Ciao Mariel, cosa ne pensi di questa "struttura"?
La carta dei sentimenti mi sorprende ogni giorno di più e mi
coglie impreparata. Noi "contemporanei" non abbiamo ricevuto nessuna
educazione in merito..e quelli più giovani stanno messi pure peggio...
Continuo ad immaginare te al centro della scena, magari a
parlar poco ma ad indicare "dove ci troviamo" sulla cartina....e a
versare un paio di volte il té!
a Mercoledì, un abbraccio, Maria
(le indicazioni di movimento sono di Charpentier, un
musicista contemporaneo)
fammi sapere se leggi questo formato su due colonne!
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Una geografia della tenerezza.
Mlle de Scudéry,l’illustre Sapho, descrive una
“carte” che simboleggia il percorso possibile dell’amore fra due esseri.
Già dal rinnovamento del linguaggio dell’amore si assiste al tentativo di
modificare il ruolo e la condizione femminile ,chiedendo rispetto e minore
subordinazione a quelli dell’uomo
Affinché voi comprendiate meglio
il disegno di Clelia ,vedrete che ha immaginato che si può provare
tenerezza per tre cause diverse: per una grande stima,per riconoscenza
o per inclinazione:ed è ciò che l’ha obbligata a stabilire queste
tre città di Tendre ,su tre fiumi che portano questi tre nomi e di fare
anche queste tre strade differenti per andarci. E come si dice Cuma sul mar
Ionio e Cuma sul Tirreno,icosì si dice Tendre sur Inclination, Tendre sur
Estime, Tendre sur Reconnaisance.
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Sol
maggiore - Dolcemente gioioso
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tuttavia come ha presunto che la
tenerezza che nasce su Inclinazione non ha bisogno di
nient’altro per essere quella che è ,Clelia,come vedete,Medames, et
Monsieurs, ha posto nessun villaggio lungo i bordi di questo fiume,che va
così veloce non ci sono (che) delle soste da fare per andare da Nuova
Amicizia a Tenerezza.
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clavicembalo sotto il testo
A’ Mme de La Fayette
A’ Paris,le mardi 24e[juillet 1657]
La vigilia della mia partenza per Livry, andai a vedere
Mademoiselle, che mi fece le più grandi carezze del mondo;io le feci i
vostri complimenti,e lei li ricevette molto bene,almeno non mi parve
che avesse niente sul cuore. Ero andata con M.lle de Rambouillet,M.me
de Valençay e M.me de Lavardin.Attualmente se ne va alla corte,e quest’inverno
sarà così lieta che farà buon viso a tutti.
Non so punte notizie da farvi sapere
oggi,perché son tre giorni che non ho visto la Gazette. Saprete
tuttavia che Mme de N*** è morta,e che Trévigny,il suo amante,ha
pensato di morirne di dolore;per me avrei voluto che ne fosse morto per
l’onore delle dame. Sono sempre cuperosata,povera piccina mia, e sempre
faccio delle cure;ma come sono nelle mani di Bourdelot,che mi purga con dei
meloni e del ghiaccio,e che tutti vengono a dirmi che questo mi ucciderà,questo
pensiero mi mette in una tale incertezza,che ancorché mi trovi bene con quel
che mi ordina,non lo eseguo che tremando.
Addio,mia cara:sapete bene che non vi si può amare più teneramente
di quel che io faccio.
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Ma per arrivare a Tendre con la stima,non
è lo stesso: poiché Clelia ha messo ingegniosamente altrettanti
villaggi quante sono le piccole e grandi cose che possono
contribuire a far nascere ,per stima, questa tenerezza di cui intende
parlare.
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Sib
maggiore - Magnifico e gioioso (trio con flauti)
Non gettate così lontano i libri
di La Fontaine. Ci sono favole che vi rapiranno e dei racconti
che vi affascineranno: la fine delle Oche di fratello Filippo,I Remois
e Il Cagnolino;tutto ciò è molto carino,solo quello che non è di questo
stile è piatto. Vorrei scrivere una favola che gli facesse
intendere quanto è miserabile forzare il suo talento a uscire dal suo
genere ,e quanto la follia di voler cantare su tutti i toni crea cattiva
musica. Non deve allontanarsi dalla grande capacità che ha di raccontare.
