Apollo assumeva e smetteva le sembianze di una gru quando faceva visita al mondo.
Nel sesto secolo a.C. il poeta Ibico[1],pestato a sangue e abbandonato esanime ,chiamò uno stormo di gru di passaggio che seguì l'aggressore fino a un teatr,aleggiando sopra di lui finché questi non rese una confessione alla folla sbalordita.
Nelle Metamorfosi di Ovidio ,Era e Artemide trasformano Gerania in gru per punire la regina pigmea della sua vanità .
[1] Ibico poeta greco antico, conosciuto anche come Ibico Reggino, nacque in una famiglia
aristocratica nel VI secolo a.C. nella Magna Grecia a Rhegion (Reggio Calabria)
Si reca sull’ Isola di Samo dove entra a far parte della corte del Tiranno Policrate,
si dedica alla Lirica Corale mitológica ed’ epica, si prodiga con passione anche alla poesía
erotica.
Nei suoi scritti spicca la purezza della lingua Greca, venne lodato dagli Alessandrini come
uno tra i piu' eccelsi poeti della lirica ellenica, alcuni fonti narrano che molte sue opere
furono presenti nella grande biblioteca di Alessandria d’ Eggitto, anche se la maggior parte
dei suoi componimenti andarono perduti.
Trascorre la sua vita all’ insegna di una intensissima ed’ angosciante passione amorosa,
tanto che viene descritto da Cicerone come “colui che più d'ogni altro arse per la passion
d’ amore”.
Alcune fonti lo indicano anche come inventore di uno strumento musicale, il Barbiton,
di forma triangolare con molte corde.
E' Plutarco che riporta della sua morte (VI a.C.)che avenne per mano di predoni
nei pressi di Corinto: Ibico ,in punto di morte, si era rivolto a uno stormo di
Gru che aveva pregato di vendicarlo. Poco dopo i volatili indicarono a un
drappello di soldati il punto dove era stato sepolto. Grazie alla tempestività
del ritrovamento si poterono catturare e condannare i suoi assassini.
Nel sesto secolo a.C. il poeta Ibico[1],pestato a sangue e abbandonato esanime ,chiamò uno stormo di gru di passaggio che seguì l'aggressore fino a un teatr,aleggiando sopra di lui finché questi non rese una confessione alla folla sbalordita.
Nelle Metamorfosi di Ovidio ,Era e Artemide trasformano Gerania in gru per punire la regina pigmea della sua vanità .
[1] Ibico poeta greco antico, conosciuto anche come Ibico Reggino, nacque in una famiglia
aristocratica nel VI secolo a.C. nella Magna Grecia a Rhegion (Reggio Calabria)
Si reca sull’ Isola di Samo dove entra a far parte della corte del Tiranno Policrate,
si dedica alla Lirica Corale mitológica ed’ epica, si prodiga con passione anche alla poesía
erotica.
Nei suoi scritti spicca la purezza della lingua Greca, venne lodato dagli Alessandrini come
uno tra i piu' eccelsi poeti della lirica ellenica, alcuni fonti narrano che molte sue opere
furono presenti nella grande biblioteca di Alessandria d’ Eggitto, anche se la maggior parte
dei suoi componimenti andarono perduti.
Trascorre la sua vita all’ insegna di una intensissima ed’ angosciante passione amorosa,
tanto che viene descritto da Cicerone come “colui che più d'ogni altro arse per la passion
d’ amore”.
Alcune fonti lo indicano anche come inventore di uno strumento musicale, il Barbiton,
di forma triangolare con molte corde.
E' Plutarco che riporta della sua morte (VI a.C.)che avenne per mano di predoni
nei pressi di Corinto: Ibico ,in punto di morte, si era rivolto a uno stormo di
Gru che aveva pregato di vendicarlo. Poco dopo i volatili indicarono a un
drappello di soldati il punto dove era stato sepolto. Grazie alla tempestività
del ritrovamento si poterono catturare e condannare i suoi assassini.
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