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sabato 17 ottobre 2015

8. America.La Bibbia dei Maya.

Il racconto della creazione secondo la Bibbia dei Maya.

I miti del popolo Maya sulla creazione del mondo e gli elementi fondamentali delle sue
 tradizioni leggendarie più antiche  ci sono stati trasmessi attraverso alcuni repertori e i
libri sacri,i piùimportanti dei quali sono il Popol Vuh dei Maya -Qiché,gli Annali dei 
Cakchiquel e i Chilam Balam(libri storico-profetici)di alcune città.IlPopol Vuh è di
gran lunga il più importante ,sotto l'aspetto per noi interessante ed è opera scritta subito
 la conquista spagnola da un anonimo indigeno del Guatemala a cui era stata insegnata
la scrittura in caratteri alfabetici e che l'aveva redatta ,appunto in caratteri alfabetici,
mantenedo la lingua originale .Testo che rimase sostanzialmente sconosciuto alla cultura
europea fino a quando ,agli inizi del XVIII s.,il domenicano Francisco Ximènez scoprì
 il manoscritto nell'archivio di una parrocchia guatemalteca e ne curò una traduzione in
lingua spagnola alla quale dette il titolo di Historia del origen de los Indios de esta 
provincia del Guatemala; quest'opera rimase,pressoché ignorata,negli archivi della città
del Guatemala fino a quando,intorno alla metà del secolo scorso,il francese Brasseur de
Bourbourg la pubblicò integralmente,mettendo così a disposizione ,con questa vera e
propria Bibbia dei Maya come è stata definita ,uno strumento insostituibile per la
conoscenza del patrimonio mitologico centro-americano.
Narra dunque il Popol Vuh che in origine non altro esisteva che il cielo e il mare e che,
nel silenzio inviolato e nell'inviolata immobilità del cielo e del mare,i soli esseri viventi
erano il triplice dio detto "Cuore del Cielo",nel quale  coesistevano le tre divine persone
di Caculhà Huzacàn,Chipi Caculhà e Raxa Caculhà,e i Divini Antenati,Tepeu e Gucumatz,
che dimoravano nella distesa marina immersi,essi soli,nella luce.Soltanto intorno ai due
 Antenati si diffondeva la luce,poichè  l'intera immensa distesa del cielo e del mare ne era
ancora priva.Il Cuore del Cielo volle che la creazione di tutte le cose avesse corso e ne
incaricò gli Antenati.  All'inizio,semplicemente nominandola,suscitarono la terra:le
acque si separarono e le terre e le montagne ,generate dalla parola divina,presero vita
e forma,crebbero e subito si coprirono d'alberi,generando dal loro seno i fiumi ,mentre
la luce della prima alba  si levava  sul mondo.Quando montagne e valli e fiumi e alberi
e ogni altro elemento della Natura furono portati alla vita sotto la luce,gli Antenati
suscitarono i piccoli animali selvatici,quindi i cervi,i giaguari,gli uccelli,e ad ogni
animale assegnarono la propria casa nonché il proprio ruolo nella Natura.a tutti gli
animali comandarono,poi,di lodare i loro creatori,ciascuno con la propria voce e il
 proprio verso.tutte le creature viventi ,allora, iniziarono a garrire,a ruggire,a squittire,
in un coro disordinato che non riusciva ad esprimere il canto di adorazione  che gli dei
 si attendevano.Gli Antenati si resero conto  che ciò era dovuto alla rozzezza del loro linguaggio,quella diversità di voci e di suoni che essi stessi avevano voluto e,trovando
questo risultato imperfetto,decisero che un altroessere,ancora da creare,avrebbe espresso
 l'adorazione  desiderata:quanto poi a tutti gli esseri fino ad allora creati,essi avrebbero
dovuto servire quest'ultimo ed essergli soggetti.L'uomo, dunque,avrebbe reso gloria alla
 Creazione.

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