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clavicembalo sotto il testo
La Donna e il Segreto
È difficile a chi porta le gonne il custodire un gran segreto in petto; quantunque sotto un simile rispetto, ci sian uomini peggio delle donne. Un marito per mettere alla prova la sua donna, una notte a dire uscì: - Nel ventre par che tutto mi si muova, provo un dolor che non provai fin qui. Ho fatto un ovo. - Un ovo, o Dio bambino! - Ecco, vedilo qui tiepido ancora, guardati ben dal dirlo. Ogni vicino mi chiamerebbe gallinetta allora -. La donna, nuova al caso, con spavento, per tutti i santi di tacer giurò. Ma non durò poi molto il giuramento, ché appena in Oriente il sol spuntò, scesa dal letto va da una comare e: - Amica, - dice, - amica, un caso novo, ma zitta, non mi fate bastonare, sapete? mio marito ha fatto un ovo. - Un ovo? - Signorsì, tre volte tanto i soliti, ma zitto in carità. - Gesummaria! - Tacete. - Dal mio canto non fiato, ve lo giuro, andate là -. Quando partì la femmina dell'ovo, l'amica che a cantar nel ventre sente il gran segreto, al solito ritrovo cammina a sparpagliarlo fra la gente. Ma in vece d'uno, nel contar la storia, disse che l'uomo n'avea fatti tre, e un'altra ancor più corta di memoria, in gran segreto quattro gliene dié. Il segreto era quello del magnano, tutti parlavan dell'avvenimento, e l'ovo crebbe sì di mano in mano, che in capo al dì n'aveva fatti cento. |
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In effetti voi vedete che da Nuova
Amicizia si passò a un luogo che chiama Grande Spirito,
perché è ciò con cui comincia di solito la stima;
Sol maggiore - Dolcemente gioioso (con flauti)
poi vedete quei piacevoli
villaggi di Versi Graziosi,di Biglietto Galante e di Biglietto Dolce,che
sono le operazioni più abituali del grande spirito agli inizi di
un’amicizia.
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cembalo sotto il testo
Permettez-moi,belle Julie,
de mêler mes vives couleurs
à celles de ces rares
fleurs (les tulipes flamboyantes)
dont votre tête est
embellie :
Je porte le nom glorieux
Qu’on doit donner à vos beaux
yeux.
---------musica-----cembalo solo
Franche d’ambition je me
cache sous l’herbe,
modeste en ma couleur ,modeste en
mon séjour;
Mais si sur votre front je me
puis voir un jour,
la plus humble des
fleurs sera la plus superbe.
più flauti
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Poi,per fare un più gran
progresso in questo via ,vedete Sincerità ,Gran Cuore ,Probità,Generosità,Rispetto,Precisione
e bontà,che è tutto contro Tenerezza,per far capire che non c’è vera stima
senza bontà e che non si può arrivare a Tendre da quel lato senza
avere quella preziosa qualità.
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“Eccoci a questo tratto così nuovo
e così singolare,che è la confessione che Mme de Clèves fa a suo marito
dell’amore che lei porta al duca di Nemours.Che si ragioni finché si
voglia su questo,io trovo il tratto ammirevole e molto ben preparato. E’ la
più virtuosa donna del mondo che crede di aver ragione di diffidare di
se stessa ,perchè sente il suo cuore prevenuto suo malgrado in favore di un
altro diverso da suo marito.
Si accusa come di un crimine di
questa sua inclinazione del tutto involontaria e per quanto innocente sia;
cerca aiuto per vincerla. Dubita
di avere la forza di venirne a capo se si fidasse solo di sé. E per imporsi
ancora una condotta più austera di quella che la sua propria
personale virtù le imporrebbe,fa a suo marito la confidenza di ciò che sente
per un altro. Su questo io non vedo altro che bello ed eroico.”
