Oggi pomeriggio cercheremo di risolvere queste ultime contraddizioni che ci siamo segnalate,lavorando insieme su questo canovaccio;discuteremo se siano utili gli ultimi materiali delle lettere a risolvere i problemi ancora aperti,che qui sono segnalati. Decideremo infine se andare avanti con la ricerca e la scelta di documenti per un analogo risultato a proposito del XVIII secolo.
Una geografia della tenerezza.
Mlle de Scudéry,l’illustre Sapho, descrive una
“carte” che simboleggia il percorso possibile dell’amore fra due esseri.
Già dal rinnovamento del linguaggio dell’amore si assiste al tentativo di
modificare il ruolo e la condizione femminile ,chiedendo rispetto e minore
subordinazione all'uomo
Affinché voi comprendiate meglio il disegno di Clelia ,vedrete che ha immaginato che si può provare tenerezza per tre cause diverse: per una grande stima,per riconoscenza o per inclinazione:ed è ciò che l’ha obbligata a stabilire queste tre città di Tendre ,su tre fiumi che portano questi tre nomi e di fare anche queste tre strade differenti per andarci. E come si dice Cuma sul mar Ionio e Cuma sul Tirreno,così si dice Tendre sur Inclination, Tendre sur Estime, Tendre sur Reconnaisance.
Gorgibus – Che diavolo di gergo sento qui? Ecco del vero stile alto.
Cathos – In effetti,zio mio,mia cugina dice il vero a quel
proposito. Il modo di ricevere bene persone che sono del tutto sconvenienti in
tema galanteria? Ci scommetto che non hanno mai visto la Carte de Tendre e
che Biglietto-Dolce,Delicate Premure , Biglietti Galanti e Graziosi Versi,sono
terre sconosciute per costoro. Non vedete che l’intera loro persona testimonia
tutto questo ,che non hanno per nulla quei modi che forniscono subito una
buona opinione delle persone? Venire in visita amorosa senza alcun ornamento,un
cappello senza piume di struzzo,senza una parrucca pettinata,un abito che
sopporta una povertà di nastri...
Mio Dio,che spasimanti sono questi?
Quale frugalità d’aggiustamenti e quale asciuttezza di
conversazione!
Non può durare,non la si regge.
Dopo,bisogna,per arrivare a
Tendre,passare per Tendresse,perché l’amicizia(amore)attira l’amicizia
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Sol
maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
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Bisogna poi andare a Obbedienza
,non essendoci quasi niente che impegni di più il cuore di coloro a cui si
obbedisce se non la cieca obbedienza.
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La minore - Tenero e lamentevole (flauti)
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e per arrivare infine là dove si
vuole andare ,bisogna passare da costante amicizia,che è
certamente il cammino più sicuro per arrivare a Tendre con Riconoscenza.
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Ma,Signora,siccome non ci sono
sentieri dove non ci si possa smarrire,Clelia ha fatto,come lo potete
vedere,in modo che quelli che sono a Nuova Amicizia,se prendano un po’ più a
destra,o un po’ più a sinistra, si smarriscano pure;perché se partendo
dal Grande Spirito,si andava a Negligenza,che voi vedete proprio di fronte su questa carta; in seguito continuando questo smarrimento,si
andasse a Disuguaglianza (Vatel)
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Bene
quanto me, penso che il matrimonio non deve mai arrivare che dopo
le altre avventure. Bisogna che un amante per essere gradevole,sappia
declamare i bei sentimenti,esprimere a voce o per iscritto la
dolcezza,la tenerezza e la passione e che il corteggiamento abbia spirito.
Ma
per venire di punto in bianco all’unione coniugale,non corteggiare una
donna se non facendo il contratto di matrimonio e prendere giustamente
il romanzo per la coda e ,ancora una battuta,padre mio,non può
esistere nulla di più volgare di quel procedimento; ed io ho la nausea al
solo vederlo.
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Si on juge de l’amour par la plupart de ses
effets, il ressemble plus à la haine
qu’à l’amitié.
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musica…….
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di là a Tepore
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S’il ya un amour pur et exempt du mélange de nos
autres passions, c’est celui qui est
caché au fond du cœur , et que nous
ignorons nous-mêmes.
