La creazione.
In principio solo l'Atman(1)era allo stesso tempo oggetto e coscienza.Nient'altro vedeva
ed apriva gli occhi.tormentato dalla solitudine,decise di emettere i mondi da sé.Emise
allora le acque celesti,i raggi di luce,il dominio della morte,le acque cosmiche.le acque
celesti sono là,oltre il Cielo,il Cielo ne è il sostegno.I raggi di luce sono al di là dello
spazio intermedio.La Terra è il dominio della morte e ricopre le acque in basso.L'Atman
pensò:"Ecco i mondi.Voglio emettere i protettori dei mondi:"Fu così che trasse dalle acque
di Purusa ,l'uomo cosmico,gigante immenso ,e lo modellò.L'Atman covò magicamente il Purusa.Quando fu covato e giunse a maturazione si schiuse come un uovo.Una delle fessure
era la bocca,da cui nacque la parola.alla parola derivò il fuoco e l'essenza stessa del fuoco.
Due fessure erano le narici,da dove uscì sibilante il respiro del Purusa.Dal suo respiro
gigantesco ebbero origine i venti.Dagli occhi che affiorarono e si aprirono sbocciò la vita,
la visione fisica,i colorie,dalla visione,sorse il sole e la luce.la pelle si raggrinzì per dare
luogo ai peli che,precisandosi,divennero erba,piante,alberi.dal cuore,che cominciò a battere,
si originò il pensiero e da questo la Luna,con la sua luce calma e dolce.Al centro,per rottura
si affossò e si forgiò l'ombelico,,apparentemente un marchio inutile per una nascita
sovrumana.Ma dall'ombelico di Purusa inalò un soffio e introdusse,in sé e per gli esseri,
la morte.Il suo pene si gonfiò e da esso gemette lo sperma da cui derivano le sedici specie
di acqua che alimentano le vite.Ma le energie celesti,una volta che erano state emesse,per
la loro stessa forza si precipitarono nell'oceano dove galleggiava la Terra,il regno della morte.
E l'Atman che le aveva emesseavvertì il loro disagio e ne soffrì duramente.Aveva fame e sete.
Le energie dissero allora:"Genera per noi una residenza,una base d'appoggio attraverso la
quale possiamo nutrirci.". L'Atman portò un toro,ma le energie dissero:"No,niente di questo
fa per noi". L'Atman condusse un cavallo,ma le energie dissero:"No,neppure questo è adatto
alle nostre necessità."Allora l'Atman condusse un uomo.Ed esse esclamarono:"Ah!Ecco chi
è ben fatto!L'uomo è davvero ben fatto!"E l'Atman ordinò:"Ognuna di voi entri nella sua
sede!" Allora il fuoco diventò larola ed entrò nella bocca dell'uomo,il vento divenne respiro
ed entrò nelle sue narici,il Sole divenne la vita e risiedette nei suoi occhi,i punti cardinali e
lo spazio risiedettero nelle sue orecchie,le piante e gli alberi diventarono peli e capelli e si
fissarono nella sua pelle,la Luna divenne pensiero ed entrò nel cuore dell'uomo,la morte si
annodò al suo ombelico e le acque,divenute sperma,abitarono il suo pene.Ma la fame e la
sete che l'Atman aveva sofferto gli dissero:"Genera anche per noi una residenza e una base."
Ma l'Atman rispose:"Io faccio in modo de siate partecipi di tutte queste energie divine.Vi
faccio partecipi di queste divinità."Così nacque il sacrificio e gli dei sacrificano al sacrificio.