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Ebbene,signore,gli rispose
gettandosi alle sue ginocchia, vi farò una confessione che mai è stata fatta
a un marito; ma l’innocenza della mia condotta e delle mie intenzioni me ne
dà la forza. Vi chiedo mille volte perdono se nutro sentimenti per un
altro uomo, ma non vi affliggerò mai con le mie azioni. Pensate che per fare
quel ch’io faccio,occorre avere più amicizia e più stima per un marito di
quanto se ne abbia mai avuta; guidatemi, abbiate pietà di me,e amatemi
ancora,se potete .M. de Clèves era restato,durante tutto quel discorso,la
testa appoggiata sulle mani,fuori di sé,e non aveva pensato a far rialzare
sua moglie. Quando lei ebbe cessato di parlare,e gettò gli occhi su di lei,la
vide alle sue ginocchia il volto coperto di lacrime e di una
bellezza così ammirabile ,pensò di morire di dolore ,e abbracciandola e
sollevandola:-abbiate pietà di me voi stessa,signora,le disse,
Voi mi sembrate più degna di stima
e d’ammirazione che tutto quel che c’è mai stato di donne al mondo;ma anche
io mi trovo il più infelice uomo che sia mai esistito. Ho tutt’insieme la
gelosia di un marito e quella d’un amante; la fiducia e la sincerità che voi
avete per me hanno un prezzo infinito:mi stimate abbastanza per credere che
non abuserò di questa confessione: Avete ragione,signora,non ne abuserò
e non vi amerò meno per questo. Mi rendete infelice per il più grande
segno di fedeltà che mai una donna abbia dato a suo marito.
“La confessione di Mme de Clèves a
suo marito è stravagante,e non si può dire che in una storia vera;
ma quando se ne fa una a piacere ,è ridicolo dare alla
propria eroina un sentimento così straordinario.
L’autore,facendolo,ha pensato di più a non
somigliare agli altri romanzi che a seguire il bon senso.
Una donna dice raramente a suo marito che qualcuno è
innamorato di lei,ma mai che lei abbia dell’amore per un altro,diverso
da lui.E tanto meno gettandosi alle sue ginocchia,come fa la principessa .Può
far credere a suo marito di non aver mantenuto nessun limite
nell’oltraggio che lei ha fatto a lui.”
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Dopo ciò,Madame,bisogna,per favore
,tornare a Nuova Amicizia ,per vedere da quale via si va da là a Tendre con Riconoscenza.
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Re minore - Grave e devoto (flauti)
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Vedete dunque ,vi prego,come
bisogna andare prima da Nuova Amicizia a Compiacenza
dopo a quel piccolo villaggio
chiamato --'Sottomissione,'e che confina con un altro molto piacevole
che si chiama Piccole Cure(Attenzioni).
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La minore - Tenero e lamentevole cembalo sotto il
testo, poi si aggiungono i flauti
Lettre à Mme de Grignan
A Paris, mercredi 10e
juillet [1675]
Sono, ve lo assicuro ,alla
disperazione per l’inquietudine che vi ha procurato la mia salute. Ahimè,mia
bella,non pensate ad altro e il vostro ragionamento è fatto apposta per
procurarvi angoscia. Dite che vi si fa mistero del mio salasso;ma,in fede mia
,non sono affatto malata,non ho avuto affatto le caldane .Decisi il mio
salasso bruscamente,secondo la necessità dei miei affari,piuttosto che su
quella della mia salute;mi sentivo un po’ oppressa:giudicai che mi
occorresse un salasso prima di partire,al fine di mettere questo salasso come
provvista nei miei bagagli. Non vi feci sapere niente perchè ciò
avrebbe avuto l’aria di fare la scena di chi è impedita,e questa discrezione
vi è costata mille pene .Ne sono disperata,figlia mia;ma credetemi,non vi
ingannerò mai,e seguendo le nostre massime di non risparmiarci
affatto,vi farò sapere sempre sinceramente come sto;fidatevi di me. Per
esempio ,si vuole ancora che io mi purghi. ebbene,lo farò come ne avrò
il tempo ;non ne siate punto spaventata. Un po’ d’oppressione mi aveva fatto
auspicare piuttosto il salasso;sto molto bene,sbarazzatevi di questa
inquietudine.
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'Vedete,io dico,che da lì si deve
passare per Assiduità,per far capire che non è abbastanza aver per
qualche giorno tutte quelle attenzioni obbliganti,che producono tanta
riconoscenza se non le si ha in modo costante.
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Lettre à M . de
Coulanges
A Paris,ce lundi 15e décembre 1670.
