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mercoledì 6 marzo 2013

Diario di bordo. (38)



Carissima,

La parte della Carte de Tendre l’ho rivista tutta e mi sembra che ora l’italiano sia accettabile.Lo schema(che è una delle cose che non so controllare bene)si è un po’ pasticciato ,ma si metterà a posto alla fine.ho provato a spostare un po’ i frammenti ,ma c’è ancora molto da fare :quando avrò trovato altre lettere e il pezzetto in versi di Molière sulla sottomissione te li mando. Domani mi rimetto a cercare .L’apertura col salotto delle Précieuses non mi sembra tanto male. Il suicidio del cuoco mi sembra potrebbe andare su indifferenza e disuguaglianza oppure su orgoglio.

Nel blog gabysouk troverai le immagini sia della Voisin(post 28),sia di Vatel(36),sia  della Brinvilliers(36),non servono a niente,ma,così,tanto per puro divertimento .

notte,

Mariel





Una geografia della tenerezza.
Mlle de Scudéry,l’illustre Sapho, descrive una “carte” che simboleggia il percorso possibile dell’amore fra  due esseri. Già dal rinnovamento del linguaggio dell’amore si assiste al tentativo di modificare il ruolo e la condizione femminile ,chiedendo rispetto e minore subordinazione all'uomo


Affinché voi comprendiate meglio il disegno di Clelia ,vedrete che ha immaginato che si può provare tenerezza per tre cause diverse: per una grande stima,per riconoscenza o per inclinazione:ed è ciò che l’ha obbligata a stabilire  queste tre città di Tendre ,su tre fiumi che portano questi tre nomi  e di  fare anche queste tre strade differenti per andarci. E come si dice Cuma sul mar Ionio e Cuma sul Tirreno,così si dice Tendre sur Inclination, Tendre sur Estime, Tendre  sur Reconnaisance.





Sol maggiore - Dolcemente gioioso
Tuttavia come ha presunto che la tenerezza  che nasce su Inclinazione  non ha bisogno di nient’altro per essere quella che è ,Clelia,come potete vedere non ha posto nessun villaggio lungo i bordi di questo fiume,che va così veloce che non ci sono  soste da fare per andare da Nuova Amicizia a Tendre.
Gorgibus – Che diavolo di gergo sento qui? Ecco del vero stile alto.
Cathos – In effetti,zio mio,mia cugina dice il vero a quel proposito. Il modo di ricevere bene persone che sono del tutto sconvenienti in tema galanteria? Ci scommetto  che non hanno mai visto la Carte de Tendre e che Biglietto-Dolce,Delicate Premure , Biglietti Galanti e Graziosi Versi,sono terre sconosciute per costoro. Non vedete che l’intera loro persona testimonia tutto questo ,che non hanno per nulla quei modi  che forniscono subito una buona opinione delle persone? Venire in visita amorosa senza alcun ornamento,un cappello senza piume di struzzo,senza una parrucca pettinata,un abito che sopporta una povertà di nastri...
Mio Dio,che spasimanti sono questi?   Quale frugalità d’aggiustamenti e quale asciuttezza di conversazione!
Non può durare,non la  si regge.

clavicembalo sotto il testo
Ma per arrivare a Tendre con la stima,non è lo stesso: poiché Clelia  ha  messo ingegnosamente altrettanti villaggi  quante sono le piccole e grandi cose  che possono contribuire a far nascere ,per stima, questa tenerezza  di cui intende parlare.

Del resto,figlia mia,abbiamo vinto il nostro piccolo processo di Ventadour; ne abbiamo fatto marionette alla grande,Perchè l’abbiamo sollecitato. Le principesse di Tingry,erano all’ingresso dei giudici  ed io pure e siamo state a ringraziare. Peccato che Molière sia morto:farebbe un’ottima farsa di quel che succede all’Hôtel de Bellièvre.Hanno rifiutato quattrocentomila franchi per quella casa affascinante ,che  venti mercanti  volevano comprare ,perchè dà su quattro strade e se ne sarebbero fatte venti case;ma non hanno mai voluto venderla,perché è la casa paterna e le scarpe del vecchio cancelliere ne hanno sfiorato il pavimento e sono abituati alla parrocchia di Saint Germain l’Auxerrois e su questa vecchia farneticazione sono alloggiati per venti mila livres(unità monetaria francese fino alla Rivoluzione) di 
 rendita. Che ne dite di questo modo di pensare?



 A Mme de Grignan et à Pauline de Grignan p.585,III

Aux Rochers,

dimanche 6e   novembre [1689]

«Il signor Nicole è divino. Veramente, dev'essere che egli si aiuta con la grazia sufficiente, che non è sufficiente, ma per me è sufficiente perché essa è la grazia efficace detta con altre parole».


