La prefazione di Dacia Maraini
326 poesie dal mondo per una storia d'amore:
le
innumerevoli declinazioni dell’amore
Un esperimento riuscito il
percorso intrapreso da Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, che con
arte hanno saputo coniugare prosa e poesia, dando vita a una storia
coinvolgente. L’idea innovativa di inserire un’antologia della poesia mondiale
nella cornice di una storia d’amore ha in realtà radici lontane. Un tale
affondo nella tradizione nulla toglie all’originalità dell’operazione, che
assume, ovviamente, tutt’altro carattere.
Due appassionati professionisti
delle humanae litterae, Zoé e Gordon,
ci guidano nel ricchissimo viaggio e ci aiutano ad attraversare il vasto campo
della poesia mondiale. Il cammino del lettore, accompagnato dai suoi anomali
Virgili, si fa piacevole, alleggerito dal vivace parapiglia amoroso dei due
personaggi, ma allo stesso tempo non rinuncia a soste di riflessione, analisi,
affinamento degli strumenti critici.
Le due autrici sono forti di una
più che trentennale esperienza didattica e hanno qui calibrato con sapienza le
sfide interpretative offerte al lettore, accompagnandolo in un graduale
crescendo di complessità.
Una delle prime riflessioni
proposte è lo studio delle relazioni tra canzone e poesia. A questo proposito vengono
presentati e messi a confronto due cantautori popolari come De André e Paolo
Conte e sono spiegate le ragioni per cui anch’essi devono essere considerati, a
buon diritto, poeti. Da queste premesse, accattivanti anche per il lettore meno
informato, prende poi avvio il discorso sulla poesia comunemente intesa. Le
autrici non rinunciano a fornire, in nota, una ricchissima e aggiornata
bibliografia, utile all’approfondimento, e neppure rinunciano a costellare i
discorsi dei loro colti personaggi di citazioni raffinate e sempre molto
appropriate.
L’opera, nel suo insieme si
presenta divisa in tre sezioni: “L’incontro”, che è l’incontro tra Gordon e Zoé,
ma anche quello tra il lettore e la poesia, “L’innamoramento” e “Il desiderio”,
una climax cui corrisponde
l’intensificarsi delle analisi, sempre più ricche e raffinate.
Si segue con piacere la vastità
della ricerca e la presenza di molte voci femminili, poetesse spesso
sconosciute in Italia anche ai lettori più attenti e specializzati. Penso a
Maram al-Masri, Joumana Haddad, Dorothy Livesay e a molte altre voci che,
insieme a quelle più note (Sibilla Aleramo, Anna Achmatova, Marcia Theophilo e
tante e tante), arricchiscono il coro di questa vasta antologia.
Le due autrici mostrano, sia
nella scelta dei testi che nella caratterizzazione di Gordon e Zoé, capacità di
mimesi e conoscenza delle dialettiche umane. Il racconto è tenuto vivo da
numerosi cambi di ritmo e da un fantasioso susseguirsi di situazioni in cui la
poesia, che permea la vita dei personaggi, affiora e diviene protagonista.
Alcuni temi importanti emergono negli articolati sentieri dell’antologia: ci si
sofferma sulla persecuzione politica dei letterati, sull’esilio, la censura, la
condizione della donna. Sono discusse anche questioni critiche di grande
interesse: la traduzione, la rima, le relazioni tra significante e significato,
la transcodifica tra sistemi di scrittura differenti e molto altro.
Sono importanti, com’è giusto per
un’antologia di poesia d’amore, le riflessioni sulla rappresentazione del
corpo: la focalizzazione su parti anatomiche inattese, come i piedi ad esempio,
i differenti approcci che attraversano le culture e le sensibilità, ora
carnali, ora mistiche, sensuali.
Nella consapevolezza che
scegliere significa anche eliminare, la selezione delle liriche deve essere
stata ponderata e tormentata, ma le autrici hanno offerto un’opera di spessore
critico e di indubbia utilità: le tonalità riprodotte sono moltissime, dalle
intense poesie di Campana, con le sue rose fatte di sangue e lagrime e sfiorite
al sole tra i rovi, all’amore tutto da riscrivere del poeta cinese Bei Dao.
Potrei continuare con numerosi
esempi di componimenti, poetesse e poeti che è un piacere leggere e conoscere,
rileggere e riconoscere, perché meticolosa e instancabile è stata l’opera di
ricerca e di scrittura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, lascio
però ai lettori la curiosità e il desiderio di immergersi in queste acque
imprevedibili e avvolgenti, nelle innumerevoli declinazioni dell’amore.
Dacia Maraini
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