ,ma si metterà a posto alla
fine.ho provato a spostare un po’ i frammenti ,ma c’è ancora molto da fare
:quando avrò trovato altre lettere e il pezzetto in versi di Molière sulla
sottomissione te li mando. Domani mi rimetto a cercare .L’apertura col salotto
delle Précieuses non mi sembra tanto male. Il suicidio del cuoco mi
sembra potrebbe andare su indifferenza e disuguaglianza oppure su orgoglio.
Nel blog gabysouk troverai le immagini sia della
Voisin(post 28),sia di Vatel(36),sia della Brinvilliers(36),non servono a
niente,ma,così,tanto per puro divertimento .
notte,
Mariel
Una geografia della tenerezza.
Mlle
de Scudéry,l’illustre Sapho, descrive una “carte” che simboleggia il percorso
possibile dell’amore fra due esseri. Già dal rinnovamento del linguaggio
dell’amore si assiste al tentativo di modificare il ruolo e la condizione
femminile ,chiedendo rispetto e minore subordinazione all'uomo
Affinché voi comprendiate meglio il
disegno di Clelia ,vedrete che ha immaginato che si può provare tenerezza per
tre cause diverse: per una grande stima,per riconoscenza o per inclinazione:ed
è ciò che l’ha obbligata a stabilire queste tre città di Tendre ,su tre
fiumi che portano questi tre nomi e di fare anche queste tre strade
differenti per andarci. E come si dice Cuma sul mar Ionio e Cuma sul
Tirreno,così si dice Tendre sur Inclination, Tendre sur Estime, Tendre
sur Reconnaisance.
Sol
maggiore - Dolcemente gioioso
|
|
Tuttavia come ha presunto che la
tenerezza che nasce su Inclinazione non ha bisogno di nient’altro per essere
quella che è ,Clelia,come potete vedere non ha posto nessun villaggio lungo i
bordi di questo fiume,che va così veloce che non ci sono soste da fare
per andare da Nuova Amicizia a Tendre.
|
Gorgibus – Che diavolo di gergo sento qui?
Ecco del vero stile alto.
Cathos – In effetti,zio mio,mia cugina dice
il vero a quel proposito. Il modo di ricevere bene persone che sono del tutto
sconvenienti in tema galanteria? Ci scommetto che non hanno mai visto
la Carte de Tendre e che Biglietto-Dolce,Delicate Premure , Biglietti Galanti
e Graziosi Versi,sono terre sconosciute per costoro. Non vedete che l’intera
loro persona testimonia tutto questo ,che non hanno per nulla quei modi
che forniscono subito una buona opinione delle persone? Venire in visita
amorosa senza alcun ornamento,un cappello senza piume di struzzo,senza una
parrucca pettinata,un abito che sopporta una povertà di nastri...
Mio Dio,che spasimanti sono questi?
Quale frugalità d’aggiustamenti e quale asciuttezza di
conversazione!
Non può durare,non la si regge.
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clavicembalo sotto il testo
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Ma per arrivare a Tendre con la stima,non è lo stesso: poiché Clelia
ha messo ingegnosamente altrettanti villaggi quante sono le
piccole e grandi cose che possono contribuire a far nascere ,per stima,
questa tenerezza di cui intende parlare.
|
Del resto,figlia mia,abbiamo vinto
il nostro piccolo processo di Ventadour; ne abbiamo fatto marionette alla
grande,Perchè l’abbiamo sollecitato. Le principesse di Tingry,erano
all’ingresso dei giudici ed io pure e siamo state a ringraziare.
Peccato che Molière sia morto:farebbe
un’ottima farsa di quel che succede all’Hôtel de Bellièvre.Hanno rifiutato
quattrocentomila franchi per quella casa affascinante ,che venti
mercanti volevano comprare ,perchè dà su quattro strade e se ne
sarebbero fatte venti case;ma non hanno mai voluto venderla,perché è la casa
paterna e le scarpe del vecchio
cancelliere ne hanno sfiorato il pavimento e sono abituati alla parrocchia di
Saint Germain l’Auxerrois e su questa vecchia farneticazione sono alloggiati
per venti mila livres(unità monetaria francese fino alla Rivoluzione) di
rendita. Che ne dite di questo modo di pensare?
A Mme de Grignan et à Pauline de Grignan p.585,III
Aux Rochers,
dimanche 6e novembre
[1689]
«Il signor Nicole
è divino. Veramente, dev'essere che egli si aiuta con la grazia sufficiente,
che non è sufficiente, ma per me è sufficiente perché essa è la grazia efficace
detta con altre parole».
|
Sib
maggiore - Magnifico e gioioso (trio con flauti)
Non gettate così lontano i libri
di La Fontaine. Ci sono favole che vi rapiranno e dei racconti
che vi affascineranno: la fine delle Oche di fratello Filippo,I Remois
e Il Cagnolino;tutto ciò è molto carino,solo quello che non è di questo
stile è piatto. Vorrei scrivere una favola che gli facesse intendere
quanto è miserabile forzare il suo talento a uscire dal suo genere ,e
quanto la follia di voler cantare su tutti i toni crea cattiva musica. Non
deve allontanarsi dalla grande capacità che ha di raccontare.
