Ricetta del frico del Maestro Martino da Como |
Caso in pataellecte
"Schiarazula Marazula"
Testo friulano:
Scjaraçule maraçule la lusigne la cracule la piçule si niçule, di
polvar a si tacule Scjaraçule maraçule, cu la rucule la cocule la
fantate e jè une trapule il fantat al è un trapolon
CASO IN PATELLECTE
Piglia del caso grasso, e che non sia troppo vecchio né troppo
salato et tagliarai in fettolini o bocconi quadri, o como ti piace; et
habi delle padellette fatte a tale mistero; en sul fondo metterai un
poco di butiro, overo di strutto fresco, ponendole a scaldare sopra le
brascie e dentro li mettirai li ditti pezzoli di caso; et como ti piace
che sia facto tenero gli darai una volta, et mettendogli sopra del
zuccaro e della cannella; et mandaralo subito in tavola, che si vol
magnare dopo pasto et caldo caldo.
Item poterai conciare in altro modo lo ditto caso brustolando,
prima arrostendo al foco delle fette dello pane tanto che da ogni lato
si incomincino a rostire. mettendo le dicte fette per ordine in una
padella da torte; et sopra a quelle ponerai altramente fecte di caso un
poco più sottili che quelle dello pane; et sopra la padella mettirai lo
suo coperchio fatto caldo tanto che il dicto caso si incominci a
struggere o a squagliare et facto questo gli buttarai di sopra del
zuccaro con un poca di canella, et zenzevero.
(MAESTRO MARTINO DA COMO, “Libro de arte coquinaria",1450)
.
Da:Maestro Martino da Como Libro de arte coquinaria. |
La
cucina friulana risente della
morfologia della regione che va dal mare ai monti, della diversità delle
culture e delle popolazioni che l'hanno abitata contribuendo in maniera
sostanziale ad una differenziazione delle tradizioni culinarie.
Dal punto di vista economico, i principali distretti alimentari nel
secondo decennio del 2000 sono quelli del settore vitivinicolo e quello
del Prosciutto di San Daniele
.
È una cucina prevalentemente di terra, con incursioni nella cucina di
mare sulla costa adriatica, e anche qualche peculiarità, come ad
esempio il boreto alla graisana, (zuppa di Grado ),
una zuppa di pesce senza pomodoro e con prevalenza del rombo. L'assenza
del pomodoro e un'abbondanza di pepe di questa ricetta ne datano le
origini all'alto medioevo, precedente all'introduzione in Europa
del pomodoro, oltre che suggerire l'importanza dei traffici della vicina Aquileia
nell'abbondanza dell'uso del pepe.
Vigneti in Friuli,Abbazia di Rosazzo
Molti sono gli incroci della cucina friulana con la cucina carnica, alla quale bisogna attribuire i cjarsons
, il frico
e l'utilizzo delle erbe. Molto importante la polenta di farina di granturco bianca o gialla. Recentemente la polenta
viene proposta con farine miste, anche di grano saraceno, e granulosità e densità variabili. La prevalenza della farina di mais
nella preparazione della polenta rispetto ad altri cereali è dovuta
alla maggiore produttività del mais rispetto agli altri cereali. La
stessa parola friulana "blave" indicava inizialmente tutte le granaglie,
per poi indicare esclusivamente il mais per la prevalenza di questa
pianta nell'alimentazione.
Molto rilevanti i vini friulani, bianchi e rossi, e piuttosto
importante e caratteristica la tradizione dei distillati, fra i quali la grappa friulana.
I piatti tipici sono il frico
, (probabilmente l'etimologia è "fritto") nelle due versioni con patate e croccante, la brovada
e il musetto, i cjarsons
, i blecs
e la polenta
di granturco, la gubana
.
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