Perché ,qualunque si la divinità a cui si fa l'offerta,sono sempre la fame e la sete che prima
di tutti ne partecipano.Ma l'Atman,che aveva animato l'uomo con le energie celesti,considerò
i mondi e disse:""Ecco dunque i mondi e i protettori del mondo.per loro voglio e debbo
suscitare gli alimenti."Allora covò le acque". Dalle acque covate nacque una forma.questa
forma sfuggente era il nutrimento.e subito,appena suscitata,tentò di fuggire.L'Atman tentò
di afferrarla con l'aiuto della parola,ma non ci riuscì .se fosse riuscito basterebbe nominare
gli alimenti per saziarsi.Allora l'Atman volle acciapparla,per mezzo del respiro,ma non poté
Se l'avesse acchiappata,quella forma sfuggente,con l'aiuto del respiro,basterebbe respirare
per nutrirsi e saziarsi.E non ce la fece a recuperarla neppure con lo sguardo.Se l'avesse
recuperata con lo sguardo basterebbe guardare il ciboper saziarsi.L'Atman provò ad afferrare
il nutrimento sfuggente,con l'udito,con la pelle e con il pensiero.Ma non gli fu possibile.Se
fosse riuscito basterebb,per saziarsi, ascoltare ciò che è cibo,toccarlo,immaginarlo o meditarlo.Riuscì,invece,ad afferrarlo servendosi del soffio inalato,quello che è legato
alla morte.E' dunque il vent ociò che si ricollega al nutrimento e alla realtà sfuggente
e instabile come una folata.Ma l'Atman considerò tutto quel che aveva prodotto la
ealtà che aveva afferrato fermando il nutrimento.E disse:"Come potrebbe esistere tutto
questo senza di me'"Guardò il Purusa e affermò:"Se nominano le cose con la parola,se
si respira con l'aiuto dell'alito,e si vede con lo sguardo,si intende con l'orecchio e si
tocca con la pelle.Così come si medita col pensiero e si desidera atrraverso il ventre e
i genitali, chi sono dunque io? " E stabilì di prendere residenza nell'uomo chiedendosi
per quale via doveva penetrare in esso.avendo escluso altre vie,aprì la volta del cranio
e discese da questa apertura ,che richiuse. Ed ebbe tre residenze(la mente,il cuore,e le
membra)e tre sonni diversi per profondità.Così nacque e rinacque l'Atman,che subito
domandò:"Chi è che si proclma diverso da me?" E vide che il Purusa,cioè l'uomo,era
insieme lui stesso e altro da lui. ecco perché il suo nome è Idramdra"colui che vede
questo",anche se fra gli dei,che godono della segretezza e di ciò che non è noto,si
chiama ,segretamente,Indra il re stesso degli dei.Ed ecco perché il destino dell'uomo
è già nel seme del padre in cui convergono tutte le forze vitali delle membra.Infatti
all'interno dell'Atman l'uomo porta Atman(2)e quando spande il suo seme
all'interno della donna nasce ancora l'Atman.Per colei che lo porta, esso è una parte
di sé ed essa è nutrice che deve essere nutrita,nutrice che veglia alla sua stessa crescita
perché attraverso di essa i mondi ,tutti i mondi,crescono di un grano infinitesimo.Solo
il risi,il saggio,che ha consapevolezza della sua identità fin dalla prima origine,che
conosce tutte le nascite degli dei,può spezzare le mura di ferro delle cento fortezze,
che vorrebbero costringerlo nel ciclo delle nascite edelle morti.e puòsfuggire dalla
fessura del cranio,riaperta,verso il mondo celeste,lassù,in alto,dopo aver disseccato
ed esaurito tutte le fonti del desiderio.
Estratto sintetico da Aitareya-Upanisad ,sez.1,2,3,4.
(2)Nel sé universale sta l'io individuale.L'Atman ha preso residenza nell'uomo e al tempo stesso ha percepito
l'infinito acquisendo coscienza della propria identità con l'uno.In conclusione ,questa Upanisad(Aitareya
Upanisad) assimila l'Atman individuale al Sé universale(Atman cosmico)a sua volta identificato col Brahman,
cioè l'Uno-Tutto. Per di più,questa assimilazione è estesa al Purusa,cioè all'uomo cosmico.
(1)L'Atman(o Jiva),appare come un principio indistinto,vitale,animico,inserito nell'Universo che ,a sua volta,è inserito in lui,è antecedente e creatore dell'Universo stesso.
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