|
|
clavicembalo sotto il
testo
La Donna e il Segreto
È difficile a chi porta le gonne il custodire un gran segreto in petto; quantunque sotto un simile rispetto, ci sian uomini peggio delle donne. Un marito per mettere alla prova la sua donna, una notte a dire uscì: - Nel ventre par che tutto mi si muova, provo un dolor che non provai fin qui. Ho fatto un ovo. - Un ovo, o Dio bambino! - Ecco, vedilo qui tiepido ancora, guardati ben dal dirlo. Ogni vicino mi chiamerebbe gallinetta allora -. La donna, nuova al caso, con spavento, per tutti i santi di tacer giurò. Ma non durò poi molto il giuramento, ché appena in Oriente il sol spuntò, scesa dal letto va da una comare e: - Amica, - dice, - amica, un caso novo, ma zitta, non mi fate bastonare, sapete? mio marito ha fatto un ovo. - Un ovo? - Signorsì, tre volte tanto i soliti, ma zitto in carità. - Gesummaria! - Tacete. - Dal mio canto non fiato, ve lo giuro, andate là -. Quando partì la femmina dell'ovo, l'amica che a cantar nel ventre sente il gran segreto, al solito ritrovo cammina a sparpagliarlo fra la gente. Ma in vece d'uno, nel contar la storia, disse che l'uomo n'avea fatti tre, e un'altra ancor più corta di memoria, in gran segreto quattro gliene dié. Il segreto era quello del magnano, tutti parlavan dell'avvenimento, e l'ovo crebbe sì di mano in mano, che in capo al dì n'aveva fatti cento. |
|
In effetti voi vedete che da
Nuova Amicizia si passa a un luogo che si chiama Grande Spirito, perché solo da un grande spirito può nascere la
stima;(nel senso che l'elevazione dello spirito suscita
la stima)
Sol maggiore - Dolcemente gioioso (con flauti)
Poi vedete quei piacevoli villaggi
di Versi Graziosi,di Biglietto Galante e di
Biglietto Dolce(lettera d'amore),che
sono le operazioni più abituali del grande spirito agli inizi di
un’amicizia.
|
A Mme de Grignan et à Pauline de Grignan p.585,III
Aux Rochers,
dimanche 6e novembre
[1689]
«Il signor Nicole
è divino. Veramente, dev'essere che egli si aiuta con la grazia sufficiente,
che non è sufficiente, ma per me è sufficiente perché essa è la grazia efficace
detta con altre parole».
Ecco le Maximes di M. de la Rochefoucault
riviste,corrette e aumentate:è da parte sua che ve le invio.
Ce ne sono di divine;e per mia onta ce ne sono che io non capisco. Dio sa
come voi le intenderete.
C’è un diverbio tra l’arcivescovo di Paris e l’arcivescovo di Reims:è per una
cerimonia. Paris vuole che Reims chieda il permesso di officiare,Reims giura
che non ne farà nulla. Si dice che questi due uomini non si accorderanno
mai benché non siano che a trenta leghe l’uno dall’altro. Staranno
dunque sempre male. Questa cerimonia è una canonizzazione di un
Borgia,gesuita,tutta la musica dell’Opera vi imperversa. Ci sono luminarie
fino a via Saint Antoine;ci si ammazza. Il vecchio Mérinville è morto senza
andarci.
Non vi ingannate,cara figlia mia,nell’opinione che avete delle mie
lettere?L’altro giorno un furfante,vedendo la mia lettera infinita,mi chiese
se pensavo che si potesse leggere tutta quella roba: io ne tremai,senza
pensare tuttavia a correggermi;e,attenendomi a ciò che mi dite,non vi
risparmierò nessuna bagattella,grande o piccola,che vi possa divertire . Per
me sono la mia vita e il mio unico piacere i rapporti che ho con voi;
ogni cosa viene molto dopo.
Permettez-moi,belle
Julie,
de mêler mes
vives couleurs
à celles de
ces rares fleurs (les tulipes flamboyantes)
dont votre
tête est embellie :
Je porte le
nom glorieux
Qu’on doit
donner à vos beaux yeux.
|
cembalo sotto il testo
Franche
d’ambition je me cache sous l’herbe,
modeste en
ma couleur ,modeste en mon séjour;
Mais si sur
votre front je me puis voir un jour,
la plus
humble des fleurs sera la plus superbe.
più flauti
|
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Poi,proseguendo per questa
via ,vedete Sincerità ,Gran Cuore,
Probità,Generosità,Rispetto,Precisione
e bontà, tutto di fronte a Tendre ,Per far
capire che non c’è vera stima senza bontà e che non si può arrivare a Tendre da quel lato
senza avere quella preziosa qualità.
|
A Mme de Grignan
A Paris, ce
vendredi 12e Février [1672]
[...]Ho avuto
una grande conversazione con M Le
Camus; vi ama e vi onora;è istruito a perfezione.
