Da "La regina degli zingari a Venezia."di Michela Gambillara
Oggi è successa una cosa
straordinaria. Stavo alle giostre, dove per fortuna mettiamo sempre musica, c’è
tanta luce e il profumo di vaniglia e dei dolci venduti dai vicini e quindi anche
se sto al freddo tutto il giorno almeno c’è un po’ di allegria, e qualche
signora veneziana arriva coi bambini e mentre loro girano con la giostra
fumiamo insieme una sigaretta e lei mi racconta la sua storia, quando si e’
avvicinato un signore veneziano. Si è presentato e mi ha detto che è un
organizzatore di eventi e che sta organizzando una festa del Diwali a Venezia
per un principe indiano.
Sa che cos’è Diwali, mi ha
chiesto? Purtroppo no, allora glielo spiego subito mi dice lui: è una delle più
antiche e importanti feste celebrate in tutta l’India. Diwali è anche
conosciuta come la ‘festa delle Luci ’, una celebrazione che viene riconosciuta
anche da Buddisti, Jainisti e Sikh, con motivazioni diverse in base ai credi o
della zona dove le persone risiedono. La festa del Diwali ricorda il ritorno di
Rama, la incarnazione di Vishnu , continua a spiegarmi il gentile signore
veneziano organizzatore di eventi, nella sua capitale che si chiama Ayodhya.
Simbolicamente quindi si
festeggia il ritorno della ‘Luce’ nella sua casa di origine (il nostro corpo),
da dove manca da molto tempo, dopo avere sconfitto tutte le nostre cattive
tendenze. Così, per celebrare il ritorno
di Rama, Sita e Lakshmana, delle loro divinità piu’ importanti, gli indiani festeggiano
ogni anno Diwali , facendo scoppiare petardi e illuminando a giorno le case con
torce e altre luci. Mi spiega sempre
l’organizzatore dell’evento che il senso della festa è che la divinità della
ricchezza farà visita nelle case piene di luci durante il giorno di festa e così
vengono preparati cibi speciali per accoglierla.
Il grande palazzo sul Canal
Grande, affittato dal principe indiano, sara’ quindi pieno di luce e
allegramente decorato, e anche le strade intorno, e in casa verranno allestiti banchetti
con tanti dolci, rotoli fatti di farina e miele impastati con acqua, ripieni di
delizie varie e e spezie profumate e poi
fritti. Per gli uomini di affari questo giorno è il primo giorno dell’anno ed è
importante che inizi bene, per garantire buoni guadagni e siccome il principe
indiano è uno degli uomini piu’ ricchi del suo Paese non baderà a spese per
l’occasione.
Il palazzo sarà illuminato
con torce, candele e lampadine e decorato con fiori freschi e foglie. Durante
il Diwali, le luci che illuminano ogni angolo dell’India illumineranno anche
Venezia, l’incenso nell’aria con il suo profumo, i fuochi di artificio e i
petardi, come segno di obbedienza al cielo, per ricevere prosperità, salute,
ricchezza, conoscenza, pace. Giorni di gran festa, coinvolgendo tutti i
componenti della famiglia, gli anziani e i bambini. Sarà un po’ come il nostro
Natale, si balla, si mangia, si canta e si gioca a carte per tutta la giornata,
coinvolgendo anche i piu’ piccoli.
Il signore veneziano
organizza la festa per il principe, venuto in Europa per fare investimenti.
Quest’anno Diwali, che succede in ottobre o novembre, è la prossima settimana e
quindi il principe organizza per la sua famiglia quattro-cinque giorni
meravigliosi a Venezia, come fosse in India. Che cosa c’entro io? Sto cercando
di rendere questi giorni veramente da ricordare, mi dice l’organizzatore, ho
visto la sua bellissima preziosa giostra e ho pensato che sarebbe molto bella
nell’ingresso a terra del palazzo che è grandissimo, con la musica, per far
giocare i bambini.
Sarebbe bello montare la
giostra durante la notte della vigilia, per farla trovare alla mattina come una
meravigliosa sorpresa ai bambini della famiglia del principe indiano, ci penso
io, continua, per chiedere il permesso al responsabile del villaggio dei
divertimenti in Riva degli Schiavoni di permetterle di disallestire la giostra
per uno-due giorni, a fine novembre non credo ci saranno problemi, risolveremo,
i suoi lavoranti sono in grado di allestirla in una notte di lavoro?
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