Vado a farvi
conoscere la cosa più sorprendente,la più meravigliosa,la più miracolosa,la
più trionfante,la più stordente,la più inaudita,la più singolare,la più
straordinaria,la più imprevista,la più grande,la più piccola,la più rara,la
più comune,la più sfarzosa,la più segreta fino ad oggi,la più
brillante,la più degna d’invidia:infine una cosa di cui non si trova che un
esempio nei secoli passati,e ancora quest’esempio non è giusto,una cosa che
non la si può credere a Paris(come la si potrebbe credere a Lyon?);una cosa
che fa gridare misericordia a tutti;una cosa che colma di gioia Mme de
Rohan e Mme de Hauterive;una cosa che infine si farà
domenica,dove coloro che la vedranno crederanno di avere le visioni;una cosa
che si farà domenica,e che non sarà fatta,forse,lunedì.Non posso risolvermi a
dirla;indovinatele: ve lo do in tre. gettate la vostra lingua ai cani? Eh
bene! Bisogna dunque dirvela:M. de Lauzu sposa domenica al Louvre,indovinate
chi?velo do in quattro,velo do in dieci;ve lo do in cento. M.mede
Coulanges dice:ecco che è ben difficile da indovinare;è M.mede
la Vallière.-Niente affatto,Madame. E’ dunque M.llede Retz?
Proprio per niente,siete molto provinciale. Veramente siamo ben stupide
,voi dite, è M.lleColbert.- Ancor meno.E’ certamente M.lle
de Créquy? Non ci siete . Occorre dunque alla fine dirvelo:sposa
,domenica al Louvre,col permesso del re,
Mademoiselle,Mademoiselle de
...Mademoiselle,indovinate il nome:sposa Mademoiselle,in fede!in fede mia! La
mia fede giurata!Mademoiselle,la grande Mademoiselle;Mademoiselle,figlia di
Monsieur;Mademoiselle,nipote di Henri IV;Mademoiselle d’Eu,Mademoiselle de
Dombes,mademoiselle de Montpensier,Mademoiselle d’Orléans,Mademoiselle,cugina
germana del Re;Mademoiselle destinata al trono;Mademoiselle ,il solo partito
di Francia che fosse degno di Monsieur. Ecco un bel soggetto per discorrere.Se gridate,se siete fuori di
voi,se vi dite che abbiamo mentito,che questo è falso,che ci si burla di
voi,che ecco una bella presa in giro,che tutto questo è uno scherzo di
cattivo gusto ,se infine ci lanciate ingiurie:noi troveremo che avete
ragione;ce la siamo presa quanto voi.
Addio,le lettere che saranno
recapitate per via ordinaria vi faran vedere se diciamo il vero o no.
La maggiore - Gioioso e rustico (flauti)
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Dopo vedete che si deve passare a
un altro villaggio che si chiama Premura e non fare come
certe persone tranquille che non si affrettano neanche un po’ per
quanto li si preghi e che sono talvolta incapaci d’avere quella sollecitudine
che forza la gratitudine qualche volta così tanto.
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Sol
maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
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Dopodiché vedete che bisogna
passare a Grandi Servizi ,e che,per sottolineare che ci
sono poche persone che ne rendono di tali ,questo villaggio è più
piccolo degli altri
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In seguito bisogna passare a
Sensibilità,per far capire che bisogna sentire fino ai più
piccoli dolori di coloro che si ama.
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Mi
minore -
Effeminato,
amorevole e lamentevole
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Dopo,bisogna,per arrivare a
Tendre,passare per Tendresse,perché l’amicizia attira l’amicizia
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Sol
maggiore - Dolcemente gioioso (flauti)
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Bisogna poi andare a Obbedienza
,non essendoci quasi niente che impegni più il cuore di coloro a cui si
obbedisce se non la cieca obbedienza.
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La minore - Tenero e lamentevole (flauti)
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e per arrivare infine là dove si
vuole andare ,bisogna passare da costante amicizia,che è
certamente il cammino più sicuro per arrivare a Tendre con Riconoscenza.
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Ma,Signora,siccome non ci sono
sentieri dove non ci si possa smarrire,Clelia ha fatto,come lo potete
vedere,in modo che quelli che sono a Nuova Amicizia,prendessero un po’ più a
destra,o un po’ più a sinistra, e si smarrissero pure;perchè se alla partenza
del Grande Spirito,si andava a Negligenza,che voi vedete completamente
contro su questa carta;che in seguito continuando questo smarrimento,si
andasse a Disuguaglianza
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musica…….