Il vescovo non ha che da frequentarlo .Entra così
perfettamente nei nostri sentimenti ,che mi dà consigli;
ed io saprò attraverso lui i suoi modi;è irritato dai
comportamenti disonesti;e siccome ne ha di molto contrari,non fa fatica a
entrare nei nostri interessi ,dove la rettitudine e la sincerità
sono di casa. Quello
a cui
non bisogna affatto rinunciare ,qualunque cosa accada:questa moda torna
sempre. Non si imbroglia abbastanza a
lungo il mondo e i furbi sono alla fine scoperti;ne sono persuasa.[...]
|
“Eccoci a questo tratto così nuovo
e così singolare,che è la confessione che Mme de Clèves fa a suo marito
dell’amore che lei porta al duca di Nemours.Che si ragioni finché si
voglia su questo,io trovo il tratto ammirevole e molto ben preparato. E’ la
più virtuosa donna del mondo che crede di aver ragione di diffidare di
se stessa ,perchè sente il suo cuore prevenuto suo malgrado in favore di un
altro diverso da suo marito. Si accusa come di un crimine di questa sua
inclinazione del tutto involontaria e per quanto innocente sia;cerca aiuto
per vincerla. Dubita di avere la forza di venirne a capo se si fidasse solo
di sé. E per imporsi ancora una condotta più austera di quella
che la sua propria personale virtù le imporrebbe,fa a suo marito la
confidenza di ciò che sente per un altro. Su questo io non vedo altro che
bello ed eroico.”
----------------------------
Ebbene,signore,gli rispose
gettandosi alle sue ginocchia, vi farò una confessione che mai è stata
fatta a un marito; ma l’innocenza della mia condotta e delle mie intenzioni
me ne dà la forza. Vi chiedo mille volte perdono se nutro sentimenti per
un altro uomo, ma non vi affliggerò mai con le mie azioni. Pensate che per
fare quel ch’io faccio,occorre avere più amicizia e più stima per un marito
di quanto se ne abbia mai avuta; guidatemi, abbiate pietà di me,e amatemi
ancora,se potete .M. de Clèves pensò di morire di dolore ,e abbracciandola e
sollevandola disse:-abbiate pietà di me voi stessa,signora, Voi mi
sembrate più degna di stima e d’ammirazione che tutto quel che c’è mai stato
di donne al mondo;ma anche io mi trovo il più infelice uomo che sia mai
esistito. Ho tutt’insieme la gelosia di un marito e quella d’un amante; la
fiducia e la sincerità che voi avete per me hanno un prezzo infinito:mi
stimate abbastanza per credere che non abuserò di questa confessione:
Avete ragione,signora,non ne abuserò e non vi amerò meno per questo. Mi
rendete infelice per il più grande segno di fedeltà che mai una donna abbia
dato a suo marito.
“La confessione di Mme de
Clèves a suo marito è stravagante,e non si può dire che in una storia vera;ma
quando se ne fa una a piacere ,è ridicolo dare alla propria eroina un
sentimento così straordinario.L’autore,facendolo,ha pensato di più a
non somigliare agli altri romanzi che a seguire il bon
senso.
Una donna dice raramente a suo
marito che qualcuno è innamorato di lei,ma mai che lei abbia dell’amore
per un altro,diverso da lui. E tanto meno gettandosi alle sue ginocchia,come
fa la principessa .Può far credere a suo marito di non aver mantenuto
nessun limite nell’oltraggio che lei ha fatto a lui.”
cembalo sotto il testo:
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Dopo ciò,bisogna,per favore
,tornare a Nuova Amicizia ,per vedere da quale via si va da lì a Tendre con Riconoscenza.
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Re
minore - Grave e devoto (flauti)
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Vedete dunque ,vi prego,come
bisogna andare prima da Nuova Amicizia a Compiacenza
dopo a quel piccolo villaggio
chiamato Sottomissione,(La scuola delle mogli)e che confina con un altro
molto piacevole che si chiama Delicate Attenzioni.
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La
minore - Tenero e lamentevole cembalo sotto il testo, poi si aggiungono i
flauti
Lettre à Mme de Grignan
A Paris, mercredi 10e juillet [1675]
Sono, ve lo assicuro ,alla
disperazione per l’inquietudine che vi ha procurato la mia salute. Ahimè,mia
bella,non pensate ad altro e il vostro ragionamento è fatto apposta per
procurarvi angoscia. Dite che vi si fa mistero del mio salasso;ma,in fede mia
,non sono affatto malata,non ho avuto affatto le caldane .Decisi il mio
salasso bruscamente,secondo la necessità dei miei affari,piuttosto che su
quella della mia salute;mi sentivo un po’ oppressa:giudicai che mi
occorresse un salasso prima di partire,al fine di mettere questo salasso come
provvista nei miei bagagli. Non vi feci sapere niente perchè ciò avrebbe
avuto l’aria di fare la scena di chi è impedita,e questa discrezione vi è
costata mille pene .Ne sono disperata,figlia mia;ma credetemi,non vi
ingannerò mai,e seguendo le nostre massime di non risparmiarci
affatto,vi farò sapere sempre sinceramente come sto;fidatevi di me. Per
esempio ,si vuole ancora che io mi purghi. ebbene,lo farò come ne avrò
il tempo ;non ne siate punto spaventata. Un po’ d’oppressione mi aveva fatto
auspicare piuttosto il salasso;sto molto bene,sbarazzatevi di questa
inquietudine.
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'Vedete,io dico,che da lì si deve
passare per Assiduità,per far capire che non basta aver per qualche
giorno tutte quelle delicate premure obbliganti,che producono tanta
riconoscenza, se non le si ha in modo costante.