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a Leggerezza;
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L’amour
aussi bien que le feu ne peut subsister sans un mouvement
continuel ; et il cesse
de vivre dès qu’il cesse d’espérer ou de craindre.
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e a Oblio;
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Bene
quanto me, penso che il matrimonio non deve mai arrivare che dopo
le altre avventure. Bisogna che un amante per essere gradevole,sappia
declamare i bei sentimenti,esprimere a voce o per iscritto la
dolcezza,la tenerezza e la passione e che il corteggiamento abbia spirito.
Ma
per venire di punto in bianco all’unione coniugale,non corteggiare una
donna se non facendo il contratto di matrimonio e prendere giustamente
il romanzo per la coda e ,ancora una battuta,padre mio,non può
esistere nulla di più volgare di quel procedimento; ed io ho la nausea al
solo vederlo.
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Invece di trovarsi a Tendre con
Stima,ci si troverebbe al Lago dell’Indifferenza che vedete
segnato su questa carta,e che con le sue acque tranquille rappresenta
,senza dubbio molto giustamente,la cosa di cui porta il nome in questo luogo.
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Les vertus se perdent dans l’intérêt comme les
fleuves se perdent dans la mer.
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D'altra parte ,se partendo da Nuova Amicizia,si prendesse un po’troppo a sinistra e si andasse a Indiscrezione,a
Perfidia,a Orgoglio,a Maldicenza,a Cattiveria;invece
di trovarsi a Tendre con Riconoscenza,ci si
troverebbe al mare
dell’Inimicizia,dove tutti i vascelli fanno naufragio; e che per
l’agitazione delle sue onde ,conviene senza dubbio molto giustamente a questa
impetuosa passione,che Clelia vuole rappresentare.
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Mi maggiore - Litigioso e stridulo (cembalo sotto
il testo)
A M.mede
Grignan -
A
Paris,vendredi 23efévrier 1680.
Venne in carrozza da Vincennes a
Paris;soffocò un po’ e fu imbarazzata. La si volle fr confessare,nessuna
notizia. alle cinque la si legò e,con una torcia in mano,apparve nel
patibolo,vestita di bianco ;è una sorta d’abito per il rogo. Era molto rossa
e si vedeva che respingeva il confessore e il crocifisso con violenza.La
vedemmo passare all’Hotel de Sully,Mme de Chaulnes e Mme de
Sully,la Comtesse(de Fiesque) e molte altre. a Notre-Dame,non volle mai pronunciare l’ammenda
onorevole e,alla Grève,si difese quanto poté per uscire dal patibolo:La
si tirò con la forza. La si mise sul rogo,seduta e legata col ferro.
La si coprì di paglia .
Bestemmiò molto,respinse la
paglia cinque o sei volte ,ma alla fine il fuoco aumentò e la si è
persa di vista e le sue ceneri sono ora nell’aria. Ecco la morte di MmeVoisin,
celebre per i suoi crimini e la sua empietà. si crede che ci saranno grandi
conseguenze che ci sorprenderanno.
un giudice ,cui,mio figlio diceva
l’altro giorno che era una strana cosa di farla bruciare a fuoco
lento,gli disse:”Ah! monsieur,ci sono certi piccoli addolcimenti a
causa della debolezza del sesso.-Eh che! monsieur le si strangola? –No,ma gli
si gettano ceppi sulla testa; i ragazzi del boia strappano loro la testa con
uncini di ferro.” vedete bene,figlia mia,che ciò non è così terribile come si
pensa.
Forse possiamo spostarla accanto all'Indifferenza e sostituirla con il suicidio di Vatel o l'esecuzione della Brinvilliers.Oppure usiamo queste lettere per affiancarle a quella voce.Il pezzo di Molière lo metterei dopo la lettera di Mme de Sévigné in cui lo cita.
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Così questa ragazza saggia
che vuole far conoscere su questa carta che non aveva mai avuto
Amore,che non avrebbe mai nel cuore che tenerezza,fa sì che il fiume
dell’Inclinazione si getta in un mare che si chiama il Mare
Pericoloso;
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Sib minore - Oscuro e terribile (+ flauti)
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Questa donna dunque soffrì tutto
l’eccesso di quel martirio senza parlare.
