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lunedì 13 gennaio 2014

Diario di Bordo.(104)





Marie Anne Doublet 
(Parigi,23 agosto 1677 - Parigi,maggio 1771) è stata una letterata francese e salottiera  chiamata impropriamente Mme Doublet de Persan dalla maggioranza dei suoi biografi.



 Louis Petit de Bachamont

I bollettini  dell’amante ,animatore del salotto di Madame ,che, reinventati,possono costituire il filo conduttore del salotto settecentesco,insomma secondo la struttura di quello secentesco, la  colonna di sinistra utile per introdurre i frammenti degli autori del tempo. Il tema potrebbe finire per essere quello del cambiamento,dell’affermarsi e dell’organizzarsi della borghesia,del cambiamento del costume,della costruzione dello stato liberale,laico  e borghese.

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  Bollettino alla maniera di quelli di  Bachamont,cercando di intuire il loro punto di vista,con lo scopo di mostrare certe gelosie,competizioni e resistenze,anche di ambienti intellettuali, al cambiamento.    



Opzione preoccupata.1.a.Ma che pretesa,credono di rifarci il verso e non si rendono conto delle abissali differenze!Vuoi mettere i nostri salotti esclusivi,con gli ospiti accuratamente selezionati che finiscono per diventare degli habitués e quei cafés,aperti alla frequentazione di tutti,con interventi di chicchessia,senza alcun riguardo all’interesse e alla fama dell’autore,altrettante occasioni sprecate per inutili futilità. Come ,del resto,ha già rilevato anche Montesquieu,che ha dedicato al fenomeno una delle sue lettere. E il café Procope non sembra proprio destinato a restare un caso isolato. Forse bisognerebbe approfondire le ragioni di questo fastidioso fenomeno …

Opzione infastidita.1.b.Ma che pretesa,credono di rifarci il verso e non si rendono conto delle abissali differenze!

Vuoi mettere i nostri salotti esclusivi,con gli ospiti accuratamente selezionati che finiscono per diventare degli habitués e quei cafés,aperti alla frequentazione di tutti,con interventi di chicchessia,senza alcun riguardo all’interesse e alla fama dell’autore. Eppure il café Procope non sembra destinato a restare un caso isolato. Anche Montesquieu non si è fatto alcuno scrupolo e gli ha dedicato una delle sue lettere. Riesce a vederne l’inconsistenza ,ma è convinto che un uso meno frivolo potrebbe assicurar loro una  grande  funzione.

Ma che strana fantasia!





Montesquieu



A.

Lettre XXXVI





Usbek a Rhédi,a Venezia.



Il caffè è molto in uso a Paris :c’è un gran numero di case pubbliche dove lo si distribuisce.  In qualcuna di queste case,si dicono notizie;in altre si gioca a scacchi. Ce n’è una,dove si prepara il caffè in un modo tale che dà spirito a chi lo prende:almeno,di tutti quelli che escono,non c’è nessuno che non creda d’averne quattro volte in più di quando è entrato. Ma ciò che mi sorprende di quei begli spiriti,è che non si rendono utili alla loro patria,e che esercitano i loro talenti in cose puerili. Per esempio,quando arrivai a Paris,li trovai eccitati su una disputa , la più esile che si possa immaginare:  si trattava della reputazione di un vecchio poeta greco di cui,dopo duemila anni ,si ignora la patria come il tempo della sua morte. I due partiti confessavano che era un poeta eccellente;non era questione che del minore o maggior merito che bisognava  attribuirgli. Ciascuno ne voleva dare il tasso;ma,fra questi  distributori di reputazione,gli uni avevano maggior peso di altri. Ecco la disputa! Era ben viva: perché si scambiavano cordialmente da una parte all’altra  ingiurie così grossolane,si facevano scherzi così amari,che non ammiravo meno  il modo di disputarsi che il tema della disputa.”Se qualcuno,dicevo dentro di me,fosse abbastanza stordito

da andare davanti a uno di questi  difensori del poeta greco ad attaccare  la reputazione  di qualche onesto cittadino,non sarebbe molto notato ,e credo che quello zelo  tanto delicato sulla reputazione dei morti si infuocherebbe  molto per difendere quella dei vivi! Ma,comunque,aggiungevo,Dio mi guardi dall’attirarmi l’inimicizia dei censori di quel poeta,che il soggiorno di duemila anni nella tomba non ha potuto proteggere da un odio così implacabile! Danno attualmente colpi in aria. Ma che succederebbe se il loro furore fosse animato dalla presenza di un nemico?”

Quelli di cui hai appena  parlato discutono in lingua volgare e occorre distinguerli da un’altra specie di disputatori che si servono di una lingua barbara che sembra aggiungere  qualcosa al furore e alla testardaggine dei combattenti. Ci sono quartieri dove si vede come una  mischia nera e folta di questo tipo di gente; si nutrono di distinzioni;vivono di ragionamenti e di false conseguenze. Questo mestiere ,dove si dovrebbe morire di fame,non smette di rendere:si è vista una nazione intera,scacciata dal suo paese,traversare i mari per stabilirsi in Francia ,non portando via con sé per fronteggiare le necessità della vita,che un indubbio talento per la disputa. Addio.