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Lettre à M . de Coulanges
A Paris ce lundi 15e décembre 1670.
Vado a farvi conoscere la cosa più sorprendente,la più
meravigliosa,la più miracolosa,la più trionfante,la più stordente,la più
inaudita,la più singolare,la più straordinaria,la più imprevista,la più
grande,la più piccola,la più rara,la più comune,la più sfarzosa,la più
segreta fino ad oggi,la più brillante,la più degna d’invidia:infine una cosa
di cui non si trova che un esempio nei secoli passati,e ancora quest’esempio
non è giusto,una cosa che non la si può credere a Paris(come la si potrebbe
credere a Lyon?);una cosa che fa gridare misericordia a tutti;una cosa che
colma di gioia Mme de Rohan e Mme de
Hauterive;una cosa che infine si farà domenica,dove coloro che la vedranno
crederanno di avere le visioni;una cosa che si farà domenica,e che non sarà
fatta,forse,lunedì. Non posso risolvermi a dirla;indovinatele: ve lo do in
tre. gettate la vostra lingua ai cani? Eh bene! Bisogna dunque dirvela:M. de
Lauzun sposa domenica al Louvre,indovinate chi?velo do in quattro,velo do in
dieci;ve lo do in cento. M.mede Coulanges dice:ecco che è
ben difficile da indovinare;è M.mede la Vallière.-Niente
affatto,Madame. E’ dunque M.llede Retz? Proprio per niente,siete
molto provinciale. Veramente siamo ben stupide ,voi dite, è M.lleColbert.-
Ancor meno.E’ certamente M.lle de Créquy? Non ci siete . Occorre
dunque alla fine dirvelo:sposa ,domenica al Louvre,col permesso del
re,Mademoiselle,Mademoiselle de ...Mademoiselle,indovinate il nome:sposa
Mademoiselle,in fede!in fede mia! La mia fede giurata!Mademoiselle,la grande
Mademoiselle;Mademoiselle,figlia di Monsieur;Mademoiselle,nipote di Henri
IV;Mademoiselle d’Eu,Mademoiselle de Dombes,mademoiselle de
Montpensier,Mademoiselle d’Orléans,Mademoiselle,cugina germana del
Re;Mademoiselle destinata al trono;Mademoiselle ,il solo partito di Francia
che fosse degno di Monsieur. Ecco un bel soggetto per discorrere. Se
gridate,se siete fuori di voi,se vi dite che abbiamo mentito,che questo è
falso,che ci si burla di voi,che ecco una bella presa in giro,che tutto
questo è uno scherzo di cattivo gusto ,se infine ci lanciate ingiurie:noi
troveremo che avete ragione;ce la siamo presa quanto voi.
Addio,le lettere che saranno recapitate per via
ordinaria vi faran vedere se diciamo il vero o no.
La
maggiore - Gioioso e rustico (flauti)
|
|
Dopo vedete che si deve passare a
un altro villaggio che si chiama Diligenza e
non fare come certe persone tranquille che non si affrettano
neanche un po’ per quanto le si preghi e che sono talvolta incapaci
d’avere quella sollecitudine che talvolta produce così tanto la
gratitudine .
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|
Sol
maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
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Dopodiché vedete che bisogna
passare a Grandi Servizi ,e
che,per sottolineare che ci sono poche persone capaci di
renderne, questo villaggio è più piccolo degli altri
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In seguito bisogna passare
a Sensibilità,per far capire
che bisogna percepire fino ai più piccoli dolori di quelli
che si amano.
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Mi minore -
Effeminato,
amorevole e lamentevole
|
|
Dopo,bisogna,per arrivare a Tendre,passare
per Tendresse,perché l’amicizia(amore)attira l’amicizia
--------------------------
|
Sol
maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
|
Bisogna poi andare a Obbedienza ,non essendoci quasi niente che
impegni di più il cuore di coloro a cui si obbedisce se non la cieca
obbedienza.
|
La scuola delle mogli
|
La
minore - Tenero e lamentevole (flauti)
|
|
e per arrivare infine là dove si
vuole andare ,bisogna passare da costante
amicizia,che è certamente il cammino più sicuro per arrivare a
Tendre con Riconoscenza.