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di là a Tepore
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a Leggerezza;
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…….
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……….
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e a Oblio;
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……..
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invece di trovarsi a Tenerezza su
Stima,ci si troverebbe al Lago dell’Indifferenza che vedete
segnato su questa carta,e che con le sue acque tranquille rappresenta
,senza dubbio molto giustamente,la cosa di cui porta il nome in questo luogo.
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lettura……..?
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Dall’altro lato,se alla partenza
di Nuova Amicizia,si prendesse un po’troppo a sinistra e si andasse a Indiscrezione,a
Perfidia,a Orgoglio,a Maldicenza,a Cattiveria;invece
di trovarsi a Tenerezza su Riconoscenza,ci si
troverebbe al mare
dell’Inimicizia,dove tutti i vascelli fanno naufragio; e che per
l’agitazione delle sue onde ,conviene senza dubbio molto giustamente a questa
impetuosa passione,che Clelia vuole rappresentare.
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Mi maggiore - Litigioso e stridulo (cembalo sotto
il testo)
A M.mede Grignan -
A Paris,vendredi 23efévrier
1680.
Venne in carrozza da Vincennes a
Paris;soffocò un po’ e fu imbarazzata. La si volle fr confessare,nessuna
notizia. alle cinque la si legò e,con una torcia in mano,apparve nel
patibolo,vestita di bianco ;è una sorta d’abito per il rogo. Era molto rossa
e si vedeva che respingeva il confessore e il crocifisso con violenza.La
vedemmo passare all’Hotel de Sully,Mme de Chaulnes e Mme de
Sully,la Comtesse(de Fiesque) e molte altre. a Notre-dame,non volle mai
pronunciare l’ammenda onorevole e,alla Grève,si difese quanto poté per
uscire dal patibolo:La si tirò con la forza. La si mise sul rogo,seduta e
legata col ferro. La si coprì di paglia .
Bestemmiò molto,respinse la
paglia cinque o sei volte ,ma alla fine il fuoco aumentò e la si è
persa di vista e le sue ceneri sono ora nell’aria. Ecco la morte di MmeVoisin,
celebre per i suoi crimini e la sua empietà. si crede che ci saranno grandi
conseguenze che ci sorprenderanno.
un giudice ,cui,mio figlio diceva
l’altro giorno che era una strana cosa di farla bruciare a fuoco
lento,gli disse:”Ah! monsieur,ci sono certi piccoli addolcimenti a
causa della debolezza del sesso.-Eh che! monsieur le si strangola? –No,ma gli
si gettano ceppi sulla testa; i ragazzi del boia strappano loro la testa con
uncini di ferro.” vedete bene,figlia mia,che ciò non è così terribile come si
pensa.
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Così questa ragazza saggia che
vuole far conoscere su questa carta che non aveva mai avuto Amore,che non
avrebbe mai nel cuore che tenerezza,fa sì che il fiume dell’Inclinazione si
getta in un mare che si chiama il Mare Pericoloso;
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Sib minore - Oscuro e terribile (+ flauti)
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Questa donna dunque soffrì tutto
l’eccesso di quel martirio senza parlare.
La si conduce alla Grève .Prima
d’esser gettata,dice che voleva parlare;si presenta eroicamente
:”Messieurs,dice,assicurate M. Louvois che sono la sua serva e che gli ho
mantenuto la parola,andiamo che si concluda.”Fu spedita all’istante. Che ne
dite di questa sorta di coraggio? So ancora mille raccontini gradevoli come
questo,ma il modo di dire tutto?
Mentre siamo fra questi orrori,voi
siete al ballo ,date grandi cene,il mio nipotino è a teatro e danza a
meraviglia;in verità,è quel che si chiama il carnevale.
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perchè è abbastanza pericoloso per
una donna ,andare un po’ al di là delle ultime frontiere dell’Amicizia;
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Mib maggiore - Duro e crudele (flauti)
"Insomma vuoi scendere,
sì o no?", urlava Barbablu. "Un'altro momentino" rispondeva la
moglie: e tornava a gridare: "Anna, Anna, sorella mia, non vedi tu
apparir nessuno?". "Vedo" ella rispose "due cavalieri che
vengono in qua: ma sono ancora molto lontani." "Sia ringraziato
Iddio", aggiunse un minuto dopo, "sono proprio i nostri fratelli:
io faccio loro tutti i segni che posso, perché si spiccino e arrivino
presto."