Sib maggiore - Magnifico e gioioso (trio con flauti)

Non gettate così lontano i libri di La Fontaine. Ci sono favole  che vi rapiranno e dei racconti  che vi affascineranno: la fine delle Oche  di fratello Filippo,I Remois e Il Cagnolino;tutto ciò è molto carino,solo quello che non è di questo stile  è piatto. Vorrei scrivere  una favola che gli facesse intendere  quanto è miserabile forzare il suo talento a uscire dal suo genere ,e quanto la follia di voler cantare su tutti i toni crea cattiva musica. Non deve allontanarsi dalla grande capacità che ha di raccontare.

clavicembalo sotto il testo
La Donna e il Segreto

È difficile a chi porta le gonne il custodire un gran segreto in petto; quantunque sotto un simile rispetto, ci sian uomini peggio delle donne.
Un marito per mettere alla prova la sua donna, una notte a dire uscì: - Nel ventre par che tutto mi si muova, provo un dolor che non provai fin qui.
Ho fatto un ovo. - Un ovo, o Dio bambino! - Ecco, vedilo qui tiepido ancora, guardati ben dal dirlo. Ogni vicino mi chiamerebbe gallinetta allora -.
La donna, nuova al caso, con spavento, per tutti i santi di tacer giurò. Ma non durò poi molto il giuramento, ché appena in Oriente il sol spuntò,
scesa dal letto va da una comare e: - Amica, - dice, - amica, un caso novo, ma zitta, non mi fate bastonare, sapete? mio marito ha fatto un ovo.
- Un ovo? - Signorsì, tre volte tanto i soliti, ma zitto in carità. - Gesummaria! - Tacete. - Dal mio canto non fiato, ve lo giuro, andate là -.
Quando partì la femmina dell'ovo, l'amica che a cantar nel ventre sente il gran segreto, al solito ritrovo cammina a sparpagliarlo fra la gente.
Ma in vece d'uno, nel contar la storia, disse che l'uomo n'avea fatti tre, e un'altra ancor più corta di memoria, in gran segreto quattro gliene dié.
Il segreto era quello del magnano, tutti parlavan dell'avvenimento, e l'ovo crebbe sì di mano in mano, che in capo al dì n'aveva fatti cento.


In effetti voi vedete che da  Nuova Amicizia  si passa a un luogo che si  chiama Grande Spirito, perché solo da un grande spirito può nascere la stima;(nel senso che l'elevazione dello spirito suscita la stima)


Sol maggiore - Dolcemente gioioso (con flauti)












Poi vedete quei piacevoli villaggi  di Versi Graziosi,di Biglietto Galante e di Biglietto Dolce(lettera d'amore),che sono le operazioni più abituali  del grande spirito agli inizi di un’amicizia. 




A Mme de Grignan et à Pauline de Grignan p.585,III

Aux Rochers,

dimanche 6e   novembre [1689]

«Il signor Nicole è divino. Veramente, dev'essere che egli si aiuta con la grazia sufficiente, che non è sufficiente, ma per me è sufficiente perché essa è la grazia efficace detta con altre parole».
         Ecco le Maximes di M. de la Rochefoucault riviste,corrette e aumentate:è da parte sua che ve le invio.
         Ce ne sono di divine;e per mia onta ce ne sono che io non capisco. Dio sa come voi le intenderete.
         C’è un diverbio tra l’arcivescovo di Paris e l’arcivescovo di Reims:è per una cerimonia. Paris vuole che Reims chieda il permesso di officiare,Reims giura che non ne farà nulla. Si dice che questi due uomini non si accorderanno mai  benché non siano che a trenta leghe l’uno dall’altro. Staranno dunque sempre male. Questa cerimonia è una canonizzazione di un Borgia,gesuita,tutta la musica dell’Opera vi imperversa. Ci sono luminarie fino a via Saint Antoine;ci si ammazza. Il vecchio Mérinville è morto senza andarci.
         Non vi  ingannate,cara figlia mia,nell’opinione che avete delle mie lettere?L’altro giorno un furfante,vedendo la mia lettera infinita,mi chiese se pensavo che si potesse leggere tutta quella roba: io ne tremai,senza pensare  tuttavia a correggermi;e,attenendomi a ciò che mi dite,non vi risparmierò nessuna bagattella,grande o piccola,che vi possa divertire . Per me sono  la mia vita e il mio unico piacere i rapporti che ho con voi; ogni cosa viene molto dopo.

Permettez-moi,belle Julie,
de mêler mes vives couleurs
à celles de ces rares fleurs   (les tulipes flamboyantes)
dont votre tête est embellie :
Je porte le nom glorieux
Qu’on doit donner à vos beaux yeux.

cembalo sotto il testo


Franche d’ambition  je me cache sous l’herbe,
modeste en ma couleur ,modeste en mon séjour;
Mais si sur votre front je me puis  voir un jour,
la plus humble  des fleurs   sera la plus superbe.

più flauti
Poi,proseguendo per  questa via ,vedete       Sincerità ,Gran Cuore,
 Probità,Generosità,Rispetto,Precisione e bontà, tutto di fronte a Tendre ,Per far capire che non c’è vera stima senza bontà e che non si può arrivare a Tendre da quel lato senza avere quella preziosa qualità.



A Mme de Grignan
A Paris, ce vendredi 12e Février [1672]

[...]Ho avuto  una  grande conversazione con M Le Camus; vi ama e vi onora;è istruito a perfezione.
Il vescovo non ha che da frequentarlo .Entra così perfettamente nei nostri sentimenti ,che mi dà consigli;
ed io saprò attraverso lui i suoi modi;è irritato dai comportamenti disonesti;e siccome ne ha di molto contrari,non fa fatica a entrare nei nostri interessi ,dove la rettitudine e la sincerità sono di casa. Quello
 a  cui  non bisogna affatto rinunciare ,qualunque cosa accada:questa moda torna sempre. Non si imbroglia  abbastanza a lungo il mondo e i furbi sono alla fine scoperti;ne sono persuasa.[...]