|
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Ma,Signora,siccome non ci sono
sentieri dove non ci si possa smarrire,Clelia ha fatto,come lo potete
vedere,in modo che quelli che sono a Nuova Amicizia,se prendano un po’ più a
destra,o un po’ più a sinistra, si smarriscano pure;perché se
partendo dal Grande Spirito,si andava a Negligenza,che
voi vedete proprio di fronte su questa carta; in seguito continuando
questo smarrimento,si andasse a Disuguaglianza
|
A Mme de Grignan, à Paris ,ce dimanche ,26e avril,1671. E’ domenica 26 aprile ;questa lettera non partirà che mercoledì ;ma questa non è una lettera, ma il racconto che Moreuil mi ha appena fatto,per voi,di quel che è accaduto a Chantilly relativo a Vatel. Vi ho scritto venerdì che si era pugnalato:ecco l’affare in dettaglio. Il Re arrivò giovedì sera ;la caccia,le lanterne,il chiar di luna,la passeggiata,la merenda in un posto tappezzato di giunchiglie,tutto andò a meraviglia. Cenammo. Ci furono alcuni tavoli dove mancò l’arrosto a causa di diversi coperti imprevisti. Questo turbò molto Vatel; pronunciò molte volte:”Ho perso l’onore;ecco un affronto che non sopporterò". Disse a Gourville:” Mi gira la testa. Sono dodici notti che non ho dormito;aiutatemi a dare ordini.” Gourville lo confortò come poté . Quell’arrosto che era mancato,non alla tavola del Re ,ma ai venticinquesimi,gli tornava sempre in mente. Monsieur il Principe andò fino in camera sua ,e gli disse:”Vatel,va tutto bene;niente era bello come la cena del Re.”E lui disse:”Monseigneur la vostra bontà mi dà il colpo di grazia;so che l’arrosto è mancato a due tavoli . – Niente affatto,disse il Principe,non preoccupatevi,va tutto bene.” Viene la notte:i fuochi d’artificio non riescono,sono coperti da una nuvola;erano costati sedicimila franchi. Alle quattro del mattino ,Vatel se ne va in giro dovunque,trova tutto addormentato;incontra un piccolo facchino che gli portava solo due carichi di pesce fresco. Gli chiede:”Tutto qui?”. Gli risponde:”Sì,Signore.” Non sapeva che Vatel si era rivolto a tutti i porti. Aspetta un poco;gli altri facchini non arrivano. La sua testa si scalda,crede che non avrà altro pesce fresco ;trova Gourville ,e gli dice:”Signore,non sopravvivrò a quest’affronto;ho onore e reputazione da perdere.” Gourville si burlò di lui. Vatel sale in camera sua ,mette la sua spada contro la porta e se la passa attraverso il cuore.,ma non succede che al terzo colpo,perchè ne aveva sferrati due che non erano stati mortali;cade morto. Il pesce fresco tuttavia arriva da ogni parte; cercano Vatel per distribuirlo, vanno in camera sua; urtano contro la porta ,la sfondano;lo trovano annegato nel suo sangue,si corre da Monsieur il Principe,che è alla disperazione . Monsieur il Duca pianse,era su Vatel che ruotava tutto il suo viaggio in Borgogna. Monsieur il Principe lo disse al Re con grande tristezza. Si è detto che era successo a furia di avere dell’onore a modo suo;lo si è lodato molto,si è lodato e biasimato il suo coraggio. Il Re disse che da cinque anni rinviava la venuta a Chantilly,perché comprendeva l’eccesso di quell’imbarazzo. Ha detto a Monsieur il Principe che non doveva avere che due tavoli e che non doveva incaricarsi del resto. Ha giurato che non avrebbe tollerato più che Monsieur il Principe si logorasse così; ma era troppo tardi per il povero Vatel. Tuttavia Gourville cerca di porre riparo alla perdita di Vatel. E così è stato. Si è pranzato molto bene,si è fatto merenda,si è cenato; si è passeggiato,si è giocato,siamo stati a caccia;tutto era profumato di giunchiglie,tutto era incantato. Ieri ,che era sabato,si è fatto lo stesso;e la sera,il Re è andato a Liancourt,dove aveva ordinato un pranzo con carne dopo un giorno di magro,deve restarci oggi. Ecco cosa mi ha detto Moreuil,per farvelo sapere.[...] e non so niente del resto. M. d’Hacqueville che era in mezzo a tutto questo,vi farà senza dubbio un racconto; ma come la sua scrittura non è altrettanto leggibile della mia, scrivo io lo stesso. Ecco molti particolari,ma siccome in simili occasioni mi piacerebbero,ve li faccio sapere. |
Si on juge de
l’amour par la plupart de ses effets, il ressemble plus à la haine qu’à
l’amitié.
·
musica…….
|
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di là a Tepore
|
·
S’il ya un
amour pur et exempt du mélange de nos autres passions, c’est celui qui
est caché au fond du cœur , et que nous ignorons nous-mêmes.
|
a Leggerezza;
|
·
L’amour
aussi bien que le feu ne peut subsister sans un mouvement continuel ; et
il cesse de vivre dès qu’il cesse d’espérer ou de craindre.
|
A Mme de Grignan |
|
A Paris,ce vendredi 24 avril[1671] | |
e a Oblio; |
Ho
comprato, per farmi una veste da camera, una stoffa come quella che avete voi
per la vostra ultima sottana. È ammirevole. C'è un po' di verde, ma domina il
viola, insomma, ho dovuto soccombere. Si voleva farmela foderare di color
fuoco, ma ho trovato che sarebbe apparsa, da parte mia, un'impenitenza finale.
Il di sopra è fragilità pura, ma il disotto sarebbe stata una volontà
determinata che mi è sembrata contro tutti i buoni costumi, e allora mi son
gettata nel taffettà bianco».
A Mme de Grignan
Aux Rochers, dimanche 31e mai
Finalmente,figlia mia,eccoci in questi poveri Rochers. Quale
modo di rivedere questi viali,queste insegne,
questo studiolo,questi libri,questa camera,senza morire di
tristezza? Ci sono ricordi piacevoli;ma ce ne
sono di così vivi e
teneri,che si fa fatica a sopportarli: ne fan parte quelli che ho di voi. Non
capite affatto bene l’effetto che questo può fare in un cuore come il mio?