La si conduce alla Grève .Prima
d’esser gettata,dice che voleva parlare;si presenta eroicamente
:”Messieurs,dice,assicurate M. Louvois che sono la sua serva e che gli ho
mantenuto la parola,andiamo che si concluda.”Fu spedita all’istante. Che ne
dite di questa sorta di coraggio? So ancora mille raccontini gradevoli come
questo,ma il modo di dire tutto?
Mentre siamo fra questi orrori,voi
siete al ballo ,date grandi cene,il mio nipotino è a teatro e danza a
meraviglia;in verità,è quel che si chiama il carnevale.
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Le soleil ni la mort ne se peuvent regarder
fixement.
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perchè è abbastanza pericoloso per
una donna ,andare un po’ al di là delle ultime frontiere dell’Amicizia;
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Mib maggiore - Duro e crudele (flauti)
"Insomma vuoi scendere,
sì o no?", urlava Barbablu. "Un'altro momentino" rispondeva la
moglie: e tornava a gridare: "Anna, Anna, sorella mia, non vedi tu
apparir nessuno?". "Vedo" ella rispose "due cavalieri che
vengono in qua: ma sono ancora molto lontani." "Sia ringraziato
Iddio", aggiunse un minuto dopo, "sono proprio i nostri fratelli:
io faccio loro tutti i segni che posso, perché si spiccino e arrivino
presto."
Intanto Barbablu si messe a gridare così forte, che fece tremare tutta la
casa. La povera donna ebbe a scendere, e tutta scapigliata e piangente andò a
gettarsi ai suoi piedi: "Sono inutili i piagnistei", disse
Barbablu, "bisogna morire". Quindi pigliandola con una mano per i
capelli, e coll'altra alzando il coltellaccio per aria, era lì lì per
tagliarle la testa. La povera donna, voltandosi verso di lui e guardandolo
cogli occhi morenti, gli chiese un ultimo istante per potersi raccogliere.
"No, no!", gridò l'altro, "raccomandati subito a Dio!", e
alzando il braccio...In quel punto fu bussato così forte alla porta di casa,
che Barba-blu si arrestò tutt'a un tratto; e appena aperto, si videro entrare
due cavalieri i quali, sfoderata la spada, si gettarono su Barbablu e, colla
spada lo passarono da parte a parte e lo lasciarono morto.
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e fa poi sì che al di là di questo
mare,c’è quel che chiamiamo Terre Sconosciute,perchè in effetti
noi non sappiamo per niente quel che c’è e non crediamo che nessuno sia stato
più lontano di Ercole;
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musica
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così che in questo modo ha trovato
la possibilità di fare una gradevole morale dell’amicizia ,con un semplice
gioco della sua mente;e di far capire in modo molto particolare ,che non ha
affatto ricevuto amore ,e che non ne può avere.
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L’ arte della conversazione di M. de
la Rochefoucault per aprire la discussione del pubblico sul tema del linguaggio
rinnovato,strumento per cambiare la condizione sottomessa della dama.
La conversazione era ,con la lettura,una delle
distrazioni degli habitués delle ruelles ,ovvero di quelli che nel XVIII
s. si chiameranno poi i salotti .Considerata ad un tempo come un’arte,in
questo testo è l’oggetto di un’analisi approfondita.
Quel che rende poche persone
gradevoli nella conversazione:il fatto che ognuno pensi più a quello che egli
ha l’intenzione di dire che a quel che gli altri dicono,e che non si ascolta
quasi quando si ha molta voglia di parlare. Tuttavia è necessario ascoltare
quelli che parlano;bisogna dar loro il tempo di farsi comprendere,e sopportare anche
che dicano cose inutili.
Ben lungi dal contraddirli e
dall’interromperli,si deve,al contrario entrare nella loro mente e nel
loro gusto,mostrare che li si capisce,lodare quel che dicono tanto quanto
merita d’essere lodato e far vedere che è piuttosto per scelta che li si loda
piuttosto che per compiacenza. Per piacere agli altri ,occorre parlare di quel
che essi amano,e di ciò che li tocca,evitare le dispute su cose indifferenti e
porre loro di rado domande ,e non lasciar loro mai credere che si pretende di
avere più ragione di loro.