“Eccoci a questo tratto così nuovo e così singolare,che è la confessione  che Mme de Clèves fa a suo marito dell’amore che lei  porta al duca di Nemours.Che si ragioni finché si voglia su questo,io trovo il tratto ammirevole e molto ben preparato. E’ la più virtuosa donna del mondo che crede di aver ragione di diffidare  di se stessa ,perchè sente il suo cuore prevenuto suo malgrado in favore di un altro diverso da suo marito. Si accusa come di un crimine di questa sua inclinazione del tutto involontaria e per quanto innocente sia;cerca aiuto per vincerla. Dubita di avere la forza di venirne a capo se si fidasse solo di sé. E per imporsi ancora una condotta  più  austera di quella che la sua propria personale virtù le imporrebbe,fa a suo marito la confidenza di ciò che sente per un altro. Su questo io non vedo altro che bello ed eroico.”
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Ebbene,signore,gli rispose gettandosi alle sue ginocchia, vi farò una confessione che mai è stata  fatta a un marito; ma l’innocenza della mia condotta e delle mie intenzioni me ne dà la forza. Vi chiedo mille volte perdono se nutro sentimenti per un altro uomo, ma non vi affliggerò mai con le mie azioni. Pensate che per fare quel ch’io faccio,occorre avere più amicizia e più stima per un marito di quanto se ne abbia mai avuta; guidatemi, abbiate pietà di me,e amatemi ancora,se potete .M. de Clèves pensò di morire di dolore ,e abbracciandola e sollevandola disse:-abbiate pietà di me voi stessa,signora, Voi mi sembrate più degna di stima e d’ammirazione che tutto quel che c’è mai stato di donne al mondo;ma anche io mi trovo il più infelice uomo che sia mai esistito. Ho tutt’insieme la gelosia di un marito e quella d’un amante; la fiducia e la sincerità che voi avete per me hanno un prezzo infinito:mi stimate abbastanza per credere che non abuserò di  questa confessione: Avete ragione,signora,non ne abuserò e non vi amerò meno per  questo. Mi rendete infelice per il più grande segno di fedeltà che mai una donna abbia dato a suo marito.

 “La confessione di Mme de Clèves a suo marito è stravagante,e non si può dire che in una storia vera;ma quando se ne fa una a piacere ,è ridicolo dare alla propria eroina un sentimento così straordinario.L’autore,facendolo,ha pensato di più a non  somigliare  agli altri romanzi  che a seguire il bon senso.
Una donna dice raramente a suo marito che qualcuno è innamorato di lei,ma mai  che lei abbia dell’amore per un altro,diverso da lui. E tanto meno gettandosi alle sue ginocchia,come fa la principessa .Può far credere a suo marito di non aver  mantenuto nessun limite nell’oltraggio che lei ha fatto a lui.”




cembalo sotto il testo:

Dopo ciò,bisogna,per favore ,tornare a Nuova Amicizia ,per vedere da quale via si va da lì a Tendre con Riconoscenza


Re minore - Grave e devoto (flauti)
Vedete dunque ,vi prego,come bisogna andare prima da Nuova Amicizia a Compiacenza
dopo a quel piccolo villaggio chiamato Sottomissione,(La scuola delle mogli)e che confina con un altro molto piacevole che si chiama Delicate Attenzioni. 


La minore - Tenero e lamentevole cembalo sotto il testo, poi si aggiungono i flauti

Lettre  à Mme de Grignan
A Paris, mercredi 10e juillet [1675]
Sono, ve lo assicuro ,alla disperazione per l’inquietudine che vi ha procurato la mia salute. Ahimè,mia bella,non pensate ad altro  e il vostro ragionamento è fatto apposta per procurarvi angoscia. Dite che vi si fa mistero del mio salasso;ma,in fede mia ,non sono affatto malata,non ho avuto affatto le caldane .Decisi il mio salasso bruscamente,secondo la necessità dei miei affari,piuttosto che su quella della mia salute;mi sentivo un po’ oppressa:giudicai che mi  occorresse un salasso prima di partire,al fine di mettere questo salasso come provvista nei miei bagagli.  Non vi feci sapere niente perchè ciò avrebbe avuto l’aria di fare la scena di chi è impedita,e questa discrezione vi è costata mille pene .Ne sono disperata,figlia mia;ma credetemi,non vi ingannerò mai,e seguendo le nostre massime  di non risparmiarci affatto,vi farò sapere sempre sinceramente come sto;fidatevi di me. Per esempio ,si vuole ancora che io mi purghi. ebbene,lo farò come ne avrò  il tempo ;non ne siate punto spaventata. Un po’ d’oppressione mi aveva fatto auspicare piuttosto il salasso;sto molto bene,sbarazzatevi di questa inquietudine.
'Vedete,io dico,che da lì si deve passare per Assiduità,per far capire che non basta aver per qualche giorno tutte quelle delicate premure  obbliganti,che producono tanta riconoscenza, se non le si ha in modo costante.