Se i continuate
a stare
bene,cara bambina mia,non verrò a trovarvi che l’anno venturo:la
Bretagna e la Provenza non sono compatibili. Sono una cosa strana i grandi
viaggi: se si restasse sempre nello
stato in cui si è quando si arriva,non
si uscirebbe mai dal luogo in cui si è; ma la Provvidenza fa in modo che si
dimentichi ;è la stessa che serve alle donne che hanno partorito. Dio permette
quest’oblio perché il mondo non finisca e si
facciano viaggi in Provenza. quello che vi farò mi darà la più grande gioia che
possa ricevere nella mia vita; ma che
tristi pensieri non vedere per niente
la fine al vostro soggiorno! Ammiro e lodo sempre più la vostra
saggezza. Sebbene,a dire il vero,io sia
molto toccata da questa impossibilità,spero
che a quel tempo vedremo le cose in un’altra maniera;Occorre ben
sperarlo;perché senza questa consolazione ,non ci sarebbe che da morire.
Talvolta ho qualche fantasticheria in
questi boschi,di una tale cupezza,che ne torno più mutata che dopo un accesso
di febbre.[...]
|
Invece di trovarsi a Tendre con Stima,ci si troverebbe al Lago dell’Indifferenza che vedete segnato su questa carta,e che con le sue acque tranquille rappresenta ,senza dubbio molto giustamente,la cosa di cui porta il nome in questo luogo. |
Bene: quanto me, penso che il matrimonio non deve
mai arrivare che dopo le altre avventure. Bisogna che un amante per
essere gradevole,sappia declamare i bei sentimenti,esprimere a voce o
per iscritto la dolcezza,la tenerezza e la passione e che il corteggiamento
abbia spirito.
Ma per venire di punto in bianco all’unione
coniugale,non corteggiare una donna se non facendo il contratto di
matrimonio è prendere giustamente il romanzo per la coda e ,ancora una
battuta,padre mio,non può esistere nulla di più volgare di quel procedimento;
ed io ho la nausea al solo vederlo.
|
Les vertus se
perdent dans l’intérêt comme les fleuves se perdent dans la mer.
|
|
D'altra parte ,se partendo
da Nuova Amicizia,si prendesse un po’troppo a sinistra e si andasse a Indiscrezione,a Perfidia,a Orgoglio,a Maldicenza,a Cattiveria;invece di trovarsi
a Tendre con Riconoscenza,ci si
troverebbe al mare dell’Inimicizia,dove tutti i vascelli fanno
naufragio; e che per l’agitazione delle sue onde ,conviene senza dubbio molto
giustamente a questa impetuosa passione,che Clelia vuole rappresentare.
|
A Mme de Grignan 17 luglio 1676 (frammento)
Finalmente è fatta,la Brinvilliers è nell’aria. Il
suo povero corpicino è stato gettato,dopo l’esecuzione,in un rogo molto
grande,e le ceneri al vento,così che la respireremo,e con la
comunicazione dei piccoli spiriti ci attaccherà qualche umore velenoso
di cui saremo tutti stupiti.
Fu giudicata da ieri. Stamattina,le si è
letta la sua sentenza che era di fare ammenda onorevole a
Notre-Dame e avere la testa tagliata,il corpo bruciato,le ceneri al vento. La
si è presentata all’interrogatorio sotto tortura;ha detto che non ce n’era
bisogno e che avrebbe detto tutto.
In effetti ,fino alle cinque della sera ha
raccontato la sua vita ,ancora più spaventosa di quanto si pensasse. Ha
avvelenato dieci volte di seguito suo padre,(non riusciva a venirne a capo)i
fratelli e parecchi altri .E sempre l’amore e le confidenze mischiate
dovunque. Non ha detto niente contro Pennautier. Dopo questa confessione,non
si è smesso di farle fin dal mattino l’interrogatorio ordinario e
straordinario ,ma non ha detto altro. Ha chiesto di parlare a Monsieur il Procuratore
Generale;é stata un’ora con lui. Non si sa ancora il tema di questa
conversazione. Alle sei la si è condotta,nuda,in camicia e la corda al
collo,a Notre-Dame a fare l’ammenda onorevole. Poi la si è rimessa sul
carro,dove l’ho vista gettata all’indietro sulla paglia,con una
cuffia bassa e la camicia ,un dottore al seguito,il boia dall’altro lato.
Veramente questo mi ha fatto fremere. Chi ha visto l’esecuzione dicono che è
salita sul patibolo con molto coraggio. Quanto a me ,ero sul ponte di
Notre-Dame con la con la cameriera d' Escars ;non si è mai vista tanta
gente ,né Paris tanto commossa e attenta. E chiedetemi quel che
si è visto,perché per me non ho visto che una cuffia,ma alla fine quel
giorno era consacrato a questa tragedia. Ne saprò di più domani,e ciò vi
ritornerà.
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Mi
maggiore - Litigioso e stridulo (cembalo sotto il testo)
A M.mede Grignan -
A Paris,vendredi 23efévrier 1680.
