BENTORNATAAAAAAAAA!!
tra poco proverò a chiamarti. Intanto ti mando la tardiva
recensione. Non so se lo stile è quello giusto, ma mi è venuta così. Spero che
ti piaccia.
un grande abbraccio,
isab
“Carte de Tendre”,una rievocazione storica di salotto letterario del XVII
secolo in Francia.
A Maria Gabriella
Anche questa volta
avevi cercato di coinvolgermi in qualche modo(e per un po’ mi ero gingillata a
pensare cosa avrei
potuto proporre io per una rievocazione storica
di salotto letterario dello stesso periodo in Inghilterra),ma l’entusiasmo per
la nuova avventura fortunatamente ti aveva quasi subito distratta lasciandomi
alla mia indolente resa alle necessità familiari. La mia mail era stata,allora,inondata
dai tuoi racconti su come procedeva il lavoro,sulle affettuosità di Maria,sulle
nuove scoperte o riscoperte,fino a i giorni dell’ansia per l’avvicinarsi della
scadenza delle prove. Immagino – o forse è stato proprio così ma non ricordo in
quale mail me lo hai raccontato – che sia stata tu a proporre la “Carte d Tendre”come
spunto per una conversazione colta e brillante sui sentimenti e anche quanto
sia stato divertente e faticoso trovare tutti gli altri testi da affiancare,e
poi tradurli o cercare la giusta traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere
i più adatti. Ho già lavorato con te e so quanto può dispiacerti porre dei
limiti alle tue ricerche e quante idee si saranno generate nel frattempo e
accostate a quelle iniziali!
Ed eccoci al 31
gennaio di quest’anno. Devo confessare che ero piuttosto emozionata per te e
curiosa di conoscere i tuoi nuovi compagni
di giochi letterari,ascoltare i pezzi musicali scelti da Maria,scoprire come
era stata organizzata questa ‘riedizione’di salotto francese
seicentesco,temendo un obbligo di
partecipazione diretta dell’ultimo minuto. la Libreria Assaggi a San Lorenzo,il
luogo dell’evento,ci ha accolto facendoci
dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi poveri abitanti
infreddoliti. Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra gli scaffali dei
libri (grazie a te che me l’avevi già mostrata) la “Carte”,quella
mappa dei sentimenti a cui ci saremmo rivolti –noi pubblico di ascoltatori –
per seguire la conversazione sull’amore e sui percorsi dell’anima che si
sarebbe snodata tra i presenti(il pubblico dei dicitori). Mentre Paola Capponi
ce la raccontava,intervallata dalle letture dei brani scelti da Molière,Madame
de Sévigné,La Fontaine e altri,e dal flauto dolce suonato da Maria De Martini e
dal violino “par accords” di Ottavia Rausa(bravissime!!!),ho pensato ai tempi e
al ritmo di questa ‘conversazione’,così soddisfacente,sensuale,ironica e pacata,così lontana da tanto urlare e parlarsi
addosso degli pseudo -salotti di oggi.
Non posso dire di ricordare tutto,ma mi ha colpito l'abile gioco d'incastri dei testi,talvolta letti anchecon grande maestria,e la gioia,la soddisfazione,il coinvolgimento dei dicitori.Un bel lavoro.Una
bella avventura di anime belle. Complimenti!
Unico neo:il tè promesso non c'è stato. A quando il prossimo salotto?
Isabella (N.)
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racconti su come procedeva il lavoro,sulle affettuosità di maria,sulle
nuove scoperte o riscoperte,fino ai
giorni dell’ansia per l’avvicinarsi della scadenza delle prove. Immagino
– o forse è stato proprio così ma non
ricordo in quale mail me lo hai raccontato –che sia stata tu a proporre la “Carte
de Tendre”come spunto
per una conversazione colta e brillante sui sentimenti e anche quanto
sia stato divertente e faticoso trovare
tutti gli altri testi da affiancare,e poi tradurli o cercare la giusta
traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere i più adatti. Ho lavorato già
con te e so quanto può dispiacerti porre dei limiti alle tue ricerche e quante
idee si saranno generate nel frattempo e accostate a quelle iniziali!
Ed eccoci al 31 gennaio di quest’anno. Devo confessare che ero
piuttosto emozionata per te e curiosa di conoscere i tuoi nuovi compagni di
giochi letterari,ascoltare i pezzi musicali scelti da Maria,scoprire come era stata
organizzata questa ‘riedizione’di salotto francese seicentesco,temendo un
obbligo di partecipazione diretta dell’ultimo minuto. La Libreria Assaggi a San
Lorenzo,il luogo dell’evento,ci ha accolto
facendoci dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi
poveri abitanti infreddoliti. Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra
gli scaffali dei libri(grazie a te che me l’avevi già mostrata) la
“Carte”,quella mappa dei sentimenti a cui ci saremmo rivolti – noi pubblico di
ascoltatori – per seguire la
conversazione sull’amore e sui percorsi dell’anima che si sarebbe
snodata tra i presenti(il pubblico dei dicitori).Mentre Paola Capponi ce la raccontava,intervallata
dalle letture dei brani scelti da Molière,Madame de Sévigné,la Fontaine e
altri,e dal flauto dolce suonato da Maria De Martini e dal violino “par accords”di
Ottavia Rausa(bravissime!!!),ho pensato ai tempi e al ritmo di questa ‘conversazione’,così
soddisfacente,sensuale,ironica e pacata,così lontana da tanto urlare e parlarsi
addosso degli pseudo salotti
di oggi. Non posso dire di ricordare tutto,ma mi ha colpito l’abile
gioco di incastri dei testi ,talvolta letti anche con grande maestria,e la
gioia,la soddisfazione,il coinvolgimento dei dicitori .Un bel lavoro. Una bella
avventura di anime belle. Complimenti!
Unico neo:il tè promesso non c’è stato. A quando il prossimo salotto?
Isabella (N.)
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