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domenica 8 aprile 2018

Roma,luglio 1968


Roma,luglio  1968
Cara Irena,
sono contenta che il nome del vostro Presidente della Repubblica, che vuol dire libertà, si accordi così bene  con il dinamismo e l’energia che percorrono da qualche tempo soprattutto la vostra capitale.
    Certo che mi interessa molto partecipare a un momento così importante della storia europea. Del resto sai bene quanto io ami la vostra storia, la vostra cultura e, in particolare,  la magia della città vecchia, del castello e del fiume, con i suoi posti così cari a Neruda. Non è per indifferenza
che fino ad ora  non ho mai potuto accettare i vostri affettuosi, ripetuti inviti. Il mio lavoro mi lascia libero  il mese di agosto e, quando arriva quel momento, non riesco a resistere al richiamo del Sud,del Mediterraneo; che le Sirene si chiamino Isole Greche o Coste Maghrebine poco importa,
mi precipito lo stesso.
    Questa volta, però,ho deciso diversamente,la promessa è di quelle solenni. La mia vacanza d’estate sarà continentale.
       Sarò sicuramente a Praga a farmi coccolare da tutti i miei amici molto speciali.
       Centellinerò il viaggio con tappe di avvicinamento rallentate, in treno, per meglio tuffarmi nella miriade delle meraviglie praghesi e per meglio saperle apprezzare ed assorbire come meritano. Non sarà difficile, con guide talentuose come voi! 
     Vi farò sapere con più precisione data ed orario del mio arrivo.
     Penso che partirò da Venezia, dopo aver accompagnato i miei genitori nelle Dolomiti.
     Per questo potrò fornirti i dati precisi definitivamente solo dopo aver messo a punto l’organizzazione della loro vacanza, il cui periodo, più o meno, deve coincidere con il mio soggiorno a Praga e dintorni.
      Saluta Zdenka e Vladimir Denksteinovic.
      A voi un affettuoso abbraccio.
                   Guendalina.

Jirko e Guen alla fontana di Trevi a Roma



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