Venne in carrozza da Vincennes a
Paris;soffocò un po’ e fu imbarazzata. La si volle fr confessare,nessuna
notizia. alle cinque la si legò e,con una torcia in mano,apparve nel
patibolo,vestita di bianco ;è una sorta d’abito per il rogo. Era molto rossa
e si vedeva che respingeva il confessore e il crocifisso con violenza.La
vedemmo passare all’Hotel de Sully,Mme de Chaulnes e Mme de
Sully,la Comtesse(de Fiesque) e molte altre. a Notre-Dame,non volle mai
pronunciare l’ammenda onorevole e,alla Grève,si difese quanto poté per
uscire dal patibolo:La si tirò con la forza. La si mise sul rogo,seduta e
legata col ferro. La si coprì di paglia .Bestemmiò molto,respinse
la paglia cinque o sei volte ,ma alla fine il fuoco aumentò e la si è
persa di vista e le sue ceneri sono ora nell’aria. Ecco la morte di MmeVoisin,
celebre per i suoi crimini e la sua empietà. si crede che ci saranno grandi
conseguenze che ci sorprenderanno.Un giudice ,cui,mio figlio diceva l’altro
giorno che era una strana cosa di farla bruciare a fuoco
lento,gli disse:”Ah! monsieur,ci sono certi piccoli addolcimenti a
causa della debolezza del sesso.-Eh che! monsieur le si strangola? –No,ma gli
si gettano ceppi sulla testa; i ragazzi del boia strappano loro la testa con
uncini di ferro.” vedete bene,figlia mia,che ciò non è così terribile come si
pensa.
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Così questa ragazza saggia
che vuole far conoscere su questa carta che non aveva mai avuto
Amore,che non avrebbe mai nel cuore che tenerezza,fa sì che il fiume
dell’Inclinazione si getta in un mare che si chiama il Mare Pericoloso;
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Sib
minore - Oscuro e terribile (+ flauti)
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Questa donna dunque soffrì tutto
l’eccesso di quel martirio senza parlare.
La si conduce alla Grève .Prima
d’esser gettata,dice che voleva parlare;si presenta eroicamente: ”Messieurs,dice,assicurate M. Louvois che sono la sua serva e che gli ho
mantenuto la parola,andiamo che si concluda.”Fu spedita all’istante. Che ne
dite di questa sorta di coraggio? So ancora mille raccontini gradevoli come
questo,ma il modo di dire tutto?Mentre siamo fra questi orrori,voi siete al
ballo ,date grandi cene,il mio nipotino è a teatro e danza a
meraviglia;in verità,è quel che si chiama il carnevale.
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Le soleil ni
la mort ne se peuvent regarder fixement.
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perchè è abbastanza pericoloso per
una donna ,andare un po’ al di là delle ultime
frontiere dell’Amicizia;
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Mib
maggiore - Duro e crudele (flauti)
"Insomma vuoi scendere,
sì o no?", urlava Barbablu. "Un'altro momentino" rispondeva la
moglie: e tornava a gridare: "Anna, Anna, sorella mia, non vedi tu
apparir nessuno?". "Vedo" ella rispose "due cavalieri che
vengono in qua: ma sono ancora molto lontani." "Sia ringraziato
Iddio", aggiunse un minuto dopo, "sono proprio i nostri fratelli:
io faccio loro tutti i segni che posso, perché si spiccino e arrivino
presto." Intanto Barbablu si messe a gridare così forte, che fece
tremare tutta la casa. La povera donna ebbe a scendere, e tutta scapigliata e
piangente andò a gettarsi ai suoi piedi: "Sono inutili i
piagnistei", disse Barbablu, "bisogna morire". Quindi
pigliandola con una mano per i capelli, e coll'altra alzando il coltellaccio
per aria, era lì lì per tagliarle la testa. La povera donna, voltandosi verso
di lui e guardandolo cogli occhi morenti, gli chiese un ultimo istante per
potersi raccogliere. "No, no!", gridò l'altro, "raccomandati
subito a Dio!", e alzando il braccio...In quel punto fu bussato così
forte alla porta di casa, che Barba-blu si arrestò tutt'a un tratto; e appena
aperto, si videro entrare due cavalieri i quali, sfoderata la spada, si
gettarono su Barbablu e, colla spada lo passarono da parte a parte e lo
lasciarono morto.
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e fa poi sì che al di là di questo
mare,c’è quel che chiamiamo Terre Sconosciute,perchè in effetti
noi non sappiamo per niente quel che c’è e non crediamo che nessuno sia stato
più lontano di Ercole;
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musica
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così che in questo modo ha trovato
la possibilità di fare una gradevole morale dell’amicizia ,con un semplice
gioco della sua mente;e di far capire in modo molto particolare ,che non ha
affatto ricevuto amore ,e che non ne può avere.
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L’ arte della conversazione di M. de
la Rochefoucault per aprire la discussione del pubblico sul tema del linguaggio
rinnovato,strumento per cambiare la condizione sottomessa della dama.
La conversazione era ,con la
lettura,una delle distrazioni degli habitués delle ruelles ,ovvero di
quelli che nel XVIII s. si chiameranno poi i salotti .Considerata ad un
tempo come un’arte,in questo testo è l’oggetto di un’analisi
approfondita.
