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domenica 4 ottobre 2015

1.Viaggio nel mito dei paesi extraeuropei.

Premessa.

Il Buddha di giada bianca


Caterina Conio in "Mito e filosofia nella tradizione indiana ricorda le parole di K.Kereny:
"La mitologia,come la testa recisa di Orfeo,continua a cantare  anche dopo la sua morte,
anche a lunga distanza di tempo  dalla sua morte ".E ,sottolinea la Conio,se questo è vero
 per una cultura come quella  greca classica di cui parlava Kereny,che si è spenta o   [...]
è trasmutatain maniera da celare completamente la sua origine lontana a chi non sappia

individuarne le tracce dissipando le brume  che avvolgono il lontano archetipo,è ancora
 più vero  e per di più molto più evidente  in un mondo come quello indiano.
Fondamentalmente il mito riguarda la creazione o l'origine di una determinata realtà
Una simile fenomenologia non ha certo per protagonist il mito stesso,ma la psicologia
di massa dei suoi portatori ,che lo creano attraverso passaggi che non coinvolgono molto
la logica anche se posseggono in sè una relativa coerenza.
E' dunque di particolare interesse mettere a confronto il mito della creazione i cui portatori
abitano differenti territori.Il primo confronto particolarmente utile è quello sulla concezione
mitica della creazione in India e In Cina.
L'India infatti presenta una sorta di inversione di valori.Se cioè  altrove il sistema di idee religiose,l'etica che ne deriva e la sapienza che  ne è alla basee che da lui si irradia  sono
considerati l'essenza e il contenuto della religione,mentre il culto ne rappresenta la forma,
nell'India indù il culto è il contenuto della religione e la conoscenza ne è la forma.Questo
non vuol dire tuttavia che i rapporti fra la religione e la struttura sociale non esistano anche altrove.Anzi possiamo affermare che essi sono insopprimibili anche se naturalmente possono assumere modulazioni tra le più diverse,pur rivelando sempre una derivazione talora fino all'imitazione del prevalente modello umano di organizzazione sociale e statale.Questo è
ad esempio il caso della Cina,dove la leggenda del gigante solo,P'an ku,che vive per 18
millenni e ordina il Caos,producendo,alla sua morte,il Sole e la Luna dai suoi occhi,i fiumi
dal sangue, i metalli dai denti, la pioggia dal sudore  e il tuono dalla voce,mentre gli uomini
nascono dai suoi pidocchi,la prima era del mondo è detta "dei nove sovrani". Evidente è il collegamento  con una struttura dello stato monarchica dell'ordinamento stesso del mondo.
.La Cina proietta nei cieli  la struttura imperiale. e ripete la ripartizione in classi in modo
che ogni classe abbia il suo rappresentante e protettore nel mondo celeste. E' inoltre da
ricordare come in questo immenso paese la tendenza al sincretismo sia indiscussa
Va detto però che la massima"Tre religioni,una religione "deve però essere intesa piuttosto
 come un uguale rispetto che ognuna di esse merita  e che le diverse divinità hanno un
uguale valore.Dunque nella pratica quotidiana  tutte le forme del sacro venivano poste
sullo stesso piano tanto che finivano per formare una base unitaria della quale l'uomo
sceglieva ,secondo le circostanze,la divinità più adatta a proteggerlo fra quelle offerte
dalle tre religioni(Confucianesimo,Taoismo,Buddhismo).
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