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giovedì 15 ottobre 2015

7.Viaggio nel mito.America. Gli Aztechi

Credenze e leggende azteche.



Arte azteca Rappresentazione di Quetzalcoatl e Tezcatlipoca, divinità azteche.


 Quando gli Spagnoli si inoltrarono nella regione messicana e presero possesso,
con straordinaria facilità,di quel grande e composito territorio,il popolo azteco
esercitava ormai da alcuni secoli il governo e il dominio sulle numerose genti
 del suo impero.Pur costituendo una minoranza piuttosto esigua ,gli Aztechi,
discesi intorno all'anno 1000 dal nord del Paese,dalle aride terre che oggi si
affacciano sul confine con gli Stati uniti,avevano stabilito la loro supremazia
culturale e militare su una serie di popoli di più antico insediamento e fin
dall'inizio del secolo XVI avevano costituito un vero e proprio impero politico
il cui centro era la splendida città di Tenochtitlàn,posta sul luogo dove
attualmente sorge Città del Messico. Sottoposti al loro governo non erano
tanto i popoli di  basso sviluppo culturale che abitavano le foreste e le regioni
aride conservando,in quell'ambiente impenetrabile e ostile,la propria sostanziale
autonomia ,bensì genie di pur elevato tenore civile che in passato avevano
esercitato un ruolo di prima grandezza in queste terre: Toltechi,Cicimechi,
Zapotechi e Taraschi.Il patrimonio religioso e culturale  della minoranza
azteca dominante ,fu dunque il risultato  di una fusione composita  fra le
credenze originarie delle tribù conquistatrici e quelle già evolute delle genti
sottoposte al loro dominio.La fonte fondamentale  per la conoscenza della
mitologia azteca resta ancor oggi la Historia  general de las cosas  de la
Nueva Espana,di Bernardino di Sahagùn,redatta nel periodo immediatamente
 successivo alla conquista spagnola. Il Pantheon azteco comprendeva un gran
numero di divinità,ognuna delle quali presiedeva a un fenomeno della Natura,
a un'attività umana ,a una virtù o a un vizio.Secondo una leggenda ,il numero
di queste divinità era di 1600 e ognuna aveva avuto origine daun frammento
della pietra focaia partorita dalla dea Cita licue e scagliata sulla terra dai figli
di lei.Il Cielo,o meglio i tredici  Cieli che costituivano la sede divina ,erano
tuttavia dominati dai tre dei principali:Tezcatlipoca,Uitzilopochtli,Quetzalcoatl.
Tezcatlipoca,che nei monumenti era raffigurato nell'atto di reggere uno specchio
d'oro,mezzo e simbolo della sua onniveggenza ,era il dio della giustizia e
disponeva del potere di premiare la virtù e punire il peccato.Questo suo potere
non si esercitava  soltanto nel governo delle vite terrene degli uomini,ma anche
nel giudizio circa la loro sorte nell'Oltretomba :gli Aztechi,infatti,tenevano per
certa la sopravvivenza di una natura spirituale dell'uomo oltre il confine della
vita fisica e pensavano che i trapassati raggiungessero,a seconda del loro
comportamento in vita ,uno dei tredici Cieli nei quali partecipavano in maggiore
o minore misura alla beatitudine divina.Una concezione  fondamentalmente deterministica,però,caratterizzava il mondo  morale azteco e,in ultima analisi,
limitava il potere dello stesso Tezcatlipoca e i suoi verdetti di giustizia:
si riteneva ,infatti,che tutta la personalità di ogni uomo e tutto  il suo destino,
lo svolgersi delle sue azioni,fossero predeterminati dalle stelle e dall'atteggiarsi
 degli astri all'atto della nascita.Nessuna libertà di scelta ,dunque,nulla di simile
al "libero arbitrio",della tradizione cristiana,ma solo  sottomissione assoluta alle
forze superiori. Poiché  tale concezione finiva con l'escludere le categorie della
volontà e del merito individuale,lo stesso giudizio,lo stesso giudizio finale  del
dio Tezcatlipoca non era emesso sulla base del comportamento morale
complessivo ,bensì sulla base di un dato considerato come "oggettivo",
nel quale si vedeva rivelato il carattere  della volontà divina:la natura e
le circostanze della morte.Uitzilopochtli era il dio della guerra:a questo
 dio sanguinario e crudele gli gli Aztechi facevano risalire la cruenta
istituzione dei sacrifici umani e gli archeologi moderni  hanno potuto
 rendersi conto quanta ampiezza e quali impressionanti  proporzioni
questo rito avesse assunto ai tempi della conquista spagnola.

Rappresentazione dei sacrifici umani

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