Lettre  à  M . de Coulanges
 A Paris ce lundi 15e décembre 1670.
     Vado a farvi conoscere la cosa più sorprendente,la più meravigliosa,la più miracolosa,la più trionfante,la più stordente,la più inaudita,la più singolare,la più straordinaria,la più imprevista,la più grande,la più piccola,la più rara,la più comune,la  più sfarzosa,la più segreta fino ad oggi,la più brillante,la più degna d’invidia:infine una cosa di cui non si trova che un esempio nei secoli passati,e ancora quest’esempio non è giusto,una cosa che non la si può credere a Paris(come la si potrebbe credere a Lyon?);una cosa che fa gridare misericordia a tutti;una cosa che colma di gioia Mme de Rohan e Mme  de Hauterive;una cosa che infine si farà domenica,dove coloro che la vedranno crederanno di avere le visioni;una cosa che si farà domenica,e che non sarà fatta,forse,lunedì. Non posso risolvermi a dirla;indovinatele: ve lo do in tre. gettate la vostra lingua ai cani? Eh bene! Bisogna dunque dirvela:M. de Lauzun sposa domenica al Louvre,indovinate chi?velo do in quattro,velo do in dieci;ve lo do in cento. M.mede Coulanges  dice:ecco che è ben difficile  da indovinare;è M.mede la Vallière.-Niente affatto,Madame. E’ dunque M.llede Retz? Proprio per niente,siete molto provinciale. Veramente  siamo ben stupide ,voi dite, è M.lleColbert.-  Ancor meno.E’ certamente M.lle de Créquy? Non ci siete . Occorre dunque alla fine dirvelo:sposa ,domenica al Louvre,col permesso del re,Mademoiselle,Mademoiselle de ...Mademoiselle,indovinate il nome:sposa Mademoiselle,in fede!in fede mia! La mia fede giurata!Mademoiselle,la grande Mademoiselle;Mademoiselle,figlia di Monsieur;Mademoiselle,nipote di Henri IV;Mademoiselle d’Eu,Mademoiselle de Dombes,mademoiselle de Montpensier,Mademoiselle d’Orléans,Mademoiselle,cugina germana del Re;Mademoiselle destinata al trono;Mademoiselle ,il solo partito di Francia che fosse degno di Monsieur. Ecco un bel soggetto per discorrere. Se gridate,se siete fuori di voi,se vi dite che abbiamo mentito,che questo è falso,che ci si burla di voi,che ecco una bella presa in giro,che tutto questo è uno scherzo di cattivo gusto ,se infine ci lanciate ingiurie:noi troveremo che avete ragione;ce la siamo presa quanto voi.
Addio,le lettere  che saranno recapitate per via ordinaria vi faran vedere  se diciamo il vero o no.


La maggiore - Gioioso e rustico (flauti)
Dopo vedete che si deve passare a un altro villaggio che si chiama  Diligenza e non fare  come certe persone tranquille  che non si affrettano neanche  un po’ per quanto le si preghi e che sono talvolta incapaci d’avere quella sollecitudine che talvolta produce così tanto la gratitudine  .


Sol maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
Dopodiché vedete che bisogna passare  a Grandi Servizi ,e che,per sottolineare  che ci sono poche persone  capaci di renderne, questo villaggio è più piccolo degli altri 







 In seguito bisogna passare  a Sensibilità,per far capire  che bisogna  percepire fino ai più piccoli dolori di quelli  che si amano.


Mi minore -
Effeminato, amorevole e lamentevole


Dopo,bisogna,per arrivare a Tendre,passare per Tendresse,perché l’amicizia(amore)attira l’amicizia 
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Sol maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)





Bisogna poi andare a Obbedienza ,non essendoci quasi niente che impegni di più il cuore  di coloro a cui si obbedisce se non la cieca obbedienza.
La scuola delle mogli

La minore - Tenero e lamentevole (flauti)
e per arrivare infine là dove si vuole andare ,bisogna passare  da costante amicizia,che è certamente il cammino più sicuro per arrivare a Tendre con Riconoscenza.

