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sabato 8 aprile 2017

Profilo sommario di Sony Labou Tansi.



                  
 














                                  Sony Labou Tansi
Profilo sommario di Sony Labou Tansi.

Sony Labou  Tansi,pseudonimo di Marcel Sony,è uno scrittore congolese, 
nato il 5 luglio 1947 a Kimwanza,nello Zaire(Congo Belga).Ma è nel Congo
 francese che si stabilisce con sua madre fin dalla sua più giovane età. Allo
stesso modo è in Congo Brazzaville che si è formato e si è affermato come 
scrittore.
Professore d’inglese presso il CollègeTchicaya-Pierre à Pointe-Noire,
a partire dal 1979 si è progressivamente imposto come uno dei leaders 
di una nuova generazione di autori francofoni dell’Africa Nera,con i suoi
 romanzi e ,soprattutto,con il suo teatro.
Ha fondato e diretto il « Rocado Zulu  Théâtre » a Brazzaville per cui ha
 scritto e messo in scena l’insieme delle sue opere.
Ha anche condotto una piccola attività politica nel suo paese  ( è stato
eletto  deputato nel 1992 ), che il potere congolese  non  vide  molto di
 buon occhio,prima di intravvedere  il  possibile “recupero” che avrebbe
potuto farne. Non avendo preso la tessera del partito unico, era considerato
piuttosto come un oppositore; inoltre gli aiuti ricevuti da parte della
 compagnia ELF  e la pubblicazione dei testi di una casa editrice francese
alimentavano le  diffidenze  nei suoi riguardi,ma permettevano anche di
beneficiare di una  certa copertura mediatica che spesso avrebbe continuato
 a proteggerlo, una volta rientrati a casa. Le solide amicizie, infine,  sviluppate
 con alcuni membri  del potere, la capacità di nascondere i suoi propositi nelle
sue opere e ,insomma, la celebrità  acquisita lo protessero .Ma, se i poteri
hanno tendenza a minacciare questi artisti, quando hanno una visibilità
internazionale preferiscono recuperarne la riconoscenza. Si tratta,  all’occorrenza,
per alcuni dittatori,di intrattenere una parvenza di  rispettabilità lasciando che
alcuni intellettuali si esprimano, pur continuando a prendersi cura di soffocare
gli altri.
E Sony Labou Tansi avrà certamente dovuto ricucire,magari semplicemente
cercando di rammendarla,  questo genere di  situazione.
A partire soprattutto dagli anni ‘80, la promozione del teatro dell’Africa nera 
francofona si è realizzata soprattutto grazie a Radio France Internationale che
ha stimolato la produzione letteraria con l’organizzazione di  un concorso
annuale di teatro interafricano,  offrendo sbocchi agli autori premiati: la 
diffusione radiofonica delle opere premiate,  accordi con alcuni editori. 
Ricompensavano allo stesso modo le migliori compagnie con un Premio 
Teatro Vivente[1].
Negli anni ’80 appaiono diversi festivals ,dove le compagnie e gli autori confermati sono regolarmente invitati da ogni parte nel mondo per presentare le loro creazioni: in Francia nascono il Festival Internazional  des Francophonies en Limousin,nel 1985,diretto da Monique Blin e il  Théâtre International de Langue Française, nel 1985, diretto da  Gabriel Garran a Paris di Lingua Francese. Negli USA,
a New York, l’Ubu Repertory Theatre,diretto da Françoise Kourilsky.Altrettante occasioni per i drammaturghi,i registi o gli attori di confrontarsi con pubblici nuovi,critici dai criteri di gusto diversi,di scambiare, di farsi conoscere e riconoscere.
 L'esperienza della partecipazione ai festivals internazionali,in particolare  la familiarità con quello del Limousin,ha però anche un aspetto,come dire,opaco.
La relazione stretta  fra autore,  troupe e  direttrice del festival di Limoges,Monique Blin,  pone infatti problemi  a Sony Labou Tansi. Ad  essere criticabile non è certo l' apporto per il riconoscimento e la diffusione degli artisti africani che l'istituzione del festival  offre.  Altri aspetti  lo sono tuttavia  in
modo evidente.  In particolare quelli che creano ombre intorno alla consacrazione
di   Sony  Labou Tansi.[2]
Tuttavia noi abbiamo le sue osservazioni  personalissime a testimoniare il suo  talento esuberante e visionario di drammaturgo e di regista che pone in testa alla sua opera che qui abbiamo proposto,pubblicata dall’editore belga Lansmann.  In effetti quella promozione dell’autore e della sua compagnia -  che gli hanno  permesso di presentare dal 1985 al 1989 a Limoges e durante le sue tournées,opere “comandate”,aveva comportato l’accettazione da parte di Sony del principio
della co-regia dei suoi spettacoli”,rischiando di uccidere in nuce una parte della  creazione. Molti osservatori contestano la correttezza e l’opportunità di quel patrocinio,che può rivelarsi soffocante e discutibile. E ancor più se si ammette che  Sony Labou Tansi concepisce il suo teatro come un “teatro della guarigione”per il suo popolo; allora è evidente che  l’aggiunta di una co-regista rappresenta un’ ingerenza continua nella sua creazione.[3]
 L’altro problema riguarda in particolare  la situazione economica. L’azione  internazionale condotta da sola rischia di costituire  un palliativo inconfessato  e maschera in realtà le disfunzioni e le carenze .Sony Labou Tansi, preso nella morsa tra un potere con il quale deve fare il furbo e un maternage  dubbio, riesce tuttavia  a utilizzare i mezzi che gli sono dati per offrire al suo popolo esperienze nuove,ancora  per qualche anno.
 Affetto dall’AIDS,muore nel 1995.Molto precocemente. Troppo. Anche per i suoi numerosi ammiratori. Poiché,attraverso il mondo, il suo genio letterario precoce aveva cominciato a
 diffondersi. La sua scrittura, che intende essere un mezzo di liberazione, dunque di
promozione dell’arte africana, attraverso la creazione  di « forme ribelli »  utili strumenti
 per denunciare  di fronte al mondo  le atrocità che lo governano. I suoi libri,tradotti in molte
 lingue, erano letti e premiati in Africa certo,  ma anche in Europa (e , lo abbiamo visto,
soprattutto in Francia) e negli USA , dove aveva vissuto qualche anno prima. La sua scomparsa
 nel 1995 , ad appena 50 anni, apparve come una grande perdita  per la letteratura africana
in generale e nel genere nel quale eccelleva (soprattutto il teatro) in particolare. Tutte le opere teatrali  di Sony Labou Tansi sono state rappresentate in Congo e alcune fra loro  lo  sono state
all’estero , fra le quali quattro coproduzioni al Festival International des Francophonies nel Limousin con la collaborazione di Pierre Vial ,Daniel Mesguich, Michel Rostain e Jean-Pierre Klein.