Da Paris,l’ultimo della luna di Zilhagé,1713.

                                                            

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2.Anzi. pare ce ne siano ormai quasi quattrocento a Parigi.Sono considerati luoghi in cui la socievolezza è diretta,immediata,assolutamente priva di conformismo di cui invece noi siamo perfino accusati. E’ addirittura al Café de la Régence dove si reca spesso per assistere alle partite di scacchi che Diderot incontra “Le neveu de Rameau”.

Ma si arriva a avere una testimonianza entusiastica del drammaturgo veneziano Goldoni sull’animazione del Palais Royal.Ci vengono pure di lontano a esaltare le nostre cosiddette novità … Vorrebbero farci passare  per ombre,simulacri slavati del passato. Da sentire come il nipote di Rameau si compiace di parlare di suo zio.

Una vera indecenza!

  



Denis Diderot

A.                                                         

Le Neveu de Rameau.



Lully e Jean –Philippe Rameau



E’ il nipote di questo musicista celebre che ci ha liberati dal canto pieno di Lully che salmodiavamo da più di cent’anni,che ha scritto tante di quelle visioni inintelligibili e di verità apocalittiche sulla teoria della musica,dove né lui né nessun’altro capì mai niente e del quale abbiamo un certo numero di opere dove c’è armonia,brani di canti,idee sconnesse, fracasso,voli,trionfi,lance,glorie,mormorii,vittorie a perdifiato,arie di danza che dureranno eternamente e che,dopo aver sepolto il Fiorentino,sarà sepolto dai virtuosi italiani,ciò che lo rendeva cupo ,triste ,astioso[…]

Io.-Non chiederei niente di meglio che di credervi,se non fossi trattenuto da un piccolo inconveniente.

Lui.-E quest’inconveniente?

Io.-E’ che se questa musica è sublime bisogna che quella del divino Lully[…] e anche,sia detto tra noi,quella del caro zio,sia un po’ piatta.

Lui,avvicinandosi al mio orecchio,mi rispose:-il fatto è  che lo è pure quella. Non è che io mi preoccupi del caro zio .E’ una pietra. Mi vedesse tirar la lingua da un piede,non mi darebbe un bicchier d’acqua. Ma  a un  bel fare ,all’ottava,alla settima:hon,hon;hin ,hin;tu,tu,tu,tureletutu con una confusione,un chiasso del diavolo;quelli che cominciano a raccapezzarcisi e che non scambiano  più un baccano del diavolo per la musica,non si adatteranno mai a questo.







Carlo Goldoni



B.

Mémoires.



Terza parte.Capitolo IV.



Avevo preso in affitto un appartamento al Palais Royal  ; il mio studio dava su quel giardino che non aveva la forma né le piacevolezze che ha attualmente,ma che offriva alla vista attrazioni che alcuni non cessano di rimpiangere.

Potevo essere anche molto occupato,ma non potevo impedirmi di gettare di tanto in tanto uno sguardo a quel viale delizioso che riuniva ad ogni ora tanti oggetti diversi.

Vedevo sotto le mie finestre colazioni del Café de Foye ,dove gente di ogni stato veniva a riposarsi e a rinfrescarsi.

Davanti a me avevo quel famoso castagno che chiamavano l’albero di Cracovia,intorno al  quale si riunivano i novellisti ,leggevano i loro racconti,tracciando sulla sabbia con i loro bastoni,trincee,campi,posizioni militari,dividendo l’Europa a loro piacimento.



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3.Lo voglio proprio vedere se ai cafés possono,vogliono e sono capaci di  proporre temi come questi. La natura del potere: l’ironia più caustica degli scrittori per denunciarne i limiti. La  razionalità più rigorosa e limpida dei filosofi per progettare la  struttura per un futuro più giusto.

Sono ansioso di assistere  al dibattito che le letture proposte sapranno animare con i nostri ospiti.





Montesquieu



A.


Les Lettres Persanes



Lettre XXIV



Rica à Ibben à Smyrne



Il  re di Francia è il principe più potente d’Europa,non ha affatto miniere d’oro come il re di Spagna,il suo vicino;ma ha più ricchezze di lui,perché le trae dalla vanità dei suoi sudditi,più inestinguibile delle miniere. Lo si è visto intraprendere o sostenere grandi guerre senza avere altri fondi che titoli onorifici da vendere e,per un prodigio dell’orgoglio umano,le sue truppe si trovavano pagate,le sue fortezze equipaggiate e  le sue flotte armate.

D’altronde questo re è un gran mago: esercita il suo imperio sullo spirito stesso dei suoi sudditi;li fa pensare come vuole. Se non ha che un milione di scudi nel suo tesoro,e ne abbia bisogno di due,non ha che da convincerli che uno scudo ne vale due,e loro lo credono.[…] Arriva  perfino a far loro credere che li guarisce da ogni sorta di male con l’imposizione delle sue mani;tale è la forza e la potenza ch’egli ha sugli spiriti.





