Cara scolara mia,
ecco il risultato delle ricerche di oggi tradotte sulle
parole chiave oblio e sincerità:quella con i
punti interrogativi non ho continuato a tradurre perché mi sembrava noiosa
rispetto alla successiva che ,rispetto allo stesso sentimento,mi sembra seriosa
,ma più interessante.
Sull’oblio oltre a quella che ti mando ce n’è una sulla
morte della sua zia,ma è talmente angosciosa che non l’ho presa in
considerazione.
Questa che invio ,invece,mi sembra piuttosto gradevole.
Ieri è venuto Eugenio e mi ha ricordato un’idea alla quale
non avevamo ancora pensato. Per il pubblico del tuo spettacolo facilmente
coinvolgibile perché naturalmente interessato tutto quello che è
francese, che ne dici di andare ,a tempo debito,di andare a parlarne e a
offrirlo al centro culturale francese per i suoi allievi?Mi sembra un’ottima
idea.
Buon fine settimana.
Un abbraccio,
Mariel
Vado avanti con le ricerche?
A Mme de Grignan
Aux Rochers, dimanche 31e mai
Finalmente,figlia mia,eccoci in questi poveri Rochers. Quale
modo di rivedere questi viali,queste insegne,
questo studiolo,questi libri,questa camera,senza morire di
tristezza? Ci sono ricordi piacevoli;ma ce ne
sono di così vivi e teneri,che si fa fatica a sopportarli:
ne fan parte quelli che ho di voi. Non capite affatto bene l’effetto che questo
può fare in un cuore come il mio?
Se i continuate a stare bene,cara
bambina mia,non verrò a trovarvi che l’anno venturo:la Bretagna e la Provenza
non sono compatibili. Sono una cosa strana i grandi viaggi: se si
restasse sempre nello stato in cui si è quando si arriva,non si
uscirebbe mai dal luogo in cui si è; ma la Provvidenza fa in modo che si
dimentichi ;è la stessa che serve alle donne che hanno partorito. Dio permette
quest’oblio perché il mondo non finisca e si
facciano viaggi in Provenza. quello che vi farò mi darà la più grande gioia che
possa ricevere nella mia vita; ma che tristi pensieri non vedere per
niente la fine al vostro soggiorno! Ammiro e lodo sempre più la vostra
saggezza. Sebbene,a dire il vero,io sia molto toccata da questa
impossibilità,spero che a quel tempo vedremo le cose in un’altra
maniera;Occorre ben sperarlo;perché senza questa consolazione ,non ci sarebbe
che da morire. Talvolta ho qualche fantasticheria in questi boschi,di una
tale cupezza,che ne torno più mutata che dopo un accesso di febbre.[...]
Madame de Grignan
à Paris,mercredi 6e janvier [
1672](???)
[...]Trovai Madame meglio di quanto pensassi,ma di una sincerità affascinante. Non potei vedere M de
Montausier;era chiuso con Monseigneur. Non finirò mai di dirvi tutti i
complimenti che mi fecero e a voi anche,e di tutto questo altrettanto ne porta
via il vento:si è rapiti di tornare a casa. Mme de Richelieu mi parve abbattuta .Risponderà a M de Grignan
A Mme de Grignan
A Paris, ce
vendredi 12e Février [1672]
[...]Ho avuto una grande conversazione con M Le
Camus; vi ama e vi onora;è istruito a perfezione.
Il vescovo non ha che da frequentarlo .Entra così
perfettamente nei nostri sentimenti ,che mi dà consigli;
ed io saprò attraverso lui i suoi modi;è irritato dai
comportamenti disonesti;e siccome ne ha di molto contrari,non fa fatica a
entrare nei nostri interessi ,dove la rettitudine e la sincerità
sono di casa. Quello
a cui non bisogna affatto rinunciare ,qualunque
cosa accada:questa moda torna sempre. Non si imbroglia abbastanza a lungo
il mondo e i furbi sono alla fine scoperti;ne sono persuasa.[...]
PER LA LEGGEREZZA :
A Mme de Grignan
à Paris,ce vendredi,24e avril [1671]
"Ho
comprato, per farmi una veste da camera, una stoffa come quella che avete voi
per la vostra ultima sottana. È ammirevole. C'è un po' di verde, ma domina il
viola, insomma, ho dovuto soccombere. Si voleva farmela foderare di color
fuoco, ma ho trovato che sarebbe apparsa, da parte mia, un'impenitenza finale.
Il di sopra è fragilità pura, ma il disotto sarebbe stata una volontà
determinata che mi è sembrata contro tutti i buoni costumi, e allora mi son
gettata nel taffettà bianco».
PER IL GRANDE SPIRITO:
A Mme de Grignan
et à Pauline de Grignan
Aux Rochers,
dimanche,6e novembre
[1689]
«Il signor Nicole
è divino. Veramente, dev'essere che egli si aiuta con la grazia sufficiente,
che non è sufficiente, ma per me è sufficiente perché essa è la grazia efficace
detta con altre parole».
(continua)
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