Rieccomi,intanto,con una buona pesca,:un aforismo di Steinbeck che mi è piaciuto molto:
"Non sono le persone a fsare i viaggi,ma i viaggi che fanno le persone"
Certo allora non era ancora arrivato il turismo di massa,,,,
Anche le mie vacanze sono ormai finite.Sono tornata però carica di energie, di voglia di cercare,di scrivere,di realizzare progetti.Ho trovato la mail di Isabella che mi affretto a postare che può servire a rievocare lo spettacolo invernale dedicato ai salotti francesi secenteschi.Servirà forse anche a rispolverare il progetto della replica per la sua registrazione.Serve di sicuro a rendere compiuta la prima fase,che,dopo la documentazione particolareggiata della sua preparazione e l'annuncio col manifesto della sua rappresentazione, appariva un progetto
rimasto come sospeso,senza una sua naturale conclusione.
BENTORNATAAAAAAAAA!!
tra poco proverò a chiamarti. Intanto ti mando la tardiva
recensione. Non so se lo stile è quello giusto, ma mi è venuta così. Spero che
ti piaccia.
un grande abbraccio,
isab"Carte de Tendre",una rievocazione storica di salotto letterario del secolo XVII
A Maria Gabriella.
Anche questa volta avevi cercato di coinvolgermi in qualche modo e per un po'
mi ero gingillata a pensare cosa avrei potuto proporre io per una rievocazione
storica di salotto letterario dello stesso periodo in Inghilterra),ma l'entusiasmo
per la nuova avventura fortunatamente ti aveva quasi subito distratta,
lasciandomi alla mia indolente resa alle necessità familiari.la mia mail
era stata,allora, inondata dai tuoi racconti su come procedeva il lavoro,
sulle affettuosità di maria,sulle nuove scoperte o riscoperte,
fino ai giorni dell'ansia per l'avvicinarsi della scdenza delle prove.
Immagino - o forse è stato proprio così,ma non ricordo in quale mail me lo hai
raccontato - che sia stata tu a proporre la "Carte de Tendre" come spunto per
una conversazionecolta e brillante sui sentimenti e immagino anche quanto sia
stato divertentee faticoso trovare tutti gli altri testi da affiancare,e poi tradurli o
cercare la giusta traduzione,tagliarli dolorosamente o scegliere i più adatti.
Ho lavorato già con te e so quanto può dispiacerti porre dei limitialle tue ricerche
e quante altre idee si saranno generate nel frattempo e accostate aquelle iniziali!
Ed eccoci al 1 gennaio di quest'anno.Devo confessare che ero piuttosto emeozionata
per te e curiosa di conoscere i tuoi nuovi compagni di giochi letterari,ascoltare
i pezzi musicali scelti da Maria,scoprire come era stataorganizzata questa 'riedizione'
di salottofrancese secentesco,temendoun obbligo di partecipazionediretta dell'ultimo
minuto.la Libreria assaggi a San Lorenzo,il luogo dell'evento,ci ha accolto facendoci
dimenticare la pioggia che da giorni tormentava Roma e noi poveri abitanti infreddoliti.
Ho riconosciuto subito attaccata alla parete tra gli scaffali dei libri8grazie a te che
me l'avevi già mostrata)la "Carte",quella mappa dei sentimenti a cui ci saremmo
rivolti - noi pubblico di asoltatori - per seguire la conversazione sull'amore e sui percorsi
ell'anima che si sarebbe snodata tra i presenti(il pubblico di dicitori).Mentre Paola
Capponi ce la raccontava,intervallata dalle letture dei brani scelti da Molière,
Madame de Sévigné,La fontaine e altri,e dal flauto dolce suonato da Maria de Martini
e dal violino "par accords" di Ottavia Rausa(Bravissime!!),ho pensato ai tempi e al ritmo
di questa 'conversazione',così soddisfacente,sensuale,ironica,pacata,così lontana
da tanto urlare e parlarsi addosso dei pseudo salotti di oggi.Non posodire di ricordare tutto,
ma mi ha colpito l'abile gioco di incastro dei testi,talvolta letti anche con grande maestria,
e la gioia ,la soddisfazione ,il coinvolgimento dei dicitori.
Un bel lavoro.Una bella avventura di anime belle .Complimenti!
Unico neo:il tè promesso non c'è stato.A quando il prossimo salotto?
Isabella(N)
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