Bibliografia-
Romanzi pubblicati :
- La vie et demi (1979),
- L'état honteux (1981),
- L'anté-peuple (1983),
- Les sept solitudes de Lorsa Lopez (1985),
- Les yeux du volcan (1988),
- Le commencement des douleurs (1995).
I suoi romanzi sono pubblicati nelle edizioni Seuil.

Teatro pubblicato :
- Conscience de tracteur, N.E.A.-CLE (1979),
- La parenthèse de sang et Je soussigné cardiaque, Ed. Hatier-Monde Noir,
- La rue des mouches, Revue Equateur n°1 (1986),
- Moi, veuve de l'empire, Ed. Avant-Scène Théâtre n°815 (1982),
- La résurrection rouge et blanche de Roméo et Juliette, Acteurs (1990),
- Le coup de vieux (coécrit avec Caya Makhélé, R.F.I.) Présence Africaine,
- Antoine m'a vendu son destin, Collection Scènes sur Scènes, Ed. Acoria (1997)

Teatro pubblicato nelle edizioni  Lansman (Belgio) :
- Qui a mangé Madame d'Avoine Bergotha ? (1989), réédition 1995,
- Une chouette petite vie bien osée (1992),
- Qu'ils le disent... qu'elles le beuglent (1995),
- Une vie en arbre et chars... bonds (1995),
- Monologues d'or et noces d'argent (1996).

Poesia pubblicata:
- La vie privée de Satan, recueil,
- Les yeux de l'espoir, recueil,
- L'acte de respirer, recueil,
- La peur de crever la vie, recueil
- Poèmes et vents lisses, poésie, publiée aux Editions Le bruit des autres (1995).

Premi :
Ha ottenuto il  Grand Prix de l'Afrique Noire per L'anté-peuple, il Prix Francophonie de la Société des Auteurs et Compositeurs Dramatiques per l'insieme della sua opera, e il Prix Ibsen,conferito dal Syndicat Professionnel de la critique dramatique, per la sua opera teatrale  Antoine m'a vendu son destin.


[1] Come sottolinea Jean-Pierre Guingané: «Quando si conosce la grande importanza della
 radio  in quanto mezzo di comunicazione in Africa,si misura allora la qualità dell’impatto 
di questo lavoro sul pubblico».

[2] Jean-Michel Devésa a proposito della consacrazione di  Sony Labou Tansi.
[3] Valérie Layraud,in una sua memoria al D.E.A.,nel1988,contestava« la correttezza e  l’opportunità di quel soffocante e discutibile patrocinio »

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