Intanto Barbablu si messe a gridare così forte, che fece tremare tutta la
casa. La povera donna ebbe a scendere, e tutta scapigliata e piangente andò a
gettarsi ai suoi piedi: "Sono inutili i piagnistei", disse
Barbablu, "bisogna morire". Quindi pigliandola con una mano per i
capelli, e coll'altra alzando il coltellaccio per aria, era lì lì per
tagliarle la testa. La povera donna, voltandosi verso di lui e guardandolo
cogli occhi morenti, gli chiese un ultimo istante per potersi raccogliere.
"No, no!", gridò l'altro, "raccomandati subito a Dio!", e
alzando il braccio...In quel punto fu bussato così forte alla porta di casa,
che Barba-blu si arrestò tutt'a un tratto; e appena aperto, si videro entrare
due cavalieri i quali, sfoderata la spada, si gettarono su Barbablu e, colla
spada lo passarono da parte a parte e lo lasciarono morto.
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e fa poi sì che al di là di questo
mare,c’è quel che chiamiamo Terre Sconosciute,perchè in effetti
noi non sappiamo per niente quel che c’è e non crediamo che nessuno sia stato
più lontano di Ercole;
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musica
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così che in questo modo ha trovato
la possibilità di fare una gradevole morale dell’amicizia ,con un semplice
gioco della sua mente;e di far capire in modo molto particolare ,che non ha
affatto ricevuto amore ,e che non ne può avere.
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L’ arte della conversazione di M. de
la Rochefoucault per aprire la discussione del pubblico sul tema del linguaggio
rinnovato,strumento per cambiare la condizione sottomessa della dama.
La
conversazione era ,con la lettura,una delle distrazioni degli habitués
delle ruelles ,ovvero di quelli che nel XVIII s. si chiameranno poi i
salotti .Considerata ad un tempo come un’arte,in questo testo è l’oggetto di
un’analisi approfondita.
Quel che rende poche persone
gradevoli nella conversazione:il fatto che ognuno pensi più a quello che egli
ha l’intenzione di dire che a quel che gli altri dicono,e che non si ascolta
quasi quando si ha molta voglia di parlare. Tuttavia è necessario ascoltare
quelli che parlano;bisogna dar loro il tempo di farsi comprendere,e sopportare
anche che dicano cose inutili.
Ben lungi dal contraddirli e
dall’interromperli,si deve,al contrario entrare nella loro mente e nel
loro gusto,mostrare che li si capisce,lodare quel che dicono tanto quanto
merita d’essere lodato e far vedere che è piuttosto per scelta che li si loda
piuttosto che per compiacenza. Per piacere agli altri ,occorre parlare di quel
che essi amano,e di ciò che li tocca,evitare le dispute su cose indifferenti e
porre loro di rado domande ,e non lasciar loro mai credere che si pretende di
avere più ragione di loro.
Si devono dire le cose con un’aria
più o meno seria e su temi più o meno elevati,secondo l’umore e la capacità
delle persone che si intrattengono e ceder loro lietamente il privilegio di
decidere,senza obbligarli a rispondere ,quando non hanno voglia di parlare.
Dopo aver soddisfatto così ai doveri della buona educazione,si possono
esprimere i propri sentimenti,mostrando che si cerca di appoggiarli
sull’opinione di coloro che ascoltano,senza atteggiamenti di presunzione
né di ostinazione.
Evitiamo soprattutto di parlare spesso di noi stessi e
di porci come esempio. niente è più sgradevole di un uomo che cita se stesso ad
ogni proposito.
Non si può nemmeno applicarsi troppo a conoscere
l’inclinazione e la capacità intellettiva di quelli a cui si
parla,accordarsi alla mente di colui che l’ha più vivace ,senza
ferire la tendenza o l’interesse degli altri con questa preferenza.
Allora si devono far valere tutte le ragioni che egli ha detto,
aggiungendo modestamente i nostri propri pensieri ai suoi,facendogli
credere,per quanto è possibile,che è da lui che li si assume.