Ma,Signora,siccome non ci sono sentieri dove non ci si possa smarrire,Clelia ha fatto,come lo potete vedere,in modo che quelli che sono a Nuova Amicizia,se prendano un po’ più a destra,o un po’ più a sinistra,  si smarriscano pure;perché se  partendo dal Grande Spirito,si andava a Negligenza,che voi vedete proprio di fronte  su questa carta; in seguito continuando questo smarrimento,si andasse a Disuguaglianza  
A Mme de Grignan,
à Paris ,ce dimanche ,26e avril,1671.
       E’ domenica  26 aprile ;questa lettera non partirà che mercoledì ;ma questa non è una lettera, ma il racconto che Moreuil mi ha appena fatto,per voi,di quel che è accaduto a Chantilly relativo a Vatel.
Vi ho scritto venerdì che si era pugnalato:ecco l’affare in dettaglio.
     Il Re arrivò giovedì sera ;la caccia,le lanterne,il  chiar di luna,la passeggiata,la merenda in un posto tappezzato di giunchiglie,tutto  andò  a meraviglia. Cenammo. Ci furono alcuni tavoli  dove mancò l’arrosto a causa  di diversi coperti imprevisti. Questo turbò molto Vatel; pronunciò molte volte:”Ho perso l’onore;ecco un affronto che non sopporterò". Disse a Gourville:” Mi gira la testa. Sono dodici notti che non ho dormito;aiutatemi a dare ordini.” Gourville  lo confortò come poté . Quell’arrosto che era mancato,non alla tavola del Re ,ma ai venticinquesimi,gli tornava sempre in mente. Monsieur il Principe andò fino in camera sua ,e gli disse:”Vatel,va tutto bene;niente era bello come la cena del Re.”E lui disse:”Monseigneur la vostra bontà mi  dà il colpo di grazia;so che l’arrosto è mancato a due tavoli . – Niente affatto,disse il Principe,non preoccupatevi,va tutto bene.” Viene la notte:i fuochi d’artificio non riescono,sono coperti da una nuvola;erano costati sedicimila franchi. Alle quattro del mattino ,Vatel se ne va in giro dovunque,trova tutto addormentato;incontra un piccolo facchino che gli portava solo due carichi di pesce fresco. Gli chiede:”Tutto qui?”. Gli risponde:”Sì,Signore.” Non sapeva che Vatel  si era rivolto a tutti i porti. Aspetta un poco;gli altri facchini non arrivano. La sua testa si scalda,crede che non avrà altro pesce fresco ;trova Gourville ,e gli dice:”Signore,non sopravvivrò a quest’affronto;ho onore e reputazione da perdere.” Gourville si  burlò di lui. Vatel sale in camera sua ,mette la sua spada contro la porta  e se la passa attraverso il cuore.,ma non succede che al terzo colpo,perchè ne aveva sferrati due che non erano stati mortali;cade morto. Il pesce fresco  tuttavia arriva da ogni  parte; cercano  Vatel per distribuirlo, vanno in camera sua; urtano contro la porta ,la sfondano;lo  trovano annegato nel suo sangue,si corre da Monsieur il Principe,che è alla disperazione . Monsieur il Duca pianse,era su Vatel che ruotava tutto il suo viaggio in Borgogna. Monsieur il Principe lo disse al Re con grande tristezza. Si è detto che era successo a furia di avere dell’onore a modo suo;lo si è lodato molto,si è lodato e biasimato il suo coraggio.  Il Re disse che da cinque anni rinviava la venuta a Chantilly,perché comprendeva l’eccesso di quell’imbarazzo. Ha detto a Monsieur il Principe che non doveva avere che due tavoli e che non doveva  incaricarsi del resto. Ha giurato che non avrebbe tollerato più che Monsieur il Principe  si logorasse così; ma  era troppo tardi per il povero Vatel. Tuttavia Gourville  cerca di porre riparo alla perdita di Vatel. E così è stato. Si è pranzato  molto bene,si è fatto merenda,si è cenato; si è passeggiato,si è giocato,siamo stati a caccia;tutto era profumato di giunchiglie,tutto era incantato. Ieri ,che era sabato,si è fatto lo stesso;e la sera,il Re è andato  a Liancourt,dove aveva ordinato un pranzo con carne dopo un giorno di magro,deve restarci oggi. Ecco cosa mi ha detto Moreuil,per farvelo sapere.[...] e non so niente del resto. M. d’Hacqueville che era in mezzo a tutto questo,vi farà senza dubbio un racconto; ma come la sua scrittura non  è altrettanto leggibile della mia, scrivo io lo stesso. Ecco molti particolari,ma siccome  in simili occasioni mi piacerebbero,ve li faccio sapere.


         Si on juge de l’amour par la plupart de ses effets, il ressemble plus  à la haine qu’à l’amitié.

·         musica…….
di là a Tepore
·         S’il ya un amour pur et exempt du mélange de nos autres passions, c’est celui  qui est caché au fond du cœur , et que nous  ignorons nous-mêmes.
a Leggerezza;
·         L’amour  aussi bien que le feu ne peut subsister sans un mouvement continuel ; et il cesse  de vivre  dès qu’il cesse d’espérer  ou de craindre.


A Mme de Grignan

                         A Paris,ce vendredi 24 avril[1671]










e a Oblio;                                                  


  Ho comprato, per farmi una veste da camera, una stoffa come quella che avete voi per la vostra ultima sottana. È ammirevole. C'è un po' di verde, ma domina il viola, insomma, ho dovuto soccombere. Si voleva farmela foderare di color fuoco, ma ho trovato che sarebbe apparsa, da parte mia, un'impenitenza finale. Il di sopra è fragilità pura, ma il disotto sarebbe stata una volontà determinata che mi è sembrata contro tutti i buoni costumi, e allora mi son gettata nel taffettà bianco».