Si devono dire le cose con un’aria
più o meno seria e su temi più o meno elevati,secondo l’umore e la capacità
delle persone che si intrattengono e ceder loro lietamente il privilegio di
decidere,senza obbligarli a rispondere ,quando non hanno voglia di parlare.
Dopo aver soddisfatto così ai doveri della buona educazione,si possono
esprimere i propri sentimenti,mostrando che si cerca di appoggiarli
sull’opinione di coloro che ascoltano,senza atteggiamenti di presunzione
né di ostinazione.
Evitiamo soprattutto di parlare spesso di noi stessi e
di porci come esempio. niente è più sgradevole di un uomo che cita se stesso ad
ogni proposito.
Non si può nemmeno applicarsi troppo a conoscere
l’inclinazione e la capacità intellettiva di quelli a cui si
parla,accordarsi alla mente di colui che l’ha più vivace ,senza
ferire la tendenza o l’interesse degli altri con questa preferenza.
Allora si devono far valere tutte le ragioni che egli ha detto,
aggiungendo modestamente i nostri propri pensieri ai suoi,facendogli
credere,per quanto è possibile,che è da lui che li si assume.
Non bisogna mai dire nulla con un’aria di autorevolezza,né
mostrare alcuna superiorità intellettuale;rifuggiamo dalle espressioni troppo
ricercate,dai termini duri o forzati,e non serviamoci affatto delle parole più
grandi delle cose. Non è vietato conservare le proprie opinioni, se sono
ragionevoli,ma bisogna arrendersi alla ragione appena essa appare ,da qualunque
parte venga:lei sola deve regnare sui nostri sentimenti,ma seguiamola
senza urtale i sentimenti degli altri , e senza far apparire il
disprezzo per quello che hanno detto: è pericoloso voler essere sempre il
padrone della conversazione ,e di spingere troppo lontano una buona ragione
quando la si è trovata . L’onestà vuole che si nasconda talvolta la metà della
propria intelligenza e che si gestisca con cura un testardo che si difende male
,per risparmiargli l’onta di cedere. Non piacciamo certo quando si parla
troppo a lungo e troppo spesso di una stessa cosa, e si cerca di volgere
la conversazione su soggetti di cui ci si crede più competenti degli altri.
bisogna entrare indifferentemente su tutto quel che loro aggrada,soffermarcisi
tanto quanto lo vogliano ,e allontanarsi da tutto quel che non è conveniente
per loro.
Ogni sorta di conversazione ,anche se elevata
non è adatta ad ogni genere di persone d’intelletto:
bisogna scegliere ciò che è di loro gusto ,ciò che
conviene alla loro condizione,al loro sesso,ai loro talenti,e scegliere anche
il tempo per dirlo. Osserviamo il luogo,l’occasione,l’umore,in cui si trovano
le persone che ci ascoltano ,perché se occorre molta arte per saper parlare a
proposito,non ne occorre meno per saper tacere. Esiste un silenzio
eloquente che serve ad approvare e a condannare,c’è un silenzio di discrezione
e rispetto,esistono infine toni,arie e maniere che determinano tutto quel
che esiste di gradevole e sgradevole ,di delicato o di sorprendente nella
conversazione,ma il segreto di servirsene bene è concesso a poche
persone;quelli stessi che ne fanno delle regole ci inciampano spesso,e la più
sicura che si possa dare è ascoltare molto ,parlare poco,non dire niente di cui
ci si possa pentire.
- Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1634 – Parigi,1704)
- Do maggiore - Allegro e guerriero
- Do minore - Triste ed oscuro
- Re maggiore - Gioioso ed assai guerriero
- Re minore - Grave e devoto
- Mi maggiore - Litigioso e stridulo
- Mi minore - Effeminato, amorevole e lamentevole
- Mib maggiore - Duro e crudele
- Mib minore - Spaventoso
- Fa maggiore - Furioso ed impetuoso
- Fa minore - Oscuro e lamentevole
- Sol maggiore - Dolcemente gioioso
- Sol minore - Serio e magnifico
- La maggiore - Gioioso e rustico
- La minore - Tenero e lamentevole
- Sib maggiore - Magnifico e gioioso
- Sib minore - Oscuro e terribile
- Si maggiore - Severo e lamentevole
- Si minore - Solitario e melanconico
(continua)
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