Quel
che rende poche persone gradevoli nella conversazione:il fatto che ognuno pensi
più a quello che egli ha l’intenzione di dire che a quel che gli altri dicono,e
che non si ascolta quasi quando si ha molta voglia di parlare. Tuttavia è
necessario ascoltare quelli che parlano;bisogna dar loro il tempo di farsi
comprendere,e sopportare anche che dicano cose inutili.
Ben
lungi dal contraddirli e dall’interromperli,si deve,al contrario entrare nella
loro mente e nel loro gusto,mostrare che li si capisce,lodare quel che
dicono tanto quanto merita d’essere lodato e far vedere che è piuttosto per
scelta che li si loda piuttosto che per compiacenza. Per piacere agli altri
,occorre parlare di quel che essi amano,e di ciò che li tocca,evitare le
dispute su cose indifferenti e porre loro di rado domande ,e non lasciar loro
mai credere che si pretende di avere più ragione di loro.
Si devono
dire le cose con un’aria più o meno seria e su temi più o meno elevati,secondo
l’umore e la capacità delle persone che si intrattengono e ceder loro
lietamente il privilegio di decidere,senza obbligarli a rispondere ,quando non
hanno voglia di parlare. Dopo aver soddisfatto così ai doveri della buona
educazione,si possono esprimere i propri sentimenti,mostrando che si cerca di
appoggiarli sull’opinione di coloro che ascoltano,senza atteggiamenti di
presunzione né di ostinazione.
Evitiamo soprattutto di
parlare spesso di noi stessi e di porci come esempio. niente è più sgradevole
di un uomo che cita se stesso ad ogni proposito.
Non si può nemmeno applicarsi
troppo a conoscere l’inclinazione e la capacità intellettiva di
quelli a cui si parla,accordarsi alla mente di colui che l’ha più
vivace ,senza ferire la tendenza o l’interesse degli altri con
questa preferenza. Allora si devono far valere tutte le ragioni che egli ha detto,
aggiungendo modestamente i nostri propri pensieri ai suoi,facendogli
credere,per quanto è possibile,che è da lui che li si assume.
Non bisogna mai dire nulla con
un’aria di autorevolezza,né mostrare alcuna superiorità
intellettuale;rifuggiamo dalle espressioni troppo ricercate,dai termini duri o
forzati,e non serviamoci affatto delle parole più grandi delle cose. Non è
vietato conservare le proprie opinioni, se sono ragionevoli,ma bisogna
arrendersi alla ragione appena essa appare ,da qualunque parte venga:lei sola
deve regnare sui nostri sentimenti,ma seguiamola senza urtale i
sentimenti degli altri , e senza far apparire il disprezzo per quello che hanno
detto: è pericoloso voler essere sempre il padrone della conversazione ,e di spingere
troppo lontano una buona ragione quando la si è trovata . L’onestà vuole che si
nasconda talvolta la metà della propria intelligenza e che si gestisca con cura
un testardo che si difende male ,per risparmiargli l’onta di cedere. Non
piacciamo certo quando si parla troppo a lungo e troppo spesso di
una stessa cosa, e si cerca di volgere la conversazione su soggetti di cui ci
si crede più competenti degli altri. bisogna entrare indifferentemente su tutto
quel che loro aggrada,soffermarcisi tanto quanto lo vogliano ,e allontanarsi da
tutto quel che non è conveniente per loro.
Ogni sorta di
conversazione ,anche se elevata non è adatta ad ogni genere di persone
d’intelletto:
bisogna scegliere ciò che è di
loro gusto ,ciò che conviene alla loro condizione,al loro sesso,ai loro
talenti,e scegliere anche il tempo per dirlo. Osserviamo il
luogo,l’occasione,l’umore,in cui si trovano le persone che ci ascoltano ,perché
se occorre molta arte per saper parlare a proposito,non ne occorre meno
per saper tacere. Esiste un silenzio eloquente che serve ad approvare e a
condannare,c’è un silenzio di discrezione e rispetto,esistono infine toni,arie
e maniere che determinano tutto quel che esiste di gradevole e sgradevole
,di delicato o di sorprendente nella conversazione,ma il segreto di servirsene
bene è concesso a poche persone;quelli stessi che ne fanno delle regole ci
inciampano spesso,e la più sicura che si possa dare è ascoltare molto ,parlare
poco,non dire niente di cui ci si possa pentire.
- Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1634 – Parigi,1704)
- Do maggiore - Allegro e guerriero
- Do minore - Triste ed oscuro
- Re maggiore - Gioioso ed assai guerriero
- Re minore - Grave e devoto
- Mi maggiore - Litigioso e stridulo
- Mi minore - Effeminato, amorevole e lamentevole
- Mib maggiore - Duro e crudele
- Mib minore - Spaventoso
- Fa maggiore - Furioso ed impetuoso
- Fa minore - Oscuro e lamentevole
- Sol maggiore - Dolcemente gioioso
- Sol minore - Serio e magnifico
- La maggiore - Gioioso e rustico
- La minore - Tenero e lamentevole
- Sib maggiore - Magnifico e gioioso
- Sib minore - Oscuro e terribile
- Si maggiore - Severo e lamentevole
- Si minore - Solitario e melanconico
Nel blog mariellaemporio.blogspot.com dedico
RispondiEliminain particolare i post Epos e lyrikos ai miei amici lettori germanofoni,che sono numerosi ed assidui.