A Mme de Grignan
                                                   Aux Rochers, dimanche 31e mai


Finalmente,figlia mia,eccoci in questi poveri Rochers. Quale modo di rivedere questi viali,queste insegne,
questo studiolo,questi libri,questa camera,senza morire di tristezza? Ci sono ricordi piacevoli;ma ce ne
 sono di così vivi e teneri,che si fa fatica a sopportarli: ne fan parte quelli che ho di voi. Non capite affatto bene l’effetto che questo può fare in un cuore come il mio?
   Se i continuate a  stare  bene,cara bambina mia,non verrò a trovarvi che l’anno venturo:la Bretagna e la Provenza non sono compatibili. Sono una cosa strana i grandi viaggi: se si restasse  sempre nello stato in cui  si è quando si arriva,non si uscirebbe mai dal luogo in cui si è; ma la Provvidenza fa in modo che si dimentichi ;è la stessa che serve alle donne che hanno partorito. Dio permette quest’oblio perché il mondo non finisca e si facciano viaggi in Provenza. quello che vi farò mi darà la più grande gioia che possa ricevere nella mia vita; ma che  tristi pensieri non vedere per niente  la fine al vostro soggiorno! Ammiro e lodo sempre più la vostra saggezza.  Sebbene,a dire il vero,io sia molto toccata  da questa impossibilità,spero che a quel tempo vedremo le cose in un’altra maniera;Occorre ben sperarlo;perché senza questa consolazione ,non ci sarebbe che da morire. Talvolta  ho qualche fantasticheria in questi boschi,di una tale cupezza,che ne torno più mutata che dopo un accesso di febbre.[...]




Invece di trovarsi a Tendre con  Stima,ci si troverebbe al Lago dell’Indifferenza che vedete segnato su questa carta,e che con le sue acque tranquille  rappresenta ,senza dubbio molto giustamente,la cosa di cui porta il nome in questo luogo.

Bene: quanto me, penso che il matrimonio  non deve mai arrivare  che dopo le altre avventure. Bisogna che un amante per essere gradevole,sappia declamare  i bei sentimenti,esprimere a voce o per iscritto la dolcezza,la tenerezza e la passione e che il corteggiamento abbia spirito. 
Ma per venire di punto in bianco  all’unione coniugale,non corteggiare una donna  se non facendo il contratto di matrimonio è prendere giustamente il romanzo per la coda e ,ancora una battuta,padre mio,non può esistere nulla di più volgare di quel procedimento; ed io ho la nausea al solo vederlo.



         Les vertus se perdent dans l’intérêt comme les fleuves se perdent dans la mer.


D'altra parte ,se partendo da  Nuova Amicizia,si prendesse un po’troppo a sinistra e si andasse a                Indiscrezione,a Perfidia,a Orgoglio,a Maldicenza,a  Cattiveria;invece di trovarsi a Tendre con Riconoscenza,ci si
troverebbe al mare dell’Inimicizia,dove tutti i vascelli fanno naufragio; e che per l’agitazione delle sue onde ,conviene senza dubbio molto giustamente a questa impetuosa passione,che Clelia vuole rappresentare.
A Mme de Grignan
17 luglio 1676   (frammento)
Finalmente è fatta,la Brinvilliers è nell’aria. Il suo povero corpicino è stato gettato,dopo l’esecuzione,in un  rogo molto grande,e le ceneri al vento,così che la respireremo,e con la comunicazione  dei piccoli spiriti ci attaccherà qualche umore velenoso di cui saremo tutti stupiti.
 Fu giudicata da ieri. Stamattina,le si è letta  la sua sentenza  che era di fare ammenda onorevole a Notre-Dame e avere la testa tagliata,il corpo bruciato,le ceneri al vento. La si è presentata all’interrogatorio sotto tortura;ha detto che non ce n’era bisogno e che avrebbe detto tutto.
 In effetti ,fino alle cinque della sera ha raccontato la sua vita ,ancora più spaventosa di quanto si pensasse. Ha avvelenato dieci volte di seguito suo padre,(non riusciva a venirne a capo)i fratelli e parecchi altri .E sempre l’amore e le confidenze mischiate dovunque. Non ha detto niente contro Pennautier. Dopo questa confessione,non si è smesso di farle fin dal mattino l’interrogatorio ordinario e straordinario ,ma non ha detto altro. Ha chiesto di parlare a Monsieur il Procuratore Generale;é stata un’ora con lui. Non si sa ancora il tema di questa conversazione. Alle sei la si è condotta,nuda,in camicia e la corda  al collo,a Notre-Dame a fare l’ammenda onorevole. Poi la si è rimessa sul carro,dove l’ho vista gettata  all’indietro sulla paglia,con  una cuffia bassa e la camicia ,un dottore al seguito,il boia dall’altro lato. Veramente questo mi ha fatto fremere. Chi ha visto l’esecuzione dicono che è salita  sul patibolo con molto coraggio. Quanto a me ,ero sul ponte di Notre-Dame con la  con la cameriera d' Escars ;non si è mai vista tanta gente ,né Paris tanto commossa e  attenta. E chiedetemi  quel che si è visto,perché per me non ho visto che una cuffia,ma  alla fine quel giorno era consacrato a questa tragedia. Ne saprò di più domani,e ciò vi ritornerà.