Non bisogna mai dire nulla con un’aria di autorevolezza,né
mostrare alcuna superiorità intellettuale;rifuggiamo dalle espressioni troppo
ricercate,dai termini duri o forzati,e non serviamoci affatto delle parole più
grandi delle cose. Non è vietato conservare le proprie opinioni, se sono
ragionevoli,ma bisogna arrendersi alla ragione appena essa appare ,da qualunque
parte venga:lei sola deve regnare sui nostri sentimenti,ma seguiamola
senza urtale i sentimenti degli altri , e senza far apparire il
disprezzo per quello che hanno detto: è pericoloso voler essere sempre il
padrone della conversazione ,e di spingere troppo lontano una buona ragione
quando la si è trovata . L’onestà vuole che si nasconda talvolta la metà della
propria intelligenza e che si gestisca con cura un testardo che si difende male
,per risparmiargli l’onta di cedere. Non piacciamo certo quando si parla
troppo a lungo e troppo spesso di una stessa cosa, e si cerca di volgere
la conversazione su soggetti di cui ci si crede più competenti degli altri.
bisogna entrare indifferentemente su tutto quel che loro aggrada,soffermarcisi
tanto quanto lo vogliano ,e allontanarsi da tutto quel che non è conveniente
per loro.
Ogni sorta di conversazione ,anche se elevata
non è adatta ad ogni genere di persone d’intelletto:
bisogna scegliere ciò che è di loro gusto ,ciò che
conviene alla loro condizione,al loro sesso,ai loro talenti,e scegliere anche
il tempo per dirlo. Osserviamo il luogo,l’occasione,l’umore,in cui si trovano
le persone che ci ascoltano ,perché se occorre molta arte per saper parlare a
proposito,non ne occorre meno per saper tacere. Esiste un silenzio
eloquente che serve ad approvare e a condannare,c’è un silenzio di discrezione
e rispetto,esistono infine toni,arie e maniere che determinano tutto quel
che esiste di gradevole e sgradevole ,di delicato o di sorprendente nella
conversazione,ma il segreto di servirsene bene è concesso a poche
persone;quelli stessi che ne fanno delle regole ci inciampano spesso,e la più
sicura che si possa dare è ascoltare molto ,parlare poco,non dire niente di cui
ci si possa pentire.
- Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1634 – Parigi,1704)
- Do maggiore - Allegro e guerriero
- Do minore - Triste ed oscuro
- Re maggiore - Gioioso ed assai guerriero
- Re minore - Grave e devoto
- Mi maggiore - Litigioso e stridulo
- Mi minore - Effeminato, amorevole e lamentevole
- Mib maggiore - Duro e crudele
- Mib minore - Spaventoso
- Fa maggiore - Furioso ed impetuoso
- Fa minore - Oscuro e lamentevole
- Sol maggiore - Dolcemente gioioso
- Sol minore - Serio e magnifico
- La maggiore - Gioioso e rustico
- La minore - Tenero e lamentevole
- Sib maggiore - Magnifico e gioioso
- Sib minore - Oscuro e terribile
- Si maggiore - Severo e lamentevole
- Si minore - Solitario e melanconico
Maria Gabriella Bruni24 febbraio 2013 16:16
RispondiEliminaTutti i miei blogs hanno nuovi posts:
- In http://cerfvolant3436.blogspot.com
www.cerfvolant3436.blogspot.com
ho arricchito di molti giochi il post dei
"Jeux linguistiques".
- In mariellaemporio.blogspot.com
ho aggiunto molte poesie che mi sembrano molto interessanti.
- In marielbrubazar ho completato il racconto
"Le due finestre".
Catherine Montvoisin,ovvero la Voisin,(moglie di un commerciante)e le sue complici sono le streghe piccolo-borghesi parigine dell'epoca di Louis XIV.Diventò famosa a Paris anche tra i nobili fino ad essere consultata dalla Montespan che fu coinvolta in parecchie messe nere per un lungo periodo(cinque o sei anni)per ottenere i favori del Re.
RispondiEliminaI vari crimini di cui si era macchiata non rimasero impuniti e,quando scoppiò lo scandalo dei veleni,fu accusata e processata .rese così pubblico un mondo sotterraneo di delitti,sortilegi,orribili ritualità che avevano coinvolto persone tra le più disparate per genere e ceto sociale.