Denis Diderot



B.


Enciclopedia



Articolo “Autorità politica”



Nessun uomo ha ricevuto dalla natura il diritto di comandare gli altri. La libertà è  un dono del Cielo,e ogni individuo della stessa specie  ha il diritto di goderne come gode della ragione. Se  la natura ha stabilito qualche autorità,è il potere paterno;ma l’autorità paterna ha i suoi limiti;e nello stato di natura,finirebbe appena i figli fossero in condizione di gestirsi. Ogni altra autorità ha altra origine della natura. Che la si esamini bene e la si farà sempre risalire a una di queste due fonti:o la forza e la violenza di colui che se ne è impadronito;o il consenso di  coloro che vi si sono sottomessi con un contratto fatto o supposto fra loro e colui al quale essi hanno conferito l’autorità.

Il potere che si acquisisce con la violenza non è che un’usurpazione e non dura che il tempo in cui la forza di chi comanda l’ha vinta su quella di coloro che obbediscono; in modo che ,se questi ultimi diventano a loro  volta i più forti e scuotono il giogo,lo fanno con altrettanti diritto e giustizia dell’altro che glielo aveva imposto. Talvolta l’autorità che si stabilisce  con la violenza cambia di natura;è quando continua e si mantiene col consenso espresso da coloro che sono stati  sottomessi; ma rientra di là la seconda specie  di cui sto per parlare e colui che se l’era arrogata ,divenendo allora principe, cessa d’essere tiranno.

Il potere,che viene dal consenso dei popoli ,suppone necessariamente condizioni che ne rendono l’uso legittimo,utile alla società,vantaggioso alla repubblica,e che la fissano e la restringono nei limiti,perché l’uomo non deve né può darsi interamente e senza riserva a un altro uomo,perché ha un padrone superiore,al di sopra di tutto al quale  soltanto appartiene interamente..E’ Dio,il cui potere  è sempre immediato sulla creatura,padrone tanto geloso quanto assoluto e che non perde mai i propri diritti e non li comunica affatto..



Jean Jacques Rousseau



C.


Discours sur l’origine de l’inégalité



L’origine della proprietà.



Finché gli uomini si contentarono delle loro capanne rustiche,finché si limitarono a cucire i loro abiti di pelle con spine o lische,a dipingersi il corpo di diversi colori,a ornarsi di piume o di conchiglie,a perfezionare o abbellire  i loro archi o le loro frecce,a tagliare con pietre affilate  qualche canotto da pescatore  o alcuni

grossolani strumenti musicali;in una parola,finché non si applicarono che ad opere che uno solo poteva fare e che ad attività che non avevano bisogno del concorso di più mani,vissero liberi ,sani,buoni,e felici per quanto lo potevano essere per loro natura ,e continuarono a godere fra loro delle dolcezze di un commercio indipendente:ma dall’istante in cui un uomo ebbe  dell’aiuto di un altro,dacché ci si accorse che era utile a uno soltanto  avere provviste per due,l’uguaglianza sparì,la proprietà si introdusse ,il  lavoro diventò necessario,  e le vaste foreste si trasformarono in campagne ridenti che occorse innaffiare del sudore degli uomini,e nelle quali si vide ben presto la schiavitù e la miseria germinare  e crescere con le messi.

La metallurgia e l’agricoltura furono le due attività la cui invenzione produsse questa  grande  rivoluzione.

Per il poeta,è l’oro e l’argento; ma per il filosofo sono il ferro e il grano che hanno civilizzato gli uomini,e perduto il genere umano.



Voltaire



D.


Lettera a Rousseau

                                                                                              Aux Délices,près de Genève
                                                                                                              [30 août 1755]

Ho ricevuto,Signore,il vostro nuovo libro contro il genere umano;ve ne ringrazio;piacerete agli uomini ai quali dite le loro verità,e non li correggerete. Dipingete con  colori ben veri gli orrori della società umana

la cui ignoranza e debolezza  si promettono tante dolcezze. Non abbiamo mai impiegato tanto spirito a volerci rendere bestie.

Viene voglia di camminare a quattro zampe quando si legge la vostra opera. Tuttavia come sono più di sessant’anni che ne ho perso l’abitudine,sento sfortunatamente che mi è impossibile riprenderla. E lascio

Questa andatura naturale  a coloro che ne sono più degni di voi e di me. Non posso più imbarcarmi per andare a trovare i selvaggi del Canada,per prima cosa perché le malattie  a cui sono condannato mi rendono necessario un medico europeo,in secondo luogo perché la guerra è portata in quei paesi e gli esempi delle nostre nazioni hanno reso i selvaggi quasi altrettanto cattivi di noi. Mi limito a essere un selvaggio pacifico nella solitudine  che ho scelto nella patria vostra dove anche voi dovreste essere.*



*Allusione alla Svizzera, Château de Fernay,dove vive Voltaire e dove Rousseau è nato.

                                                              

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