Mi maggiore - Litigioso e stridulo (cembalo sotto il testo)

A M.mede Grignan -
A Paris,vendredi 23efévrier 1680.
Venne in carrozza da Vincennes a Paris;soffocò un po’ e fu imbarazzata. La si volle fr confessare,nessuna notizia. alle cinque la si legò e,con una torcia in mano,apparve nel patibolo,vestita di bianco ;è una sorta d’abito per il rogo. Era molto rossa e si vedeva che respingeva il confessore e il crocifisso con violenza.La vedemmo passare all’Hotel de Sully,Mme de Chaulnes e Mme de Sully,la Comtesse(de Fiesque) e molte altre. a Notre-Dame,non volle mai pronunciare l’ammenda onorevole e,alla Grève,si difese quanto poté per  uscire dal patibolo:La si tirò con la forza. La si mise sul rogo,seduta e legata col  ferro. La  si coprì di paglia .Bestemmiò molto,respinse la paglia  cinque o sei volte ,ma alla fine il fuoco aumentò e la si è persa di vista  e le sue ceneri sono ora nell’aria. Ecco la morte di MmeVoisin, celebre per i suoi crimini e la sua empietà. si crede che ci saranno grandi conseguenze che ci sorprenderanno.Un giudice ,cui,mio figlio diceva l’altro giorno  che era una strana cosa di farla bruciare a fuoco lento,gli  disse:”Ah! monsieur,ci sono certi piccoli addolcimenti a causa della debolezza del sesso.-Eh che! monsieur le si strangola? –No,ma gli si gettano ceppi sulla testa; i ragazzi del boia strappano loro la testa con uncini di ferro.” vedete bene,figlia mia,che ciò non è così terribile come si pensa.
Così questa ragazza saggia  che vuole far conoscere su questa carta che non aveva mai avuto Amore,che non avrebbe mai nel cuore che tenerezza,fa sì che il fiume dell’Inclinazione si getta in un mare  che si chiama il Mare Pericoloso;


Sib minore - Oscuro e terribile (+ flauti)


Questa donna dunque soffrì tutto l’eccesso di quel martirio senza parlare.
La si conduce alla Grève .Prima d’esser gettata,dice che voleva parlare;si presenta eroicamente: ”Messieurs,dice,assicurate M. Louvois che sono la sua serva e che gli ho mantenuto la parola,andiamo che si concluda.”Fu spedita all’istante. Che ne dite di questa sorta di coraggio? So ancora mille raccontini gradevoli come questo,ma il modo di dire tutto?Mentre siamo fra questi orrori,voi siete al ballo ,date grandi cene,il  mio nipotino è a teatro e danza a meraviglia;in verità,è quel che si chiama il carnevale.
                                                                           Le soleil ni la mort ne se peuvent regarder fixement.

perchè è abbastanza pericoloso per una donna ,andare un po’ al di là delle ultime frontiere dell’Amicizia;


Mib maggiore - Duro e crudele (flauti)
 "Insomma vuoi scendere, sì o no?", urlava Barbablu. "Un'altro momentino" rispondeva la moglie: e tornava a gridare: "Anna, Anna, sorella mia, non vedi tu apparir nessuno?". "Vedo" ella rispose "due cavalieri che vengono in qua: ma sono ancora molto lontani." "Sia ringraziato Iddio", aggiunse un minuto dopo, "sono proprio i nostri fratelli: io faccio loro tutti i segni che posso, perché si spiccino e arrivino presto."  Intanto Barbablu si messe a gridare così forte, che fece tremare tutta la casa. La povera donna ebbe a scendere, e tutta scapigliata e piangente andò a gettarsi ai suoi piedi: "Sono inutili i piagnistei", disse Barbablu, "bisogna morire". Quindi pigliandola con una mano per i capelli, e coll'altra alzando il coltellaccio per aria, era lì lì per tagliarle la testa. La povera donna, voltandosi verso di lui e guardandolo cogli occhi morenti, gli chiese un ultimo istante per potersi raccogliere. "No, no!", gridò l'altro, "raccomandati subito a Dio!", e alzando il braccio...In quel punto fu bussato così forte alla porta di casa, che Barba-blu si arrestò tutt'a un tratto; e appena aperto, si videro entrare due cavalieri i quali, sfoderata la spada, si gettarono su Barbablu e, colla spada lo passarono da parte a parte e lo lasciarono morto.

e fa poi sì che al di là di questo mare,c’è quel che chiamiamo Terre Sconosciute,perchè in effetti noi non sappiamo per niente quel che c’è e non crediamo che nessuno sia stato più lontano di Ercole;

                                                                                                          

musica
così che in questo modo ha trovato la possibilità di fare una gradevole morale dell’amicizia ,con un semplice gioco della sua mente;e di far capire in modo molto particolare ,che non ha affatto ricevuto amore ,e che non ne può avere.
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L’ arte della conversazione di M. de la Rochefoucault per aprire la discussione del pubblico sul tema del linguaggio rinnovato,strumento per cambiare la condizione sottomessa della dama.
        
  La conversazione era ,con la lettura,una delle distrazioni degli  habitués delle ruelles ,ovvero di quelli che nel XVIII s. si chiameranno  poi i salotti .Considerata ad un tempo come un’arte,in questo testo è l’oggetto di un’analisi approfondita. 


      Quel che rende poche persone gradevoli nella conversazione:il fatto che ognuno pensi più a quello che egli ha l’intenzione di dire che a quel che gli altri dicono,e che non si ascolta quasi quando si ha molta voglia di parlare. Tuttavia è necessario ascoltare quelli che parlano;bisogna dar loro il tempo di farsi comprendere,e sopportare anche che dicano cose inutili.
      Ben lungi dal contraddirli e dall’interromperli,si deve,al contrario entrare nella  loro mente e nel loro gusto,mostrare che li si capisce,lodare quel che dicono tanto quanto merita d’essere lodato e far vedere che è piuttosto per scelta che li si loda piuttosto che per compiacenza. Per piacere agli altri ,occorre parlare di quel che essi amano,e di ciò che li tocca,evitare le dispute su cose indifferenti e porre loro di rado domande ,e non lasciar loro mai credere che si pretende di avere più ragione di loro.
     Si devono dire le cose con un’aria più o meno seria e su temi più o meno elevati,secondo l’umore e la capacità delle persone che si intrattengono e ceder loro lietamente il privilegio di decidere,senza obbligarli a rispondere ,quando non hanno voglia di parlare. Dopo aver  soddisfatto così ai doveri della buona educazione,si possono esprimere i propri sentimenti,mostrando che si cerca di appoggiarli sull’opinione di coloro che ascoltano,senza atteggiamenti di  presunzione né  di ostinazione.
 Evitiamo soprattutto di parlare spesso di noi stessi e di porci come esempio. niente è più sgradevole di un uomo che cita se stesso ad ogni proposito.
  Non si può nemmeno applicarsi troppo a conoscere l’inclinazione  e la capacità intellettiva  di quelli a cui si parla,accordarsi alla mente  di colui che l’ha  più vivace ,senza ferire  la tendenza o l’interesse degli altri  con questa preferenza. Allora si devono far valere tutte le ragioni che egli ha detto,  aggiungendo modestamente  i nostri propri pensieri ai suoi,facendogli credere,per quanto è possibile,che è da lui che li si assume.
Non bisogna mai dire nulla con un’aria di autorevolezza,né mostrare alcuna superiorità intellettuale;rifuggiamo dalle espressioni troppo ricercate,dai termini duri o forzati,e non serviamoci affatto delle parole più grandi delle cose. Non è vietato  conservare le proprie opinioni, se sono ragionevoli,ma bisogna arrendersi alla ragione appena essa appare ,da qualunque parte venga:lei sola deve regnare sui nostri sentimenti,ma seguiamola   senza urtale i sentimenti degli altri , e senza far apparire il disprezzo per quello che hanno detto: è pericoloso voler essere sempre il padrone della conversazione ,e di spingere troppo lontano una buona ragione quando la si è trovata . L’onestà vuole che si nasconda talvolta la metà della propria intelligenza e che si gestisca con cura un testardo che si difende male ,per risparmiargli l’onta di cedere. Non piacciamo  certo quando si parla troppo a lungo  e troppo spesso di una stessa cosa, e si cerca di volgere la conversazione su soggetti di cui ci si crede più competenti degli altri. bisogna entrare indifferentemente su tutto quel che loro aggrada,soffermarcisi tanto quanto lo vogliano ,e allontanarsi da tutto quel che non è conveniente per loro.
   Ogni sorta di conversazione ,anche se elevata non è adatta ad ogni genere di persone d’intelletto:
bisogna scegliere  ciò che è di loro gusto ,ciò che conviene alla loro condizione,al loro sesso,ai loro talenti,e scegliere anche il tempo per dirlo. Osserviamo il luogo,l’occasione,l’umore,in cui si trovano le persone che ci ascoltano ,perché se occorre molta arte per saper parlare a proposito,non ne occorre meno  per saper tacere. Esiste un silenzio eloquente che serve ad approvare e a condannare,c’è un silenzio di discrezione e rispetto,esistono infine toni,arie e maniere  che determinano tutto quel che esiste di gradevole e sgradevole ,di delicato o di sorprendente nella conversazione,ma il segreto di servirsene bene è concesso a poche persone;quelli stessi che ne fanno delle regole ci inciampano spesso,e la più sicura che si possa dare è ascoltare molto ,parlare poco,non dire niente di cui ci si possa pentire. 


  •   Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1634Parigi,1704)           
  •          Do maggiore - Allegro e guerriero
  • Do minore - Triste ed oscuro
  • Re maggiore - Gioioso ed assai guerriero
  • Re minore - Grave e devoto
  • Mi maggiore - Litigioso e stridulo
  • Mi minore - Effeminato, amorevole e lamentevole
  • Mib maggiore - Duro e crudele
  • Mib minore - Spaventoso
  • Fa maggiore - Furioso ed impetuoso
  • Fa minore - Oscuro e lamentevole
  • Sol maggiore - Dolcemente gioioso
  • Sol minore - Serio e magnifico
  • La maggiore - Gioioso e rustico
  • La minore - Tenero e lamentevole
  • Sib maggiore - Magnifico e gioioso
  • Sib minore - Oscuro e terribile
  • Si maggiore - Severo e lamentevole
  • Si minore - Solitario e melanconico
 (contin

1 commento:

  1. Nel blog mariellaemporio.blogspot.com dedico
    in particolare i post Epos e lyrikos ai miei amici lettori germanofoni,che sono numerosi ed assidui.

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